IL SUBLIME E SPIETATO DIO GRECO 'APOLLO'
E’ relativamente
semplice oggi rilevare come le missioni Apollo siano state interamente prodotte
sulla superficie terrestre, date le clamorose incongruenze del materiale audio
e video diffuso dalla Nasa. Le ridicole forzature della fisica per rendere
possibile ad un essere umano di oltrepassare le cosiddette ‘fasce di Van
Allen’, oppure per giustificare l’assenza delle stelle nello spazio, rendono tutta
la vicenda ‘avventure lunari’ da relegarsi decisamente nel campo della
propaganda e della messinscena di livello planetario.
L'IMPOSSIBILE ILLUMINAZIONE DELL'ASTRONAUTA
Le conseguenze di
questa colossale impostura hanno modificato la percezione dello spazio e del cosmo da parte
della stragrande maggioranza degli esseri umani nonché veicolato ingentissime somme
di denaro in ambiti oscuri ed incontrollati.
Uno degli aspetti
più imbarazzanti della messinscena lunare e spaziale internazionale riguarda la
mancata percezione visiva delle stelle, pianeti e galassie non appena varcata
la soglia dello spazio. Ci vorrebbero far credere che negli spazi interplanetari
non si possano osservare i corpi celesti mentre essi appaiono decisamente ben
visibili nelle notti terrestri, attraverso la sua spessa atmosfera.
GLI ATTORI DELLA NASA (NATIONAL ACADEMY OF SPACE ACTORS)
Tutti
ricorderanno la tragicomica intervista al primo equipaggio ‘lunare’ e l’imbarazzo
conseguente alla necessaria domanda di un giornalista circa appunto la
percezione dei corpi celesti dalla superficie lunare. Le risposte furono un
tragico ‘non ricordo’ ed un traballante ‘non si vedono le stelle’.
Immaginiamo che
la decisione registica di omettere i corpi celesti dall’enorme specchio del
cielo sia stata sofferta ma ritenuta necessaria. La loro presenza avrebbe infatti
comportato difficoltà tecniche insormontabili e la conseguenza di rendere palese la
colossale montatura delle sedicenti missioni lunari.
IL CIELO 'TOTAL BLACK', LA TERRA TROPPO PICCOLA
ED I PANNELLI POSTICCI E TRABALLANTI DEL LEM
Qual è stata
la ragione primaria di questa delicata operazione? Gli analisti più realisti
insistono sui vantaggi che tale presunto successo cosmico avrebbe riservato agli
Stati Uniti in un clima pesante di ‘guerra fredda’. Occorre però ricordare come
i sovietici avrebbero potuto smontare con facilità le fantasiose ricostruzioni
lunari degli ‘americani’. Sapendo però come la guerra fredda sia stata solo
un’abile ed ingegnosa operazione geopolitica concordata per porre due grandi parti del
pianeta (e le loro ignare popolazioni) sotto controllo esaustivo da parte dei
regimi corrispondenti, la ‘propaganda lunare’ deve aver avuto allora come ragione
propellente la diffusione di un’immagine completa non solo del sistema
planetario sul quale viviamo ma anche del rapporto tra scienza, tecnologia,
sviluppo ed ambiente, in una sola parola del senso del progresso nel suo
insieme.
GLI UOMINI DEL FUTURO: GLI OFFICIANTI DELLA TECNOCRAZIA
Un progresso riposto
nelle sole fredde mani della scienza di regime e delle sue ancelle preferite:
la tecnologia, lo sviluppo economico esponenziale, la competizione.
Alla propaganda
lunare è legata quindi l’immagine stessa di un sistema scientista tecnocratico ed al
contempo relativamente meccanico ed un po’ brutale: il sistema che regola la
vita artificiale del nostro occidente, oggidì al tramonto.
Le missioni
Apollo quindi hanno costituito uno strumento mediatico necessario al mantenimento di un
sistema generalizzato che in occidente, così come oggi in oriente, vedeva la scienza e la
tecnologia come unica fonte di sviluppo e progresso, le uniche vere divinità da
adorare e servire.
L’immagine
dell’astronauta, dell’uomo transumano,
meccanico, scienziato, freddo e calcolatore è stato il paradigma ed il
modello di base del nostro mondo ormai oltre il viale del tramonto.
Domani
(ma lo è già oggi) sarà la Cina ad assumere il controllo del pianeta con un nuovo modello di uomo,
simile a quello occidentale, ma ancor più prono ai desiderata del potere
centralizzato. La Cina infatti non fa altro, con le sue traballanti esplorazioni spaziali, che confermare le pseudo percezioni di assoluta desolazione del cosmo. Questo è il motivo per cui i vertici occulti stanno demolendo
passo dopo passo la nostra società, quel mondo occidentale che deve essere
necessariamente distrutto per far posto all’homo novus: un obbediente piccolo lavoratore, con
mentalità alveare, al servizio della tecnocrazia, senza desideri e senza
emozioni. L'astronauta perfetto.
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