10/10/19

Perché non bisogna mai volare Low Cost


Perché occorre evitare di volare in generale ma soprattutto con le cosiddette compagnie Low Cost? Per 3 motivi fondamentalmente: 1) Il motivo ambientale - Le compagnie aeree a prezzi stracciati nascono in concomitanza all'espansione globale dell'operazione 'scie chimiche'. Dato il calo effettivo dei passeggeri verso la fine del secolo scorso, si rendeva necessario un aumento drastico dei voli onde coprire e giustificare le scie chimiche e disporre di ulteriori vettori chimici onde aumentare l'irrorazione globale, da aggiungersi agli esistenti droni militari ed aerei di linea. 2) Il motivo commerciale - Tutti i servizi a basso prezzo favoriscono lo sfruttamento dei lavoratori e si avvalgno di fornitori ai limiti della legalità, andandosi a posizionare verso i limiti inferiori degli standard minimi previsti. 3) Il motivo esistenziale - Siamo già stati vittime di operazioni astute di sradicamento e intorbidimento individuale e sociale. Questa apparente opportunità di muoversi a costi ridottissimi, quasi ovunque, non fa che accrescere il potere di tali operazioni clandestine, che hanno lo scopo di spaesare (letteralmente) l'individuo, promettendo sogni tanto edulcorati quanto inopportuni per un'adeguata centratura dell'individuo nella società. Rendendo facile la fuga, impediscono le giuste lotte sociali locali.

20 commenti:

  1. Le compagnie aeree cosidette "di bandiera" irrorano alla stessa maniera delle low cost con la differenza che un biglietto lo paghi 500€ o piu

    RispondiElimina
  2. Ma cosa credete? Se non irrorassero o somministrassero vaccini tossici, la vita sarebbe migliore? Desideri,sogni, ambizioni sarebbero realizzate? Queste sono solo lamentele per giustificare l' insoddisfazione della vita. il mondo mi fa' tanto schifo che approvo tutto quello che lo danneggia, scie chimiche incluse. Io smaltisco
    batterie,olio esausto, vernice, solventi, nei canali di irrigazione. Non pago le bollette e non contribuisco in niente alla società. Non pago i debiti e non mantengo i figli. Alla faccia di quello stronzo che mi ha imprigionato in questo posto di merda.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anonimo, non provi compassione per gli esseri viventi danneggiati o condotti ad una morte, anche atroce, da veleni buttati nell'ambiente (incluse scie chimiche)? In ispecie se ciò dipende dalla nostra volontà? Non credi che anche animali e piante soffrano e siano nostri compagni in questa esistenza procellosa? Senza contare che tutto poi ritorna indietro (pensa solo ai tuoi figli).
      Ti confesso che anche la mia vita è stata sofferenza; quando poi iniziai a squarciare il velame della matrix (iniziando con le scie chimiche), in pochi anni i pilastri su cui si regge la vita sono caduti quasi tutti.
      Se gli "stronzi" ci hanno convinti a ritornare in gabbia, penso che sia più saggio cercare di capire come funziona questo perverso e crudele meccanismo, condividendo le nostre conoscenze con chi ha aperto gli occhi, al fine di evitare di ricadere nell'inganno. Non credi?

      Elimina
  3. Anonimo sei esacerbato unicamente da te stesso, perche' non puoi non sapere che solo tu, con le tue convinzioni piu' antiche e segrete, hai scelto di recluderti in questo assurdo luogo di dolore variamente dissimulato o differentemente intenso poiche' anche il cosiddetto piacere e' esso stesso una forma differente del dolore

    PERCHE' SOLO NOI BENCHE' INGANNATI ALLA FINE ABBIAMO SCELTO LA DISCESA IN QUESTA DIMENSIONE IPNOTICA E DISTORTA

    Ora ci tengo a dire, proprio in questo preciso istante, io sono esacerbato come e piu' di te

    Mentre ti scrivo mia madre con l'alzheimer sta sclerando nell'altra stanza e io mi affaccio quotidianamente nel mio inferno domestico

