21/11/19

La memoria dell'acqua


Divertente osservare come nel campo della ricerca scientifica, si rincorrano ipotesi e paradossi, scoperte e smentite. Uno dei temi più controversi degli ultimi anni è stato quello relativo alla presunta 'memoria dell'acqua'. Mi limito a riproporre e poi commentare una parte dell'articolo di scienza e conoscenza, aggiungendovi un video su di una recente ricerca tedesca:
 
Per memoria dell'acqua si intende la possibilità dell'acqua, in forma liquida, di mantenere una “impronta” delle sostanze con cui è venuta in contatto. Fu l’immunologo francese Jacques Benveniste a pubblicare nel 1988, sulla prestigiosa rivista internazionale “Nature”, i risultati di rivoluzionari esperimenti che dimostravano come l’acqua fosse capace di mantenere una memoria/informazione di sostanze in essa disciolte o diluite; tali risultati non solo avrebbero potuto fornire una base scientifica ai principi della medicina omeopatica ma, soprattutto, avrebbero scardinato consolidate conoscenze di fisica, chimica e medicina, costringendo ad una revisione e riscrittura di più nozioni.
 
1) l'acqua agisce come un recettore, essendo in grado di ricevere le frequenze d'onda e di memorizzarle (memoria); 2) l'acqua agisce come trasmettitore, trasmettendo le frequenze delle onde memorizzate (informazione). Queste caratteristiche biofisiche, chimiche ed elettro-magnetiche dell’acqua sono state messe in evidenza da esperimenti indipendenti l’uno dall’altro, che confermano il contributo di Beneviste. Fu Luc Montagnier, Premio Nobel per la medicina, a confermare l’emissione di onde a bassa frequenza (EMS) in alcune diluizioni di filtrati provenienti da colture di microorganismi (virus, batteri) o dal plasma umano infettato dagli stessi agenti patogeni. 

Essendo la dimensione delle strutture che generano le EMS molo piccole, ciò ha giustificato la loro denominazione di “nanostrutture”. Gli studi seguenti fecero presupporre a Montagnier e ai suoi collaboratori come potesse essere l’organizzazione dell’acqua a spiegare tutto. L’acqua non solo è in grado di interagire con le molecole disciolte in essa, stabilizzandole, ma le stesse molecole di acqua possono formare aggregati o polimeri (strutture comunque piuttosto labili).
 
Fu poi Emilio del Giudice, scienziato di fama internazionale, e il suo gruppo di lavoro, a proporre e mostrare come l’acqua potesse organizzarsi in domini di coerenza, con la dimensione di nanostrutture ed in grado di autorigenerarsi e mantenersi con l’emissione di onde elettromagnetiche. I Domini di Coerenza sono il risultato della capacità di aggregazione e cooperazione per una finalità che i campi elettromagnetici informati hanno di organizzarsi in strutture complesse. Emilio del Giudice capì come l’acqua, che è il miglior solvente universale, fosse in grado di memorizzare le informazioni ricevute dai soluti con i quali entrava a contatto, aggregandoli in gruppi di molecole chiamate ”bioclusters” (domini di acqua corrente dotate di un proprio Campo Elettro Magnetico, CEM) attraverso il quale avviene un continuo scambio di informazione.
 
La memoria-informazione dell’acqua può inoltre essere sfruttata per energizzare l’acqua con un dispositivo in grado di catturare le frequenze di farmaci per poi ritrasmetterle nell'acqua. Questo può aprire nuove prospettive nell’uso di farmaci con gli stessi risultati terapeutici ma limitando i loro dosaggi. Inoltre, gli stessi fluidi biologici umani (sangue, urine, ecc), emettono segnali che caratterizzano lo stato del corpo e riflettono l’attività della coscienza umana. È stato il giapponese Masaru Emoto a sostenere come la coscienza umana avesse un effetto sulla struttura molecolare dell’acqua.
 
Dal 1999 Emoto ha pubblicato diversi volumi di un lavoro dal titolo “I messaggi dall’acqua”, contenenti fotografie di cristalli di acqua esposti a variabili diverse e successivamente congelata, in modo da formare strutture cristalline. Dall’osservazione delle fotografie si evince come parole, preghiere, musica e ambiente esercitino un vero e proprio effetto fisico sulla struttura cristallina dell'acqua, modificando la semplice struttura di base esagonale dei cristalli di ghiaccio di acqua non condizionata (tra l’altro dispersi in modo caotico), nelle strutture belle e raffinate, disposte in modo armonico e simmetrico, dei cristalli di ghiaccio di acqua “informata”.
 
freeskies - mi limito ad aggiungere come gli alchimisti fossero perfettamente al corrente di tutto ciò. La loro raccolta rituale di acqua di rugiada ad esempio, era procedura indispensabile per poter utilizzare quell'acqua specifica che rispondeva ad esatti requisiti di purezza e perfezione. La scienza contemporanea procede in maniera molto grezza e dozzinale. Spesso ai sacerdoti dello scientismo manca quella finezza di spirito necessaria ad accogliere ed ascoltare le tante informazioni che la natura regala a chi le sa scorgere. I fisici più accorti infine hanno sempre guardato all'acqua con la dovuta cautela, possedendo infatti quest'ultima caratteristiche ancora non del tutto note.
 

4 commenti:

  1. L'acqua, che creatura meravigliosa! Tutti gli esseri sono unici, tutti sono magici, perché la Vita è magia...ma l'uomo non ha il cuore per sentire, per capire...

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  2. In un antico libro ho trovato la formula dell' eterna giovinezza. Spiegava che nel mese di aprile o maggio, ci si doveva recare in campagna al mattino presto, camminare sui prati bagnati di rugiada e respirare a fondo almeno per un ora. Fare questo per una settimana e in questo periodo nutrirsi solo di vegetali
    e radici. Sì sottolineava l' importanza della rugiada. Io l'ho fatto e funziona, provate anche voi, magari se siete dei runner in quei mesi potete farvi la vostra corsetta la mattina presto sull' erba, vi bagnerete un po' le scarpe ma e' decisamente rigenerante.

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    1. Precisazione: nel camminare nella rugiada, bisogna essere scalzi! ;-)

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    2. A livello istintivo tutto ciò è chiarissimo!

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