15/09/19

Chi manipola tutto?


Terraformare significa, com'è intuibile, dare a un oggetto la forma della Terra. Si intende, insomma, conferire a un ambiente le caratteristiche che possiede il nostro pianeta, che permettano di sostenere la vita. Questa la definizione corrente del termine anglosassone terraforming. Qualcuno però, è palese, sta 'terraformando' il nostro pianeta, ossia sta modificando in modo irreversibile la biosfera planetaria terrestre per motivi che in gran parte ci sfuggono.

Queste operazioni di terraformazione al contrario sono attuate su livelli differenti. Un esempio di questa manipolazione è il debito pubblico degli stati. Chi deve a chi quei trilioni di dollari nel mondo intero? Quanti esseri umani sono in debito con altri esseri umani? E' possibile che il debito sia rivolto quindi a creditori non umani?

Le manipolazioni massive sono ormai irreversibili nel settore della genetica. Organismi modificati imperano indisturbati in ogni angolo del pianeta. L'atmosfera è satura di nanoparticelle di origine e composizione ignota che ormai permeano tutto e tutti grazie alle ultradecennali operazioni di aerosol clandestino, note come scie chimiche. 

La manipolazione avviene anche a livello mentale. Pervasive e massicce infatti sono le operazioni di propaganda sottile di idee e concetti preordinati nelle menti delle masse, con gli ausili potentissimi dei media, onnipresenti. Chi e perché conduce tali operazioni? Qual'è lo scopo a cui si tende? Quale obiettivo si desidera perseguire? Che ruolo avrà l'essere umano in questo contesto manipolato prossimo venturo?

Possiamo solo individuarne alcune linee guida, non sapendo ancora se siano solo mezzi per ottenere un format complessivo oppure le finalità del progetto generale. La vicinissima sparizione del denaro contante (di cui il reddito di cittadinanza è un passo fondamentale) serve ad assoggettare l'individuo ad un unico controllo centrale non identificabile. L'intrusione di elementi chimici di sintesi e la biocomponentistica servono a traghettare l'essere umano ad uno stadio di sviluppo in cui i concetti di organico ed inorganico saranno decisamente superati, in vista di una fusione dalla portata davvero spaventevole.

Si tratta di un progetto di palingenesi umana? Se si, chi e perché desidera questa evoluzione posticcia? Chi ha le capacità tecniche e materiali per perseguire questo scopo immane? E' solo l'uomo al centro del progetto oppure l'essere umano attuale si dimostrerà sempre più come elemento di disturbo?

Le immissioni di inquinanti di vario tipo nell'ecosistema terrestre sono così massicce da far intendere una decisa volontà di farlo. Non si tratta infatti del solo inquinamento per ragioni produttive ma di una sorta di inquinamento intenzionale. L'uomo moderno è debole, esistenzialmente sradicato. Come e chi potrà opporsi a tanto lavorìo?

38 commenti:

  1. Sono anni che penso che ormai il punto di non ritorno è stato raggiunto. Ma dove guarda la gente? Ha gli occhi puntati solo sugli smartphones e crede a tutte le fandonie che vengono veicolate tramite questa infernale tecnologia (media inclusi)? Viene proprio da pensare che qualche entità stia modificando l’ambiente (terraforming) per le proprie esigenze. Non è possibile una devastazione ed un inquinamento simili, non disgiunti dal caos, dalla frenesia, dall’insensibilità e dalla cattiveria che impèrano sempre più.
    E’ in atto un’attrazione verso vibrazioni sempre più basse.
    Quello che ci attenderà, poi, non è dato sapere; qui e oltre la soglia…

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    1. La degradazione di una specie (quella umana) è portata avanti con grande celerità ed entusiasmo!

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  2. Anche io intuisco che le scie chimiche siano opera di entità non proprio umane. Tuttavia la guerra è fatta così, loro hanno un piano e lo attuano. Il problema qui'è che le forze armate pagate per combattere si nascondono. Certo, se ti fai una canna ti arrestano, ma di morire sul campo non ci pensano proprio. La verità quella vera, è che siamo pieni di paraculi statali basta guardare un qualunque maresciallo.

