08/03/20

Mantenere la calma e andare avanti


Marcello Pamio - “Keep calm and carry on” (“mantenete la calma e andate avanti”) era lo slogan ufficiale del governo britannico nel 1939 agli albori della Seconda Guerra Mondiale. Lo scopo era quello di invogliare la popolazione a mantenere l'ottimismo e soprattutto a non farsi prendere dal panico. Oggi questo motto è ancor più attuale: quindi stiamo calmi, respiriamo....e andiamo avanti! Allontaniamoci per un attimo dal quadro e cerchiamo di vederlo nel suo insieme ma con occhi scevri da paura e condizionamenti...

Respirare - Ci dicono che il problema principale di questa influenza interessa i polmoni e quindi diventa prioritario, per non dire vitale, migliorare l'efficienza del nostro apparato polmonare, potenziando e nutrendo quell'albero respiratorio che la Natura ha funzionalmente concepito proprio per questo. A tal proposito è utile ridurre la paura, anche perché una persona inpanicata non respira correttamente!

Paura - Quanto appena detto sulla respirazione è assolutamente perfetto perché il senso biologico degli alveoli polmonari è permettere lo scambio tra ossigeno e anidride carbonica. La massa polmonare va in conflitto quando viviamo la sensazione che ci manchi pericolosamente l'aria, non a caso si attiva per qualsiasi cosa noi riteniamo possa ucciderci! Con l'attuale livello di terrorismo mediatico è così tanto strano avere paura di morire dopo un tampone positivo al coronavirus? Se è vero che uccide più la lingua della spada, possiamo negare che diagnosticare una banale influenza ad una persona che tossisce, abbia lo stesso impatto nel dirle che il suo corpo è invaso da un virus letale? Che sia per questo che i bambini piccoli non avendo paura della morte sembrano immuni al problema?

Sistema immunitario - Fin da piccini ci hanno detto che per essere in buona salute è necessario avere un sistema immunitario forte e sano. Si sono però dimenticati di avvisarci che paura e stress liberano dalle ghiandole surrenali un ormone chiamato cortisolo, il quale non solo diminuisce la potenza del sistema immunitario, ma è di per sé immunodepressivo! Quanto più viviamo nella paura e nello stress tanto più riduciamo il funzionamento del nostro esercito privato, con tutti i rischi annessi e connessi...

Movimento corporeo - Nel sistema immunitario gioca un ruolo importante anche il midollo osseo. Sollecitare in maniera intensa i muscoli delle ossa lunghe e piatte facilita la produzione del midollo stesso, potenziando indirettamente l'apparato osteo-articolare e immunitario.

Conclusione: se quanto appena detto è vero, allora i consigli degli esperti vanno, come avrebbe detto Fabrizio De Andrè, in “direzione ostinata e contraria” al buon senso.
 
  • Invece di stare sigillati dentro le mura domestiche con guantini in lattice e fodero carico di amuchina, sarebbe molto più utile uscire all'aperto - non per assaltare al market le ultime pennette raffinate - ma per inspirare a pieni polmoni più aria possibile. Il verde della Natura è terapia allo stato puro a differenza del grigio topo-morto dei centri commerciali. L'aria della montagna e del mare curano ogni malanno, d'altronde quanti ammalati ci sono in queste zone?
  • Invece di stare seduti sul divano davanti alla televisione a guardare ipnotizzati i bollettini di guerra dei telegiornali, sarebbe molto più congeniale uscire e muoversi, camminando per mobilitare l'apparato circolatorio, osteo-articolare e midollare.
  • Da millenni le culture orientali insegnano la potenza della meditazione e delle tecniche respiratorie, strumenti che sappiamo oggi abbassare il livello di stress e cortisolo.
  • Infine vocalizzare suoni come mantra e/o canzoni, incrementa non solo le capacità polmonari e ossigenative ma rappresenta anche una importantissima valvola di sfogo...
Detto questo, ricordo che nel cosiddetto libero arbritrio possiamo decidere di vivere questo momento epocale come fa la maggior parte delle persone, con panico e terrore, trasudando angoscia da ogni alveolo, ma così facendo, da una parte ci stiamo allontanando sempre più dalla Vita e dall'altra stiamo lucidando con le nostre mani il legno della bara. Un'alternativa a questa lenta morte potrebbe essere la distrazione, e questa passa per lo spegnimento totale dei media mainstream! Solo con un isolamento mediatico possiamo cogliere l'occasione e trasformare questa folle psicosi di massa in un momento florido per rinsaldare i legami familiari, iniziando a fare tutto quello che fin prima della comparsa di questo virus non facevamo: vivere la Vita per esempio!

