Carlo Palermo (Avellino, 1947), avvocato, è stato giudice istruttore presso il Tribunale di Trento dal 1980 al 1985, anno in cui, da febbraio a ottobre, è stato sostituto procuratore presso la Procura di Trapani. Nel 1990 ha lasciato la magistratura. È stato deputato e consigliere regionale e provinciale a Trento, dove abita. Ha pubblicato, tra gli altri, L'Attentato (1993), Il quarto livello. Integralismo islamico, massoneria e mafia (1996), Il quarto livello. 11 settembre 2001 ultimo atto? (2002).
prefazione a 'La Bestia': Un'indagine sulle tracce della struttura occulta che regge le fila dei poteri politici, delle oligarchie finanziarie, dei servizi segreti. Una ricostruzione acuta dei più grandi misteri italiani, suffragata da documenti mai studiati, riportati nel libro. Un lavoro che ha richiesto anni di indagini e la consultazione di dati e carte raggiungibili solo da un magistrato. C'è un filo rosso che lega l'omicidio di Moro, l'attentato a Wojtyla, le stragi mafiose del '92, i traffici di armi fra Est e Ovest e la diffusione dell'islam estremista: un gioco occulto che coinvolge servizi segreti, poteri politici e finanziari, cosche criminali, ma in cui le regole sono dettate da settantanni da un direttorio ristretto, radicato nella massoneria «superiore».
Aggiungo solo che la lettura de La Bestia permette di collegare eventi di cronaca apparentemente distanti tra di loro. Il grande merito di Palermo, a mio parere, è quello di aver compreso il codice linguistico occulto della cupola sovramassonica che gestisce il traffico di armi internazionale e si occupa della ritualizzazione del crimine. Si tratta di una lingua simbolica che deve essere letta osservandone l'insieme nello stesso istante e considerandone i molteplici livelli espressivi. Alle stesse conclusioni è giunto l'Avv. Paolo Franceschetti con i suoi celebri saggi sulla rosa rossa, il quarto livello dirigenziale della grande sceneggiatura che i poco consapevoli si affannano a definire storia.
Forse ciò che manca alle attente e coraggiose ricostruzioni di Palermo sono proprio le conclusioni. Per chi lavora infatti la cupola? Chi trae godimento dal crimine ritualizzato, dalla vendita di armi, dai sacrifici umani? Forse alla lettura dei notevoli saggi di Carlo Palermo potremmo far seguire un libro di Freixedo oppure di Biglino o Malanga, passando per le crudissima ma esatta visione di Franceschetti. Buona lettura.
Come la vedo io, è più opportuno far seguire il libro di Malachi Martin: Gesuiti! Di tutto e di più.
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