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  3. la realtà supera la fantasia, e pure l horror piu terrificante...
    Siamo come pedine su un campo di battaglia gia schierato e in azione. L inconsapevolezza generale poi favorisce il piano superiore e nulla possiamo fare se non salvare, tentare di salvare l anima da questa bocca di Ade che tutto inghiotte

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    1. Credo che l'anima sia il reale oggetto del contendere.

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    2. Il come salvaguardarla allora,diventa interessante quesito...ironicamente credo che rimanendo qui a far da pedina,si stia già cedendola,in maniera conscia o meno....se" mi disconnetto e mi ritrovo dentro una vasca con un cavo collegato" vi scollego eh!!!

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  4. Il video contenuto in questo articolo di Nogeoingegneria http://www.nogeoingegneria.com/news/antropocene-lepoca-umana/ mostra con rapide e sconvolgenti pennellate lo sfruttamento della Terra ed i disastri ambientali.
    Non concepisco l’antropocentrismo, quindi lascio un altro video (“Dominion”) che mostra le sofferenze e le violenze a cui l’uomo sottopone tutte le creature animali e senzienti di questo pianeta: https://www.dominionmovement.com/watch e quello uscito alcuni anni fa (“Earthlings”) https://vimeo.com/209647801 (per le creature vegetali ho commentato in precedenti articoli e comunque basta guardarsi attorno…).

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  5. I servi di yahwe manipolano tutto. Merde parassite e parassitate che ci manipolano dal basso astrale coi loro fantocci dell'elite. L'epilogo di una schifosissima eggregora creata tanto tempo fa dai piu stupidi fra gli umani

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    1. Intelligenti non erano davvero. Non più o meno di altri però del loro tempo. Anche i seguaci di Baal (o Quetzacoatl) non se la passavano bene. Oggi nulla è cambiato, sono d'accordo. La pulsione verso il nulla è più cupa e decisa che mai.

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  6. Certe osservazioni sono ormai completamente inutili

    Sono ormai due decenni che sappiamo come stanno le cose e ci stiamo facendo vecchi perennemente immersi in questa brodaglia elettrochimica

    Ci fa davvero male?

    Certo che se mangi ortaggi coltivati su discariche abusive di rifiuti tossici bene di sicuro non fa, eppure in determinate terre dove s'e' interrato di tutto e di piu' taluni muoiono mentre altri, di fatto, e' come se davvero si dimostrassero immuni al veleno composito

    Se dovrebbe valere in ambito civile il prinicipio del non voto alle elezioni politiche per non alimentare ulteriormente il teatrino deteriorato degli stanchi e prevedibilissimi giochi partitici, allora, estendendo il concetto al valore intero dell'esistenza, basta emozionarci per cio' che di nefando accade

    Qui siamo solo di passaggio, sicuramente attirati mediante un inganno eterico

    In un tempo prima del tempo Angeluri infidi ci avranno persuaso chissa' come dell'importanza di partecipare al gioco karmico

    Siamo stati suggestionati dalla vastita, peraltro solo illusoria, di Ere avventurose, mentre invece sono eoni che giriamo nella ruota del criceto

    Abbiamo sempre attiva fin dentro le midolla un'invincibile persuasione subliminale e si rafforza anche pensando le riflessioni contenute nel post qui sopra

    Non esiste una natura integra

    Non esiste sanita' o malattia

    Non esiste nulla di realmente significativo se non il nostro intimo condizionamento

    Unico compito da assolvere e' fregarsene e decontaminarsi le emozioni perche' e' mediante quelle che ogni volta, una volta che deponiamo il vestimento terreno, ci riattirano quaggiu'

    Il problema e' come riuscirci

    Un lido ameno ci attira invincibilmente, l'acqua limpida del mare, un prato assolato, la dolce brezza campestre ci avvincono alla cosiddetta verita' naturale in maniera assoluta cosi' come ci deprime passare intere ore o giorni al chiuso

    Scie chimiche, fumi tossici, inquinamento, aride architetture razionaliste ci deprimono e scardinano ogni frequenza coerente che alimenta il senso della vita

    Ma in ultimo, perdiodemiurgomaledetto, questo senso della vita e' giusto che debba essere perseguito fino alla fine?

    Perche'

    Per cosa?

