Una parete di un paesaggio immaginario e, di fronte, uno schermo scuro. Alla vetrata che favoriva l'ingresso di aria e luce nelle abitazioni, si preferisce un sistema succedaneo. Un sistema a comando ove non esiste notte o giorno, luce o oscurità ma soprattutto uno sfondo manipolabile con suoni, colori, movimento.
Alla finestra o alle relazioni umane si sostituisce il monolito nero. Asettico e pronto all'uso, garantisce emozioni premasticate alla bisogna.
La tecnologia esaspera l'allontanamento dell'essere umano dal suo contesto, trasformandoci tutti in astronauti alienati. Contenti e fieri di esserlo. La tecnologia è il nuovo oppio dei popoli.
Sopra tutto, le orride manipolazioni proseguono indisturbate. L'essere umano è stato alienato, dirottato. Non riconosce più il vero dal succedaneo. Il campo è libero.
devo ammettere che ultimamente,preferisco alcune volte stare a casa, vedo i cieli pieni di scie, automobili ovunque e mi chiudo in una delle stanze dove arriva meno luce e rumore, senza tv ma sono combattuto tra i pensieri e dormo troppo...è un guaio la modernità!
RispondiEliminaSi, la tentazione ad un aureo isolamento è alta. Eppure dobbiamo affondare i sensi nella turpitudine.
EliminaLa parete dipinta con al centro un oscuro schermo è molto inquietante. Anche di più riconoscendo nel cielo dipinto le oramai consuete scie di morte. Se finzione deve essere non può lasciare alcuna aspirazione spirituale né umana, una finzione che deve ulteriormente soggiogato alla ben nota secolare schiavitù. Non prevarranno e ci faremo beffe delle loro assurde tecnologie :)
RispondiEliminaMa si. Si tratta di un colpo di coda in cui molti, però, si dissolveranno.
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