Isis ed Al Qaeda sono sigle di
organizzazioni create dalle forze occulte occidentali per seminare caos e
distruzione nei paesi del medio e vicino oriente e tenere in uno stato di
sbandamento controllato i popoli arabi. Nel mondo arabo la spiritualità occupa
storicamente una posizione predominante ed è questa caratteristica che deve
essere tenuta a freno ad ogni costo; un essere umano che recupera memoria e disciplina interiore
diviene infatti saggio e pericoloso.
Tutti sanno ormai come l’11 Settembre
sia stato un palese auto-attentato. Esistono decine di inchieste provenienti da
fonti diverse che provano come gli eventi di quel giorno siano stati
organizzati con la partecipazione delle stesse forze che si sono poi ritenute parte
lesa di quelle azioni. I successivi attentati a Madrid,
Londra e Parigi hanno dato ulteriori conferme dell’esistenza di una strategia della
tensione di origine governativa occidentale.
Questi attentati sporadici contro i
simboli della vita associativa e delle cosiddette libertà occidentali sono
quanto di più controproducente si possa immaginare se si volesse davvero alimentare
lo sviluppo ed il predominio della cultura araba ed islamica nel mondo.
L’opposizione tra oriente ed
occidente è una costruzione artificiosa che dai tempi delle crociate semina
scompiglio e morte in Europa, nel Mediterraneo, nel Medio Oriente. La creazione
della figura del cattivo integralista è frutto di una regia tanto spietata
quanto disperata. Ormai questa strategia è stata scoperta e gli abitanti della ‘libera’
Europa sanno bene chi sia il loro carnefice, non l’integralismo di una
religione spirituale ma i loro stessi governi, i sistemi finanziari, religiosi e militari
che si adoperano da sempre per mantenere il controllo assoluto dei popoli con
tutti i mezzi.
LE 'DECAPITAZIONI' DELL'ISIS, PRODOTTE IN UNO STUDIO CINEMATOGRAFICO
Il risultato di questi orribili atti
sarà un inasprimento delle misure di polizia interna ed un’invadenza maggiore
delle ‘intelligence’ nei confronti del cittadino medio, onesto ed attonito: il
vero obiettivo di tanto tragico daffare. Non cadiamo nella miseranda trappola
del patriottismo posticcio, della propaganda di un regime sempre più spietato
(ed anche disperato) con i suoi stessi sudditi. Ricordiamo e teniamo a mente chi è e dove si
nasconde il vero nemico dell’umanità.
In una grande paese come la Francia è
possibile organizzare un attentato delle proporzioni osservate senza che i
servizi segreti ne abbiano avuto conoscenza? Domanda retorica: no. Sono decine
di migliaia gli osservatori dei servizi, posti in ogni dove, che con l’ausilio
delle moderne tecnologie sono in grado di monitorare tutto e tutti. Se tali
eventi accadono è perché l’elite occulta ha voluto che accadessero.
A proposito di occultismo, alcune notizie sull'operetta BATACLAN e sul suo sorprendente (Offenbach ... manina nascosta ...) AUTORE.
Teniamo il 'gioco' della
memoria sempre al primo posto nei nostri pensieri - LINK
Un altro inside job.
RispondiEliminaSi, purtroppo con un corollario di morte e dolore insopportabile. Miserevole infine la propaganda 'patriottica' e gli appelli alla fraternità dei corrotti. Ciao
EliminaAppena ho visto le immagini, i titoloni, e gli appelli accorati, ieri sera ho avuto immediatamente sentore che qualcosa, come al solito, stonava.
EliminaC'è un problema, i pazzi governi demoncratici occidentali e la loro ala estrema filo-giudea hanno deciso di scatenare davvero la 3^ guerra mondiale; mi aspetto a giorni un escalation delle operazioni militari in medio oriente con, a quel punto ovvia, incazzatura della Russia. Inizio ad aver paura sul serio per i miei bambini, questi vogliono portarci morte e devastazione in casa e noi dormiamo.
P.S. Quanto sono stato profetico quando in un post precedente avevo scritto che uno dei mali conclamati da eliminare, se fosse stato possibile, erano i servizi di deficience?
A presto.
Sì, la Terza forza (G. ed A.) intende fomentare il Terzo conflitto mondiale, aizzando Russia ed USAtana. Il 2001 inaugurò l'era della menzogna e dell'ipocrisia.
EliminaCiao
Ciò che non capisco è come mai, prendendo in esempio i video delle presunte decapitazione da parte dell'ISIS, hanno bisogno di dover usare degli attori; che problemi avrebbero a uccidere qualche innocente?
RispondiEliminaNon capisco nemmeno come sia possibile che li realizzino con errori così palesi.
L'errore potrebbe essere voluto oppure frutto di faciloneria. Nel primo caso si potrebbe trattare di una dimostrazione di sprezzo del 'cosciente'.
EliminaSu questa presunta strage si stanno calando pesantissimi dubbi. Osservando i (pochi, stranamente) video non vediamo le vittime se non coperte da lenzuola e le esplosioni allo stadio non hanno lasciato danni visibili? Cos'erano, petardi?
