27/02/17

JFK: la creazione di un Trauma Collettivo

 

L’omicidio di J. F. Kennedy è un evento intriso di simbologie massoniche occulte. Data (22/11) ed ora dell’esecuzione, luoghi e nomi dei personaggi principali confermano l’evidenza di un omicidio rituale massonico con finalità eteriche e simboliche. Si tratta essenzialmente dell’uccisione rituale del Re di fronte alla sua Regina, un misfatto di chiara matrice alchemica. La stampa dei giorni successivi ha poi operato per sottolineare le valenze simboliche e per amplificarne la ritualità alle masse in modo da generare un eco conscio ed inconscio potentissimo, la cui azione riverbera ancora ai nostri giorni.


L’omicidio rituale di JFK ha avuto come motivazione secondaria quella di inaugurare un nuovo corso per gli Stati Uniti e per il mondo intero. JFK incarnava infatti il sogno americano: la forza e la bellezza, il coraggio ed i modi decisi ma garbati, il successo e l’impegno civico. La sua famiglia conteneva nel cognome il tristo destino del suo più celebre rampollo: Kennedy infatti in gaelico significa ‘testa ferita’.


La presenza di 3 killer (come da tradizione massonica, si ricordi l’uccisione di Hiram Abif ad opera dei 3 capomastri infedeli) e l’avvento del vicepresidente Johnson (figlio di Giovanni) dona ulteriore conferma della pianificazione accurata dell’evento e della sua messa in opera, con il mantenimento di un puntiglioso controllo. Il nome Oswald (il presunto killer filocomunista) significa forza divina, anche abbreviato in Oz, e la piazza teatro dell’evento si chiama Dealey, ossia legge della Dea, legge divina. Anche la misteriosa sparizione del cervello del presidente e le modalità di sepoltura rispondevano a precise indicazioni procedurali occulte.


L’omicidio Kennedy (con molte similitudini con il nostrano omicidio rituale di Aldo Moro) ha trasmesso un trauma collettivo molto potente agli abitanti statunitensi e, con la caduta dell’ingenuità sociale e delle belle speranze, ha aperto la strada alle droghe psichedeliche, alla musica dissonante e degenerativa, alla collusione e confusione sessuale, in specie del popolo giovanile americano.


Tutto era pianificato, tutto era previsto. La disgregazione dell’individualità ancorata a saldi valori, ancorché posticci (quelli della società statunitense degli anni ’50) ha lasciato il posto alla disillusione generalizzata ed alla mimica scomposta del corpo, affidato ad un super-Io collettivo annichilito e quasi assente, stordito dai pesanti e non elaborabili effetti di quella celebre esecuzione.

6 commenti:

  1. Ho iniziato il mio approccio a questo livello di lettura di realtà simbolica e rituale attraverso la preziosa opera di Paolo Franceschetti. Naturalmente riuscire ad acquisire gli strumenti per riuscire a "leggere" presuppone un lungo lavoro di "alfabetizzazione" che purtroppo non mi appartiene. In questo senso mi sarebbe utile (ma credo che in molti siano nelle mie stesse condizioni) avere qualche elemento, suggerimento, per riuscire a tradurre più in dettaglio la sintesi illustrata nell'articolo, soprattutto nei suoi riferimenti finali "...ha aperto la strada alle droghe psichedeliche, alla musica dissonante e degenerativa, alla collusione e confusione sessuale..." In linea di massima credo di capire il contesto generale che sta poi sempre alla base di queste operazioni ma mi mancano i riferimenti puntuali attraverso i quali riuscire ad avere una visione più consapevole. Qualche suggerimento su cui poi poter approfondire "in proprio" sarebbe possibile? Grazie Carla

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    1. Oltre ai libri consigliati qui di fianco, suggerirei la lettura di 'L'Istituto Tavistock' di Daniel Estulin. La conoscenza delle procedure di quell'istituto è fondamentale per comprendere il fine concreto di questi eventi mediatici.
      Oggidì ad esempio, gli eventi accadono spesso solo sui media mentre nella realtà si rivelano come patetiche messinscene.
      Creare un trauma per poi manipolare le coscienze (sia di un singolo che della massa) è l'operazione procedurale basilare per ottenere un ottimo controllo psicologico e comportamentale.
      L'omicidio Kennedy risponde a questa esigenza. Il trauma generato fu enorme, a quel punto la società statunitense era nelle loro mani, verso una sua dissoluzione guidata, un consumismo smodato, la mimica scomposta del corpo. Grazie a te Carla, ciao

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  2. Sento la mancanza di un ancoraggio fra proposizioni presenti nell'articolo e rimandi a significanti simbolici. Come dicevo il terreno di gioco è pressoché ben conosciuto ma non tutte le regole del gioco lo sono mentre conoscerne il maggior numero possibile diventa strumento indispensabile per poter giocare il proprio ruolo. Affrontare una particolare fattispecie cogliendo l'occasione per esplicitarne almeno parte della "grammatica" sottostante era ciò a cui mi riferivo. Il passo successivo rispetto a quello di una più generale e generica consapevolezza.

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    1. I manipolatori, giocano con la realtà in modo multilivello. Riconoscerne la mano è fondamentale, penetrarne le procedure occulte invece non lo è.
      I loro codici non ci appartengono, le loro lingue non sono le nostre, i loro rituali ci portano alla repulsione.
      Una volta 'sgamati' occorre starne lontano per tentare di ricostruire una nostra realtà creativa, immaginifica, propriamente umana. Una dimensione probabilmente perduta ma lontana anni luce dai codici invertiti di quei pervertiti!
      Ciao

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    2. Credo che quello che dici sia profondamente vero, resta comunque a mio avviso l'utilità di un tentativo, quanto meno, di decodificazione per poter interpretare in anticipo e immaginare dov'è che si vuole andare a parare e riuscire a non essere funzionali. Spesso vedo persone che in tutta buona fede sono estremamente funzionali senza rendersene conto. Riuscire a "leggere" e tradurre e premonire ci aiuterebbe non poco nella direzione da dare a una parte delle nostre azioni, che so anche in campo politico per esempio. A volte se manca l'"individuazione" non si riesce a orizzontarci anche se in un mare abbastanza conosciuto. Grazie in ogni caso per il tempo dedicato anche ai commenti. Buonagiornata

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    3. Grazie a te carla. Il pericolo, nel seguirli troppo è quello di amplificarne le gesta e farsi irretire dai loro codici malevoli. Noi abbiamo i nostri che sono infinitamente superiori! Ciao

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