30/12/18

Parigi è una Bolla Esistenziale


Forse i parigini hanno cominciato a comprendere di vivere in una bolla esistenziale gestita dall'alto. Una città dove un presidente può far erigere una piramide egizia in pieno centro oppure un mega arco di trionfo nella immediata periferia, il tutto rispettando assi e simmetrie proprie dell'antica città egizia di Luxor.


I linguaggi architettonici ed urbanistici non mentono mai. Sono destinati a durare nei secoli ed è per questo che sono da sempre sotto esclusivo controllo delle elite di potere, assieme alla toponomastica. L'imprinting architettonico irradia la sua influenza tutt'attorno, di rimando con edifici associabili espande perentoriamente il concetto che è alla base della sua genesi.


La rivolta nelle periferie è diretta conseguenza di un campo magnetico che si indebolisce, dal centro verso l'esterno. Dobbiamo ricordare quell'antenna esoterica che è il traliccio di Eiffel. Un'agopuntura a livello urbano, quando ancora non esistevano i ripetitori per la telefonia a svolgere il ruolo di malefici obelischi per il controllo della popolazione. Un controllo sottile, mentale, eterico. Difficile da misurare.


Oggi sono i gilet gialli a contenere quella sensazione di artificio, di non appartenenza, di sovracostruzione massiva eppure suadente che pervade l'essere umano e le masse. La città dei lumi artificiali. Un paese parigicentrico che si poggia su un soffio di vento. Un paese in cui tutto funziona perché il tutto deve coprire il senso stesso della sovrastruttura. Un bel vestito dell'imperatore nascosto, ma poi neanche tanto. Una struttura concatenata da cui nessuno viene escluso.

La Francia moderna è il modello di riferimento dei paesi europei. Il paese del controllo totale all'insegna di diritti in realtà inesistenti. Un paese che può mettere tutto in discussione tranne se stesso. Un paese in realtà fragile ma che ama ergersi a grande potenza in un gioco continuo tra vertice e popolazione, centro e periferie, alto e basso.

Lo stato pervasivo come un grande padre tentacolare. Un sigillo di appartenenza che è in realtà un marchio di possesso. Una partecipazione che ha l'amaro sapore della coercizione in un contesto offerto, in pura immagine, come il migliore possibile. Questa è la bolla esistenziale da cui i parigini dovrebbero scostarsi per poter meglio comprendere se stessi.  

27/12/18

Terraformare Marte grazie ai Media


Avete notato? Da quando è iniziata la colonizzazione robotica di Marte, abbiamo assistito ad uno stillicidio di notizie riguardanti la sua atmosfera e la presenza di acqua. Piano piano, da pianeta arido, caustico e privo di vita, siamo passati ad un quadro molto più rassicurante. Dalle prime spedizioni Viking giungevano fotografie disperanti: il cielo era rosso fuoco, così come il suolo. Sassi grigi ed aguzzi costellavano il paesaggio secco come un deserto.

Poi le prime sonde più recenti hanno cominciato a suggerire la presenza dell'acqua ed infine a provarla per giungere all'oggi in cui viene diffusa una trionfante foto del cratere Kurolev pieno di ghiaccio!

 
Tutto ciò è molto esilarante. La NASA non cessa di stupire con le sue mirabolanti ricostruzioni grafiche. Probabilmente è tutto un prodotto di finzione al soldo della peggiore astropolitica. Si vuole dare l'impressione di una meta raggiungibile, desiderabile, abitabile. Magari nei prossimi mesi ci comunicheranno di aver trovato delle forme di vita primitive (batteri, virus?) e che l'atmosfera non è poi così irrespirabile ... miracoli della propaganda.
 
 
Marte così nel pensiero delle masse ha cambiato pian piano aspetto. Probabilmente tutte le missioni sedicenti marziane sono state condotte in un isola vicino alla Groenlandia il cui suolo, a dispetto del nome, appare di un confortante colore rossiccio. Un lieve viraggio del celeste del cielo sempre verso il rosso ed il gioco è fatto.
 
 
Resta solo da comprendere perché si sia scelta questa forma di comunicazione a singhiozzo. Forse perché si è deciso di rendere la meta Marte più vicina del previsto? Stanno per essere spesi miliardi di dollari per una improbabile missione marziana. Probabilmente è tutto pronto per creare un pianeta specchio, una pseudo locazione, un luogo immaginario in cui condurre vite parallele inesistenti. Tanto l'unico ente fantaparamilitare che può confermarlo o meno è la NASA stessa. Ricordiamo che NASA è l'acronimo di National Agency of Space Actors!

24/12/18

Intanto, a Parigi...


La protesta dei Gilet gialli non si placa. A Parigi la polizia fatica ormai a frenare le rivolte. In alcuni paesi europei si assiste al fenomeno del contagio. Le genti europee sono stanche di subire i diktat di quattro burosauri non eletti al soldo di tre famiglie di banchieri al servizio di un tizio cornuto. Non possiamo dire al momento se questa rivolta sia genuina o meno, resta il fatto che è senz'altro giustificata e comprensibile. L'imposizione del nuovo ordine mondiale deve necessariamente (e letteralmente) passare sopra i corpi dei cittadini europei?

