Queste righe sono rivolte principalmente agli ex comunisti, alle persone ingenuamente di sinistra od ai cattolici creduloni che hanno perduto il senso della patria, ossia dell'identità nazionale. Ai primi vorrei ricordare come le icone del loro pensiero siano state fermamente patriottiche. Oggi quel che rimane di quello spirito è stato sabotato ad arte dai globalisti che vorrebbero farvi credere che il concetto di patria (uno spazio fisico e mentale da difendere e da amare) sia appannaggio delle sole destre xenofobe e razziste. Non è così. Svegliatevi ed anzi: risvegliatevi!
L'identità nazionale di un popolo è un baluardo a difesa di ogni essere umano sul pianeta terra. Ogni singola identità di ogni nazione impedisce ai globalisti di predare indiscriminatamente e vendere a tutti la stessa sbobba, lo stesso prodotto, frutto di perdita del senso sacro del territorio. Non è retorica fascista, non è altera chiusura mentale ed anzi il contrario. Solo da italiani possiamo andare nel mondo a regalare ciò che abbiamo di buono. Solo da italiani possiamo essere modello di sviluppo e coabitazione per il resto del mondo. Quando ci ritroveremo una massa di individui rintontiti, confusi ed armati l'uno contro l'altro, cosa potremmo mai donare al nostro prossimo?
La cosiddetta immigrazione non è altro che un'operazione condotta dalle elite occulte per creare conflitti, fomentare disordini, impoverire e far perdere l'identità nazionale, in poche parole: indebolire una nazione. La cosiddetta accoglienza è solo un modo edulcorato per definire l'inutile lavorio di integrazione di genti che non vogliono (giustamente) integrarsi. Guardate alla civile Francia ed al fallimento totale delle pur attente e decennali politiche di integrazione!
Tutti sanno che conservare i propri usi e costumi è un punto di grande forza. Tutti tranne voi amici. Rifletteteci. Se anche 'accogliessimo' in pace decine di migliaia di disperati all'anno, non cambierebbe nulla a livello globale (i disperati infatti sono miliardi) ma cambierebbe molto qui da noi in termini di litigiosità sociale, aumento della criminalità (è così purtroppo, inutile far finta di nulla) e perdita delle identità culturali. Ricordatevi almeno delle parole inequivocabili di Ernesto Guevara. Ricordatevi dei fallimenti integrativi francesi e scandinavi. Pensate alla civile Spagna che malmena senza pietà chi tenta di entrare nel proprio suolo patrio. Perché non dite nulla contro la Spagna? Perché sputate bile contro chi oggi rappresenta in Italia e democraticamente i desideri di un popolo?
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