29/05/18

Il destino dei porta-bandiera


veritas vincit - Quell’immagine del portabandiera che, durante l’assalto alla baionetta, stramazza a terra colpito e non più si rialza, con la sacra bandiera che giace nel fango. Ma ecco che un ardito sopraggiunge, la raccatta e riparte all’attacco insieme agli altri eroi. Quell’immagine ci è stata mostrata da innumerevoli film, dove alla fine erano sempre i buoni quelli che vincevano. Ora siamo nella fase dell’incertezza. Ora stiamo aspettando che l’ardito assalitore successivo raccolga la fiaccola caduta nel fango e riprenda la corsa verso le mitragliatrici. Stiamo aspettando ma non sopraggiunge nessuno. La carica degli arditi sembra congelata immobile da un regista in vena di scherzi. La bandiera è ancora nel fango. A Paolo Savona è andata anche bene. Il nemico non scherza e le sue mitragliatrici falciano allegramente gli assalitori. Soprattutto non guardano in faccia a nessuno: plebei o aristocratici, se non chinano la testa di fronte agli usurai, qualche meccanico sabotatore si trova sempre. Savona è stato risparmiato per la sua età, in quanto ottuagenario. Ma cosa succederà al prossimo portabandiera?


28/05/18

La Rivoluzione mancata


Mattarella (presidente eletto da un parlamento da lui stesso giudicato illegittimo) ritira l’incarico ad un presidente del consiglio, diretta espressione delle forze politiche uscite vincitrici alle scorse elezioni. Con evidenza, non si va al governo se non si ha l’appoggio delle cosche occulte che governano di fatto il paese e l’Europa. La volontà del popolo è stata tradita ed il popolo che fa? Sciopera ad oltranza erigendo barricate nelle pubbliche vie? Accende falò davanti al Quirinale per riottenere qualche briciola di democrazia perduta? No, attende attonito od indifferente l’ennesimo governo fantoccio delle banche, delle cosche e delle massonerie (che poi sono la stessa cosa).


Un’ennesima lezione al popolino che pensava di aver compreso la costituzione ed espresso chiaramente la sua volontà. L’Italia non è una democrazia ma una Spa, regolarmente registrata. Gli azionisti di maggioranza sono il Vaticano, le banche, le massonerie, le cosche (sempre la stessa cosa, beninteso). Gli azionisti di minoranza siamo tutti noi, quei 60 milioni di individui impoveriti, ricattati, malmenati, avvelenati ed oppressi.

Roma Chimica - 27/05/2018




25/05/18

Intervista sulle Scie Chimiche


Le scie chimiche sono una spaventosa realtà. Questa continua aratura e semina pervertita dei cieli sta imprimendo il suo impatto a tutta la biosfera terrestre. Tutto è stato contaminato, tutto sarà plasmato. Possiamo solo immaginare come sarà il pianeta al termine di questa impressionante operazione funesta. Gli obiettivi finali di questo enorme sforzo bellico contro madre natura sono, a mio parere, ben riassunti dai contenuti di questa ipnosi conoscitiva condotta da Lucio Carsi.

La vita sintetica potrebbe addirittura assomigliare a quella organica. Lo scivolamento dalla natura alla robotica potrebbe avvenire così lentamente da non dare nemmeno troppo nell’occhio. Comunque sia, quando la fusione naturale/artificiale sarà completata non ci saremo più noi ma una nuova razza di cyborg manipolabili e decerebrati. Non tutto è perduto però. Il corso degli eventi non è segnato.

La guerra multilivello contro l’umanità è giunta al suo culmine ma il fatto che avvenga in clandestinità dovrebbe farci meditare su di un nostro ruolo possibile se acquisissimo un minimo livello di consapevolezza sul tema. Purtroppo vedo i miei simili anche ambientalisti - nella migliore delle ipotesi - perduti tra cocktail ed incontri fighetti, raccolta fondi ed iscrizioni al WWF: tempo perso, energie sprecate. La macchina della distrazione e della bassa seduzione è efficace come non mai. Il narcisismo ha preso il posto dell’attivismo.


Non è questo il caso dell’accalorata ed interessante intervista ad Enrico Gianini, di cui caldeggio la visione. Non tutti gli uomini sono uguali e sul tema scie chimiche un giorno l’umanità superstite saprà riconoscere chi ha combattuto, chi ha deriso e chi ha addirittura collaborato, sempre che si tratti di esseri umani, beninteso. 