Approfittiamo dell'occasione che questa epidemia ci sta portando incontro, vera o presunta che sia, per iniziare a vivere e godere le gioie della Vita. Potrebbe essere dal punto di vista evolutivo molto intrigante. Ricordo infine che esiste un'unica certezza: prima o poi tutti moriremo, sta a noi però decidere se vogliamo schiattare tremanti e impauriti con l'amuchina in mano, oppure tranquilli e felici con gli affetti più cari...questa semplice riflessione ha preso spunto da un interessante messaggio di Boris Bazzani, maestro yoga e formatore.

19 commenti:

  1. Ottimo articolo, di grande chiarezza nella sua essenzialita’ ~ Ma il buon senso, inteso come attivita’ di elaborazione del pensiero, sembra essere un fattore umano in terribile declino ~ L’uomo non pensa, ingloba ~ Spesso la sua mente risulta essere una pattumiera di tutto, senza ordine, senza creativita’, un fuoco spento, un ambito in disuso, una mera cassa di risonanza ~ Buona Domenica!

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  2. Cercare: Influenza spaziale in Italia anni 1968-1969.

    Il virus, partito dalla Cina, fece mi sembra, un milione di morti nel mondo. Circa 20.000 in Italia, in 2 anni. Tale cifra fu considerata tutto sommato poco rilevante. Se ne andarono più che altro anziani, portatori di patologie pregresse. Gli italiani, uomini e donne, affrontarono l'emergenza con virilità. Tutto l'opposto di adesso...

    Quindi stanno sfruttando la nostra debolezza onde prepararci un piatto pesante. Come dice Paola Stellare siamo diventati una pattumiera, un poco ci hanno indotti, molto abbiamo collaborato. Come si dice dalle mie parti : per i bischeri non c'è paradiso....

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  3. L' Italia e' chiusa. I vari politicanti chiedono un super commissario, ammettendo di essere incapaci. In TV parlano di borsa e finanza speculativa, di miliardi di euro, io sono in bolletta sparata e spero che mi prestino un ventino per andare a comprare qualcosa da mangiare. Se c' e' un motivo per non ammalarsi e' vedere come va' a finire questo attacco biologico.

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  4. Il governo Ar-Conte ha dichiarato l'intera Italia zona rossa. Usciremo, ma a nostro rischio e pericolo. Benvenuti in "1984"!

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    1. Stiamo scivolando verso la conclusione logica di un cammino iniziato alcuni decenni orsono. Solo i faciloni non hanno avuto il coraggio di comprenderne sviluppi e finalità. Noi abbiamo provato ad avvisarli.

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  5. Qualcosa sta' accadendo. Se e' un virus reale, con o senza zona rossa lo prenderemo tutti. Se e' una bufala, non toglieranno i divieti e vedremo finalmente chi e' il nemico.

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    1. Si. Si potrebbe tentare un riassunto essenziale in questi termini. Credo che ci sia un po' di vero nella prima ipotesi perché si possa compiere la seconda, che è il vero fine. Sono molto più scettica sul fatto che in tanti tra noi riusciremo a scorgere "il nemico ". Forse qualcuno in più. E ben venga quel qualcuno. Non si ottiene mai tutto insieme, istantaneamente. Scorgo anche qualche benefico effetto. Come lo schiaffo dato a chi è preda di una crisi isterica. Magari si calma e riesce a "riaprire" almeno in parte gli occhi, a tentare di ritrovare la tranquillità dell'animo che riporta pian piano la lucidità mentale. Quello che non riesco più a tollerare è l'inveire costante contro il nemico fuori di noi. E' anche uno dei motivi per cui ho quasi smesso di leggere questo blog e, soprattutto, i suoi commentatori. Non c'è molto di diverso tra costoro di quanti sono oggetto delle loro invettive. Soprattutto se il pensiero si riduce a questo, senza aggiungere niente altro.

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    2. Condivido il tuo pensiero Carla ~ E’ importante, pur additando le storture e le carenze, proporre e produrre sempre qualcosa di personale, poiche’ il cambiamento non viene dall’esterno, ma da un lavoro individuale, che, seppure lento, semina ~ Paola Stellare

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  6. Ma si invece di pensare al coronavirus focalizziamo il pensiero su cose piu utili come immaginare che tutti i laboratori delle aziende farmaceutiche saltano in aria, senza provocare morti.

    Semplicemente i vetri scoppiano, le fiamme bruciano tutto.

    Ecco! Un laboratorio non c'è piu, svanito.

    Usiamole ste capacita, se siamo un numero sufficiente, cavolo facciamolo sto effetto Maharishi!!

    Nessun morto, semplicemente rendiamoli incapaci di nuocere, ognuno lo faccia per se stesso perchè ci si è rotti le palle di vivere queste cose!

