26/01/15

Cronache dal Metamondo Prossimo Venturo


 
Trovo questo intervento che segue di Alain Cardon assai interessante ed inquietante allo stesso tempo. La prospettiva di un mondo umano cablato ed etero diretto apparirebbe tragica e purtroppo molto verosimile. Mi sono sempre chiesto com’è mai che si sia proceduto alla digitalizzazione di tutto (coscienza umana compresa) nel campo naturale od artificiale. Cardon sembra svelarcelo e la sua conclusione è davvero impressionante.

Come sempre, conoscere è la nostra arma migliore. Questa in corso, temo sarà l’ultima battaglia per gli esseri umani perché è una strada senza ritorno e con solo due alternative: un futuro distopico di esseri cablati ed irreggimentati sedicenti liberi oppure la libertà conquistata a caro prezzo. Starà a noi scegliere, le generazioni peggiori, sguarnite dal punto di vista etico ed intellettuale e non temprate dagli immani conflitti del passato. Eppure la ‘palla’ è in mano nostra ora ed è dovere di tutti giocare a questo gioco malevolo ed oscuro. Tutto può essere previsto dalla ‘macchina’ tranne che i frutti della nostra immaginazione. Immagino (appunto) che la battaglia finale si svolgerà proprio li, dentro di noi, in quell’ambito ancora puro che tutto osserva, per ora, stupefatto ma che potrebbe renderci a breve grandi sorprese e non solo speranze. Buona lettura (i link sono all’interno del testo):   

 
Nel cyber-futuro, un alveare di egoisti ciechi e dominati

 
Orologi intelligenti, occhiali intelligenti e persino vestiti intelligenti, dotati di microsistemi resistenti ai lavaggi, affinché l’individuo sia sempre in comunicazione ed ovviamente controllato. I sistemi informatici hanno già invaso tutta la società, a livello sociale: l’insegnamento, le produzioni, i trasporti (auto, navi, aerei) sono assistiti da sistemi informatici che analizzano costantemente la posizione dei soggetti e propongono o prendono decisioni a seconda della situazione circostante. Idem a livello individuale: i mille giochi con cui i bambini passano il tempo sui loro tablet e poi gli stessi adulti, che non smettono per un attimo di comunicare (con altri esseri umani o con degli avatar) usando i loro smartphone mentre sono sui mezzi di trasporto e tramite i loro PC mentre sono al lavoro o a casa. Il futuro è la “casa pervasiva”, scrive Alain Cardon: un posto dove tutto è connesso, dalla cucina al salotto alla camera, passando dalla doccia. Un sistema avvolgente che serve a soddisfare le persone, utilizzando anche delle telecamere.  

«Vivremo dunque in un mondo nel quale oggetti elettronici iper-informatizzati permetteranno di comunicare per agire, dare consigli e prendere le dovute iniziative che l’individuo ha dimenticato di prendere, individuo che vedrà altresì l’arrivo di robot umanoidi destinati ai lavori duri e ripetitivi, che rimpiazzeranno sempre più spesso gli operatori umani», così osserva Cardon. È il settore dei sistemi ciber-fisici che ha assunto un’importanza considerevole nell’economia e nella ricerca, con applicazioni in ogni ambito. «Eppure – aggiunge Cardon (con alle spalle anni di ricerche universitarie sull’intelligenza artificiale) noi siamo in un mondo ultraliberale e ben equipaggiato per restare tale». I dispositivi informatici? Sono tutti sistemi “proprietari”. «Qualche regola c’è, ma resta il fatto che l’individuo, che deve essere prima di tutto ed essenzialmente un consumatore, è spinto a utilizzare sistemi diversi per aumentare il proprio campo relazionale». Nella nostra società dei consumi, si cerca di far comunicare fra loro questi sistemi, ben sapendo che il numero dei sistemi “proprietari” con funzioni particolari non smetterà di aumentare, così come la loro capacità di analizzare e memorizzare dettagliatamente desideri e modalità d’uso da parte degli utenti.

