01/09/15

AlienAzione


 
A partire dagli anni sessanta, nel dibattito sociale e politico, era d’uso comune il concetto di alienazione. Dalla fine degli anni ottanta ad oggi, tale argomento è definitivamente scomparso, com’è mai?

Perché al concetto di conservazione delle identità (individuali e collettive) e del rapporto storicizzato con il proprio territorio e le proprie genti si è sostituito quello di performance e di profitto personale, da raggiungere a tutti i costi.

La seduzione del ‘post-moderno’ si è impossessata dell’umanità

L’alienazione non esiste più perché ormai è una condizione esistenziale di base della quale ognuno di noi partecipa fin dalla nascita. L’imposizione del pensiero unico post-moderno comincia infatti dalla pianificazione della maternità, dal luogo nel quale nasciamo e dalla cura ‘scientifica’ del nascituro. L’alienazione si impone come massificazione delle esperienze audiovisive sin dall’infanzia e prosegue il suo corso trionfale nelle scuole di regime (private o pubbliche che siano, poco importa) ove regna sovrano il credo scientista, totalmente superato e considerato obsoleto perfino dalla scienza stessa.

Alle fine del circuito de-formativo collettivo (imposto con la paura ed una serie di interrogatori di tipo poliziesco), comincia il calvario deprimente del ‘mondo del lavoro’: un giogo biblico imposto sovente dalla paura della fame o della perdita di un qual vago stato sociale, che poi si traduce in miserrimo possesso esibito di inutili ed ingombranti orpelli tecnologici.
 
 
L’alienazione striscia vincente in questi miseri labirinti esistenziali

A nulla valgono, ed anzi peggiorano la situazione, i cosiddetti svaghi: sport massificato, intrattenimento satanizzato, socialità indotta e preconfezionata.

La mano della Chiesa di Roma infine impone ritmi vitali sregolati, basati su esigenze metafisiche create ad arte nei secoli per imporre soggezione, ignoranza e controllo dell’individuo. Le altre religioni o pseudo discipline 'spirituali' (o sarebbe meglio dire 'spiritiste'?) contemporanee, ma di strombazzata genesi antidiluviana, non fanno che aggravare la situazione.

Il gioco è fatto. L’alienazione è totale. L’uomo ha perduto se stesso perché conviveva un tempo con il suo ambiente ed oggi convive con elementi indotti di cui non conosce origine, scopo e senso. La meccanicizzazione dei bioritmi è compiuta.

L’individuo anela alla lunga vita impiegandola poi nel tentare di allungarne il corso temporale con mille espedienti pressoché inutili. Il benessere è solo quello fisico, materiale (indotto). Il resto è dato ed imposto, immodificabile perché è già considerato da tutti come il migliore possibile.

Lo stato è il migliore possibile, l’istruzione è la migliore possibile, la sanità è la migliore possibile, l’ambiente antropizzato è il migliore possibile, il sistema finanziario è il migliore possibile … nulla viene profondamente vagliato criticamente per cercarne di comprendere origine, scopi e modalità.
 
dormi uomo, sogna ...
 
L’uomo è oggi incapace di osservare se stesso e di comprendere le ragioni profonde del suo agire per paura dell’esclusione sociale da una società degli uomini imposta che è considerata, ovviamente, … la migliore possibile!
 

12 commenti:

  1. E' proprio così! Pleonastico qualsiasi commento.

    Ciao

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    1. Grazie Zret, dell'alienazione non se ne parlava più ed invece negli anni sessanta era un argomento molto dibattuto. 'Perché hanno vinto loro?', come si chiede sempre Francesco Serrao? Ciao

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  2. Viviamo in un carcere percettivo di massima sicurezza, estranei al nostro vero sé. Se abbiamo smesso di interrogarci a riguardo, è perché l'addestramento del sistema funziona. Ci hanno insegnato a chiamare libertà la possibilità di camminare all'interno del carcere. Ma se nessuno evade più, cosa puó ricordarci che esistono altre opzioni? Viviamo solo per metà, abbiamo dimenticato lo scopo, l'evoluzione, la libertà. Se uno si sente in trappola, oggi l'etichetta è quella del disadattato. Non adattato, inadatto, come bestia d'allevamento. Non siamo mai stati così lontani dall'umanesimo, l'essere umano oggi è relegato in una buia periferia. Vanno di moda i caporali e gli schiavisti, da una parte, e le 'vittime', dall'altra. Sfrutta o sarai sfruttato! Schiaccia il prossimo o sarai schiacciato. Quale ipocrisia da parte degli spacciatori dell' 'ama il tuo prossimo', ossia i G., trafficanti d'armi e di morte, piovra finanziaria, negromanti servi di egregore. Noi saremo alienati, ma questi sono proprio 'alieni' a qualsiasi redenzione. Quando torneremo a mettere la nostra esistenza in una direzione funzionale piuttosto che servile al sistema? E quale sarà il prezzo da pagare per il tempo perso?
    Ciao

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    1. La condizione servile odierna è sempre quella 'babilonese' che impegna l'umanità in sforzi immani verso occupazioni inutili da sempre. Quanto del nostro tempo utilizziamo soltanto per non permetterci agli impedimenti di impedirci?
      Il 'sistema' quindi lo lascerei correre verso la sua propria vacuità. Siamo sommersi dalle difficoltà come carri tra i massi. Chi insegue il sogno di uscire dalla dissestata strada carraia viene additato come pazzo visionario.
      Davvero il recupero di un'unità perduta mi sembra un sogno sempre più vago, indefinito e lontano. Ciao

