L’argomento ‘Terra
Piatta’ è oggi un tema molto ‘caldo’ su cui convergono tensioni notevoli ed a volte
spropositate. Da un punto di vista generale, la messa in dubbio di teorie
consolidate non fa altro che riaccendere la curiosità su temi esistenziali sorprendentemente
trascurati, esercizio senz’altro utile e foriero di interessanti spunti di
riflessione. Non bisogna però confondere la decostruzione delle teorie ufficiali
con la produzione di ipotesi alternative per quanto siano seducenti, verosimili
o ben argomentate. Un esempio: sappiamo bene tutti come i fatti dell’11
Settembre non siano andati come la versione ufficiale vorrebbe farci credere. Su
come sia andata veramente si sono susseguite quindi le ipotesi più disparate, dalle
demolizioni controllate con l’uso di minibombe nucleari, all’intervento alieno,
sino all’utilizzo di evolute tecniche olografiche od ipnotiche di massa. Ognuna di queste ipotesi
in questo caso, venendo a cadere quella ufficiale, è comunque degna di nota perché un ricercatore
non può scartare nessuna di esse a priori, dovendo procedere necessariamente nella ricerca anche con l'ausilio dell'intuito e della fantasia.
Tornando alla reale
consistenza dello spazio, abbiamo oggi una sola teoria accettata: quella
fornitaci dalla Nasa e dalle altre agenzie spaziali di alcuni paesi dominanti.
Ebbene, la Nasa ha prodotto negli ultimi decenni una mole consistente di
materiale fotografico assolutamente inverosimile, incoerente, palese frutto di
editing e fotoritocco. Come possiamo fidarci di questa agenzia? Chi ha mentito
una volta può farlo ancora …
E’ lecito allora,
ed anche doveroso, domandarsi quale sia la struttura di ciò che ci sovrasta,
senza partire da dogmi scientisti o parareligiosi. In questi settori, da
sempre, vige una supervisione ferrea da parte delle autorità di controllo. L’astronomia in particolare è
stata per secoli appannaggio esclusivo della Chiesa di Roma e gli ‘eretici’
dissonanti hanno rischiato la vita pur di diffondere la propria testimonianza
in buona fede. Con la creazione di nuove strutture in grado di produrre ed in
seguito monitorare le teorie ‘scientifiche’ accettate, all’inquisizione
religiosa si è andata sostituendo la censura scientista, ancor più subdola, oscurantista e
perniciosa della prima.
La
disinformazione scientista dilaga con la presunzione truffaldina di stare dalla
parte giusta, che poi è quella dell’ignoranza perché il vero scienziato sa bene di
conoscere solo il funzionamento del 10% circa della materia che compone l’universo
mentre del restante 90% non può far altro che fornire ipotesi.
Come sia quindi
la forma della Terra o dell’Universo non possiamo saperlo e forse non lo
sapremo mai perché alla conoscenza esteriore è legato l'indissolubile filtro della coscienza umana
che si impone per sua stessa natura limiti cognitivi forse insormontabili. Ciò
premesso, lasciar correre il pensiero ed applicarsi alla libera ricerca con gli
strumenti che si prediligono è, oltre che un piacere mentale, un’esigenza
primaria, un dovere esistenziale.
Sopra ogni
argomento scomodo al regime accorrono ovviamente i lestofanti della
disinformazione sempre più agguerriti, numerosi e scaltri. Tali figuri spesso
dileggiano o attaccano solo per confondere le idee e mettere in difficoltà il
libero pensatore. Quest’ultimo per restare libero deve agire d’astuzia,
soprattutto verso se stesso e la sua propria autocensura.
La verità infatti
va colta nell’aria mentre si impone al tempo stesso lieve e perentoria con una sua
forza imponderabile. Dove sono i limiti di questa forza? Proprio dentro noi
stessi, in quei meccanismi autocensori che ci siamo costruiti e che il sistema di
controllo ha contribuito a rafforzare.
Oggi però sappiamo
che Yahweh è stato un alieno predatore carnivoro e bizzoso, che esistono schiere
di esseri sovrumani voraci e mendaci, che gli stati sono il nostro peggiore
nemico, che è in atto un programma di snaturamento dell’ambiente e dell’umanità
... sappiamo riconoscere buona parte delle menzogne propinateci dai sistemi di
controllo ed abbiamo imparato al contempo a non fidarci di nulla e di nessuno.
Da tutto ciò però
è emersa una luce incorrotta che ha a che fare con la fantasia creativa, con
una libertà impalpabile ma soave; è questa sottile libertà che va difesa perché
è il nostro bene più colpito in questi tempi ultimi. L’inganno cerca di
contenere ed incanalare le poche energie positive rimaste ma si dimostra in
fondo miope ed inconsistente perché è la libertà di pensiero la qualità umana
che fa più paura, anche agli uomini stessi.