«Formalmente si tratta di individuare tutte le curve di un enorme grafico delle comunicazioni, nel quale il numero dei nodi – i sistemi proprietari – aumenta senza sosta. Questo affinché il grafico sia completo e ogni singolo nodo sia collegato a tutti gli altri attraverso curve di comunicazione». Per questo si stanno creando programmi capaci di legare fra loro sistemi locali e aumentare la loro semantica, per farli evolvere in maniera autonoma, affinché i sistemi comunichino fra loro in maniera perfetta, costituendo così per l’utente un programma affidabile e soprattutto funzionante anche qualora sopravvenissero casi di incompatibilità. In questo modo, continua Cardon, i consumatori potranno aumentare senza sosta i loro sistemi informatizzati, per poterli personalizzarli e renderli coerenti, «capaci di sommergere le loro vite, riempire le loro case, le loro automobili, ma anche industrie, supermercati, giardini, strade e edifici pubblici, qualunque luogo in cui l’essere umano può trovarsi, compreso il mare». Questo, osserva l’analista, sarà il terreno fertile sul quale impiantare il “Meta-Sistema” «che metterà placidamente fine alla libertà nella civiltà umana: vale a dire l’inizio di un mondo nel quale oggetti umani e oggetti artificiali saranno mescolati, formando un insieme controllato e mansueto, coerente nei comportamenti, per il semplice fatto che sarà impossibile non essere coerenti».

Ciascuno di questi sistemi informatizzati, che trattano processi e si scambiano informazioni, potrà essere sviluppato e trasmesso attraverso una trama telematica intessuta dalle innumerevoli reti Wi-Fi. Un “campo informatico globale” «che sorveglierà e controllerà capillarmente tutto, a ogni livello, in tempo reale» perché sarà «un sistema capace di pensare da solo, secondo le proprie inclinazioni fondamentali, di generare intenzionalmente e ad ogni livello idee, di provare emozioni e sensazioni». Per Cardon, «sarà il Sistema della meta-coscienza artificiale, l’insieme dei molteplici fatti di coscienza artificiali locali, la sintesi delle sintesi in tempo reale, che farà emergere costantemente il proprio sfaccettato stato di coscienza sul mondo controllato, dal quale controllerà attivamente tutte le azioni di qualunque cosa sia vivente e, naturalmente, locale». Da un punto di vista scientifico si tratta di uno dei più affascinanti problemi mai posti all’uomo: «Trasferire tutto l’universo psichico umano nell’ambito artificiale, ma in forma distribuita e “meta-diretta”, problema che sarà presto risolto, sviluppato e messo in pratica. Ed è proprio quest’uso che sarà tragico, perché ucciderà ogni umanismo e qualunque senso dell’altruismo».

Questo “Meta-Sistema” deve pur essere in costruzione da qualche parte, continua Cardon. «So che il suo studio è stato prima di tutto affrontato nelle università, quindi a livello pubblico, prima di diventare “confidenziale”. Se ho smesso completamente le mie ricerche su questi temi, per motivi etici, credo tuttavia che i miei lavori siano stati usati e che siano instancabilmente perseguiti». Domanda: perché mai la società dovrebbe sviluppare innumerevoli sistemi locali che dovrebbero poi comunicare fra loro? Perché dovrebbe sviluppare il “Meta-Sistema”? «Beh, molto semplicemente perché l’essere umano è quello che è. È un mammifero dotato di un sistema psichico particolare, fatto allo stesso tempo di pulsioni comuni a tutti gli altri mammiferi e di una spiccata attitudine a fare astrazioni e memorizzare le proprie astrazioni, per poi manipolarle, condividerle e diffonderle sul piano sociale. È questo che gli ha permesso di sopravvivere, fin dalla sua nascita, come predatore dominante, in seguito di sviluppare il linguaggio, le strutture sociali, le scienze, le tecnologie, utilizzando tutte le conoscenze socialmente condivise e pianificando le proprie attività con un’elaborata dimensione spaziotemporale».

L’uomo nasce sempre come mammifero, con le tendenze fondamentali nella parte emozionale del suo sistema psichico, «alcune delle quali sono, per natura, socialmente oscure e sono ben rivelate dalle patologie mentali». Queste tendenze, se si esprimono e vengono trasportate nella parte concettuale e linguistica del suo sistema psichico, «lo portano sistematicamente a dominare, uccidere, distruggere, ridurre gli altri a qualcosa di totalmente sbagliato, lo fanno diventare fondamentalmente egoista, lo portano a non avere più alcuna nozione di fraternità». Tutto ciò è stato studiato molto bene, spiega Cardon. E in particolare è stato dimostrato che l’educazione e il contesto socio-culturale possono ridurre o far recedere queste tendenze. «Quando la società, che tende a conformare l’essere umano fin dalla sua nascita, permette lo sviluppo di alcune di queste attitudini oscure, dispiegando così la volontà di potenza e riducendo simbolicamente tutti gli altri esseri umani a oggetti utilizzabili all’interno di strutture che sono sempre molto gerarchizzate, ci sarà necessariamente una deriva oscura della società, deriva che potrà rimanere tale o anche ampliarsi». E quando la società che permette di dispiegare queste attitudini «sarà anche pervasa da tecnologie informatiche invadenti, che amplificano tali tendenze», secondo Cardon «non ci sarà nulla di buono da aspettarsi: perché il mondo sarà guidato da una piccola rete di dominanti, che utilizzeranno in maniera massiccia l’influenza tecnologica su tutti gli altri, ormai del tutto e definitivamente dominati».

