Ulteriore conferma della totale inutilità e perniciosità
di recarsi alle urne ci viene dagli studi genealogici ed araldici. Si scopre
che la quasi totalità dei presidenti statunitensi e dei candidati alla
presidenza hanno un’origine genealogica (a volte davvero stretta) dai rami delle
casate più celebri e famigerate della nobiltà europea.
Questa contiguità genetica non deve sorprenderci (a noi
italiani) perché ne abbiamo chiari esempi anche qui da noi: si pensi all’attuale
presidente emerito discendente da un re d’Italia (e quindi di diritto
presidente a vita e residente al Quirinale) od all’attuale premier con il rango
di marchese. La lista dei nobilastri occulti al potere è ampia ed in gran parte
malcelata.
L’aspetto sorprendente di questa genealogia è che a
vincere la tenzone presidenziale statunitense è stato sempre il candidato con
il pedigree più elevato! Un riconoscimento diretto del suo status genetico che
nulla ha a che fare con la democrazia ed il merito, ovviamente.
La cosiddetta politica (quella masnada di usurpatori delle
libertà altrui) altro non è che imposizione verticistica di origine sumera, in
cui a fare da padrone sono delle linee di sangue prescelte per incarnare
(letteralmente) la continuità di governo tra gli ‘dei’ di un tempo a noi molto
prossimo e l’oggi: nulla è cambiato.
Erano un tempo gli elohim a scegliersi la progenie (probabilmente
ibridata) con la funzione di procuratori terreni pro tempore in loro vece. Oggi
probabilmente nulla è cambiato. La tenzone politica è solo una messinscena per
suggerire l’esistenza di un qual ordinamento democratico, di una qual vaga
possibilità di partecipazione delle masse al governo della cosa pubblica.
Ebbene bisognerebbe riconoscere che la cosa pubblica non
esiste anche in virtù di bolle papali mai abrogate e che la partecipazione
delle masse alla gestione di un popolo e di un territorio è vicina allo zero.
Facciamocene una ragione è pensiamoci quando verremo chiamati alle urne: un
rituale che non ci riguarda ma che dona loro energia e conferme di cui peraltro
non avrebbero nemmeno bisogno. La cosiddetta democrazia quindi non è altro che una delle
tante operazioni di occultamento del reale funzionamento del pianeta Terra.
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