    Non ho figli e un domani non gravero' nessuno della mia difficolta'

    Ma come pensavo poc'anzi, in ogni caso il metallo interiore va comunque battuto, fino alla fine e se e' vero come tu qui dichiari che smaltisci rifiuti tossici nei canali d'irrigazione, stai mettendoti da parte altre future discese nel composto velenoso che con grande prova di vilta' ti compiaci di amalgamare e che personalmente ti farei bere ogni mattina per colazione








    RispondiElimina
    Risposte
    1. Innanzi tutto mi spiace sinceramente per la situazione di sua mamma. L' unica cosa che ho imparato dalle mie disgrazie e' capire i problemi altrui.detto questo le assicuro che ho studiato attentamente la mia vita e sono certo, che vi e' un disegno criminoso atto a denigrarmi, a portarmi nel fango. La prego di non guardare le cose in maniera superficiale. Le assicuro che le situazioni spiacevoli non arrivano per caso o in momenti non importanti, no sono studiate e aderiscono perfettamente allo svolgimento della vita. Spesso accade che cadiamo per cose che in realtà non esistono però si manifestano beffardamente nei momenti meno opportuni. Lo ripeto, il " mondo" mi ha sempre preso per il culo, sembra che si divertano. Dovrei rispettare l' ambiente? Accettare e andare avanti? Integrarmi nella società e dire che sono stati anni bellissimi? Senta, io ho capito che qualcuno o qualcosa si diverte a vedermi soffrire e questa cosa opera qui in questo posto, per questo quello che voglio e' bruciarlo questo mondo e non certo rispettarlo. La mia non è rabbia, rancore, odio. È la reazione all' aggressione della mia dignità.

      Elimina
    2. Giovanni, per la salute di tua madre hai provato con le terapie naturali?
      Ti lascio un paio di links:
      https://www.valdovaccaro.com/?s=alzheimer ;
      https://www.dionidream.com/?s=alzheimer.

      Elimina
    3. Cecco Angiolieri: Fabrizio de André S'i' fosse foco https://www.youtube.com/watch?v=e64njjmwLUM .

      Elimina
    4. Grazie Wegan...praticamente attenendomi a dei elementari precetti galenici ho cercato e cerco di farla stare il piu' possibile all'aperto con del moto moderato e alimentazione leggera senza zuccheri industriali, anche se alla lunga non ce la fai da solo e a un certo punto t'insorge dentro una rabbia dolorosissima che ti dilania delle parti della coscienza che fino a quel momento non percepivi
      Allora devi mediare con la badante e cercare di ritrovare l'equilibrio con dei tuoi spazi vitali e proseguire

      E' cosi' perche' uno e' isolato nel suo appartamento cittadino e siamo solo io e lei

      In un contesto maggiormente sano la sua difficolta', che in questo contesto diventa un incubo, se potesse essere accolta nel cerchio delle commari costituirebbe un peso esistenziale irrisorio

      Vado a leggermi i supporti che mi hai indicato

      A ogni modo tutto necessariamente rientrerebbe all'interno di un severo percorso formativo

      Diciamo che in determinati periodi e' come se uno si ritrovasse obbligato a fondere la propria lega emotiva riversandola nel crogiolo arroventato dall'intensita' di un dolore inesprimibile per poi gettarne la colata nello stampo preordinato dalla mutevole necessita', adattarvisi temprando successivamente la sua nuova forma sulla pesante incudine del dovere, battuto con veemenza dai gravi colpi inferti da quel gran fabbro di tutte le anime che e' il Fato.

