C’è
qualcosa di sinistro in questa campagna mediatica del WWF contro i cambi
climatici. Innanzitutto, la nota associazione ‘benefica’, occupandosi della
salvaguardia della natura selvaggia e non di ambienti antropici, dovrebbe
essere contenta (per statuto) e non preoccupata dal riappropriarsi della natura
degli spazi a lei sottratti dall’uomo. Associare quindi la rivincita della natura
selvaggia alla salvezza dell’uomo è quantomeno discordante. Più che un monito
quindi, la campagna del WWF sembra un auspicio: osservare un pianeta senza
esseri umani, in cui le tracce della civiltà siano cancellate dall’imperiosa
espansione naturale.
Gli
elefanti di Annibale hanno finalmente espugnato Roma e scorrazzano per i fori
imperiali. Sullo sfondo la produzione industriale mortifera continua a
rigurgitare veleni nell’aria e sembra il vero motore di questa desertificazione.
Com’è possibile ‘SALVARE IL CLIMA’? Che senso ha questo slogan? Chi inficia ogni giorno da
decenni il suo andamento naturale con le radioonde e le scie chimiche?
Il wwf è stato fondato dal marito dalla regina d'Inghilterra, noto amante di caccia a leoni ed elefanti e noto.....per ben altro ancora di indicibile e facilmente documentabile in rete. Anche greepeace risponde (a me personalmente) via mail che le scie chimiche sono condensa di vapore. Legambiente ... lasciamo stare
RispondiEliminaSiamo quasi soli Pantos in questa lotta ... quanti saremo? Diecimila? Ma gajardi e tosti! Vinceremo noi però perché la verità ha una grande forza sua propria contro cui le cortine fumogene del male nulla possono. Ciao
EliminaSì. Eppoi, vuoi mettere? L'ebbrezza e la leggiadria della libertà non ha prezzo. Il fardello delle catene della schiavitù, sì.
EliminaSono d'accordo, senz'altro. Ciao
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