10/12/18

Verso il Grande Freddo?


È comprensibile che il potere controlli e modifichi le statistiche e le informazioni quantitative a suo favore. Ogni dato è appunto dato. Occorre quindi sospettare sempre delle verità scientifiche e delle osservazioni empiriche che giungono da terzi, soprattutto se a fornirle sono le agenzie governative.

La querelle degli ultimi decenni sul cosiddetto ‘riscaldamento globale’ (termine poi abilmente mascherato dal più duttile lemma ‘cambi climatici’) si è incentrata proprio sull’interpretazione se non addirittura sulla creazione, di dati statistici e scientifici sulle temperature, sui reali andamenti del clima globale, sulle attività solari e sulle tante variabili associate. È un ginepraio da cui sembra difficile trarre conclusioni e su cui costruire ipotesi.


Possiamo però imparare qualcosa dal nostro recente passato, tenendo bene a mente i numerosi eventi storici spacciati come veritieri ed invece frutto di pura fantasia, oppure gli scenari apparentemente ineccepibili imposti come dogmi alla popolazione inerme. Da questa mole indecente di falsità possiamo estrapolare un principio tanto semplice quanto vero: il vertice del potere mente.

Ciò premesso, possiamo semplicemente considerare come menzogna il riscaldamento globale, la CO2 spacciata per causa dell’effetto serra, la produzione di gas serra da parte dell’umanità e così via.


I vertici occulti del potere terrestre hanno imbastito una colossale menzogna, strutturata su evidenti inesattezze. Potremmo infine ipotizzare invece che: A) l’andamento del clima terrestre è influenzato in modo preponderante dall’attività solare – B) Non è rilevabile un riscaldamento globale da almeno 20 anni – C) l’attività antropica incide in maniera marginale sul clima globale – D) La CO2 non è un gas serra.

Da queste ipotesi desumiamo l’inesistenza del complesso di colpa verso il clima mondiale. Non siamo noi umani la causa del disastro ambientale, semmai lo sono le elite (occulte e palesi) che manomettono la biosfera con mezzi illeciti e clandestini. La macchina della propaganda miete vittime sempre più inconsapevoli ed ingannabili con relativa semplicità. Peccato che lo scenario proposto sia desolante, effimero e profondamente errato.

Ciò nonostante le forze politiche ed i media di regime (che poi sono la stessa cosa) insistono ed utilizzano lo scenario posticcio come il paradigma essenziale. L’uomo inquina perché la sua natura è imperfetta e deleteria, l’inquinamento produce gas serra, i gas serra sono responsabili del riscaldamento globale. Ergo: l’uomo è causa prima del riscaldamento globale.


Ebbene rilassiamoci: non è così. È il sole il motore del clima e la nostra stella è entrata in una fase dormiente. Poche macchie solari, poche emissioni, temperature in calo. Le conseguenze sul clima terrestre dovrebbero essere ben visibili a breve con temperature rilevate molto rigide. Ciò a meno che il vertice occulto non si adoperi per qualche ennesima manomissione materiale. Dobbiamo infatti sempre tener presente l’impatto della geoingegneria clandestina visibile (ed invisibile) sulla biosfera. Per ultimo vorrei ricordare, come aspetto non marginale, le incognite sulla struttura del nostro sistema solare di cui non sappiamo ancora quasi nulla.

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