La lettura di 'Difendiamoci dagli dei' di Salvador Freixedo è piana ed avvincente. Alla data odierna le rivelazioni dell'ex filosofo gesuita sulla vera natura degli dei sono state acquisite dalla maggior parte dei pensanti, le conclusioni della sua opera e le indicazioni di autodifesa teologica invece sono sempre valide ed originali. Freixedo dapprima spaventa il lettore indicando i tanti modi di sfruttamento energetico e materiale che gli dei utilizzano per nutrimento, diletto, necessità. Nella seconda parte del libro offre una serie di consigli su come liberarsi dallo sfruttamento, sulle possibilità di riscatto del genere umano nei confronti dei falsi dei, dei vampiri energetici che infestano il genere umano ed il pianeta Terra da sempre.
Una lettura necessaria per riflettere sul ruolo dell'essere umano su questa crosta terrestre, sulla dimensione spietata eppure al contempo potenzialmente limpida e felice che si trova ad incarnare. Una dimensione già espressa dagli autori gnostici, consapevoli osservatori di questa dinamica disumana e motore dei peggiori istinti oscuri e profondi della nostra interiorità.
L'adorazione non contempla solo gli dei od il dio unico ma il vertice in generale di autorità. E' il senso stesso di autorità ad essere sinonimo di sfruttamento, devozione, punizione. Ancora oggi, i veri vertici del potere temporale terreno, si adoperano in modi esecrandi per mantenere lo stato di sfruttamento ai danni del genere umano in corso da sempre. Un distacco psichico e fisico è oggi necessario più che mai. Un ascolto interiore personale ed attentissimo è la chiave di lettura preferenziale per individuare prima ed evitare poi larve, sigilli, parassiti, che portano poi con se gli abissi desolanti della condizione umana più buia e tetra. Grazie Freixedo.
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RispondiEliminaAutodifesa teologica: quanto mai appropriata e necessaria.
EliminaLa matrice vibrazionale dei cosiddetti antichi dei, sia di quelli appartenenti alle cosmogonie occidentali che alla dottrina dei Veda, sostanzia un eminente quanto indicibile stato di bisogno congiunto a un tragico smarrimento di identita' per il quale la restaurazione dell'integrita' perduta, ha necessitato e necessita tutt'ora di una continua predazione energetica, propriamente "sottile".
Nel vaso d'argilla che e' l'uomo e' defluito un principio di astrazione ineffabile. Noi racchiudiamo una sorta di Nulla iridescente e l'orlo fisico in cui siamo circoscritti, sarebbe stato necessario affinche' queste Entita' potessero pervenire alle fondametali risorse auree altrimenti inattingibili. In questo senso noi saremmo un complesso sistema di filtraggio e condensazione di significati misterici. L'enigma spirituale e' la nostra risorsa maggiormente preziosa e distoglierci dalla disciplina emotiva utile alla sua comprensione e' la funzione dell'incubo moderno. La comprensione in questo ambito e' intesa come una facolta' "santamente" illogica
E' estremamente importante il fatto che ognuno provi a scendere nel centro emblematico della contraffazione, che vale scendere in se stessi e, conseguentemente, nel nucleo stesso della Dottrina, il cui chiarore di verita' e' stato densamente opacizzato dall'impalcatura dogmatica.
RispondiEliminaIn fondo, la sostanza della Scrittura preavverte l'uomo della piu' grave crisi epocale in cui si e' inoltrata la presente Eta': nei vangeli e' riportato "viviamo alla fine del mondo", "siamo nell'ultima ora". Adesso, proprio adesso, anche se cosi' non sembra, piu' che mai e' necessario comprendere il primato essenziale del nostro significato spirituale. Mai nessun labirinto fu tanto complesso come quello in cui e' custodito il palpito innovativo della modernita'.
Nessuna forma di ritualita' tradizionale perduta puo' essere rimpianta. L'attuale cerchio radioipnotico - essenzialmente subliminale - e' costruito tutto intorno all'ego e ne amplifica la percezione, la densita', ne solidifica l'illusione chiamata uomo preordinandone l'illusoria emancipazione e, assieme a questa, l'irrimediabile predazione energetica, il continuo dissanguamento animico.
Ci sono dei passaggi "evolutivi" irrisolvibili. Se gli antichi culti funzionavano benissimo alla nostra mungitura energetica perche' sono decaduti? In noi e' come se agisse un istinto superiore di riscatto spirituale, ma la sua reazione e' destinata ad essere ottenebrata in quanto molteplicemente ricoperta dai veli della materia. L'imbrigliamento emotivo che ci rilega all'incarnazione terrena frenerebbe, deviandolo, il percorso di affrancamento dell'animo dalla sua fonda prigionia. La responsabilita' individuale di ognuno, che intende esercitare in se' il dominio delle sue potenzialita' inespresse, di fatto, inesprimibili, nell'attuale piano dimensionale, coincide con l'accoglimento stesso della propria sostanziale impotenza, contrapposta al "volere divino".
Tale intimo e reale accoglimento dell'inconoscibile verita' interiore (fondamentalmente contraria alle ragioni dettate dall'ego) costituirebbe la circostanza misterica maggiore al "volere divino" stesso.
Chissà che in un giorno poco lontano guarderemo indietro, lamentando la scomparsa dei rassicuranti ripetitori!? In fondo il gioco tra visibilità ed invisibilità è la firma del nemico.
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