01/09/19

Normalità e anormalità


adnkronos - Avere la sindrome di Asperger "è un super potere". L'attivista per l'ambiente Greta Thunberg ha rivendicato su Twitter la sua "diversità" come una forza che l'aiuta nella sua battaglia. "Ho l'Asperger e questo significa che sono diversa dalla norma. E, nelle giuste circostanze, essere diversa si rivela un superpotere", rivendica la 16enne attivista svedese, giunta a New York in barca a vela per portare all'Onu la sua battaglia ambientalista contro i cambiamenti climatici. "A scuola ero sempre sola, senza amici, mi sedevo in un angolo. A casa lo stesso, stavo male, avevo un disturbo alimentare. Tutto è passato ora, perché ho capito qual è la mia strada".

freeskies - tutto nella vicenda terrena di questa signorina suona falso ed edulcorato. Per ultimo il suo appello al bello dell'anormalità come diversità. E' uno dei cavalli di battaglia dei globalsatanisti. Diverso ma poi da chi? Dalla massa informe, da quei normali che osano riprodursi, lavorare, divertirsi. Essere diversi è oggi il nuovo paradigma, nel paradosso desolante della cosiddetta modernità che sembra sempre più un'accozzaglia di polverose antichità. Quando la diversità diverrà normalità, il normale diverrà diverso e così via, dimenticando che l'essenza che ci anima è un concetto profondo, molto più profondo di queste miserrime categorie bidimensionali e materiali con cui i globalsatanisti vorrebbero marchiarci a fuoco e dividerci ab eterno.

6 commenti:

  1. Siamo nell'era oscura mio caro quindi tutto cio' che non ha valore domina .E' un bene che tutto lo schifo venga alla luce. Solo cosi lo si puo vedere e trasmutare

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    1. Hai ragione. Non vorrei che si passasse il limite e lo schifo straripasse, non se ne scorge il fondo del barile di letame.

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  2. Si, pero' le persone che si trovano in certe circostanze, non pensano ad un disegno superiore. Vogliono solo uscirne, essere considerate " normali" e se cio' e' impossibile ci si rifugia in quello che si ha cioe' la diversità e se ne fa' un arma. Vivere in equilibrio e' difficile, per questo ci sono valori come la comprensione, il perdono, la tolleranza.

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    1. Le persone che si trovano in certe circostanze sono li per un motivo. Il caso non esiste. Dal momento che capisci questo e ti assumi la completa responsabilita' delle tue azioni ne esci. E' piu facile criticare e lagnarsi certo , su questo non c'e' dubbio......

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    2. Giusto, qual'è e' il tuo motivo? Dillo anche a noi

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    3. Sono d'accordo: il caso non esiste. Non si tratta di condanne o espiazioni o peggio ma di condizioni che occorre vivere, nel bene e nel male. Siamo tutti imeersi in un paradosso esistenziale, chi più e chi meno, con maggiore o minore consapevolezza.

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