24/11/19

Vaccinazioni Forzate: avete ancora dubbi?


Le vaccinazioni pediatriche, andrebbero definite per quello che sono: operazioni occulte di avvelenamento sistematico della popolazione infantile, con il fine di ingenerare patologie più o meno gravi, a breve, medio e lungo termine.

Il dibattito sulla sicurezza o sull'efficiacia delle vaccinazioni pediatriche non tiene in conto, spesso, di due argomentazioni fondamentali. La prima riguarda gli ingredienti che le case farmaceutiche inseriscono nel cocktail vaccinale. Si tratta di elementi di varia origine, quasi tutti molto pericolosi per la salute umana. La seconda riguarda gli elementi che le case farmaceutiche non dicono di aver inserito nel cocktail vaccinale, e qui entriamo nel penale. Numerose analisi scientifiche indipendenti (una delle quali eseguite nientemeno che da una delle massime autorità ufficiali italiane in merito - il Presidente dell'Ordine dei Biologi!), hanno confermato la presenza di numerosi elementi dannosi e pericolosi per la salute umana, vera e propria spazzatura biochimica.

Esiste una terza argomentazione spesso solo superficialmente affrontata. Si tratta della velatura sulla vera natura degli ingredienti ufficialmente inseriti nei vaccini, indicati nei bugiardini. Chiamare colture organiche umane, le cellule di feti abortiti, equivale a non dire tutta la verità. Definire il mercurio (neurotossico) con una sigla tecnica o commerciale impersonale è pura mistificazione.

Quanto meno siamo di fronte all'occultamento colpevole della vera natura degli ingredienti vaccinali, una procedura che ricorda l'uso del 'latinorum' di manzoniana memoria. Insomma: i vaccini pediatrici sono vere e proprie bombe a tempo, pericolosissime per la salute dell'infante. La propaganda serrata per il loro utilizzo indiscriminato e la demonizzazione di chi instilla dubbi sull'efficacia e sicurezza delle vaccinazioni forzate, dovrebbe far quantomeno riflettere il genitore che ha la enorme responsabilità di seguire le indicazioni della Republic of Italy Spa, oppure agire come istinto e ragione gli consiglierebbero di fare.

Da una intervista al Dr. Sefano Montanari:  

... i vaccini sono prodotti usando ogni sorta di porcheria, da antibiotici controindicati nei bambini a sostanze non utilizzabili per uso umano o animale come il Medium 199, passando per sostanze dichiarate cancerogene da molti anni come la formaldeide, transitando per altre sostanze come l’alluminio che l’Istituto Superiore di Sanità stesso ha dichiarato neurotossico (cosa nota da tempo immemorabile ma qui stiamo parlando di burocrati e non di scienziati) per finire ad inquinanti assortiti, dal glifosato alle nanoparticelle. Questo per non fare che una cernita operata tra un numero incredibile di veleni di ogni specie. A chi avesse qualche dubbio consiglio la lettura delle schede tecniche compilate dai produttori stessi che sono pubbliche anche se i medici, commettendo una grave scorrettezza deontologica, non le fanno leggere ai loro clienti. Dunque, tutto sommato, dal punto di vista tecnico usare tessuti di feti umani non aggiunge molto al cocktail. Un po’ di DNA estraneo non cambierà sostanzialmente un panorama già di per sé non proprio rassicurante. Ma, se tolgo il camice e faccio l’uomo della strada, non posso non restare esterrefatto del quoziente intellettivo e dell’onestà di chi ha sostenuto un’assurdità davvero insostenibile e offensiva verso coloro ai quali è indirizzata.

Da una intervista a Vincenzo D'Anna, Presidente dell'Ordine dei Biologi:

Il Tempo- E i risultati di queste analisi quali sono stati? D'Anna- Hanno rilevato decine di impurità in più lotti. E al momento sono state individuate 43 sostanze improprie, nel senso che lì non si sarebbero dovute trovare. Il Tempo- Improprie? Cioè? D'Anna- Anticrittogamici, diserbanti, glisofato, antibiotici, antimalarici ... Il Tempo- La fermo. Non sono uno scienziato. Se mi dice diserbanti capisco che non dovrebbero esserci. Ma se mi cita gli antibiotici, le chiedo perchè: non devono esserci in un vaccino? D'Anna- No, un antibiotico non deve stare in un vaccino. Un antimalarico neppure. Come un erbicida. Si è trovata alle analisi tutta una serie di inquinanti che lì non dovrebbero esserci ... Il Tempo-In quantità minuscole, spero ... D'Anna- Certo, parliamo di nanogrammi, di nanoparticelle. Ma tenga presente che non si tratta di sostanze ingerite, ma iniettate, assorbite e in alcuni casi (ad esempio l'alluminio) non smaltibili. Ma non è nostro compito accertare né la nocività, né la tossicità dei materiali. Però da quelle analisi è venuto fuori altro. Come l'assenza del virus della rosolia, che in sé potrebbe configurare una frode in commercio, perché migliaia di bambini che si sono vaccinati con quel lotto non sarebbero coperti verso la rosolia. E poi sono state rilevate quantità improprie di dna fetale ... Il Tempo- Dna fetale? D'Anna- Sì, perché i virus vengono fatti replicare per fare le dosi occorrenti su materiale fetale da aborto, oppure su uova di galline. Ed è per quello che trovi i diserbanti o il glisofato, gli anticrittogamici e gli antiparassitari ...

2 commenti:

  1. Anche questo ottimo post va corredato di un video ad hoc:
    https://youtu.be/hwYk9-q8JgE

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