11/10/18

Un Popolo senza Rivoluzioni


Ci hanno fatto credere che non esista un popolo italiano, che sia improprio parlare di italiani, che siamo stati nei millenni terra di conquista e di migrazioni. L'unione risorgimentale è stata un'operazione massonica, propedeutica a quell'altra costituzione massonica che è l'unione europea, comunque sia andata però, condividiamo terre, storia, lingua e costumi ma, soprattutto, viviamo l'oggi oberati dai pesi immondi affibiateci da un costrutto statale illibertario ed omicida.

Tassazioni brutali, clamorose regalie estere, sperperi progettati e realizzati alla luce del sole, avvelenamenti sistematici della popolazione ... il tutto per impedire un benessere diffuso che avrebbe potuto riguardare tutti gli abitanti della penisola potenzialmente molto ricca.

All'indomani dell'omicidio Matteotti larghi settori della popolazione avrebbero potuto insorgere ma non lo fecero. Dopo l'imposizione del tritacarne/governo Monti (un vero e proprio golpe finanziario) le popolazioni italiche avrebbero dovuto insorgere ma non lo fecero. Al paese è mancata quindi una rivoluzione, non violenta ma serena e decisa. Una rivoluzione delle coscienze, un deciso scarto interiore che sia in grado di scardinare i sigilli che secoli di imposizioni hanno scolpito nel nostro DNA.

Chissà che non sia giunta l'ora per comprendere quanto ci hanno rubato e quanto potremmo riprenderci. Chissà che non sia giunta l'ora di ripartire faticosamente da zero, liberi però.

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