    La nostra autentica dimora non e' questa terra

    Non e' questo piano astrale

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    1. tutto condivisibile ma la deresponsabilizzazione a cui conducono tali considerazioni è il punto debole che non condivido. "La nostra autentica dimora non è questa terra" Vero, anche per me. Ma, ci sono due vie che si dipartono da questo pensiero:
      - una è verso la morte, immediata. Di noi stessi o degli altri che possono capitarci di fronte. E' indifferente. E' la via che passa dal rifiuto di questa vita visto che è ubicata in una dimora sbagliata.
      - una è verso il riconoscimento della sacralità di questa vita, comunque. Un programma biologico; nei confronti del quale riconoscere e accettare la propria responsabilità che si traduce nella scelta. Costante, ineludibile, sofferta, goduta. Nella consapevolezza della leggerezza che gli dovrà essere propria in considerazione che solo su noi stessi abbiamo potere, perché misurati da altro.

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  7. ....in consideraione DEL FATTO che solo ......
    Scusa, mi sono rimasti una preposizione ed un nome "nella penna" (si diceva una volta) :))

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  8. Si condivido...anche se la morte e' un puro nulla

    La retorica della morte e' funzionale al quel multiforme potere che da millenni intende relegarci a questa triste e logora messinscena

    Ma decidere di porre fine volontariamente a quest'esistenza terrena implicherebbe il rafforzamento di determinati vincoli occulti anziche' il loro definitivo scioglimento

    Pertanto questo 'calice amaro' va sorsato fino alla fine

    La ricerca assidua di una determinata disciplina esistenziale e' prioritario

    Il nullismo propriamente moderno, il nichilismo varrebbe come forma di autoesaltazione al nero

    La depressione e' una patologia dell'ego e l'ego, in quanto ancestrale emanazione diretta del demiurgo omicida, va dissolto in favore di una visione ben piu' ampia della prospettiva vitale

    Piu' gli anni passano e piu' il percorso si inerpica per sentieri stretti e disagevoli

    La follia nera a me sembra che uno sia destinato ad incubarla fino alla fine e il compito, appunto propriamente sacro, e' disattivare l'intima connessione con le tenebre

    E' il caso di dire IN ALTO I CUORI

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  9. ...e in coro il rito prevede si debba rispondere come rafforzativo: e' cosa buona e giusta

    Questo si e' un bel mantra di forza

    Questo sarebbe uno dei frammenti sapienziali incastonati nella granitica contraffazione cattolica

    Similmente gli indiani del nord america usavano dire in giornate particolarmente augurali: oggi il mio cuore vola alto

    Nella presente manifestazione l'impostura e' tenacemente annodata alla verita'

    Noi in definitiva per un certo aspetto non saremmo nient'altro che sciocchi pupazzi, pedoni mossi dagli obliqui dei, da sempre, da ancora prima che cadevamo trafitti sotto le mura di Troia

    Pupazzi che a ogni modo possono, se opportunamente disciplinati = ispirati con provato metodo (disciplina alchemica) attuare l'unico e inesplicabile prodigio meta-universale

    Impresa quanto mai ardua e il fallimento implicherebbe, come nel gioco dell'oca, (antico gioco emblematico) il dover ripartire dal VIA : che vale ricominciare il ciclo delle innumerevoli esistenze all'interno del labirinto degli eoni






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  10. ...il cuore vola alto significa la componente sublime che vola sopra la maschera terrena che la ricopre ed appunto, ugualmente, affermavano : oggi e' un buon giorno per morire = e' un buon momento per deporre i vestimenti terreni

    Ma non ci si puo' arrivare cosi' facile

    Non e' una fuga

    A livello eterico la fuga si sconta sempre

    Consapevoli della finzione generale dobbiamo tenere questa posizione e, per quanto si cada, tentare di migliorarci: SEMPRE

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    1. Sappiamo bene, ognuno di noi, cosa sia giusto e cosa no. Ognuno di noi possiede un piano occulto da portare avanti. Perseguirlo sempre e comunque è un bell'obiettivo. Per il resto, aleggiamo in una strana palude artificiale. I nostri consimili si presentano sempre più come il celebre rinoceronte.