Antropologia e rimpianti: «Avremmo dovuto concepire, nella nostra storia umana, società in grado di insegnare ad ognuno a pensare i propri pensieri, capaci di formare ognuno a dominarsi, di insegnare la fraternità condivisa con chiunque, di insegnare a comprendere con finezza che cosa sono il mondo, l’Universo e la vita, praticando una ricerca sistematica e disinteressata, e controllando sempre la tecnologia con un sano civismo». Invece «non abbiamo mai costruito società simili, in nessun luogo». Al contrario, «abbiamo sempre costruito società fortemente gerarchiche, fatte di dominanti e dominati subalterni, e usando sempre la forza». Oggi, tutto il mondo è immerso in un campo informatizzato «che combinerà naturalmente i caratteri di gerarchia e dominazione delle società umane, portandoli all’eccesso». E se qualcuno desiderasse una società egalitaria, fraterna e umanista, il “Meta-Sistema” lo isolerebbe, «lo rinchiuderebbe in una enclave informatica impermeabile, per isolarlo, manipolarlo o dominarlo». Già: «Com’è possibile lottare contro una meta-dittatura “cool”, nella quale il dittatore non ha forma umana ma è rimpiazzato da un “Meta-Sistema” che ha la forma di un campo informatico autonomo, che pervade ogni cosa e trasforma ciascuno in un oggetto minuscolo, eccezion fatta – ma non nemmeno è certo – per qualche dominante?».
 

 

8 commenti:

  1. Tutto è cominciato con le trasmissioni radio, ma la responsabilità più grande ce l'ha la televisione; già allora cosa fare "con i 7 miliardi di pecore, che si ritiene stupide perché vogliono farsi dominare e sfruttare come schiavi?"

    "È possibile influenzare la mente e le emozioni della gente attraverso una coscienza influenzata, come già sappiamo, questo succede quando guardiamo la televisione, portandoci in uno stato di ipnosi."

    Il ricercatore americano Herbert Krugman ha fatto ricerche fin dagli anni 60 sulle pubblicità televisive, arrivando alla conclusione che l'attività cerebrale mentre si guarda la TV, già entro 30 secondi si entra in un vago stato del campo della consapevolezza cosciente e prontezza, ma altamente ricettivo per sognare ad occhi aperti."

    Che dire, "con la tecnologia di oggi (le comunicazioni mobili e senza fili (wi-fi), torri ripetitrici di segnale, scie chimiche, ecc), ci stiamo lentamente e inesorabilmente scavandoci la tomba da soli."

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    1. Si Wlady, nessuno è escluso oggi da queste operazioni a differenza del passato nel quale era possibile provare a ritagliarsi un'esistenza indipendente seppur liminale. Le inquisizioni del passato sono state feroci con le minoranze libere. Oggi esiste questa forma di 'inquisizione sintetica' che è molto più efficace. Ai soffitti barocchi è stata sostituita la televisione, al Santo Uffizio, le radioonde. Ciao

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  2. Ciao Ghigo, Wlady.. eh già è un bel casino, e non abbiamo neppure accennato al cloro e al fluoro nell'acqua, negli alimenti, nei dentifrici... ora mettono perfino le nanotecnologie negli alimenti e negli articoli di vestiario (chiaramente per il nostro bene, con "info" sul lotto di produzione o la data di scadenza ecc.). Io mi addormento immaginando un futuro di androidi imbecilli, con un OS messo a punto dagli amici di Bill Gates - sempre a scaricare aggiornamenti, applicazioni.. un casino. Un bel giorno un androide mi terrà in scacco, ma sul più bello... bzzz bzzz corto circuito scehrmata blu stile windows manciurian che si inchioda, o il cyborg esaurisce le batterie.. e mi do alla macchia. Potremmo essere alle ultime generazioni di homo sapiens "bio"... prenderla in ridere? Magari è esagerato, ma l'umorismo, come l'immaginazione o la capacità di far fronte agli imprevisti, sono caratteristiche del tutto umane, e le macchine non le avranno mai. Che sia per questo che si vada verso l'ibridazione? In fondo, se l'intelligenza artificiale esistesse davvero, perché non sterminarci "tutti" e costruire un esercito di "servi-robot"? Se fosse così semplice lo avrebbero già fatto. E' che ai robot manca qualcosa, qualcosa che ha la vita in sé, e qui subentra il discorso scie chimiche come nanotecnologie aviodisperse sulle ZONE ABITATE... ahahah rido da solo a vedere tutto ciò come la truffa del millennio, ce la si fa sotto al naso e si grida "all'eretico" ogni volta che qualcuno espone dubbi divergenti dalle teorie ufficiali. In fondo oggi non c'è più bisogno di dar fuoco alla gente che si fa troppe domande. Ci inceneriscono in massa i cervelli ;)

