ADN Kronos - L'abuso su bambini e ragazzi ha mille facce: può essere psicologico o
sessuale, avere il risvolto del maltrattamento fisico e della violenza, o anche
tradursi in forme di incuria e abbandono e persino in eccesso di cura. Ma è un
fenomeno che spesso sfugge pur lasciando segni importanti sui piccoli, fin nel
DNA.
"In
Italia si stimano da letteratura scientifica almeno 80mila casi l'anno. Ma c'è
un mondo sommerso" e gli specialisti ritengono che i numeri siano molto
più alti. Anche perché gli abusi "in qualche modo sono l'unica 'patologia'
in cui abbiamo la famiglia contro", dice Ferrara. Guardando
alla punta dell'iceberg, "la percentuale più ampia di violenze la troviamo
nell'area dell'abuso psicologico (spiega Ernesto Caffo, presidente del
Telefono Azzurro) e pensiamo che questa forma sia al 30%."
I
bambini restano segnati anche se, adeguatamente seguiti, possono rinascere.
"Oggi si parla non solo di danni psicologici - precisa Ferrara - ma
di vere e proprie alterazioni organiche come riduzioni fino al 5-6% di aree
cerebrali, per lo stress e le modificazioni biochimiche scatenate dalla
violenza. Si osserva un maggior rischio di obesità, cefalee e dolori articolari
e si ha, secondo uno studio recente, l'erosione dei telomeri, cioè di quella
parte di DNA che decide quanto dobbiamo vivere. Non solo questi bambini
diventeranno adulti che vivono male, ma anche di meno. Alcuni studi ci dicono
persino che lo stress continuo e ripetuto nelle bambine vittime di più abusi
sessuali può determinare in età adulta una maggiore incidenza di tumori, con un
rischio 3 volte più elevato rispetto a chi non ha subito abusi".
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