03/09/19

Il traditore, la Chiesa di Roma, il Nazareno e Salvini

 
C'è la sede di un'istituzione a Roma, chiamata Vaticano. Questa istituzione definita Chiesa di Roma è l'erede diretta dell'impero romano, sebbene apparentemente priva dei suoi lasciti materiali. Al suo vertice il collegio dei cardinali (il senatus) e il Pontifex (figura amministrativa prefettizia). Tale istituzione ha poteri ingentissimi sia nel settore materiale (immobili, riserve auree, opere d'arte) che in quello dell'intelligence. Da secoli, se non millenni, governa ed amministra il carrozzone, copre scandali, muove capitali, appoggia dittature, preda esseri umani, insomma: fa la storia. Scandisce il tempo con i suoi calendari e sceglie i personaggi da sistemare nei posti di potere. Ultimo in ordine d'apparizione: Conte, l'avvocato degli italiani.
 
 
Ma diciamolo oggi, per la prima volta: il professor Giuseppe Conte altri non è che il successore di Andreotti. Letteralmente: nel senso che il potere che era dietro ad Andreotti, con la sua potenza di fuoco e la grande influenza che Andreotti poteva esercitare, era esattamente lo stesso potere che ha dietro Giuseppe Conte, e che attraverso Conte ha cominciato a manovrare, nuovamente, con la stessa potenza.
 
E’ un ragazzo che ha studiato al Collegio Nazareth di Roma, tenuto da una fondazione di un cardinale del Vaticano. In questo collegio vengono fatti studiare dei ragazzi che poi saranno quelli che faranno gli interessi del Vaticano in giro per il mondo. E chi è stato il capo di questa fondazione, negli ultimi anni? Il cardinale Achille Silvestrini. Stranamente, il più grande protettore di Giuseppe Conte è morto proprio ora, nel giorno del reincarico a Conte. Ma i poteri vaticani non tremano: creeranno comunque una sostituzione, come fanno da 2700 anni.
 
Questo governo non resterà immoto: tenterà in tutti i modi di avviare un’agenda europeista e verticalista ancora più efficace. Adesso possono riprendere l’agenda in maniera molto forte, perché c’è stata l’emergenza: chissà quali passi ci aspettano. Cose di tipo montiano, che sono avvenite con i Prodi, con i Ciampi, con i Monti, con i Letta: aspettiamocele da Conte. Come la crescente schiavizzazione al potere mondialista europea e la ulteriore svendita dell’indipendenza, della libertà e sovranità del nostro Paese.
 
 
Divertente infine ascoltare Salvini nel suo discorso alla base della LEGA. Egli fa riferimento ad un cristianesimo popolare. Chissà se a breve assisteremo ad una scissione di una chiesa del nord?
 
tratto da: coscienzainrete

5 commenti:

  1. Da millenni in questi tempi ferrigni davvero al peggio sembra non esserci mai fine

    A Conte come non preferire il mefistofelico Andreotti...disprezzabile certo ma di ben altra caratura e spessore tragico

    Chi sarebbe poi uno dei portavoce di Conte? Un tal Rocco Casalino...figura quanto mai effimera...un nuovo stratega del pensiero avariato con il marchio del botulino sulle labbra

    Pure Salvini e' un altro esemplare di falsa intelligenza ostentata al fittizio e cosiddetto senso comune che un senso proprio non e'

    Inutile commentare...ma commentiamo pure

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    1. Ahah vero ! Almeno andreotti era un malefico vero alla gelli ,sto bamboccio con la faccia da ebete non decide nemmeno la cravatta che deve indossare la mattina. Bovini,di maggio, grillo e renzie idem con patate. Chi e' talmente stupido da pensare che questi bambocci decidano qualcosa ? Quale elite di "potere" darebbe mai in mano qualcosa di serio a dei babbei del genere?

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  2. I politici sono tutti attori di un solo palcoscenico. La loro coesione l'abbiamo visto nell'affare del ponte genovese, risolto in assoluto silenzio dove ogni critica è stata efficacemente
    emarginata. O anche l'opera della geoingegneria. Conte si è preoccupato che tutte le cose s'evolvessero nel modo che è stato deciso

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  3. L’agenda procede, chiunque salga al potere, dandoci sempre l’illusione del cambiamento, del rinnovamento. Ma quanti ancora ci credono? https://disinformazione.it/2019/09/01/dietro-al-gesuita-conte-il-clan-occulto-che-gestiva-andreotti/ .

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