Il tema dell’immigrazione
è un tema controverso anche a livello personale. Da un lato prevarrebbe la
volontà di dare una mano a chi fugge, di accoglierlo ed aiutarlo, dall’altro l’istinto
di proteggere la propria comunità, di impedire stravolgimenti sociali, di
occuparsi solo dei propri problemi. In questa impasse, voluta, l’impronta
manipolatrice gongola.
Sappiamo bene come
quello di permettere l’ingresso in Europa di milioni di extraeuropei sia un
progetto di ingegneria sociale ideato decenni or sono; è errato infatti parlare
di migrazioni, sarebbe corretto invece definirle deportazioni.
Chi lo ha ideato
era anche sicuro che le autorità lo avrebbero permesso. Basterebbe infatti
applicare alcune leggi per rimandare subito indietro chi non si fa identificare
per esempio (la quasi totalità dei migranti) oppure ridurre al minimo i tempi
per il riconoscimento dello status di rifugiato, oppure impedire del tutto la
clandestinità, imponendo l’accordo preventivo obbligatorio tra il desideroso di
asilo e le ambasciate italiane all’estero.
L’ondata migratoria quindi è un serio problema per tutti. Siamo oggetto di una pesantissima manipolazione
multilivello dalla quale nessuno è escluso e che la convivenza forzata tra gruppi eterogenei (che non desiderano inserirsi, giustamente) facilita ed alimenta.
Oggi però è possibile riconoscere facilmente chi si opera per la dissoluzione e
chi tenta invece maldestramente di arginarla, alimentando quella sensazione
dissonante a cui accennavo sopra.
Un parte di un articolo
dell’ADNKronos:
"Il Papa dice ai migranti: 'perdonateci,
non siete un peso ma siete un dono'. Un
dono ... sì, alle cooperative che lucrano!". Così il
segretario della Lega Nord Matteo Salvini commenta le parole di Papa Francesco ai microfoni de 'La Zanzara'. Salvini rincara:
"Il Papa? Con questi gesti incentiva l’immigrazione clandestina. Su
questo non c'è dubbio".
"Dopo gesti come questo - dice Salvini -
possono seguire altre centinaia di migliaia di arrivi. Se si porta a casa 12
immigrati, sicuramente passa l'idea che in Italia ci sia spazio per tutti.
Magari poi partono oggi altre migliaia di disperati, ne affogano duecento
perché erano convinti che in Italia ci fosse spazio". "Prima di dire
che in Italia c'è spazio per tutti, bisognerebbe pensare alle conseguenze. Io
non me la prendo con il Papa, ma con i politici che emulano il Papa: la
Boldrini, Renzi, Mattarella, Napolitano".
Dietro c'è sempre la dottrina luciferina che impiega l'immigrazione come pretesto per annientare il sentimento religioso che fa parte dell'identità locale.
RispondiEliminaIn Italia l'esempio sono Torino e Milano dove hanno fatto arrivare molti meridionali e adesso molti stranieri
Con una massiccia ed eterogenea immigrazione si rendono più forti solo le attuali autorità quali unione europea, onu, vaticano, ecc.
RispondiEliminaRicordo che nel referendum scozzese per uscire dalla sterlina furono determinanti il voto dei nuovi cittadini.
Il voto contrario fu presente ovunque tranne che nelle circoscrizioni più "cosmopolite" e determinanti.
Per necessità e bisogno gli immigrati ci terranno nell'euro rafforzando questo sistema politico-militare.
Chi ci comanda lo sa, Vaticano soprattutto
Saluti
verissimo
EliminaDivide et Impera. Dividere la base sociale per consolidare il potere del vertice. I pochi ricchi del futuro prossimo domineranno una massa di poveri senza arte né parte, confusa, irradiata, avvelenata, compromessa. Ciao e grazie per i commenti
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