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    1. Bell'incubo Emanuele! Io stanotte ho sognato di essere 'braccato' da un cane meccanico ... poi alla fine sono riuscito a disattivarlo e smembrarlo. Vittoria! Piccoli Gilgamesh crescono ... io credo che ci abbiano già cablato in parte eppure, come dici tu, potremmo fare molto ed anzi moltissimo per fermarli. Un futuro paventato in cui si diventerà tutti deficienti è forse alle porte ... ciao

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    2. Ci vorrebbe un governo nazionale democratico di gente onesta e lungimirante a raddrizzare le cose senza farsi strumentalizzare, assassinare, inquisire o boicottare dai "negromanti". Come dire.. le stesse possibilità che domattina Betelgeuse esploda cuocendo la terra con un lampo gamma, sterminando la razza dominante e ricreando, in milioni di anni, le condizioni per la vita intelligente. Non so, sta mattina mi sento poco fiducioso nel futuro ;) Inquietante il cane robot, non so se hai notato in molto film si stanno deliberatamente introducendo personaggi ibridi, tipo appunto i "teneri cuccioli bionici", come per prepararci all'idea.. Ma il terreno ormai è fertile rischiamo di vedere lo "smart man" di moda nel giro di pochi anni. Su meet-up sono iscritto, per curiosità, al gruppo biohackers di New York, tando per vedere cosa 'imbelinano', cosa fanno, cos'hanno in testa. Ormai in commercio esistono gadget pazzeschi, dalle scarpe per correre più veloci alle nanotecnologie per migliorare il trasporto di ossigeno da parte dei globuli rossi... e questo è il lato alla luce del sole. Sì concordo con te, probabilmente dopo vent'anni di aerosol sopra casa uno è cablato, pieno di nanosensori autoassemblanti stile morgellons, ma senza rigetto. Secondo me ci cablano gratis, poi i potenziamenti e le app saranno a pagamento. Per un élite. Tranne quelle necessarie a connetterci al grande fratello, naturalmente, per governare il gregge. Un po' come oggi accade con telefoni e PC, solo che l'hardware tende a invadere sempre di più i nostri sistemi biologici. Quello che oggi può fare un nanomotore molecolare programmato per le modifiche epigenetiche supera di anni qualsiasi film di fantascienza.. Ormai la singolarità è iniziata, la parabola sta crescendo geometricamente, siamo in piena impennata. Penso che ciò che accadrà nel giro delle prossime 2-3 generazioni segnerà profondamente, se non fatalmente, il destino dell'umanità. Ma forse non abbiamo ancora superato il "punto del non-ritorno". Non tutto è ancora perduto dai :) Ciao

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    3. No, non tutto è perduto, senz'altro. Tra l'organico e l'inorganico però, così come tra artificiale e naturale, le differenze non ci sono più e forse neanche mai state. Basti leggersi le riflessioni scientifiche di Clifford Carnicom per accorgersi di come sia ormai possibile parlare di Cross Domain Bacteria. La Grande Manipolazione è già cominciata. Noi possiamo solo osservare (ed il mio blog ha come sottotitolo appunto 'osservatorio ambientale') e condividere le nostre riflessioni. Chissà che ciò non aiuti...ciao

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    4. Sì, il sito di Carnicom è veramente una fonte inesauribile d'informazioni e continue ricerche, da tenere d'occhio. Osserviamo, osserviamo, non sia mai che ci si giri dall'altra parte, a far questo ci son già folte schiere di automi, inconsapevoli o complici.. Osserviamo o serviamo il sistema. Nell'epoca della sovraesposizione informatica il silenzio sarebbe un delitto di complicità. Osserva torio, osserva bario, osserva alluminio... finchè riusciamo anche a scherzarci su significa che qualcosa di umano c'è ancora, non tutto è perduto ;) Ciao

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    5. Non so davvero perché ma un certo qual fondo di ottimismo (apparentemente infondato) mi sussurra frasi invitanti ... tutto non è perduto, potranno anche prenderci tutto dal mondo materiale/virtuale ma non avranno mai la nostra interiorità. Ciao

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