Le vaccinazioni pediatriche, andrebbero definite per quello che sono: operazioni occulte di avvelenamento sistematico della popolazione infantile, con il fine di ingenerare patologie più o meno gravi, a breve, medio e lungo termine.
Il dibattito sulla sicurezza o sull'efficiacia delle vaccinazioni pediatriche non tiene in conto, spesso, di due argomentazioni fondamentali. La prima riguarda gli ingredienti che le case farmaceutiche inseriscono nel cocktail vaccinale. Si tratta di elementi di varia origine, quasi tutti molto pericolosi per la salute umana. La seconda riguarda gli elementi che le case farmaceutiche non dicono di aver inserito nel cocktail vaccinale, e qui entriamo nel penale. Numerose analisi scientifiche indipendenti (una delle quali eseguite nientemeno che da una delle massime autorità ufficiali italiane in merito - il Presidente dell'Ordine dei Biologi!), hanno confermato la presenza di numerosi elementi dannosi e pericolosi per la salute umana, vera e propria spazzatura biochimica.
Esiste una terza argomentazione spesso solo superficialmente affrontata. Si tratta della velatura sulla vera natura degli ingredienti ufficialmente inseriti nei vaccini, indicati nei bugiardini. Chiamare colture organiche umane, le cellule di feti abortiti, equivale a non dire tutta la verità. Definire il mercurio (neurotossico) con una sigla tecnica o commerciale impersonale è pura mistificazione.
Quanto meno siamo di fronte all'occultamento colpevole della vera natura degli ingredienti vaccinali, una procedura che ricorda l'uso del 'latinorum' di manzoniana memoria. Insomma: i vaccini pediatrici sono vere e proprie bombe a tempo, pericolosissime per la salute dell'infante. La propaganda serrata per il loro utilizzo indiscriminato e la demonizzazione di chi instilla dubbi sull'efficacia e sicurezza delle vaccinazioni forzate, dovrebbe far quantomeno riflettere il genitore che ha la enorme responsabilità di seguire le indicazioni della Republic of Italy Spa, oppure agire come istinto e ragione gli consiglierebbero di fare.
Da una intervista al Dr. Sefano Montanari:
... i vaccini sono prodotti usando ogni
sorta di porcheria, da antibiotici controindicati nei bambini a sostanze
non utilizzabili per uso umano o animale come il Medium 199, passando
per sostanze dichiarate cancerogene da molti anni come la formaldeide,
transitando per altre sostanze come l’alluminio che l’Istituto Superiore
di Sanità stesso ha dichiarato neurotossico (cosa nota da tempo
immemorabile ma qui stiamo parlando di burocrati e non di scienziati)
per finire ad inquinanti assortiti, dal glifosato alle nanoparticelle.
Questo per non fare che una cernita operata tra un numero incredibile di
veleni di ogni specie. A chi avesse qualche dubbio consiglio la lettura
delle schede tecniche compilate dai produttori stessi che sono
pubbliche anche se i medici, commettendo una grave scorrettezza
deontologica, non le fanno leggere ai loro clienti. Dunque, tutto
sommato, dal punto di vista tecnico usare tessuti di feti umani non
aggiunge molto al cocktail. Un po’ di DNA estraneo non cambierà
sostanzialmente un panorama già di per sé non proprio rassicurante. Ma,
se tolgo il camice e faccio l’uomo della strada, non posso non restare
esterrefatto del quoziente intellettivo e dell’onestà di chi ha
sostenuto un’assurdità davvero insostenibile e offensiva verso coloro ai
quali è indirizzata.
Da una intervista a Vincenzo D'Anna, Presidente dell'Ordine dei Biologi:
Il Tempo- E i risultati di queste analisi quali sono stati? D'Anna-
Hanno rilevato decine di impurità in più lotti. E al momento sono state
individuate 43 sostanze improprie, nel senso che lì non si sarebbero
dovute trovare. Il Tempo- Improprie? Cioè? D'Anna- Anticrittogamici, diserbanti, glisofato, antibiotici, antimalarici ... Il Tempo- La fermo. Non sono uno
scienziato. Se mi dice diserbanti capisco che non dovrebbero esserci. Ma
se mi cita gli antibiotici, le chiedo perchè: non devono esserci in un
vaccino? D'Anna- No, un antibiotico non deve stare
in un vaccino. Un antimalarico neppure. Come un erbicida. Si è trovata
alle analisi tutta una serie di inquinanti che lì non dovrebbero
esserci ... Il Tempo-In quantità minuscole, spero ... D'Anna-
Certo, parliamo di nanogrammi, di nanoparticelle. Ma tenga presente che
non si tratta di sostanze ingerite, ma iniettate, assorbite e in alcuni
casi (ad esempio l'alluminio) non smaltibili. Ma non è nostro compito
accertare né la nocività, né la tossicità dei materiali. Però da quelle
analisi è venuto fuori altro. Come l'assenza del virus della rosolia,
che in sé potrebbe configurare una frode in commercio, perché migliaia
di bambini che si sono vaccinati con quel lotto non sarebbero coperti
verso la rosolia. E poi sono state rilevate quantità improprie di dna
fetale ... Il Tempo- Dna fetale? D'Anna-
Sì, perché i virus vengono fatti replicare per fare le dosi occorrenti
su materiale fetale da aborto, oppure su uova di galline. Ed è per
quello che trovi i diserbanti o il glisofato, gli anticrittogamici e gli
antiparassitari ...
Anche questo ottimo post va corredato di un video ad hoc:
RispondiEliminahttps://youtu.be/hwYk9-q8JgE
Grazie Piro, facciamo girare queste informazioni.
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