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  11. Davvero Boh!...E' un caos totale puntellato da infime certezze sociali digitalmente preordinate, ma e' cosi' che deve essere e non altrimenti

    Tanto per cominciare se non mi sembrasse di patire un cosi' fondo disadattamento non credo nemmeno che lascerei questi commenti

    Altro che possedere un piano occulto

    Qui si fatica inverosimilmente solo per non essere travolti e schiacciati dalla semplice evidenza delle cose

    Quando si e' disadattati ogni scusa e' plausibile, ogni ragionevole argomentazione che uno possa dimostrare al piu' si riduce ai minimi termini di una ragguardevole insignificanza

    A ogni modo meglio disadattati a vita in questa vita che essere pervasi dello stolido ottimismo per la soluzione innovativa

    Meglio disadattati in qualita' di anarchici mistici che opportunisticamente genuflessi sotto l'effige di un dio amorevolmente tirannico

    Tutte queste considerazioni sono ciarle inutili accese dal sempiterno lume di un disagio antichissimo e che il web non puo' e mai potra' lenire, tantomeno curare, ma solo amplificare


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    1. trovarsi qui in questo caso e leggerti,però salva quel poco di buono che la rete Internet propone..nulla puo far dimenticare quanto male dobbiamo vivere ma sapere di non essere soli in questa lunga marcia aiuta a non sentirsi un aborto di un mondo che va verso il nulla chiamandolo "domani"

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    2. Cio' che dici mi e' di aiuto e alimenta una intima percezione di chiarita' dogout...dunque anche il web talvolta rafforza quanto muove contrariamente alla sua preminente funzione

      Saremmo anche in molti a sentirci ragionevolmente disadattati, ma ugualmente dimostriamo di annaspare alla meglio in balia di una impetuosa corrente destinata a precipitare tutto e tutti nell'orrido dei tempi

      Quando accadra' non sappiamo con certezza ma e' fuor di dubbio che viviamo l'incipit apocalittico della presente eta'

      Per me il Nulla conserva in ogni caso un'accezione puramente elettiva, intendendolo simbolicamente come una fucina di inesplicabile splendore

      La percezione dettata dall'ego ne deteriora il significato genrando una sensazione di cupezza e paura nella mente che ne ha orrore, perche' la radianza del Nulla elettivo dissolve ogni identita' ordinaria finanche quella degli stessi dei o di dio dir si voglia, impropriamente definiti come splendenti, e dovremmo essere certi che il loro, come l'isola narrata da Stevenson, hanno risaltato per uno splendore essenzialmente malvagio


      Grazie

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  12. Carla...mi pare giustissimo quando scrivi che solo su noi stessi abbiamo potere, perché misurati da altro

    Appunto e' il cosiddetto altro, che null'altro sarebbe se non la nostra essenza profonda, massimamente ignota a misurare la nostra inesplicabile dilatazione/estensione e tanto da configgere questo pupazzo occasionale nel quale con tanto ardore commisto a disperazione, se non quando con indicibile noia o esaltazione provocata da bassi entusiasmi, noi quaggiu' c'immedesimiamo convinti che abbiamo la remota possibilita' di un potere che di fatto non c'e' se non nella misura che travalica ogni aspettativa di realizzazione ordinariamente personale

    Questo potere di cui dici sarebbe poi il potere dell'arte

    La vera Arte, che consiste nell'ottenere la ragione, la cognizione del Nulla

    Ogni capolavoro prodotto dalle numerose epoche non rappresenterebbe altro che la sovrumana tensione di verticizzare un principio assoluto la cui simbolica sommita' sfiora la dimensione assoluta del Nulla, dove l'identita' ordinaria svanisce come nebbia al sole

    Ma l'astrattismo, l'informale, non aprono la via per arrivare al vertice

    Sono sterili soluzioni concettuali che appositamente offrono dati di fatto privi di tensione redentiva

    La pittura primitiva fino a quella pompeiana, il medioevo fino a Cosme' Tura e Raffaello, Leonardo, Michelangelo e oltre fino a Van Gogh e Munch, rende espressione della virtu' eroica internata nell'uomo e che vale una sublime quanto dolorosa presa di coscienza della propria sostanziale impotenza

