20/01/20

Le piaghe dell'Australia


Incendi massivi, seppure largamente esagerati come estensione dai media di regime, immani tempeste sabbiose e grandinate anormali hanno funestato tutte assieme quel lembo di Terra definito Australia. Dato che il riscaldamento globale non esiste (soprattutto quello di origine antropica) ma che invece i cambi climatici artificiali esistono eccome, occorrerebbe domandarsi il perché di queste operazioni criminali di modellazione dell'ambiente, condotte con destrezza in un regime di clandestinità.

Sappiamo come l'Australia sia stata popolata, nei decenni passati, da avanzi di galera di origine europea. Costoro, con la classica metodica predatoria anglosassone, si sono impossessati di terre che non erano di nessuno (ma neppure loro) per piegarle ai loro biechi desideri materiali. Pochi anni orsono infine, l'Australia è stata scelta dalle elite occulte come il primo paese al mondo in cui imporre il nuovo ordine mondiale. Si tratta, come sappiamo, di una spregevole dittatura camuffata dalla più liberale delle democrazie.


In questo contesto occorre allora soppesare il ruolo di queste operazioni distruttive ambientali. Probabilmente dobbiamo entrare nell'ambito del controllo mentale di massa. Dare la percezione di una natura potenzialmente ostile e perniciosa, rafforza l'idea interiore del timore ancestrale e quindi della necessità dei sistemi di controllo e confinamento, delle difficoltà a spostarsi, rimanendo quindi ancorati e attoniti, pendendo dalle labbra delle autorità indifferenti e ai loro strampalati diktat. Delle decine di milioni di animali morti si presuppone che si tratti solo di menzogne, così come della reale estensione degli incendi.


Questi ultimi sono stati probabilmente appiccati con tecnologie sofisticate, le stesse utilizzate per indurre le grandinate anomale e per generare tempeste di sabbia di proporzioni bibliche. Strumenti utili per consolidare il consenso attorno alle autorità, renderle indispensabili e per inculcare nell'ignara popolazione civile i concetti di dipendenza, necessità e congruenza. (La stessa utilità fornita alle elite occulte dalla nostrana crisi finanziaria indotta e della conseguente elemosina del reddito di cittadinanza.) Indicando poi come responsabili l'uomo e le sue nefandezze ambientali, si aggiunge al quadretto d'iniseme il sempre valido 'complesso di colpa', strumento utilissimo per il controllo mentale definitivo dell'ebetoide popolazione locale.


Viviamo dentro un costrutto artificiale di cui ci sfuggono artefici e manipolatori. Abbiamo però compreso a individuarne le leve che utilizzano per le loro operazioni clandestine di controllo e predazione. E' già tanto. Non molliamo la presa che la loro volontà di chiudere il coperchio in tempi brevi è poderosissima.       

7 commenti:

  1. sicuramente per farci ben capire il concetto di alterazione climatica presto o tardi, letteralmente, distruggeranno qualche nazione, in modo da poter attuare la prosecuzione del piano.Si aprono le scommesse sul posto prescelto!

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  2. ...il coperchio veramente l'hanno gia' chiuso da qualche tempo
    Ora stanno giustamente portando a regime di cottura il contenuto

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  3. grazie Free Skies della spiegazone. Ora ci è chiaro chi è il responsabile. Ma la California? Lì è pieno di Cohen$.

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    1. La California e il Giappone, assieme all'Australia e in minor parte all'Italia sono i luoghi prediletti in cui imporre il nuovo ordine mondiale come religione definitiva. Non deve stupire l'accanimento su queste regioni potenzialmente ricche.

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  4. Cosa c'è dietro gli incendi in Australia? La nefasta Agenda 30, Smart il suo progetto disumano di Smart Cities & 5G ...

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