San Giovanni il
Battista (ed anche l’evangelista perché per l’esoterista chi o cosa possiede lo
stesso nome nello stesso tempo partecipa della stessa natura) è la figura principale
di riferimento dell’esoterismo templare e massonico. La dottrina giovannita
rappresenta la sapienza ermetica della tradizione orientale e giudea sino al
momento dell’era cristica, quella cioè dell’antico testamento. San Giovanni è l’ultimo profeta di una tradizione spirituale antichissima che affonda le sue
origini nell’Egitto e in Babilonia e che giunge sino al principio dell’era
cristana, passando dalla sapienza del Tempio e mai interrotta, seppur
segretamente, sino ad oggi.
Esistono quindi
due tradizioni che si dipanano dall’anno zero: quella cristiana, principalmente
essoterica, e quella giovannita, esoterica e sapienziale. Entrambi i suoi
capostipiti sono stati grandi innovatori, entrambi periti di morte violenta. Fu
però Giovanni che riconobbe il Cristo e lo battezzò, iniziando quindi lui il
suo cammino spirituale ed ecumenico.
Secondo
Chistopher Knowles, il significato occulto del brano ‘BlackStar’ di David Bowie
è una specie di testamento che sottolinea la sua missione terrena di araldo del
credo esoterico/cabalistico di origine giovannita.
La testa dell’antico
astronauta, venerata ad opera di una oscura officiante, sarebbe quindi la testa
del Santo e la Stella Nera sarebbe in definitiva proprio San Giovanni e Bowie
lo avrebbe denunciato sventolando davanti alle stelle il suo vangelo nero
stellato, come un evangelista apocrifo ed oscuro, dell’altro lato della luce, quella
solare, oscurata infatti da una eclissi in grado di mostrare la realtà dei fatti e l’inganno
e l'impostura della crocifissione e della figura marginale del Cristo e della Trinità.
Bowie compie nel
videoclip il cammino dell’iniziato, in principio cieco ed infine araldo del
vero credo. La sua veste, già indossata all’epoca di ‘station to station’
allude sia alle stazioni del calvario che al percorso cabalistico che l’esoterista
compie tra le sephirot dell’albero della vita.
Per concludere mi sembra palese
come Bowie sia stato un performer (magari anche partecipe ed in qualche modo consapevole, a differenza dei più) di una sceneggiatura
antichissima e preponderante nel pianeta del POP (la Terra di questi tempi
ultimi), chissà perché profondamente intriso di riferimenti occultistici e cabalistici.
Interessanti come
sempre i raffronti sincronici di Knowles e le sue conclusioni frutto di
notevole intuizione. Sembra infatti che la data della morte di Bowie sia stata chiaramente anticipata all'interno di una sua opera discografica recente.
Il suo articolo, QUI. Vedi anche, Morte di una Stella Nera .
Caro Ghigo, qui a Londra e’ in pieno svolgimento la celebrazione di una vera e propria ossessione di massa nei confronti del defunto. Non c’e’ giornale che non pubblichi ogni giorno memoriali su Bowie, non c’e’ vetrina che non esponga una sua immagine, la tube trabocca di messaggi di saluto allo starman, che pare sia il piu’ amato tra i molti alter ego che hanno costellato la carriera di Bowie, nato Jones in quel di Brixton, una della aree piu’ depresse di Londra, attualmente popolata al 70% da neri.
RispondiEliminaA fasi alterne articoli evidenziano le esperienze gay di Bowie come particolarmente formative per la sua personalita’ di artista, mentre altri rilanciano riportando memorie di centinaia di donne belle e famose (o no) con cui ha avuto relazioni sessuali. A contarle, parrebbe che il povero estinto passasse tutto il suo tempo ad accoppiarsi, senza distinguo.
Persino il sindaco uscente Boris Johnson ( di prestigiose origini) ha rilasciato iperboliche dichiarazioni in cui rivendica per Londra uno straordinario lascito di creativita’ e avanguardismo da parte di Bowie.