    A questo servirebbe la Sacra Disciplina

    La pop- art e tutto il composito corollario di condizionamento subliminale tanto efficaciemente saldato alla dimensione industriale e' nemica del senso sacro della disciplina perche' la realta' dell'impegno creativo autentico svincola la persona dai legami meschini in cui e' rilegata a triplo giro dal dominio del consumo

    Non a caso si usa dire: ma tutto cio' e' desueto...e' vecchio...e' retrivo

    Altro appunto ci misura e rendersi consapevoli di tale differente, inesplicabile misura significa rendersi pura espressione della propria impotenza

    Percepita non come sconfitta ma come unica possibilita' di affermare il principio integrale dell'essere da noi contenuto solo in nuce

    L'ego rimane estraneo a tale percezione rivolgendola ad un significato solo deteriore

    Il nostro potere sarebbe unicamente quello di sublimare la nostra identita' transitoria, dunque arrivare ad estinguerla mediante una non comune applicazione alchemica

    Estinguerci per progressivi fendenti intuitivi agendo come fabbri che battono e ribattono la propria lega e non come smidollati esistenzialisti










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    1. Giovanni, mi riallaccio al tuo commento del 17 settembre 2019 12:44.
      Sì, è chiaro che “la nostra autentica dimora” non è qui; l’importante è non cadere ancora nell’inganno.
      Ma chiedo: dobbiamo quindi rimanere indifferenti al dolore che riguarda noi o altri esseri, umani e non umani?

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    2. Ognuno si crea la propria realta' e la realta' di ognuno e' 100% responsabilita' propria. Esempio : Perche un bambino muore di cancro a due anni ? Perche nelle vite precedenti ha creato lui questa condizione. Sembra cinico ma e' cosi . Detto questo essere empatici e' sinonimo di consapevolezza, non esserlo il contrario. Bisogna aiutare per quel che si puo ma non lasciarsi "tirare in basso" dai problemi altrui. Siamo qui per fare una esperienza individuale senno noscevamo in un formicaio o in un gregge di pecore.

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    3. Esatto anonimo proprio questo adesso cercavo di dire

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  13. Il voler salvare il mondo e' sempre EGO

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  14. E' difficile...l'empatia e la compassione a ogni modo sono le uniche qualita' che possono davvero innalzarci

    L'indifferenza sembrerebbe quasi una programmazione del computer biologico trasposto al regno degli insetti laboriosi voraci e indifferenti come puo' esserlo un ragno o una formica

    Una certa forma di isolamento e' necessaria ma l'indifferenza totale significherebbe l'intimo spegnimento di ogni superiore facolta' trasmutativa

    Credo che il calore, la fiamma alchimica altro non sia che il paziente temperamento di ogni afflizione cosi' come di ogni gioia misurati, elaborati, nell'ampolla del cuore

    Il pietismo e' una forma di morbosita' disprezzabile...ma l'empatia e' aurea

    Non so come dire



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  15. Con Voi “m'illumino d'immenso”. Grazie.
    Sono diventata Taoista, Atea, Vegana ed Animalista. Una volta credevo nella re-incarnazione, ma poi causa matematica ed empatia verso gli ACA Altri Colleghi Animali ho abbandonato questa convinzione. Eravamo un miliardo ora sette. Da dove si è preso i 6 miliardi di "Anime"? Diciamo allora che Corpo e Spirito sono inscindibili. La forza della preghiera o "richiesta" alla Natura esiste. Mi funziona SOLO con la Pioggia. Prego Sorella Natura di smettere per non affogarci, e lei dopo 10 minuti, TUTTE LE VOLTE mi esaudisce. Funziona solo con la Pioggia. Un'esperienza recente: per un attimo sono stata in Me con Me. Bellissimo. Certo non si capisce il male che colpisce i Piccoli e li priva della Vita. E' appunto il MALE il contrario del BENE. Forse tutti insieme con le nostre Volontà tendenti al Bene riusciremo a fare qualcosa. Basterebbe questo per essere la Coscienza Buona di Natura la cannibale di Noi e di Sé Stessa, perché valga la pena di vivere...

