Fabio Mini, generale di corpo
d’armata dell’esercito italiano, è stato capo di Stato maggiore del comando
Nato del Sud Europa e comandante della missione internazionale in Kosovo,
scrittore e conferenziere. Ecco alcune sue dichiarazioni di qualche anno fa: “La
guerra ambientale non è più solo una ipotesi: è già in atto. Ma guai a dirlo,
si passa per pazzi. (a proposito Renzi, perché non sottoponi il generale al TSO
da te invocato a chi parla di scie chimiche? ndr) Negare l’informazione è già
un atto di guerra. Non c’è solo la disinformazione ma c’è una pratica militare
che si chiama ‘denial of service’ ovvero si stabilisce che è necessario non
solo negare la realtà o l’evidenza, ma negare l’informazione. La bomba climatica
è la nuova arma di distruzione di massa a cui si sta lavorando in gran segreto
per acquisire vantaggi inimmaginabili su scala planetaria. Alluvioni,
terremoti, tsunami, siccità, cataclismi. Uno scenario che purtroppo non è più
fantascienza. I militari hanno già la capacità di condizionare l’ambiente:
tornado, uragani, terremoti e tsunami alterati o addirittura provocati
dall’uomo sono una possibilità concreta.”
Con l’articolo su Limes, il
Generale aveva già divulgato il progetto dell’Aereonautica Militare
Statunitense del 1995. In “Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in
2025” si delineavano i piani non “di possedere il clima”, ma di controllare il
meteo, lo spazio atmosferico e condurre operazioni belliche in sicurezza, dice
sempre il Generale. “Per esempio, irrorando le nubi con ioduro di argento,
altre sostanze chimiche o polimeri, per dissolverle o spostarle. Oggi siamo
piuttosto vicini al traguardo del 2025.”
E che cosa possiamo fare, finché siamo governati e 'protetti' da criminali come sto muso da ebete qui sopra?
RispondiEliminaChissà cosa ne avrebbe desunto Lombroso dallo studio cranico del noto comico toscano ...
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