E' salito a oltre
1.200 morti il bilancio dell'epidemia di morbillo
che da ottobre 2018 flagella il Madagascar, per un totale di più
di 115mila contagi registrati. Si tratta del più grande focolaio nella
storia del Paese, dove solo il 58% delle persone è stato vaccinato contro il
virus responsabile della malattia, mentre secondo gli esperti è necessaria una
copertura tra il 90% e il 95% per evitare epidemie. Alla fine di marzo l'Oms ha
avviato una vaccinazione di massa contro il morbillo con l'obiettivo di immunizzare
7,2 milioni di bambini dai sei mesi ai nove anni d'età.
freeskies – Se fosse
vero sarebbe una notizia sconvolgente. Una malattia dal corso assolutamente benigno
che miete tante vittime è una notizia bomba che dovrebbe destare un allarme
mondiale elevatissimo. Da una ricerca sui siti istituzionali, si evince però che
in Madagascar c’è addirittura la peste e che le morti per morbillo (o sue
complicazioni?) sono solo 39 … 39 non 1200! Dove prendono questi dati i media
di regime? Le statistiche sono evidentemente aleatorie e falsate per indicare come
un paese con bassa copertura vaccinale (58%) possa ritrovarsi in emergenza
sanitaria.
In un paese arretrato e poverissimo (dove la gente razzola letteralmente tra la spazzatura) con una epidemia di peste in atto, il morbillo ci sembra davvero un male minore. Probabilmente a monte di questa improbabile epidemia ci sono proprio le vaccinazioni di massa in corso, propinate dalla solerte OMS. Occorrerebbe sapere inoltre se le vittime erano vaccinate, di che età e se avevano complicazioni gravi in corso, come la peste, ad esempio. Informazioni che tanto non avremo mai.
In un paese arretrato e poverissimo (dove la gente razzola letteralmente tra la spazzatura) con una epidemia di peste in atto, il morbillo ci sembra davvero un male minore. Probabilmente a monte di questa improbabile epidemia ci sono proprio le vaccinazioni di massa in corso, propinate dalla solerte OMS. Occorrerebbe sapere inoltre se le vittime erano vaccinate, di che età e se avevano complicazioni gravi in corso, come la peste, ad esempio. Informazioni che tanto non avremo mai.
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