      Alcune ne distorce per poi fonderle ancora, altre ne raddrizza, unendone o separando le diverse qualita' e sversandone il metallo negli stampi a cera persa che sono i nostri stessi corpi terreni

      Noi saremmo le proverbiali "statue animate" di porfiriana memoria, oltremosse da ragioni siderali

      Il valore di questo passaggio prevede che noi fossimo confitti nel fuoco senza fiamma determinato da intensi dolori e riponendo il senso ultimo della fucina che ci ha forgiato nel puro Nulla

      Una scintilla sarebbe la nostra breve dimora terrena, poiche' tutto cio' e' manifesto si fonde riversandosi nell'inesprimibile

      Non dovremmo rifuggire determinate prove o chiudere gli occhi davanti all'ignoto



      Elimina
    5. Severo percorso formativo, Fato...non so perché, ma penso sempre a macchinazioni arcontiche.
      Sì, bisognerebbe fuggire dalle città per recuperare un poco la salute; spero comunque che tua madre possa ugualmente migliorare.

      Elimina
    6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    7. Esattamente Wegan

      Considero il Fato come la proiezione demiurgica di una imperfetta volonta' ancestrale e che attualizza il divenire in questo piano della manifestazione

      Siamo sottoposti all'azione del Fato e ugualmente possiamo astrarcene ma non senza dolore non senza uno sforzo propriamente elettivo e non senza un principio di gioia reale, che e' estranea ad ogni circostanza di gratificazione meramente fisica

      Una certa severita' congiunta all'autoironia e' d'obbligo al nostro agire in questa dimensione altamente distorta

      Grazie per l'augurio, a ogni modo, in un certo senso, si migliora unicamente estinguendoci

      La consapevolezza in mia madre e' pesantemente declinata ma non completamente dissolta

      Poterla assistere fino a che potro' rientra nell'ambito di una felice disciplina formativa alla mia stessa futura dissolvenza

      Come dire...siamo impotenti ma vibranti di un inesplicabile significato superiore

      Elimina
  4. Diamoci pure del Lei...anche se a questo punto io prediligerei senza ulteriori dubbi il Voi.

    Non apprezzo il "Lei", in quanto attua un sicuro svilimento della persona, isolandola nell'arida formalita' della sua fittizia identita' (identita' giuridica modernamente intesa) e che livella tutti noi dentro una dimensione propriamente fantasmatica

    Il "Lei" svirilizza e raffredda quel principio altamente evocativo della saldezza interiore, che invece il "Voi" possiede rimandando il plurale all'ideale nobilta' di stirpe, della Gens, cui apparteniamo

    Credo che a questo punto anche se tutto precipita, Noi, in ogni caso, dobbiamo provare di renderci intimamente stabili

    Pertanto, caro signore, permettetemi di redarguirVi severamente ma senza asprezza e, credetemi, Vi parlo con cuore aperto, con spirito sincero ed estrema franchezza...come dire...fraternamente...da disadattato, quale io sono, ad altro disadattato

    Un po' come poteva fare Theo rivolgendosi al turbato fratello Vincent

    Voi, siete profondamente scosso (lo saremmo un po' tutti) e, come foste abbagliato da una fosforescenza nera, state equivocando una credibile illusione per la sostanza del vero.

    E' anche certo che la Verita' nessuno puo' arrogarsi il diritto di avere in tasca bella e pronta da mostrare, ma, determinati squilibri emozionali, come quelli che qui con tanto accoramento dichiarate di patire, non costituiscono certamente la disposizione interiore necessaria per potersi orientare in maniera appropriata nei meandri intricati di questo labirinto che e' l'esistenza

    Cosi' dimostrate solo di essere caduto dentro una profonda trappola emotiva

    Se posso, permettetemi che Vi lanci una sorta di cordame riflessivo, sul quale potreste provare di applicare la presa e la capacita' di arrampicata per trarVi fuori dalle pareti scivolose

    Rammentate: non potro' issarvi io, la forza di braccia e gambe dovra' necessariamente essere la Vostra

    Di entita' malevole, sappiamo, e' pieno l'etere e, come gia' sosteneva il robusto Platone: il cielo e' pieno di cose inique, piu' malvage che buone e una guardia fenomenale e' necessaria da tenere in questa immortale contesa

