03/08/19

Nomadismo di massa e perdita di identità


Il nomadismo è una di quelle caratteristiche, un tempo appannaggio di sparuti gruppi umani, imposta alle masse dal regime contemporaneo. Lungi dall’essere una fonte di conoscenza e scambio, il nomadismo contemporaneo non è altro che un moto compulsivo imposto da luogo a luogo per futili motivi. Il turismo di massa è uno dei motori principali di questo impulso, provvedendo ad instillare la necessità del viaggio in lidi tropicali, proponendo una mercificazione desolante di luoghi e popoli in giro per il mondo.
I media di regime impongono un cliché che non può essere disatteso, pena l’autocommiserazione: il viaggiatore compulsivo, colui che di tanto in tanto vola o veleggia in contesti desueti ed improbabili imposti al suo gusto molto poco coltivato dagli esperti della psiche umana, quei persuasori occulti che fanno e disfano i nostri contenitori sociali, pieni e strapieni di gente poco preparata.
Dal viaggio di scoperta di fine ottocento o dei primi del novecento, percorso culturale ed esistenziale assieme, destinato ad uno sparuto gruppo di intenditori, si è passati al consumo di luoghi e popoli che, divenendo merce, perdono immediatamente spontaneità e quindi valore umano e culturale.


Il turismo di massa è un enorme problema per l’ambiente. L’avvento sospetto dei voli low cost (probabili vettori di scie chimiche a tariffe calmierate) ha provveduto all’ulteriore imbarbarimento delle masse, permettendo sprechi assurdi e turpitudini ambientali pur di consentire questo consumo antropico sporadico, inutile ed a tratti (e spesso) indecente.
Nessuno guadagna del turismo di massa, tutti ne hanno da perdere. Popoli defraudati, ambienti distrutti, omologazione spinta e livellamento di gusti e aspettative. E’ un colossale problema identitario, oltre che ambientale, di proporzioni spaventose che tutti però sottacciono. E’ il mercato, bellezza. Tutto è merce, tutto è vendibile, comprabile, usabile e gettabile. E’ la modernità.
Questo rimpasto forzoso fa rima con quel programma di accoppiamento subdolo di nome Erasmus o similari. In modo non dissimile si procede con la deportazione clandestina di esseri umani definita dai media di regime ‘migrazione’.  Un altro vettore di livellamento planetario dell’umanità verso un insieme confuso, mercificabile e quindi mercificato. Nessuno escluso.

6 commenti:

  1. manca la frase di chiusura.
    MA TUTTI UNITI DAL 5G!

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    1. Un ottimo collante sociale e mentale...

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    2. Aggiungerei anche probabilmente di coscienza!

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    3. Sono davvero curioso di valutarne gli effetti. Temo che non passerà molto tempo...

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  2. Sì, cittadini del mondo però spaesati in casa propria!

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    1. Spaesati ovunque. Chi non ha radici è ben malleabile.

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