Renzi trivellato dal referendum. Nell’ultima settimana il PD passa dal
33,1% al 31,8% (-1,3%). E il 47% degli intervistati ritiene il premier più
debole. Nonostante Renzi esulti, la realtà è che il referendum sulle trivelle
non gli ha portato consensi elettorali. Anzi. Secondo le intenzioni di voto
dell’Istituto Ixè, in esclusiva per Agorà (Rai3), nell’ultima settimana il Pd
passa dal 33,1% al 31,8% (-1,3%) mentre il Movimento 5 Stelle sale dal 25,4% al
26,3%, guadagnando lo 0,9%. Crescono anche la Lega Nord al 14,4% (+0,6%) e
Forza Italia al 10,4% (+0,5%). Se si votasse oggi, l’affluenza sarebbe al
60%. (fonte: Il Giornale)
PianetaX: La sarabanda dei sondaggi completamente inventati si mostra sempre più
chiara. Quattro anni fa scrissi che i media italiani avevano ricevuto l’ordine dal
Dipartimento di Stato di creare la falsa dicotomia Renzi-Grillo. Se
notate, quando sale uno, scende l’altro e viceversa. Il Giornale (di Berlusconi
che mantiene Alfano e Verdini nel governo a tutela dei propri interessi)
appoggia il presidente del consiglio fuorviando i suoi lettori: fa credere che
solo il 47% degli italiani sia insoddisfatto di Renzi. La percentuale
effettiva, a naso, direi che è dal 65 al 75 per cento. Considerato che il
pentolaio fiorentino ormai è inviso anche a molta sinistra (almeno quella degna
di questo nome). Il quotidiano di Forza Italia puntella l’esecutivo. Vedete che
è tutto fasullo, allo scopo di salvare l’euro e il progetto criminale di
super-stato continentale. Sì, perché con l’appoggio del M5S in Italia, gli
angloamericani si apprestano a fare uscire “democraticamente” la Gran Bretagna
dalla UE.
Lo scrissi a poche ore dall’annuncio della bizzarra alleanza
UKIP-M5S. Ma in Italia, il terzetto Renzi-Grillo-Berlusconi ha un cruccio
grande. Approvare il referendum costituzionale che, come si sa, non ha quorum. Nella
recentissima consultazione sulle “trivelle”, Berlusconi e Grillo hanno finto di
essere contro Renzi perché, piazzato da solo con enorme dispendio di denari,
loro sapevano benissimo che il quorum non sarebbe stato raggiunto. Se nel
referendum costituzionale, credo fissato a ottobre, Forza Italia, M5S e Lega si
schierassero contro le “riforme” renziane non passerebbero.
Secondo me, ve l’ho già scritto pure, a Washington stanno cercando un
escamotage, ravanando nella nostra costituzione, per fare approvare le
modifiche costituzionali senza la consultazione popolare. Magari invocando che
“nei sondaggi” per la maggioranza degli italiani il “sì” vincerebbe. Lo avevo
detto nel 2010 quando il duo comico Grillo-Casaleggio aveva lanciato l’idea dei
sondaggi online “per risparmiare”. Vogliono abrogare completamente la
democrazia diretta rimpiazzandola coi sondaggi d’opinione manipolabili a
piacimento. In fondo fanno bene, il volgo, istupidito dalla TV, è disposto a
credere ai sondaggi. - link -
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