Ognuno rivendica la sua interpretazione sulla vita e l’opera di Bowie, e il suo ultimo lascito confonde ancor piu’ le acque. Il video di Blackstar e’ parecchio disturbante e credo valga la pena di leggere direttamente le parole del regista che l’ha diretto, anziche’ affidarsi a interpretazioni di terzi.
http://noisey.vice.com/en_uk/blog/david-bowie-blackstar-video-johan-renck-director-interview
Notare anche il background del regista, che e’ un estimatore di Crowley, e quindi addentro alla conoscenza del simbolismo Magick.
Purtroppo non ho ritrovato l’altra intervista che ho letto lo scorso mese dello stesso regista il quale, all’indomani dell’uscita del video in dicembre, liquidava con parole taglienti l’interpretazione di alcuni che in Blackstar vedevano un richiamo e una conclusione con le vicende di Major Tom in Space Oddity.
Bowie non si aspettava di morire cosi’ presto e aveva gia’ ultimato altri 5 pezzi per un ulteriore lavoro, riporta il produttore e amico Tony Visconti. Probabilmente aveva concepito idee per altri video, visto che per lui la fase concettuale di creazione musicale andava di pari passo con la visualizzazione, sia sul palco che in video. Ed era talmente attento al messaggio visivo che seguiva con particolare interesse il percorso comunicativo di internet. Vale la pena di riascoltare le sue parole in questa intervista del 1999 a Jeremy Paxman, anchorman di punta della BBC, in cui dichiara , tra l’atro, che internet e’ una forma di vita aliena.
https://www.youtube.com/watch?v=FiK7s_0tGsg
Is there life on Mars?
Ottimi suggerimenti e interessanti precisazioni. Il parere degli autori è senz'altro importante ma è spesso inficiato da un qual vincolo di segretezza. Le integrazioni 'esterne' sono quindi, per me, comunque utili ed interessanti.
EliminaE' chiaro come non si tratti di 'solo canzonette' ma si sia utilizzato il medium videoclip per veicolare messaggi esoterici ed occultistici. I riferimenti a Crowley ed alla Golden Dawn sono stati espressamente ricordati da Bowie stesso in alcune sue interviste reperibili su youtube. Dato che quasi tutti i grandi personaggi del POP sono debitori in qualche modo alla MAGIA NERA, occorrerebbe riflettere sul suo ruolo nel secolo appena passato e su quello nell'era attuale.
Ultima riflessione: Internet è una forma di vita aliena? Potrebbe essere senz'altro! Con Google e Facebook nelle funzioni delle cortecce celebrali del linguaggio e della memoria...che dire? L'epopea terrestre di Bowie ci narra nel dettaglio di un progresso dell'occulto in dimensioni POP: un credo antichissimo tradotto al 'NEON'. Non sono solo canzonette, questo è certo.
Ciao e grazie, vado a leggermi subito l'articolo su Renck.
Per un curioso sincronismo, una amica mi ha segnalato poco fa due video di Bowie del 2013 che io non avevo mai visto ma che in qualche modo anticipano le tematiche di Blackstar e Lazarus. Ti passo la segnalazione sui 2 video che sono Valentine's day e The Next day (explicit). Quest'ultimo video e' vietato ai minori e molto molto esplicito. Direi pulp.
EliminaValentine's day , che allude neanche troppo velatamente a Lucifero, presenta un Bowie inedito nel senso che e’ letteralmente orrendo, il che e’ strano per un uomo, come lui era, dedito al culto del proprio aspetto esteriore.
Infine, sul tema della morte di Bowie, una curiosa analisi numerologica
http://countdowntozerotime.com/2016/01/11/david-bowie-exposed-satanist-and-practitioner-of-kabbalah-is-dead/
https://vimeo.com/66084870
Eliminariporto il link del video di The Next day xche' su you tube e' spesso censurato
Però ... che atmosfera pesante! In effetti questo video è quasi sconosciuto. Ne consiglio quindi anch'io la visione e ringrazio davvero Avalon Carr per la preziosa segnalazione.
EliminaBowie sembra un 'castigatore dei costumi' ma la scena corre sulle sue note ... ciao