Riporto l’introduzione al video: intervista ad Enrico Gianini, l'operatore Aeroportuale di Malpensa che alza il velo e denuncia l'operazione SCIE CHIMICHE. Un'accusa unica e, potete immaginare quanto, coraggiosa da parte di un addetto ai lavori contro la Geoingegneria clandestina. L'attenzione dei Servizi Segreti è altissima per nascondere il crimine più massiccio che la storia umana ancora si rifiuta di testimoniare. Il mondo è governato da ombre ma, fortunatamente, illuminato qua e là da esseri che brillano di una luce particolare. Costoro andiamo cercando, costoro vi proponiamo. A te decidere se affacciarti alla luce o all'ombra.

23/05/18

Identità Digitale: chi siamo realmente?



Stefano Castelnuovo -  Il web e lo sviluppo dell’Internet of Things portano ad una pluralità di identità digitali, ormai fuori dal controllo dell’utente. “Oggi non siamo più chi diciamo di essere, ma siamo cosa Google dice di noi!”: è questa la “sentenza” pronunciata da Stefano Rodotà, intervenuto al convegno “Identità ed eredità digitale” organizzato dall’Università Bocconi di Milano. Il famoso giurista, politico e accademico italiano ha infatti sottolineato come la questione dell’identità sia oggi una tematica di grande attualità sia da un punto di vista legale che per quanto riguarda la privacy. “Il confine tra identità reale e digitale è diventato molto labile poiché ormai la frontiera tra fisicità e digitalità è stata troppe volte superata. – ha spiegato Rodotà – E’ errato pertanto rimanere prigionieri di queste distinzioni: con l’avvento dell’internet 2.0 l’identità è unica.”

Un concetto di per sé molto semplice quello esposto dal giurista, ma che nella pratica non lo è per niente. Questo perché un’identità che è sempre più digital porta con sé diverse problematiche, questioni ormai sulla bocca di tutti e in alcuni casi passate pure per le aule dei tribunali. L’esempio più lampante è quello del “diritto all’oblio” discusso dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea: i cittadini europei hanno il diritto di chiedere ai motori di ricerca di eliminare dalle loro pagine i link a risultati “inadeguati, irrilevanti o non più rilevanti, o eccessivi in relazione agli scopi per cui sono stati pubblicati”. Questo significa la possibilità di far scomparire frammenti di sé da internet, eliminare parti della propria identità digitale a favore della privacy. L’essere quindi “quello che Google dice che noi siamo” non è poi così scontato. L’identità digitale risulta pertanto parziale, ma soprattutto sempre più frammentata: il suo controllo non esiste più.


“Oggi con l’avvento dei Big Data, le società sono in grado di prelevare, conservare e analizzare numerose informazioni che riguardano il nostro comportamento su internet e non solo. – ha spiegato Rodotà – Ognuna di queste organizzazioni possiede una diversa parte di noi, una nostra possibile identità che varia a seconda di chi e cosa abbiano raccolto. Le identità online risultano quindi potenzialmente infinite e alcune non sappiamo neppure di averle: controllarle tutte appare molto difficile, se non impossibile”.

E in futuro? La questione sarà ancora più complessa. Questo perché siamo soltanto all’inizio dell’avvento dell’Internet of Things: secondo IDC entro il 2020 saranno connessi ad Internet oltre 30 miliardi di dispositivi in tutto il mondo. Tutto ciò significa altri dati su di noi, come se quelli già a disposizione non bastassero. Il rischio è quello di “essere conosciuti” meglio dai computer piuttosto che da noi stessi. Un’affermazione che però non riguarda soltanto il presente - chi siamo oggi - ma anche riferibile a chi saremo nei prossimi anni: gli strumenti di business intelligence infatti, sulla base delle informazioni ottenute nel corso del tempo, possono effettuare previsioni statistiche su quali saranno i nostri comportamenti in futuro. Un marchio, quello che ci verrà applicato, che ci accompagnerà e che sarà difficile da perdere, un po’ come avviene nella vita reale.

Ricapitolando: essere chi diciamo di essere non è sufficiente, e lo stesso vale per quello che Google dice noi. Combinare le due cose appare l’unica via possibile, anche se non sempre si tratta di una soluzione esaustiva. Ritorna pertanto la questione iniziale: chi siamo veramente? Lo scopriremo mai? Una questione complessa che, non a caso, costituisce una delle domande che i filosofi continuano a domandarsi da millenni.

21/05/18

Scusate se insisto, ma ...


Scusate se insisto ma caldeggio la visione di questo spezzone di ipnosi conoscitiva sulle scie chimiche. La durata è limitata a 20 minuti circa. Ciò che ne viene fuori è un’estrema sintesi ma rispecchia i timori più fondati dei maggiori esperti in merito. Le motivazioni energetiche ed eteriche delle tante operazioni di manipolazione della biosfera terrestre sono essenziali per darsene una ragione. Se non realizziamo la presenza della nostra sfera energetica, dei tanti tentativi di predazione da parte di entità ferine, dell’unicità del genere umano in un contesto vasto, rischiamo di perdere di vista gli obiettivi finali del contendere, soffermandoci invece su particolari di poco conto. Il quadro d’insieme è coerente, si intreccia alla manipolazione di tutta la vita organica ed alle intrusioni elettroniche e robotiche sempre più pervasive ed ormai occultate ai nostri limitati sensi. Fatemi sapere cosa ne pensate.