    Voi cosi' non tenete alcuna guardia e dimostrate di agire tanto scompostamente da subire i colpi e gli strattoni da ogni parte

    L'accanimento della sorte sulle nostre rispettive vicessitudini non e' imputabile a nessuno se non all'imponderabile e, comunque, la Vostra sofferenza, il Vostro malessere non deve in nessun caso diventare un pretesto di vilta'

    Negate in questo caso la stessa dignita' personale alla quale vi appellate, cadendo vittima di una perfetta dissonanza cognitiva che sarebbe come se agiste contraddittoriamente in una situazione del tipo: Ecco...all'erta che vogliono aggredirvi!! e prendendo un bastone Voi invece di colpire gli aggressori cominciaste a tirarvi potenti randellate sulla testa

    Proprio questo e' quello che fate quando incrementate un'abbassamento delle frequenze nell'ambiente circostante sversando veleni di vario genere...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...e continuando...Noi non intendiamo credere alla favoletta della perfezione del cosiddetto Creato

      Per dirla in breve, il tanto celebrato equilibrio della natura non sarebbe altro che il saldo ingranaggio biologico determinante la nostra fonda reclusione dimensionale - propriamente astrologica, in quanto segnata dal corso degli astri - e, dunque, noi in questa consapevolezza siamo testimoni a noi stessi della stupefacente prigionia cosmica che patiamo da tempo immemore e voluta da uno pseudo dio che e' il nostro ancestrale nemico e che riveste all'interno delle molteplici rivelazioni distorte, riportate in differenti credo e religioni, il ruolo quanto mai ambiguo di "salvatore"

      L'ambiente quando incontaminato e' si puro ma non immacolato

      Tutto in natura e' agito da una sorda quanto impellente voracita'...

      Elimina
    2. ...e per concludere questa assurda ma pur necessaria filippica


      L'universo intero e' come un immane apparato digerente attraversato da piu' correnti di destini cangianti...


      Ma scomporsi per aver intuito questo e' dar prova di una totale inconsistenza di carattere...perche' dimostrarsi tanto deboli?

      Deboli lo siamo, certo, ma non infimi

      Pertanto, caro signore, lasciate che Vi dica che unicamente la Vostra ombra, la sua proiezione fallata adombra pesantemente il Vostro animo, rendendoVi tanto recriminatorio da sembrare quasi affetto da un patologico alcolismo

      La reazione appropriata, innanzitutto, consiste nel non incrementare l'abbassamento delle frequenze personali e dunque circostanti...

      L'alchimia e' e dovrebbe essere la prima regola di vita di ognuno che sente di aver intuito il Grande Inganno che lo relega alla manifestazione attuale

      Trasmutare pazientemente il velenoso piombo in oro potabile

      Questa e' la giusta attitudine guerriera e non l'altra che Vi distinguerebbe solo come un volgare e tristo avvelenatore

      Sordido vigliacco

      Non siete questo

      Siete ben altro

      Cosa significa recriminare gli anni bellissimi che reputate di non aver mai vissuto?

      Davvero non potrei sapere i Vostri trascorsi

      Sono stati tanto tragici? Siete forse stato abusato da bimbo? Avete patito lutti prematuri? Legittimavate chiunque a farvi delle prepotenze? Accusate deformita' fisiche o qualche forma di menomazione invalidante? La moglie vi ha tradito e abbandonato? Non potrei sapere

      Da quel poco che posso comprendere per me ora sareste come la versione ridotta e maggiormente deteriore di un novello Cecco Angiolieri

      Lui ebbe la sventura di essere atrocemente consumato da quelle stesse fiamme che auspico' di spandere sul mondo, ma Voi, certamente, non possedete nemmeno una frazione dell'antico lume poetico, non vantereste i medesimi prestigi intuitivi dell'Angiolieri

      La reazione appropriata per le continue aggressioni alla Vostra dignita' e' agire proprio in quel fango in cui siete caduto o asfissiarvi per l'eternita'

