03/06/19

La parabola (discendente) di Mimmo Lucano


tratto da il Giornale - Mimmo Lucano, sindaco di Riace dal 2004, nel 2016 viene eletto tra i 50 uomini più influenti al mondo dal settimanale statunitense Fortune. Lui, primo cittadino di un piccolo comune di meno di duemila anime, viene inserito nella lista dove appaiono capi di Stato, regnanti e filantropi internazionali.

Lucano diventa icona di una determinata parte politica, simbolo di una battaglia a livello italiano ed europeo. Appare forte la convinzione che la sua comunità sia interamente con lui. Passano solo tre anni e Mimmo Lucano prende domenica scorsa 21 miseri voti a Riace e non riesce nemmeno ad entrare nel consiglio comunale!

La prospettiva dei redattori di Fortune è in linea con quanto si discute negli ambienti a loro più vicini, politicamente e culturalmente. Si sa come la tematica che rende Lucano famoso, ossia quella dell’immigrazione, risulti particolarmente sentita in quei circoli: lobby, ong, associazioni, società, sedicenti filantropi ... sono tante le organizzazioni che si occupano sotto diversi aspetti di migranti ed accoglienza.

Dunque non appena a Riace ci si accorge di un’azione politica, quale quella dell’ex sindaco Lucano, volta a creare un particolare sistema di accoglienza, la rivista Fortune non solo promuove mediaticamente l’allora primo cittadino ma considera le sue scelte rilevanti a livello internazionale. 

È per questo che la rivista che determina gli uomini più influenti al mondo, non riesce ad influenzare nemmeno i 1.800 elettori di Riace. Per loro l’esperienza politica di Mimmo Lucano è da considerare conclusa, da qui gli appena 21 voti per l’ex primo cittadino.

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