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  7. Condivido Carla...ma a parte determinati commenti di cui tu dici, non mi sembra che il tono generale dei post di Ghigo mirino ad individuare un nemico esterno, quanto invece riguardano l'invito rivolto ad ognuno di contrastare intimamente a se' la malevola suggestione diffusa dalla martellante propaganda mediatica.

    Quasi tutti i post di questo blog articolano una particolareggiata analisi dei fatti sottostanti le cosiddette motivazioni ufficiali, sollevando dubbi legittimi e ipotesi affatto peregrine.

    Poi non so

    Di certo, un percorso di gnosi ognuno dovra' intagliarlo a fatica in se' stesso, peraltro, con alte probabilita' di riuscire ad intaccare solo il primo strato del composito rivestimento di menzogne di cui la nostra natura e' rivestita

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    1. Si anche quello che tu dici è vero e ribadisco che riferivo soprattutto ai commenti la caduta di interesse che conduce all'abbandono. Forse le modalità di argomentazione e di presentazione richiamano commenti caratterizzati da "mantra psicologici" di un manicheismo che colloca "al di qua" con un nemico "al di là". Un'elaborazione che, francamente, non nutre a livello emozionale, né mentale né tanto meno spirituale. E' senz'altro opportuno contrastare la malevola suggestione di cui parli ma vedo il rischio di cadere in una sfumatura diversa all'interno di una tavolozza che in ogni caso offre un analogo cromatismo che alimenta l'oppressione dello spirito, altrimenti detto angoscia, e il rivolgere lo sguardo fuori di sé, quando l'unica vera possibilità di vincere le suggestione risiede unicamente nell'acquisita consapevolezza della propria imprevedibile ricchezza. Anche come specie. Mi riferisco all'inconscio collettivo di Jung o ai campi morfici di Rupert Scheldrake. Affinare la capacità di cogliere l'altro affina anche la capacità di attingere al serbatoio sapienziale. La supponenza e aggressività rintracciata spesso insieme ad una buona dose di superficialità non aiuta nella direzione appena sopra indicata. E qui mi preme sottolineare che il riferimento non è allusivo agli articoli postati dall'autore quanto al dibattito che ne consegue. Mi dispiace proprio perché la migliore ricerca è quella che ci coinvolge come naufraghi solidali ma se l'obiettivo comune non si risolve esclusivamente nell'individuare il responsabile del naufragio, benché rappresenti un punto di partenza nella consapevolezza. Detto tutto questo il post sarebbe stato l'ultimo a giustificare questa mia esternazione che è scaturita invece solo dal desiderio di rispondere a Giovanni Ranella. Mi sono ripromessa di leggere solo i post e saltare i commenti ma poi mi sembra che precipiti il fine stesso che mi spinge alla lettura. Riflettere insieme, ecco, è quello di cui avverto il bisogno.

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    2. Non ho capito bene perche' non vorresti leggere i commenti. Guarda Carla, anche persone " analfabete" o senza alcuna consapevolezza universale, ideologica, possono insegnarti qualcosa. Poi, copiare e fare propi i pensieri di autori mai conosciuti e tradotti spesso molto male e' tipico dei sognatori scansafatiche. Se soffri, se fallisci, se lotti fino alla fine anche sapendo che potresti finire nel baratro, allora non avrai bisogno della pappa pronta.

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    3. Proprio come dice lei signor giovanni, infatti nessuno puo aiutarla nel suo problema, la prole è suo compito, il gruppo non puo guarirla.

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  8. Interno ed esterno sono la stessa cosa.

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  9. 11...guarda caso proprio il giorno 11 l'OMS dichiara lo stato di pandemia...allarme planetario dichiarato il giorno 11 dell'anno 22 (2020) nel mese dedicato a Marte
    Tutte irrilevanti coincidenze no?

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    1. Le coincidenze sono solo per gli ipovedenti

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  10. Volendo esprimere una sintesi credo si possa dire che ogni commento puo’ aggiungere qualcosa o nulla, ed ignorare altri punti di vista puo’ debordare in una autoreferenzialita’ che, seppure piena di ottime concettualita’, e’ comunque deprivata di un confronto, utile o inutile, produttivo o improduttivo, ma sempre dovuto ~ Riguardo il blog, lo trovo di ottima lettura, forse perche’ vi riscontro oggettivita’ e non la solita faziosita’ ~ Sulla necessita’ di uscire dai luoghi comuni o dalle facili utopie e di compiere un lavoro personale e sviluppare una personale opinione sulle cose senza confluire necessariamente da una parte o dall’ altra, sono pienamente d’accordo ~ I cambiamenti le migliorie nessuno si puo’ sostituire a nessuno C L’importante e’ in primis prendere atto, in secundis interrogarsi a vari livelli, in terzis proporre ~ Paola Stellare

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