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    1. sul numero di abitanti dubita..sicché dove sono tutti quei miliardi nessuno ne da le prove. europa america e parte dell asia(giappone: in recessione di nascite. cinesi e indiani non bastano a credere a quei numeri, le citta avrebbero dovuto centuplicarsi e non esisterebbero piu terre libere dalle case. E nemmeno l africa pare cambiata cosi tanto. sembra l ennesima bugia per far credere al progresso, ai passi da gigante della società, ma fatti dà un nanetto

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    2. Sì, ci ho pensato ancora; ormai bisogna dubitare fortemente su tutto quello che ci propina il sixtema.

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  16. Non e' sempre agevole dipanare i significati del tuo dire bambilu

    A ogni modo ti ringrazio e t'invito a una considerazione:
    Non un solo universo non una sola essenza anima l'impasto dolente di fango e sogno che noi siamo

    Noi saremmo o in noi convergerebbero una pluralita' di essenze davvero misteriose

    Non potremmo davvero affermare che prima eravamo una certa quantita' di anime e ora ne siamo un'altra a popolare questo pianeta

    La vastita' di ere difficilmente concepibili per estensione e durata ha attraversato questo luogo supremamente emblematico e che ora un'arida visione meccanicista interpreta come una sorta di magazzino all'aperto delle diverse risorse naturali disponibili

    Piu' universi si compenetrano interagendo nella multiforme dimensione dell'astrale e non miliardi ma trilioni e trilioni di anime attraversano luoghi inconcepibili e che i nostri miti appena ne hanno fornito una topografia quanto mai confusa ed evanescente

    Una storia fra tutte le Argonautiche e la descrizione allegorica del meta-viaggio che alcuni sosterranno una volta che saranno trapassati a miglior vita

    Quante umanita' si sono succedute in questo luogo?

    Quante dimensioni lo hanno attraversato e insospettabilmente lo attraversano?

    Cosa nutre o alimenta la nostra pressocche' continua emorragia emozionale?

    Non possiamo avere conteggio delle entita' multidimensionali che siamo

    La reincarnazione e' una certezza cosi' come una garanzia di eterna dannazione se non dovessimo divenire mai coscienti della malia, dell'incantamento ancestrale che periodicamente, fin dalla prima aurora del cosmo, ci riattira quaggiu'

    La natura piuttosto che essere una divinita' dispiegata nel vortice concreto della manifestazione sarebbe un tipo di sensibilita' ipercomunicante forzosamente adatta da una potenza inesplicabile che ha piegato se non distorto determinate rispondenze sottili per una finalita' essenzialmente predatoria

    L'universo e' splendente e vorace, il cosmo una fioritura ardente dove mondi vengono fagocitati da altri mondi ma tutto questo immane delirio energetico e' pervaso, scosso, percosso dalla folgore ispirativa

    E' un principio elettivo ancestralmente connesso alle attese maggiormente segrete del nostro animo e realizzarlo intimamente ci qualifica come viventi autenticamente coscienti del nostro assurdo transito

    Appunto empatia, compassione, tensione redentiva sostanziano la verita' del nucleo poetico dell'essere molteplicemente contrastato dall'azione di una controvolonta' propriamente oscura e che continuamente lambisce la nostra fuggevole identita'

    Il tuo augurio e' anche il mio e poi, in ultimo, chi puo' realmente dire cosa ne sara' di tutti noi?

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  17. Non so perché (mi succede a volte), ma sapevo che questo articolo di Ghigo avrebbe dato origine ad una cascata di commenti. Ringrazio anch'io tutti quanti per l'apporto di ciascuno in questo salottino virtuale.
    Le spiegazioni di Giovanni (ho sempre in mente l’ottimo blog di Zret) sono sempre di una profondità sconvolgente e misteriosa, direi arcana.
    La infinità dell’Esistenza spaventa; probabilmente perché si sta assistendo allo svolgimento delle forze del Male e non si vede più la Luce.
    Una cosa che mi ripugna è la brutale, orrenda legge del “mangiare ed essere mangiato”, che vige qui sulla Terra fra tutti gli esseri, chiunque l’abbia messa in piedi...

