23/01/19

Vivere Sovrappensiero


Esiste uno stile di vita imposto nel mondo occidentale? Senz’altro. E’ ben rappresentato in estrema sintesi dalla pubblicità. Si tratta di un’esistenza incartata da un insieme di fattori, di cui quello economico rappresenta il substrato comune. Un’esistenza mercificata quindi, in cui tutto ha un prezzo e tutto occorre pagare.

Questo stereotipo esistenziale comporta un’infanzia costretta sui banchi di qualche istituto per l’opportuna manipolazione mentale, prosegue con improbabili incarichi impiegatizi per poi assicurare il cosiddetto residuo tempo libero a futili e dannose occupazioni come gli sport meccanizzati oppure i viaggi automatizzati.

Il tutto deve essere accompagnato da un imperioso sovrappensiero, un pensiero debolissimo interdetto alla profondità. Le interazioni con gli altri esseri umani dovranno necessariamente essere ridotte al minimo. Da preferirsi le riflessioni calcistiche oppure sul teatrino politico. Non è da escludersi una sessualità compulsiva, da svolgersi in format preconfigurati.

I momenti importanti non saranno quelli reali ma quelli imposti come esami, sacramenti, promozioni, feste comandate … etc. etc. … in questo quadretto, in cui quasi tutti gli umani vivono, non c’è spazio per la profondità e neppure per l’acuirsi della sensibilità. Occorre reagire ad uno stimolo in un modo prefissato. Tutto il resto è considerato difformità, malattia, eccezione.

Ecco spiegato il successo delle soap opera o dei reality. Sono le riproposizioni sintetiche degli stereotipi per indurre un riconoscimento rassicurante.

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