06/08/19

Tempo, movimento, vita


Siamo abituati a considerare vita ciò che è in movimento ed anzi ciò che più si muove come più vitale. Una città degli uomini convulsa e frenetica è così l'immagtine della vitalità e quindi del benessere e della felicità. Movimento, rumore, colore.


Dimentichiamo però che la nostra percezione del movimento è limitata dalla nostra stessa natura e dalla esigua estensione dei nostri sensi e della nostra memoria. Un albero maestoso infatti compie nel suo lunghissimo ciclo esistenziale movimenti prodigiosi. Nasce da un piccolo semino ligneo e diventa un gigante che ramifica e penetra la terra, genera e rigenera foglie, fiori e frutti. Si riproduce con tecniche sorprendenti e ritorna alla sua natura dopo secoli di altezzosa testimonianza.

Il movimento del regno vegetale è impressionante ma cadenzato su intervalli temporali che non coinvolgono la nostra natura sensoriale di predatori, attenti al movimento fugace, nervoso, immediato. La grande quercia ha visto eserciti massacrarsi l'un l'altro, grandini devastanti, freddi polari e caldi avvilenti. Ha avvertito la presenza convulsa di milioni di mammiferi e di miliardi di insetti. Continuerà la sua opera di testimone per altri secoli.

Le piante interagiscono tra di loro in modo complesso, sono altruiste, provano emozioni. Siamo noi piccoli mammiferi pensanti che non riusciamo a comprenderle perché il loro è un linguaggio assoluto, un codice che ha il silenzio dalla sua parte, un aureo silenzio che non riusciamo nemmeno a immaginare. Le grandi alberature ci raccontano inoltre di ere passate ed anche vicine in cui faceva molto più caldo di oggi e in cui nessuna industria emetteva CO2 ... meglio reciderle allora, prima che ci svelino altri segreti.

8 commenti:

  1. Consiglio la lettura di "Gemmoterapia Fondamenti scientifici della moderna Meristemoterapia" Nuova Ipsa Editore del Dott Fernando Piterà di Clima e del Dott. Marcello Nicoletti. E' un testo non facile in tutte le sue parti e non interesserà per buona parte a chi non fa clinica ma ne consiglio comunque la lettura per capire quanto la natura può fare per noi e quanto siamo legati con questi esseri viventi (tanto da ripristinare, per fare un esempio, l'equilibrio proteico del sangue e l'omeostasi dell'organismo nei vari livelli di degenerazione cellulare).

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  2. la natura è ultra connessa, frequento animali, spesso cani e gatti e in effetti ad esempio raramente mangiano cose velenose tipo funghi edere ecc..in compenso vi trovano riparo nella vegetazione gli animali più disparati..solo noi uomini abbiamo bisogno di piani comodi, quasi asettici per vivere, cercando praticamente sempre riparo dalla natura, quasi fossimo una forma estranea ad essa. come un animale troppo selezionato e specifico

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    1. Ulteriore prova della natura extraterrestre del sapiens: siamo dei disadattati in casa nostra oppure questa non è propriamente la nostra casa?

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  3. 👍👍👍 Davvero a dir poco stona la nostra presenza qui. Siamo un virus distruttore e mortifero, ormai il rapporto di simbiosi con la Natura è morto, probabilmente da quando qualcuno ci rese OGM. Allora potevamo (la prima persona plurale mi è uscita spontanea...sospetto inconscio di un ciclico ritorno?) avere il giusto istinto che non ci faceva derogare dalle leggi della Natura, oggi, perdutamente lontani da Essa, potremmo avvedercene mettendo in campo consapevolezza ed amore (aiuto reciproco e difesa della Vita sul pianeta), anche se ritengo sia un po’ tardi.
    Nascono sempre domande a catena ed il dubbio aleggia su ogni ipotesi e certezza.
    Avrebbe comunque avuto senso continuare (in eterno?) così, come primati senza coscienza di sé e del mondo esteriore?
    E la parte dell’uomo volta al bene (perché quella rivolta al male, immagino sia scaturita dall’apporto di un DNA estraneo) ha potuto emergere in seguito a questo processo di commistione? Quesiti e …silenzio…
    Ritengo comunque che se qualcosa o qualcuno ha reso possibile in noi l’innesco della coscienza, stiamo utilizzando davvero molto male questo attributo.

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  4. P.s.: bella la foto di quell’albero meraviglioso e forte, assomiglia a quella del tuo logo. ;)

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