L’incoerenza, la
superficialità, l’ingenuità, l’eccesso di fantasia … sono tutti i rischi che si
corrono, sono i corollari ineludibili di un vagolare necessariamente ondivago. Non vedo però
altra soluzione per mantenere un qual barlume di lucidità, rischiando anche il
ridicolo, il dileggio o il rischio realissimo di finire irretiti in un programma mentale di
controllo più grande di tutti noi e per questo comunque ineffabile ed invisibile.
Dov’è quindi la
verità? E se stessimo tutti giocando un ruolo farsesco scambiandolo per serio e
reale? Siamo forse i manipolati che credono di sapere tutto sui manipolatori? E’
difficile fare il punto, le certezze sono cadute da tempo, gli appigli
vacillano ed il piano inclinato su cui ‘pattiniamo’ si inclina, purtroppo,
sempre più.
Condivido in pieno il tuo profondo arguto costrutto. Mai smettere di porsi domande, persino quelle che ci sembrano le più futili e scontate. Ma credo che straker abbia voluto ben compartimentare i due argomenti per evitare di darsi in pasto ai soliti disinformatori di regime
RispondiEliminaGrazie davvero Pantos, mi fa piacere che tu abbia condiviso le mie riflessioni. Credo anche di aver compreso il senso delle argomentazioni di Straker ed il perché del suo disappunto. Mi dispiace solo per i toni, forse un po' troppo 'taglienti'. Ciao e grazie ancora.
Eliminasì, hai ragione. anche a me ha dato quest'impressione. ma credo il tono polemico si rivolgesse ad altri bloggers che si occupano di questo, continuamente e giorno e notte. non so quali ma conoscendo Rosario son sicuro che ci sono.
EliminaSi, immagino pure a chi abbiano fatto riferimento. Io, come saprai, sono un 'tuttologo' ... leggo, osservo, scambio informazioni e le condivido, forse in modo troppo diretto e poco mediato, ma credo che sia meglio comunque e sempre esporre di argomenti censurati piuttosto che tacerne. Il rischio di cadere in 'trappole preconfezionate' è sempre alto e qualche abbaglio lo abbiamo preso tutti ... ma i lettori dei siti e dei blog di informazione libera sono molto più acuti e scaltri dei loro autori! Lo dico senza piaggeria, lo credo veramente ... gli autori si limitano a fare un lavoro di ricerca, e primo vaglio, poi la verità va avanti da sola, si consolida e troneggia nella mente collettiva di quelli che sono ancora 'vivi'. Ciao Pantos e grazie ancora per i tuoi contributi
EliminaCiao Ghigo, grazie per queste tue riflessioni che condivido pienamente; ho pensato la stessa cosa quando ho letto l'articolo di Rosario, in quanto molti punti sull'argomento(TP) sono palesemente distorti.
RispondiEliminaAvrei voluto riferire il mio pensiero a Rosario, chiaramente in forma molto più sempliciotta della tua ottima illustrazione considerate la mia capacità espositive, ma poi ci ho ripensato sapendo che comunque ha le sue valide ragioni.
Personalmente ritengo che anche se la terra piatta sia una psy-op si debba comunque "tenerla d'occhio" perchè può svelare molti collegamenti anche con la geoingegneria che al momento forse non si notano... è chiaro tuttavia che le priorità delle persone sveglie sono tutte indirizzate verso la geoingegneria, ma nel frattempo ci si deve comunque guardare attorno per capire qualcosa in più di questo bizzarro mondo e di se stessi.
Ciao.
Marcello.
Si Marcello, la possibilità che l'argomento 'Terra Piatta' sia indotto, diciamo così, è reale. E' un tema caldo d'attualità e ne sapremo qualcosa di chiaro in proposito forse tra qualche annetto.
EliminaAttorno ad esso comunque 'svolazzano' personaggi non poco inquietanti. Devo anche dirti che, dopo l'uscita dell'ottimo ed esauriente libro 'scie chimiche, la guerra segreta', mi sembra quasi superfluo aggiungere altro in proposito. Guardiamoci quindi attorno, consci del fatto che girovagando senza meta si possa finire in una trappola ma anche imbattersi in qualcosa di inaspettato ed interessante.
Grazie per il gradito commento,ciao
Ottimo articolo come sempre. Oltrepassando i confini della conoscenza, sei ormai nella regione dove si respira la saggezza.
EliminaCiao
Sono imbarazzato ... sarebbe davvero un grande obiettivo raggiunto. Devo dire che le vostre riflessioni aiutano molto lo sviluppo della consapevolezza altrui. Grazie, ciao
Elimina