      Nessuna compiaciuta azione deteriore affranchera' Voi stesso o il Vostro corpo sottile o coscienza dai meschini legami eterico-astrali che qui denunciate di patire

      Tanto piu' reagite con veleno maggiore sara' il ritorno del veleno in Voi

      Di questo dovete essere consapevole e agire conseguentemente

      Cosi' Vi comportate da schiavo e in schiavitu' rimarrete per una durata indefinita di cui l'esistenza fisica attuale non rappresenta altro che una frazione infinitesimale

      Siamo intagliati nella materia e per elaborare un'azione appropriata non bisogna stare a pensare all'acquisizione di soli vantaggi materiali, sebbene le verita' spirituali ci sono precluse, un determinato agire dignifica la presenza, elevandola dal ricatto divino che la configge in chiusure multiple in questa assurda realta'

      La Grammatica Operativa e' una e non e' quella che Voi dichiarate di applicare

      Questa reslta' illusoria e' la nostra stessa dimensione percettiva distorta, che dobbiamo rettificare con provata pazienza come fossimo dei novelli Giobbe

      In fondo, come recita un antico adagio ripreso anche da un film dei nostri tempi,

      Che uomo e' chi non lascia il mondo un posto migliore di come l'ha trovato?





















      Elimina
  5. ...insomma...il disegno criminoso ce lo hanno saldato intimamente sovvrapponendo alla coscienza l'identita' volgare dell'ego e solo un ego incontrollato determina le afflizioni morali, gli stati depressivi, gli atteggiamenti recriminatori

    Occorre da Qui e Ora cominciare nuovamente e, appellandosi a ogni nostra residua forza interiore, cercare di determinarsi quali autentici samurai sdentati

    Gravi allegorie di novelli samurai domestici

    RispondiElimina
  6. Risposte
    1. Semper et alacriter!
      Giovanni, posso chiederti dove attingi cotanta conoscenza (la saggezza penso la si maturi cammin facendo)?

      Elimina
    2. Ciao Wegan...e' che ci ho le midolla intrise di passione e seppure difetto in preparazione una determinata corrente di buon senso sembrerebbe come affiorare da se' alla cosiddetta attenzione del cuore

      Poi non saprei...uno all'interno del suo cammino cerca di attingere la dove meglio ritiene sia valido un certo sostentamento

      La risposta all'anonimo contaminatore e' ironica ma sono convinto dell'essenziale attitudine che intendevo esporre forse troppo bislaccamente

      La saggezza esiste?

      Forse propenderei piu' per una forma di mitezza introspettiva

      A ogni modo il giro di boa dei cinquanta l'ho lasciato alle spalle e non saprei (come nessuno di noi del resto) quanto tratto di navigazione rimane...se mai approdero' a qualche lido ameno o in porti infernali o se saro' destinato a essere duramente sferzato e frantumato da qualche tempesta

      Per ora avanziamo tra le fitte nebbie commiste alla chimica dei tempi nuovi

      Qui, seppure talvolta con le lacrime agli occhi, mi diverto a lasciare delle brevi considerazioni, un po' come fossero la ridottissima testimonianza di un nano del nostro tempo



      Elimina
  7. Concordo e aggiungo che Quello che anonimo percepisce come "dignita'" e' in realta' il suo ego. La dignita' e' un sentimento nobile e non vendicativo. La dignita' e' l'autostima che tutti dovrebbero avere verso se stessi. Una persona dignitosa non avvelena falde acquifere e non odia tutto e tutti. Ti stai comportando alla stessa maniera di chi critichi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo che un distacco dal mondo materiale imposto sia comunque necessario per preservare le nostre residue doti intellettuali. Nuotiamo in una fanghiglia dissonante. Occorre considerare cose, persone ed azioni in un contesto assoluto. Impresa ardua.

      Elimina

I COMMENTI RIPETITIVI, VOLGARI OD OFFENSIVI VENGONO RIMOSSI A DISCREZIONE DEGLI AMMINISTRATORI DEL BLOG