Paolo Franceschetti - Perché preferisco insegnare il diritto teorico, ovverosia un’utopia, piuttosto che praticarlo. Perché per secoli la
giustizia ha sempre condannato povera gente, contadini, schiavi,
poveri, e mai i ricchi, i nobili, i potenti. E oggi non è diverso. A
essere condannati sono ragazzi tossicodipendenti, contadini, spazzini,
casalinghe, senzatetto, malati di mente, al massimo qualche
studente. Mai politici, magistrati, architetti, avvocati, notai, agenti
dei servizi segreti, poliziotti, carabinieri. Quelli, al massimo, si
“suicidano”.
Perché mi hanno sempre offerto di più per non difendere alcuni clienti che per difenderli, ove normalmente non si ricava nulla. Perché la stragrande maggioranza degli avvocati e
dei magistrati il diritto non lo conosce. E in fondo fa bene, perché il
diritto non viene mai applicato veramente. Perché la difesa dei
deboli non è mai stata possibile nei secoli scorsi, e non si poteva
pensare che dopo millenni di soprusi il cambiamento di un sistema
legislativo potesse comportare anche un cambiamento di mentalità.
Perché non ci sarà
mai una vera giustizia finché non verrà applicato quell’articolo del
codice deontologico secondo cui l’avvocato ha il dovere di dire la
verità e di collaborare col giudice per la ricerca della verità, ma
questo presuppone:
– che i magistrati cerchino la verità e non il proprio interesse, cosa allo stadio attuale dell’evoluzione umana impossibile;
– che gli avvocati non colludano col cliente che delinque.
Perché nessuno vuole
che la giustizia funzioni veramente, e quindi ogni riforma non fa che
peggiorare il sistema già traballante, in quanto tra le tante falle del
sistema, si insinuano e camminano spediti i corrotti, i criminali, i
favoriti. Perché nelle cause più importanti ho sempre vinto dove avevo torto e perso dove avevo ragione. Perché in Italia (ma
anche all’estero) non c’è mai stato un vero processo per strage, o per
un delitto grave, in cui si sia saputa la verità. Perché le leggi sono
fatte da chi commette i crimini più innominabili, e quindi sono già
pensate in anticipo per mandare assolti i colpevoli. Perché volevo fare
l’avvocato per difendere i più deboli, ma poi ho scoperto che spesso il
debole non vuole comunque essere difeso veramente e che la vittima
spesso collude senza saperlo con il suo persecutore.
Perché molti
avvocati sono molto più criminali dei criminali che difendono, e i
giudici sono molto più criminali dei criminali che condannano. Perché la
situazione, oggi, non è diversa da quella descritta da Khalil Gibran un
secolo fa; ma del resto è la stessa situazione che esisteva millenni
fa.Perché finché ogni giurista troverà normale che sia punito l’omicidio
ma si possa andare in guerra a fare milioni morti, che sia punito il
furto ma si possano depredare i cittadini di milioni di euro, nessun
sistema giuridico potrà mai essere chiamato “giustizia”. Perché se non cambia la società è inutile cambiare il diritto.
Condivido tutto. Ho avuto a che fare con la giustizia ben due volte, in entrambi i casi l' obiettivo sia del mio legale che del giudice era condannare. Questo vale anche per gli sbirri, loro hanno il compito di far incassare la macchina della giustizia. Mai e dico Mai, fidarsi Delle forze di PS, mai cedere alle provocazioni che mettono in atto. L' unica maniera per cavarsela e' essere collaborativi , dargli sempre ragione ed alla fine prenderli in giro facendogli capire che sono dei coglioni, ma senza dirglielo direttamente. Tempo fa', camminavo spensierato per negozi ed avevo i jeans strappati Questo particolare ha attirato un carabiniere in borghese, avvicinandomi e chiedendomi se avevo della droga. Ho risposto che che non avevo nulla a che fare con quel mondo e mi sono allontanato. L' agente a quel punto mi ha seguito , si e' identificato e sosteneva di avermi visto mettere qualcosa di sospetto in tasca. L' ho fatto perquisire,gli ho dato i documenti e quando la situazione era diventata imbarazzante gli ho chiesto se era il piu' intelligente della sua famiglia. Ovviamente mi ha lasciato andare anche se era vistosamente deluso. Morale della storia, non date confidenza a persone sconosciute perche' sono sbirri in cerca di inculare un cittadino. State sempre all' erta, evitate ogni possibile contatto con i cani del governo, vestire in maniera adeguata, documenti non scaduti, siate sempre educati e rispondete lucidamente a tutte le domande. Chiaro che poi, gli potete augurare un cancro al cervello a loro e a tutta la famiglia dello sbirro assassino.
RispondiEliminaI sistemi, tutti i sistemi, sono potenziali fonti di pericolo per tutti. Sono schiacciasassi che procedono in modo massimale.
EliminaTutto giusto quel che dice ma e' figura alquanto ambigua questo franceschetti. Anni a parlare della rosa rossa e ora li culo e camicia con la peggior massoneria. E Non dimentichiamoci lo sfavillante mantra per idioti :nam renge kyo.(volutamente scritto sbagliato)
RispondiEliminaIn effetti pare abbia perduto un pò della sua vis degli anni passati. Forse non si rende del tutto conto di cosa siano le massonerie e le cosiddette tradizioni spirituali. Resta però un uomo che ha dato un contributo essenziale alla comprensione delle trame occulte ma poderose delle nostre vite.
EliminaDella serie : ho smesso di fare l'avvocato e ora faccio il paraculo
RispondiEliminaVabbè, non esageriamo. Probabilmente è anche stanco e desideroso di occuparsi di altro, anche forse per proteggersi.
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