18/05/18

Arte e le infinite possibilità dell'Immaginazione


Jon Rappoport - "Molte persone hanno paura dell'arte. Perché? Perché l'arte dice che la realtà non è finita. Questa realtà - quella che tutti conosciamo - non è l'unica. Un numero infinito di realtà può essere immaginato e inventato." - "Le persone che dicono di non avere immaginazione stanno immaginando di non avere immaginazione." - "Gli atomi del corpo e gli atomi dell'universo aspettano che l'immaginazione doni loro più vita".

"Gli artisti dicono: 'Non importa in quale Super-Realtà credi, non importa quale cosmologia accetti, l'immaginazione può andare più lontano. Non esiste una mappa finale'." - "Gli artisti dicono: 'Il tuo futuro è molto aperto. Puoi inventarlo. Oppure puoi permettere a qualcun altro di inventarlo per te". - "Gli artisti forniscono risposte a domande che non sono state ancora poste. Questo disturba le persone che vogliono passare la vita a risolvere problemi pre-impostati."

"Il Labirinto è dove si trova la maggior parte delle persone. Vivono le loro vite camminando attraverso sentieri che si aggirano intorno a luoghi che hanno già visitato. Provano, ripetutamente, un numero relativamente piccolo di emozioni. Pensano di aver bisogno di una mappa per fuggire. Ma una mappa è ciò che li ha portati nel Labirinto, in primo luogo. Una mappa è un sistema. Per lasciare il labirinto, hanno bisogno di qualcosa che va oltre i sistemi. "

"L'immaginazione è più di uno strumento. Colora tutta la coscienza. Capisce che ciò che già esiste è solo una via d'uscita verso il futuro e che il futuro è aperto, senza limiti. Qualcuno potrebbe aver già inventato il futuro per tutti gli altri, ma può essere deragliato, può essere soppiantato."

"Pittori come Kandinsky, Klee, Matisse e Redon hanno capito che quello che stavano inventando era reale almeno quanto quello che la gente considerava essere la realtà. I pittori lo hanno capito, ma non ne hanno parlato. Non hanno espresso le loro intuizioni in termini così audaci. Si resero conto che li avrebbe esposti al ridicolo. Da chi? C'è un gruppo sul pianeta Terra che funziona come Guardiano della Realtà; e poi c'è un gruppo molto più grande, i maleducati dei Guardiani. Questi due gruppi comprano e vendono la Realtà Ordinaria. "

"Una persona ha un problema. Cosa succede quando ha provato tutte le soluzioni familiari e non funzionano? Deve immaginare una nuova soluzione e metterla in atto. Cosa succede se dice che non ha immaginazione?" - "Smetti di pensare a te stesso come un essere umano ordinario che ha problemi ordinari che devono essere risolti. Questo è quello che ti ha pregiudicato in primo luogo."

17/05/18

L'Architetto, le Scie Chimiche e il SuperComputer


Di seguito, un'interessantissima ipnosi conoscitiva sulla consistenza fisica, sui mandanti e sugli scopi delle scie chimiche condotta dall'ottimo Lucio Carsi. Queste ricerche diventano sempre più acute e dettagliate, in grado di fornirci spunti di riflessione importanti e ponderosi. Si ottengono purtroppo nette conferme alle ipotesi dei ricercatori indipendenti più seri e preparati sulla prossima robotizzazione della biosfera terrestre. Ma guardiamoci attorno: tutto procede in questa direzione. Il progetto agghiacciante di apporre un'interfaccia rtobotica a tutte le forme di vita organica (noi esseri umani ben compresi ovviamente) sarebbe quindi a buon punto.


Molti sono i kapò (dis)umani che prestano la loro solerte opera all'oscuro progetto, moltissimi sono i nostri simili sedotti da questa entropica prospettiva. L'elettronica applicata è seducente per i più, dona sicurezza ed un certa qual vaga idea di immortalità. Si tratta invece solo di una forma totalitaria di predazione di schiavi annichiliti e consenzienti, di esseri invero potenzialmente liberi. Quando la macchina avrà infatti preso il controllo definitivo, non ci saranno più spontaneità, emozione, creatività, immaginazione. Buona visione.

