08/12/20

Covid19: l'ideologia sottesa

 

Questa operazione di rimodellazione della biosfera e del suo substrato umano in particolare, denominata Covid19, ha una precisa finalità, appena velata al grande pubblico. Si tratta infatti del transumanesimo, quella ideologia satanica (contro-umana) che vorrebbe traghettare il mondo degli umani verso la digitalizzazione di tutti gli aspetti della vita, anche quelli più eterici e sottili.

Questa breve epoca di transizione, cominciata nel 2001, è stata caratterizzata dall'inglobamento di molti aspetti della nostra vita sociale in contesti digitalizzati, silicei, artefatti di cui questo blog, aimè, è solo un piccolissimo esempio.

La deriva digitale ha uno scopo ben preciso, oltre a quello palese del controllo esaustivo di ogni aspetto del nostro vivere: la predazione dell'anima. Esistono molte entità che si nutrono dell'energia perpetua da noi prodotta in modo assai inconsapevole, che hanno ordito questa ennesima manipolazione. Essi, in collaborazione con la parte asservita del genere umano, hanno preparato il campo alla svolta transumana che, se tutto procede come desiderano, avverrà nel giro di pochi anni.

Occorre ricordare come l'anima sia sul pianeta, solidale con i nostri poveri corpi, per fare esperienza, affermare il libero arbitrio, indicare la via della salvezza. Questa palestra contorta e difettosa che chiamiamo realtà è sufficientemente complessa per dare la possibilità di fare delle scelte in un contesto indefinito e rarefatto, parzialmente inesplorato.


Con la digitalizzazione forzata, ogni aspetto della matrix diverrà uno specchio diretto della matrix stessa, impedendo così di fatto quella soglia di indefinitezza, essenziale per operare delle scelte. In realtà, come avviene oggi in politica, non esisterà nessuna reale scelta dato che il vero gioco avverrà altrove. Ci troveremo così in un ambito non solo illusorio ma anche preorganizzato in tutti i suoi aspetti, in modo da impedire la funzione essenziale creativa e necessariamente ondivaga dell'anima.

Questa riduzione della biosfera ad un circuito stampato porterà quindi alla separazione sempre più netta della materia dall'anima, lasciando quest'ultima in una condizione disperata e claustrofobica in quanto impossibilitata ad agire, a compiere scelte, a creare. La creazione sarà gestita da software. La vita da impulsi in una quasi infinità possibilità di reazioni causa-effetto.

Questo è il freddissimo futuro grigio e spietato a cui andremo incontro se lasceremo fare. L'elettrificazione e la digitalizzazione diverranno i recinti entro i quali verrà contenuta la realtà degli uomini, lo scibile e tutti i moti mentali, anche quelli più indefinibili e reconditi. Una battaglia inutile perchè l'anima lascerà il pianeta ed in fondo, la vera guerra sarà un'opzione tra un pianeta circuito stampato e un continuum imprevedibile e cangiante. Un grigio uniforme e gelido oppure un caleidoscopio di colori vivi e caldi.


I nostri attuali centri commerciali, con la loro profusione di profilati metallici e di gres porcellanato lustro, rendono bene l'idea dell'inferno in cui potremmo cadere a breve, a meno che un colpo di reni non ci porti in salvo, ognuno di noi, in lidi felici. Tutto è nelle nostre sole mani. La scelta la facciamo in realtà ogni santa mattina e ogni beata notte che percorriamo più o meno in silenzio, più o meno consapevoli.

C'è chi si lascia vivere, trasportato dagli impulsi, e chi vive scegliendo ogni attimo dove dirigere la propria attenzione ed energia. C'è chi governa i propri pensieri, come un saggio aratore, e chi se li lascia sottrarre per un grammo di zucchero premasticato. A noi la scelta. Ancora per poco. Quando il recinto sarà chiuso, non sarà facile uscirne. Molto più di adesso.

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