È comprensibile che il potere controlli e modifichi
le statistiche e le informazioni quantitative a suo favore. Ogni dato è appunto
dato. Occorre quindi sospettare sempre delle verità scientifiche e delle
osservazioni empiriche che giungono da terzi, soprattutto se a fornirle sono le
agenzie governative.
La querelle degli ultimi decenni sul cosiddetto ‘riscaldamento
globale’ (termine poi abilmente mascherato dal più duttile lemma ‘cambi
climatici’) si è incentrata proprio sull’interpretazione se non addirittura
sulla creazione, di dati statistici e scientifici sulle temperature, sui reali
andamenti del clima globale, sulle attività solari e sulle tante variabili
associate. È un ginepraio da cui sembra difficile trarre conclusioni e su cui
costruire ipotesi.
Possiamo però imparare qualcosa dal nostro recente
passato, tenendo bene a mente i numerosi eventi storici spacciati come veritieri
ed invece frutto di pura fantasia, oppure gli scenari apparentemente
ineccepibili imposti come dogmi alla popolazione inerme. Da questa mole
indecente di falsità possiamo estrapolare un principio tanto semplice quanto vero: il vertice del potere
mente.
Ciò premesso, possiamo semplicemente considerare
come menzogna il riscaldamento globale, la CO2 spacciata per causa dell’effetto
serra, la produzione di gas serra da parte dell’umanità e così via.
I vertici occulti del potere terrestre hanno
imbastito una colossale menzogna, strutturata su evidenti inesattezze. Potremmo
infine ipotizzare invece che: A) l’andamento del clima terrestre è influenzato in modo
preponderante dall’attività solare – B) Non è rilevabile un riscaldamento
globale da almeno 20 anni – C) l’attività antropica incide in maniera marginale
sul clima globale – D) La CO2 non è un gas serra.
Da queste ipotesi desumiamo l’inesistenza del
complesso di colpa verso il clima mondiale. Non siamo noi umani la causa del
disastro ambientale, semmai lo sono le elite (occulte e palesi) che manomettono
la biosfera con mezzi illeciti e clandestini. La macchina della propaganda
miete vittime sempre più inconsapevoli ed ingannabili con relativa semplicità.
Peccato che lo scenario proposto sia desolante, effimero e profondamente
errato.
Ciò nonostante le forze politiche ed i media di
regime (che poi sono la stessa cosa) insistono ed utilizzano lo scenario
posticcio come il paradigma essenziale. L’uomo inquina perché la sua natura è
imperfetta e deleteria, l’inquinamento produce gas serra, i gas serra sono
responsabili del riscaldamento globale. Ergo: l’uomo è causa prima del
riscaldamento globale.
Ebbene rilassiamoci: non è così. È il sole il
motore del clima e la nostra stella è entrata in una fase dormiente. Poche
macchie solari, poche emissioni, temperature in calo. Le conseguenze sul clima
terrestre dovrebbero essere ben visibili a breve con temperature rilevate molto
rigide. Ciò a meno che il vertice occulto non si adoperi per qualche ennesima manomissione
materiale. Dobbiamo infatti sempre tener presente l’impatto della geoingegneria
clandestina visibile (ed invisibile) sulla biosfera. Per ultimo vorrei ricordare, come aspetto non marginale, le incognite sulla struttura del nostro sistema solare di cui non sappiamo ancora quasi nulla.
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