14/05/18

Il Sacrificio del Principe MORo


Il coinvolgimento di alcuni settori delle istituzioni nel rapimento ed omicidio di Aldo Moro si rende sempre più evidente dalle analisi e dalle ricostruzioni giudiziali di quei tragici giorni. Riporto pertanto un articolo del 2014 che può aiutare a far luce sui reali moventi di quel gesto, sulla cupola esoterica che dirigeva le azioni e in generale sulle motivazioni occulte dei cosiddetti ‘eventi storici’ che i media di regime sottopongono quotidianamente alla nostra dis-attenzione. Si è trattato di un sacrificio augurale e di una secolare vendetta trasversale? L’articolo:

Giunge ora la notizia che  due membri dei servizi segreti si siano adoperati in Via Mario Fani, a favore delle BR, il giorno del cruento rapimento del Presidente Aldo Moro. Sembrerebbe dunque che lo Stato italiano, o parti di esso, abbiano quantomeno assistito all’opera nefasta delle Brigate Rosse contro uno dei massimi esponenti delle istituzioni! Qual'è la verità?

La verità in proposito, ce l’ha suggerita l’Avv. Paolo Franceschetti nel corso dei suoi originali interventi radiofonici, reperibili nel suo blog personale. Qui di seguito proverò a riassumerli in estrema sintesi. Qual è quindi il motivo per cui Aldo Moro è stato rapito e poi ucciso secondo Franceschetti?

Cominciamo dai luoghi: Mario Fani (la Via a lui dedicata che fu il teatro dell'eccidio degli agenti della scorta) era originario di Viterbo (città la cui patrona è Santa Rosa) e fondatore del Circolo di Santa Rosa. Michelangelo Caetani era un pre-europeista nonché noto dantista (la Divina Commedia è il ‘testo base’ dell’ordine esoterico della Rosa Rossa). Nella Via Caetani inoltre (luogo in cui fu ritrovato il corpo dell'on. Moro nel bagagliaio di una Renault Rossa) sono presenti delle antiche targhe di travertino, affogate nell’intonaco, con la dicitura ‘Accademia di Santa Rosa’. Caetani inoltre era la casata del papa eretico Bonifacio VIII, sul trono pontificio al tempo di Filippo il Bello e del processo e strage dei cavalieri templari. Che cosa c’entrano i templari? C’entrano perché il rapimento di MORO avviene a 666 anni dal giudizio ed esecuzione di  Jacques da Molay, l’ultimo comandante dei templari. I templari inoltre, con la loro attività finanziaria, avevano avviato secoli orsono una sorta di unità economica europea di fatto, presenti com’erano in tutta Europa e nel vicino oriente. Luogo dell’eccidio è stato dunque ROMa ed a venire processato ed ucciso è stato il Principe temporale della Chiesa Cattolica romana, il democristiano Aldo MORo.

MORo, MORetti, MORucci … già le assonanze sono parecchie, ne possiamo rilevare una però particolarmente significativa: quella del Principe MOR. Ne LA CITTA’ DEL SOLE di Tommaso Campanella, il Principe MOR è uno dei personaggi che detiene il potere temporale in quel costrutto utopistico che è la Città del Sole, preludio ideale, assieme a L'UTOPIA di Tommaso MORO, alla 'NUOVA ATLANTIDE' di Bacone ed alla ‘Repubblica’ di Platone, di quella costruzione faraonica e di chiara origine esoterica che è la COMUNITA’ EUROPEA. Ricordiamo infine la famosa fotografia in prigionia dell’On. Moro che stringe in mano il quotidiano ‘La Repubblica’, ovviamente. Per ultimo, anche Tommaso MORO viene processato e giustiziato, dopo 55 giorni di prigionia, dopo aver scritto 9 lettere alla figlia. Ricordate le celebri lettere dell’On. MORO dalla sua prigionia durata 55 giorni? Coincidenze? Impossibile.

Per concludere, secondo questa ricostruzione, occorrerebbe quindi inquadrare il rapimento e l’esecuzione dell’On. Moro come un sacrificio propiziatorio per la nascita della futura e nefasta Comunità Europea ed inoltre come atto di vendetta postumo per il processo e l’eccidio dei templari e del loro leader Jacques da Molay. La Chiesa di Roma scomunica e condanna i templari? 666 anni dopo a Roma, i templari condannano il rappresentante del potere temporale di quella stessa istituzione, Aldo Moro, propiziandosi inoltre la continuazione dell'allora nascente programma di unificazione economica europea di antica origine templare.

Ulteriori particolari possono essere recuperati dalle importanti trasmissioni radiofoniche di Paolo Franceschetti. Debbo solo aggiungere di aver personalmente verificato sul posto le rivelazioni dell’Avvocato trovandole assolutamente corrette e pertinenti. L’allusione continua alla Rosa Rossa è, secondo Franceschetti, la firma dell’organizzazione esoterica rosacrociana che impone da sempre i suoi diktat al nostro paese e che si trova coinvolta in tutti i momenti salienti della nostra recente e tormentata storia patria.