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    2. Anch'io lascerei correre il sistema, ma è il sistema che non lascia correre noi :)
      E' davvero come evadere da un carcere di massima sicurezza. Oggi come non mai, a causa della tecnocrazia e della burocrazia, siamo schiacciati da pesi inutili, quando - con tutto il progresso che c'è - si potrebbe star bene tutti. Dici che siamo spacciati? Che abbiamo definitivamente imboccato la via verso il baratro? Eppure l'insofferenza sociale cresce, e non so fino a quando potranno tenerci buoni con la balla del 'miglior mondo possibile'. Il mio dubbio è che siano già pronte le contromisure despotiche, totalitarie, orwelliane. Per esempio dal 28 settembre una colossale esercitazione NATO (Trident Juncture, proseguo europeo di Jade Helm su cui postasti) avrà luogo nel mediterraneo, con baricentro logistico in Sicilia e regia della base americana nel napoletano. Sembra che saranno svolte esercitazioni militari gestite via software (google maps - jade II). Praticamente, la famosa smart dust, ossia una miriade di sensori dispersi nella biosfera, farebbe da input per il programma che gestisce la simulazione (da approfondire). Sono coinvolti qualcosa come 36 mila uomini, oltre 60 navi e 140 aerei da guerra.. E mi chiedo: il famigerato MUOS, regista del traffico dati in questione, non era sotto sequestro da parte della magistratura?? Chi può permettersi di fare ciò che vuole in barba perfino ai giudici? D'altra parte, storicamente, le 'invasioni' partono proprio dalla Sicilia. Sia quel che sia, è una situazione da osservare con attenzione, soprattutto considerato il totale silenzio dei media. Una cosa è certa: se dovessi concepire un pollaio di massima sicurezza, direi che questo sta diventando 'il migliore possibile', naturalmente dal punto di vista del grande fratello.
      P.S. Sei mica riuscito a trovare Festen in qualche torrent per caso? La cosa interessante è che il tipo, quando parla, all'inizio non se lo fila nessuno, siamo tutti bravi a 'ricucire'. Ma a un certo punto la gente prende consapevolezza.. Certo, era solo un film :( . Ciao

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    3. Dobbiamo sempre tenere a mente come l'Italia sia una società privata tecnicamente fallita. La gestione della giustizia, in mano ad un'entità privata, non risponderebbe quindi alle alte esigenze della 'Giustizia' universale. Non possiamo quindi attenderci nulla dai tribunali di una società privata denominata 'Repubblica italiana' per giunta fallita. Questo i burattinai lo sanno bene e la sovranità di un pignorato è nulla o quasi. Il territorio italiano è scempiato da vent'anni dalle scie chimiche, veleno più, veleno meno ... la nostra pazienza avrebbe dovuto già essere esaurita, no? Preoccupa invece molto la mobilitazione militare Nato, Russa e Cinese ... non vorrei che una nuova partita a scacchi fosse in via di preparazione a partire da questo Settembre. Ciao
      P.S.
      No, Festen non l'ho ancora trovato, se lo trovo lo pubblicizzerò!

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    4. Hai ragione! La grande truffa finanziaria, alla fine non serve a far soldi: l'elite mondialista non riuscirebbe a sperperare le gigantesche ricchezze accumulate neanche volendo, senza contare che.. non è più la zecca di Stato a stampare moneta, ma sono costoro. La crisi finanziaria indotta è uno strumento sovversivo progettato per annientare la sovranità nazionale e democratica. Dobbiamo aspettarci di tutto, perché proprio come la parola di uno che non paga i debiti, la nostra voce conta poco o nulla. Ciao

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    5. Siamo dispersi in mare (dopo il diluvio) e quindi senza diritti. Siamo 'res derelicta' in mano a dei TRUST privati. Siamo e nasciamo peccatori, no?
      Ciao

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  3. Sì, forse non possiamo scegliere come vivere, ma almeno con che spirito affrontare la battaglia della vita. Questo non potranno mai portarcelo via :). Ciao Ghigo

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    1. Siamo interessati da un ottimismo quasi 'patologico'? In qualche modo la spunteremo ... la forza del pensiero libero è inavvicinabile per i sadici della nera tecnologia. Ciao

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    2. Volevo dire solo che, se non possiamo scegliere la strada, possiamo almeno scegliere come 'guidare'.. Fosse anche l'ultima curva prima della morte. Questo non è ottimistico né pessimistico, ma un fatto. Viviamo in un mondo meraviglioso, che ospita una società da schifo. Possono ridurci in catene, ma non imbrigliare la nostra volontà, nè la ragione. È solo un 'modo'. L'autocommiserazione e il senso di sconfitta sono parimenti una scelta, ma che fa il gioco del nemico, no? E' questa la patologia dominante, non trovi? Ciao

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    3. Siamo 'ammalati' di irrazionale ottimismo. La penso come te Emanuele, non so perché ma sono un deciso ottimista. Concordo: il pianeta è meraviglioso e deturpato e defraudato dalle sovrastrutture 'civili'. L'individuo prevarrà, in un modo o nell'altro. Ciao

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