28/12/15

Realtà dell'Anima


 
Immaginavo di aver sufficientemente compreso il pensiero di Carl Gustav Jung fino a quando non ho letto il suo ‘Realtà dell’Anima’ edito da Bollati Boringhieri. L’opera è scorrevolissima e lo dico non senza sorpresa in quanto alcuni suoi lavori sono di ardua lettura; evidentemente si tratta di un’opera destinata non solo agli addetti ai lavori ma anche alla divulgazione ed alla sua diffusione.
Il primo capitolo si concentra sul ‘Problema Fondamentale’, in cui l’autore si pone la domanda sull’esistenza dell’Anima Sostanziale, ossia della concretezza (sebbene non percepibile dai sensi umani) di quel soffio od energia vitale che nei tempi antichi era definito appunto Anima. Jung si interroga inoltre, stupito, della pratica sua contemporanea di una psicoanalisi senza ‘psiche’.
Dopo un breve excursus storico, Jung sembra commiserare questi nostri tempi moderni in cui l’empirismo, il determinismo ed il materialismo hanno costretto il pensiero ad occuparsi esclusivamente degli aspetti della nostra vita che fossero percepibili dai nostri limitati sensi. Concedere quindi evidenza sostanziale all’Anima equivarrebbe oggi ad una specie di eresia. Il pensiero moderno (soprattutto quello occidentale) quindi si è spinto verso l’esterno, in un notevole clima di ansia esplorativa e sperimentale.
Il grande segreto dell’essere umano è invece, per Jung, proprio sotto i nostri occhi o, meglio, nella nostra costituzione più intima; si tratta di un elemento dotato di una sua autonomia, collegato ad un substrato comune ed immortale.
Jung si interroga inoltre sul rapporto tra anima e mondo materiale sensibile, riscontrandone singolari e pioneristiche similitudini. Anche il rapporto tra Anima e Morale viene affrontato da Jung, con risultati sorprendenti che confermerebbero la validità e l’importanza, per i movimenti spirituali, dei concetti di ‘peccato’ ed espiazione.
 
LHC - LARGE HADRON COLLIDER - DI GINEVRA

Jung conclude il suo brillantissimo primo capitolo considerando l’inintelligibilità ultima sia della realtà spirituale che di quella materiale. In ciò dà prova di notevole preveggenza. Ove i sedicenti scienziati si adoperano con ‘la macchina più grande del mondo’ (l’LHC di Ginevra) nei limiti estremi dell’esplorazione materiale, senza cavarne granché, allo stesso modo ai confini della realtà spirituale l’uomo osserva un quid oscuro e soprattutto indefinibile. Questa situazione mi ricorda il muto sbigottimento di Dante al termine del suo cammino nel Paradiso, di fronte a Dio. Si tratta perciò di ambiti inesauribili in cui l’uomo, soprattutto quello occidentale e sedicente evoluto, si è appena messo in viaggio.
Occorre infine ricordare in proposito l’opera di ricerca e divulgativa di Corrado Malanga che dopo sorprendenti intrusioni ipnotiche nell’allora oscuro ambito dei ‘rapimenti alieni’, si è persuaso non solo dell’esistenza dell’Anima (giudicata addirittura come unico elemento decisamente reale) ma anche di quale boccone ambito sia per entità che non la possiedono: predatori e parassiti di questa pura energia, definiti nei millenni come spiriti, demoni oppure, empiricamente e modernamente, alieni.
 

5 commenti:


  1. ”Per adattarsi al mondo com’è ora, la condizione è di perdere umanità nella misura e alla velocità che questo mondo impone: per ogni tratto di umanità perduta c’è un acquisto sicuro di adattabilita’. E l’uomo non ha mai fatto altro che adattarsi… ma per sopportare il mondo, e le citta’ e le guerre che si preparano bisognerà perdere interamente ogni connotazione umana:
    i luoghi teneri dell’anima saranno pietrificati, si nascerà amputati”
    (Ceronetti, in ”Come un talismano” )

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    1. Tragicamente vere le parole di Ceronetti, le guerre future saranno dominate infatti da DRONI, aerei, terrestri e marini. La tecnologia 'sostitutiva' spaventa davvero. Più che un sollievo alle umane fatiche sembra davvero una necessità di sostituzione. La colpa è sempre e solo di quel morso incauto a quel frutto proibito nell'Eden millenni orsono? Ciao

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    2. Ciao Ghigo, mi sa che ormai siamo diventati 'melariani' impenitenti, addentiamo il 'malus' ogni giorno.. È come un'infezione endemica. L'aggeggio da cui sto digitando per esempio è un concentrato di 'tecnologia luciferina'. D'accordo che la tecnologia non è né buona né cattiva, dipende dall'uso che se ne fa, ma bisogna fare i conti anche con le motivazioni di chi ce la mette a disposizione.. Il 'diavolo', travestito da bella donna, ci sta guidando verso una dimensione sempre piú celebrale e sempre meno fisica. Forse alla fine saremo chiusi dentro un guscio e collegati a una realtà virtuale, proprio come in Matrix? La direzione è quella, e la nostra percezione, di fatto, chiusa dentro un guscio lo è già adesso. Cosa resterà dell'uomo? Saremo solo pecore da tosatura? Alieni a noi stessi già lo siamo, bestie d'allevamento sempre più distanti dalla propria anima, o quel che ne resta.. A volte penso che nonostante il progresso, i cavernicoli fossero più felici e completi di noi. Ciao

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    3. Ho ascoltato famiglie toscane che rimpiangono davvero i tempi in cui non avevano bagni, acqua corrente né elettricità e la sera si stringevano attorno al camino per ascoltare i racconti dei nonni e sorseggiare una modesta zuppa vegetale. La loro nostalgia è amara e vera. Tutti noi siamo stati sedotti in parte ed in parte ingannati. Ma la seduzione e l'inganno sono coincidenti, come dimostra la metafora biblica del serpente e della mela/male. Ciao

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    4. Proprio così, abbiamo tutto eppure abbiamo perso qualcosa, strada facendo, forse la cosa più importante, la nostra umanità.. Lottare per conservarne almeno qualche brandello è un dovere morale. Ciao

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