L'essere umano è un contenitore. Nasce come entità portale per permettere alle entità subumane di controllo il passaggio interdimensionale e l'azione in questa terza dimensione. Così ci informano le antiche religioni, così emerge dalle tese considerazioni di Giovanni Ranella. Non saremmo altro che contenitori di voleri altrui, abbindolati in questa misera realtà dalle pulsioni eterodirette di un ego che neanche ci appartiene.
Potrebbe sembrare una visione allucinatoria e terrifica ma invece squarcia il velo della finzione e permette una più razionale andatura in questa dimensione esistenziale. Che l'essere umano sia un essere manipolato, non c'è più alcun dubbio. Financo i ricercatori e gli scienziati più seri e profondi nelle varie specializzazioni del pensiero (genetisti e antropologi in primis) sono ormai concordi nell'affermare l'origine artificiale dell'uomo, la sua improvvisa apparizione sul suolo terrestre circa 300.000 anni orsono.
Ora le entità hanno bisogno di un nuovo settaggio del loro contenitore preferito. Hanno bisogno di un essere più docile e prevedibile, più lontano dalla genetica animale e molto più simile ad un algoritmo cibernetico. In fondo si tratta di un progetto antichissimo alla base della nostra essenza.
Resta da capire perché esista quindi un'opposizione a questo progetto. Perchè alcuni esseri umani non vogliano proseguire in questa dimensione carceraria manipolatoria. Un'anomalia definibile come dissidenza che coinvolge non pochi individui ormai. Anche se in gran parte prevista e ben veicolata in lidi sterili, esiste e prospera.
IL bivio è ora. La nostra missione è quella di conservare una dimensione primigenia, più tellurica, più vibratile, pesantemente compromessa ma più instabile e quindi assimilabile al libero arbitrio. Vedremo.
Felice di risentirti, Ghigo! Mancava la tua presenza.
RispondiEliminaCondivido sempre quanto scrivete tu e Giovanni.
Un saluto dal carcere terrestre.
Buongiorno Wegan e grazie per il bentornato. Felice anch'io di interagire con voi.
EliminaCiao Wegan!
RispondiEliminaCiao, Giovanni!
EliminaApprofitto per chiedere a te - ed a chiunque voglia intervenire – un parere sul film “Zardoz” (1974).
Non so se ne esiste in giro la versione completa; a me sembra davvero una pellicola significativa.
Altro che fantascienza: si parla – come ben tu spesso esprimi - di vortici e di illusioni caleidoscopiche della multiforme e labirintica trappola percettiva!
Qui un piccolo assaggio:
https://www.youtube.com/watch?v=WgJ2yIqsM18 ;
qui una versione un po’ più ricca:
https://www.youtube.com/watch?v=ah9MhdLPcts (attivare eventualmente la traduzione in italiano).
Ben tornato GHigo!
RispondiEliminaCondivido il discorso sul risparmio dell’illuminazione del tuo ultimo articolo.
EliminaHo sempre evitato inutili utilizzi delle risorse naturali e tutti gli sprechi, diffondendo l’iniziativa a chi potevo.
La gente non si rende conto che non servirebbe pensare al nucleare (!) o ad altre fonti energetiche importanti (butterei giù gli orrendi eolici, assieme alle torri del controllo e pure gli elettrodotti con tutte le loro ragnatele).
Basterebbe un utilizzo accorto e virtuoso ed altri tipi di energie.
Ma, evidentemente (molto evidentemente, ormai), in alto si vuole ben altro che la difesa della Natura ed il benessere dei viventi.
Purtroppo la massa si muove (e aggiungo forse, perché molti non capiscono che il pubblico lo paghiamo tutti quanti) solo quando si parla di risparmio di soldi, non per evitare sprechi inutili, non per rispetto per ciò che prendiamo dalla Natura, ma solo per il vil denaro.
Personalmente detesto l’inquinamento luminoso (come quello acustico), che priva ogni essere vivente della quiete notturna; e a proposito dell’elettricità, da cui esso dipende, invito tutti alla lettura del libro di Arthur Firstenberg “L’Arcobaleno Invisibile”, tanto per comprendere il legame con l’elettromagnetismo e l’insorgenza di varie patologie (anche influenzali) a partire dall’Ottocento (in cui si iniziò ad usare il telegrafo) e nel corso del secolo successivo.
Chi ci ha condotto fin qui con l’illusione della (falsa) scienza, sapeva quanto bene ci avrebbe fatto il “progresso” in tutte le sue sfaccettature.
Corr.: "Basterebbe un loro utilizzo accorto e virtuoso e l'impiego di altri tipi di energie."
EliminaCiao Albino, non ho mai smesso di seguirti, sempre sul pezzo!
EliminaMi unisco al comitato di benvenuto, anzi, di ben ritornato....
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