Sulla vicenda della
scomparsa di Valeria Solesin, molti aspetti non convincono ed andrebbero
approfonditi in onore alla verità. Pochi attimi prima dell'attacco al
Bataclan, la Solesin si sarebbe allontanata dal suo gruppo (ma qui le versioni sono molto contrastanti ...), avrebbe perduto la sua borsa con il cellulare ritrovata poi da un'amica, il suo fidanzato
afferma invece di averla avuta tra le braccia morente per ore, fingendosi a sua volta morto per proteggerla (?) …
colpisce inoltre la compostezza dei genitori, parenti e conoscenti a poche ore dall'annuncio ufficiale
della scomparsa della propria figlia/fidanzata/amica. Le
loro esternazioni lucide e ben argomentate sorprendono se associate all’immenso
ed inatteso dolore che un evento del genere dovrebbe provocare. Mi auguro davvero, per concludere la mia prefazione, che i fatti si siano svolti così
come l’autore del post qui parzialmente riprodotto, ipotizza.
Il post tratto dal sito PianetaX:
È morta Valeria
Solesin, la ragazza italiana dispersa dopo l’attacco al Bataclan di Parigi,
come apprende La Stampa da una fonte che si trova a Parigi. A confermarlo è
stato anche il padre della ragazza, che davanti all’abitazione a San Marcuola,
nel centrale sestiere di Canareggio (Venezia), ha aggiunto: «abbiamo la
certezza ma manca solo per motivi burocratici l’ufficialità». Valeria Solesin, 28
anni, originaria di Venezia, si era diplomata nel 2006 al liceo scientifico
Benedetti del capoluogo veneto. Laureatasi a Trento, si era trasferita a Parigi
dove viveva ormai da quattro anni come uno dei tanti cervelli in fuga.
Dottoranda in demografia nella prestigiosa Università della Sorbona, studiava
sociologia e si occupava di temi legati alla famiglia e ai bambini. (...) La madre ha ricordato la sua esperienza con i
clochard di Parigi, «per conoscere tutte le sfaccettatura di una realtà che
andava a studiare e frequentare». In passato aveva lavorato anche come
volontaria per Emergency.
Venerdì sera Valeria si trovava con il fidanzato e i due amici all’ingresso del Bataclan nel momento del primo blitz dei terroristi. Non erano ancora nella sala, spiega un’amica veneziana della famiglia, che per prima ha dato la notizia della scomparsa di Valeria sui social media. Ma lì si sono staccati; nella calca gli altri tre hanno perso contatto con Valeria. Nessuno l’ha più vista. «Già nella notte – racconta l’amica – abbiamo tentato di contattarla ma non c’è stato nulla da fare nel caos che è seguito all’assalto». «Stava entrando nel teatro quando deve esserci stato l’assalto. Proprio in questa fase sarebbe stata separata dal gruppo, perdendo la borsa con cellulare e documenti che è stata raccolta da una sua amica; poi il nulla».
Venerdì sera Valeria si trovava con il fidanzato e i due amici all’ingresso del Bataclan nel momento del primo blitz dei terroristi. Non erano ancora nella sala, spiega un’amica veneziana della famiglia, che per prima ha dato la notizia della scomparsa di Valeria sui social media. Ma lì si sono staccati; nella calca gli altri tre hanno perso contatto con Valeria. Nessuno l’ha più vista. «Già nella notte – racconta l’amica – abbiamo tentato di contattarla ma non c’è stato nulla da fare nel caos che è seguito all’assalto». «Stava entrando nel teatro quando deve esserci stato l’assalto. Proprio in questa fase sarebbe stata separata dal gruppo, perdendo la borsa con cellulare e documenti che è stata raccolta da una sua amica; poi il nulla».
Quindi, nessuno ha visto Valeria morta, ne il suo
cadavere martoriato. Come fa il fidanzato ad annunciarne il decesso? Questa qua mi sembra un’altra Judith Resnick o Christa McAuliffe. Non sapendo ancora nulla di certo, il padre dichiara che quella notte
andarono a dormire tardi convinti già della tragedia riguardante la loro
figlia. Mi chiedo e vi chiedo, senza notizie di sorta, in
una città con milioni di abitanti nel marasma generale, come fa uno a essere
sicuro di qualcosa? (…) tranquilli che, tra un poco, Valeria tornerà a trovare i genitori nel ruolo di “una cugina molto
somigliante”.
Mi chiedo e vi chiedo, senza notizie di sorta, in una città con milioni di abitanti nel marasma generale, come fa uno a essere sicuro di qualcosa?
RispondiEliminaghigo battaglia, se tua figlia vive a Parigi e subito dopo un attentato di cui parla tutta Europa non ti telefona per dirti che sta bene tu non cominci a pensare che probabilmente si trova tra le vittime?
ghigo battaglia, andiamo insieme Venezia a parlare di queste teorie con i genitori della ragazza?
Pago io il viaggio.
Ci andiamo prima o dopo essere stati a Roseburg (pago sempre io il viaggio) a illustrare le altre tue teorie?
Caro e666e, la presenza di un tuo commento era prevista. Erano previsti anche i toni da melodramma d'accatto con cui scrivi ed i beceri ricattucci moralistici di chi non possiede argomenti validi.
EliminaIl fatto che la disinformazione di stato intervenga ci dona maggiore consapevolezza di esserci avvicinati al vero. Per questo ti ringrazio.
Per i lettori in buona fede, ecco chi è e666e:
http://www.tankerenemy.com/2013/05/strakerenemy-identified.html#.VlX0qJWFNjo
Stakanegazionisti a tutto tondo questi. Ubiqui come il prezzemolo
EliminaBisogna utilizzarli 'al contrario'; guarda caso intervengono sempre sui soliti temi e solo quelli: scie chimiche - vaccinazioni - eventi 'false flag'. Sappiamo bene cosa lega queste istanze perché sono gestite dalle stesse mani ... così diventano utili, no? Ciao
EliminaDecisamente
EliminaÈ da preoccuparsi quando non intervengono
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