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  19. Ciao Wegan...lieto d'instaurare una tale risonanza con la tua sensibilita'

    Effettivamente prendere coscienza del noto pensiero abissale (Nietzsche insegna) puo' portarci alla follia

    E' il mito dell'eterno ritorno di tutte le cose

    Universo - uni versus - e' il tutto volto in uno, simbolicamente figurato dall'ourobos che ingoia la propria coda

    Sarebbbe davvero una perfetta dannazione l'incapacita' di sottrarsi ad un ciclo di rinascite continue cosi' ben ermeticamente chiuso

    Perennemente dimentichi di chi siamo stati dover ridiscendere e vestire con fogge ogni volta diverse ma in ogni caso sempre drammatiche e insieme tragicomiche la continua illusione di una falsa speranza di salvezza

    Questa stupefacente voracita' cosmica, che sembra culminare il suo ultimo catastrofico e assieme prodigioso appetito nella fame di luce dei buchi neri, inesplicabili baricentri di ogni principio e di ogni fine, orizzonte stesso degli eventi, non puo' esaurire la verita' ultima all'interno di una semplice reazione molecolare o sub-atomica

    C'e' altro e noi pinocchi imperfetti e tarlati, ingoiati a nostra volta dal Leviatano in quest'oceano di tenebre addensate sotto i marosi dell'insondabile destino, dobbiamo far tesoro della lezione che nel cuore dell'oscurita' c'impartisce il tonno filosofo, prima che il ventre dell'eone ci digerisca nuovamente o ci risputi su lidi sconosciuti

    Ringraziamo Ghigo per i continui adeschi riflessivi che lancia sulle acque sempre piu' intorbidite della contemporaneita'




    Troppi errori ortografici mi hanno risolto a cancellare il precedente commento, gli altri contenuti nei precedenti li lascio

    Questo a me sembra davvero un piccolo cerchio virtuale di concreti disadattati...altroche'

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  20. “Fendenti intuitivi” “tensione redentiva” “sublimare la nostra identità transitoria”: mi piacciono molto queste espressioni che rimandano ad una concezione mistica della parola poetica in sintonia con l’ermetismo.
    Da tempo considero l’affinità elettiva che può instaurarsi dall’uso di un siffatto linguaggio come la più efficace forma di “empatia e compassione” che consente il vivere di una ineludibile e auspicabile autentica dimensione sociale.
    L’arte. Un percorso esplorativo e un linguaggio. Lo vedo contrapposto e complementare alla dialettica. Tommaso d’Aquino distinse tra il facere dell’ars (azione transitiva) e l’agere dell’azione morale (tutta interiore). Anche Kant distinse tra arte bella e arte piacevole. Probabilmente anche la “pop- art” potrebbe essere inclusa nell'arte ma, sicuramente, non tutto ciò che è riconducibile a “ il composito corollario di condizionamento subliminale tanto efficacemente saldato alla dimensione industriale” .
    Tutto risulta ogni giorno più contaminato da quella che tu (Giovanni Ranella) chiami efficacemente “la radianza del Nulla “.
    Ciò non ostante la bellezza e sacralità della nostra vita sta proprio nella complementarietà di ogni dicotomia in capo all’individuo, da cui discende la responsabilità di cui parlavo. E che spero di condividere in ogni relazione.
    La gratitudine che provo per la nostra appena vissuta, mi suggerisce di scrivere queste ultime considerazioni.

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  21. Grazie, davvero grazie, a tutti quanti hanno apposto un commento.
    Che ognuno porti la sua piccola face di consapevolezza a beneficio di tutti, per creare una chiara luce e squarciare così le tenebre dell’ignoto cammino che ci attende.
    IN ALTO I CUORI, SEMPRE – come ha esortato Giovanni - , sì da non ricominciare il sempiterno giuoco dell’oca!

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  22. Intervengo anche se in ritardo in questo post interessante. A mio avviso i risultati del pensiero neoliberista, della "brodaglia elettrochimica" in cui siamo immersi, dei protocolli nazisanitari vigenti si vedono. Nel mio lavoro in parafarmacia vedo sempre più malattie autoimmuni negli adulti,nei bambini sempre più persone offese da stili di vita e da protocolli sanitari che di sano non hanno nulla. Io credo che l'obbligo di chi sa, sia di aiutare e insegnare a chi può e vuole essere aiutato / imparato.

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  23. Chiudo simbolicamente i commentari, che comunque restano aperti, grazie davvero a tutti.

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