Appunti del Dissidente/3

La creazione dell'attuale farsa psico-pandemica ha origini lontane. Si inserisce infatti nel novero annoso delle minacce costruite dal potere per protrarre se stesso. La minaccia esterna ha un ruolo, quella interna un altro. Quella interna serve essenzialmente per serrare i ranghi e convogliare attenzioni e risorse ai confini e in settori specifici della difesa. Anche se all'interno occorre comunque essere vigili per le possibili azioni di sabotaggio o di intelligence.

La minaccia interna è più produttiva anche se più difficile da gestire. La si pone in opera se si desidera innanzitutto generare un caos controllato, nel contesto di una riduzione di risorse e consumi, dato che non sarà possibile distinguere correttamente dove emerga e come si diffonda. Potremmo affermare come una minaccia interna e aleatoria come questa sia adattabile e modulabile per esigenze specifiche ma di minor durata. La minaccia esterna infatti è virtualmente eterna mentre quella interna, prima o poi, dovrà fatalmente decadere per insussistenza manifesta.

La minaccia pandemica inoltre si deve avvalere di notevoli risorse di propaganda e disinformazione, facilmente ottenibili nel nostro paesucolo grazie al controllo serrato di tutti i canali mediatici. La leva psicologica di massa è il fattore fondamentale per la creazione e mantenimento della minaccia interna. Occorre saperla manovrare e indirizzare, alternando fasi di relativa quiete a periodi di allarme generalizzato in cui deve essere costantemente ribadita l'assoluta necessità della presenza attiva di un potere centralizzato, saldo e condiviso, come in uno stato di guerra.

La creazione di questa emergenza mediatica quindi ha la funzione di rinsaldare il potere costituito, palese ed occulto, come sempre. Osservando le vicende della nostra storia recente è possibile prendere atto facilmente della artificiosità di tali minacce. Ci siamo dentro. Tutto si ripete. E' un gioco tardivo e desolante. Basterebbe un timido colpo di reni mentale per scrollarsi di dosso la coltre infame della propaganda ma sembra che sia veramente troppo per la maggioranza che, come diceva De Andrè, sta.