La grande guerra
in corso non avviene solo nel piano materiale ma è accesissima anche in quello
eterico. Ogni individuo dovrebbe avvertire quindi la necessità di avviare una profonda autoanalisi
per evitare di rimanere sguarnito su quell’insidioso fronte.
Come e con cosa ci
nutriamo? Che attività svolgiamo? Dove tendono i nostri pensieri? Quali sono le
nostre velleità? Quali i rapporti con i nostri simili e con l’ambiente? In
poche parole: come viviamo?
Chiarite queste
istanze profondissime, la strada per rendere inviolabile la nostra interiorità
diverrà certamente più semplice e piana. Le religioni e le tradizioni spirituali
antiche hanno indicato nell’osservanza delle virtù e dei precetti la via per la
salvezza dell’anima … la psicoanalisi moderna in un processo di auto
individuazione lungo e complesso. La psichiatria contemporanea offre invece un
paradiso espresso con l’ausilio della chimica. I media di regime propongono
infine un accattivante surrogato di realtà, da seguire con alcune mentalità preconfezionate: un
comodo rifugio per gli ignavi.
Impossibile quindi
dare consigli in merito, ricordo solo un semplice motto di un cardinale che mi colpì per la sua saggezza:
'la strada più difficile è
sempre la migliore'.
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