Potrebbe trattarsi dell'ennesima messinscena ... lo spero davvero per le presunte vittime. Non sarebbe comunque la prima volta, pensiamo a 'Charlie Hebdo' oppure alla scuola 'Sandy Hook' ... .
Anche l'11 Settembre è stato un evento realizzato palesemente male.
Forse, semplicemente, non gli interessa la perfezione tanto la maggior parte delle pecore umane non se ne accorgono lo stesso!
Ciao
Sappiamo che (quasi) tutte le azioni sanguinarie attribuite dai media di regime ai vari gruppi "jihadisti" sono orchestrate ed eseguite dai servizi segreti “deviati” o da loro propaggini: sono le cosiddette "stragi di stato". Queste azioni si definiscono false flag ed inside job.
RispondiEliminaBisogna subito distinguere tra attentati reali e fittizi: naturalmente nei primi le vittime (morti e feriti) sono purtroppo vere, mentre nei secondi sono attori, i cosiddetti crisis actors. Al primo insieme appartengono eventi come il 9 11 o il 7 7 (atti terroristici a Londra) etc.; al secondo si devono ascrivere, ad esempio, la farsa di Palazzo Chigi ed il vaudeville parigino (Charlie Hebdo).
Vediamo ora quali sono le precipue invarianti e le circostanze spesso ripetute in questi avvenimenti.
1 L’inside job è compiuto sovente in concomitanza con un’esercitazione militare o civile.
2 La violenza è diretta contro persone comuni: i pezzi grossi non sono mai il bersaglio dei criminali.
3 Gli “attentatori” sono uccisi poco dopo il false flag; quelli catturati non sono interrogati e, nell’arco di poco tempo, spariscono dall’orizzonte degli organi ufficiali.
4 Gli “assassini” erano da tempo tenuti sotto controllo dall”’intelligence” che, però, completamente rimbambita, non ha agito in alcun modo.
5 I testimoni, quelli effettivi, accennano alla presenza di militari e forze dell’ordine sul teatro delle vicende.
6 Le versioni ufficiali, piene di incoerenze, via via riferiscono particolari sempre più inverosimili e romanzeschi circa gli “autori” dell’atto nefando.
7 Qualcuno miracolosamente riesce a riprendere il clou dell’evento.
8 I “feriti” si comportano in modo anomalo: sono ritti sulle barelle, non mostrano di soffrire.
9 I “parenti” delle vittime ridono e scherzano a distanza di poche ore dalla “morte” dei loro “cari”. Sono guitti che rilasciano prolisse interviste ai gazzettieri: sono sempre gli stessi istrioni che piangono e si disperano ora sul proscenio della maratona di Boston ora alla Sandy Hook e così via.
10 E’ scelta una data simbolica, di solito il giorno 11 o un suo multiplo: se ciò non avviene, l’11 è riproposto o nella somma del numero dei deceduti o in qualche altra situazione. Verbigrazia, la “strage del Bardo” è stata commemorata in modo solenne 11 giorni dopo la sua esecuzione.
11 La sceneggiatura “islamica” è raffazzonata e goffa, con errori madornali o, per lo meno, imprecisioni. Si legga a tale proposito l’articolo di Kevin Barrett, All the world is a stage... for a false flag terror. Barrett, che è un fine conoscitore del mondo arabo-musulmano, rileva tutte le incongruenze che evidenziano come gli ideatori e gli esecutori degli eccidi non possono essere di fede maomettana.
12 L’attentato è seguito dalla solita propaganda xenofoba e da un inasprimento delle misure e delle leggi sulla sicurezza, con il ridicolo pretesto di garantire la tranquillità e l’incolumità dei cittadini. Gli scopi principali di tali frodi sono proprio questi: fomentare il cosiddetto “scontro di civiltà”, operare un giro di vite ai danni della popolazione, militarizzare gli stati, destabilizzare per rafforzare lo status quo.
Il paradigma è questo e, come tutti i modelli, ammette delle varianti, ma, in linea di massima, crediamo di aver tracciato un diagramma plausibile.
Tra realtà e finzione è ormai forse inutile tracciare un confine. Aggiungerei un punto a quelli correttamente elencati: la programmazione psicologica di massa. E' innegabile infatti come gli eventi artificiali siano annunciati in anticipo (anche di un decennio) tramite supporti come il cinema, i cartoni animati, la carta stampata ... la scoperta degli allineamenti sulle linee di forza terrestri infine, chiude il cerchio e ci consente di osservare un quadro d'insieme gestito da una volontà meccanica e fredda ed anche prevedibile e pervasiva. Desolante direi. Non c'è immaginazione e fantasia in quella dimensione, non esiste l'improvvisazione e creatività, ma solo una 'fame' inestinguibile e miserevole. Ciao e grazie per gli esaurienti commenti
EliminaOttima e necessaria integrazione, Ghigo.
EliminaCiao