In Italia i media hanno avuto evidentemente l'ordine di non divulgare notizie circa i tumulti d'oltralpe. Come al solito a questo sopperiscono i blog e i social. Non credo che questa rivolta si spengerà presto. Stiamo ad osservare. Se dovesse riuscire a far inceppare i meccanismi dell'europlutocrazia, anche se per pochi mesi, allora sarà servita a qualcosa. L'imposizione del nuovo ordine mondiale deve essere evidentemente conclusa a breve: quelli la hanno una fretta (letteramente) dannata.      

23/12/18

E' Tempo di dire NO alle Vaccinazioni


Da un articolo del quotidiano ‘Il Tempo’, un’intervista a Vincenzo D’Anna - Presidente dell’Ordine dei Biologi - da cui emerge, solo parzialmente a mio parere, in cosa consistano le vaccinazioni ed a cosa servano realmente. Leggete l’esplicita intervista (le enfasi sono mie):

Il Tempo- Lei è presidente dei biologi italiani. Devo farle la domanda di rito: sarà mica uno di quegli estremisti no vax?
D'Anna- Io? No, assolutamente. Come tutti i biologi credo nella utilità delle vaccinazioni, sono un pro-vax. E non è manco a tema l'utilità o meno dei vaccini in queste analisi di laboratorio. L'indagine è stata sulla qualità della realizzazione dei prodotti messi in commercio, non sull'efficacia o meno teorica del vaccino.
Il Tempo- E i risultati di queste analisi quali sono stati?
D'Anna- Hanno rilevato decine di impurità in più lotti. E al momento sono state individuate 43 sostanze improprie, nel senso che lì non si sarebbero dovute trovare.
Il Tempo- Improprie? Cioè?
D'Anna- Anticrittogamici, diserbanti, glifosato, antibiotici, antimalarici...
Il Tempo- La fermo. Non sono uno scienziato. Se mi dice diserbanti capisco che non dovrebbero esserci. Ma se mi cita gli antibiotici, le chiedo perchè: non devono esserci in un vaccino?
D'Anna- No, un antibiotico non deve stare in un vaccino. Un antimalarico neppure. Come un erbicida. Si è trovata alle analisi tutta una serie di inquinanti che lì non dovrebbero esserci..
Il Tempo-In quantità minuscole, spero...
D'Anna- Certo, parliamo di nanogrammi, di nanoparticelle. Ma tenga presente che non si tratta di sostanze ingerite, ma iniettate, assorbite e in alcuni casi (ad esempio l'alluminio) non smaltibili. Ma non è nostro compito accertare né la nocività, né la tossicità dei materiali. Però da quelle analisi è venuto fuori altro. Come l'assenza del virus della rosolia, che in sé potrebbe configurare una frode in commercio, perché migliaia di bambini che si sono vaccinati con quel lotto non sarebbero coperti verso la rosolia. E poi sono state rilevate quantità improprie di DNA fetale...
Il Tempo- Dna fetale?
D'Anna- Sì, perché i virus vengono fatti replicare per fare le dosi occorrenti su materiale fetale da aborto, oppure su uova di galline. Ed è per quello che trovi i diserbanti o il glisofato, gli anticrittogamici e gli antiparassitari...
Il Tempo- Ma in un vaccino non dovrebbero esserci quelle tracce per quanto minuscole, no?
D'Anna- Certo che non devono esserci...
Il Tempo- E non c'è stato un esame pubblico di laboratorio su quelle dosi?
D'Anna- Lei l'ha visto? Ne conosce i risultati? Purtroppo c'è una aporìa giuridica: i test sul prodotto finito non sono obbligatori per il produttore. Li dovrebbero fare le strutture statali che proteggono la salute dei cittadini. Ma io non le ho mai viste. Anche perché qualsiasi risultato è tenuto segreto un po' come la ricetta della Coca Cola, per evitare che qualche concorrente copi la formula industriale di produzione del vaccino.
Il Tempo- Ma se nei laboratori di Stato fossero emersi i clamorosi risultati che stiamo citando, che cosa sarebbe accaduto?
D'Anna- Avrebbero dovuto chiamare il produttore dei vaccini e chiedere spiegazioni. Certo dovrebbero chiedere come fanno ad esserci gli anticorpi della rosolia se non c'è l'antigene? Per quanto riguarda il vaccino per tetano, difterite etc... non sono stati trovati quattro distinti tossoidi (che sono antigeni proteici) come dovrebbe essere, ma una sola macromolecola fatta da queste quattro proteine denaturate (quelle del tetano, difterite, etc...) dalla presenza di un conservante come la formaldeide. Questa macromolecola precipita al fondo della provetta e attaccata con tripsina non risponde...
Il Tempo- Qui seguirla diventa difficile. Vado al sodo: non dovrebbe accadere così in quei vaccini. Questo mi vuole dire?
D'Anna- Esatto. Dovrebbero esserci le quattro proteine dei vaccini previsti che se attaccate con tripsina dovrebbero sciogliersi. Questo non accade, e quindi nella macromolecola non ci sono solo proteine. Faremo un esposto all'Aifa e all'Ema per capire se sono a conoscenza di queste cose.
Il Tempo- Nei primi lotti di vaccini doveva esserci la rosolia e non c'è. E mi è chiara l'inutilità. Capisco meno le conseguenze della macromolecola in questi altri vaccini...
D'Anna- Primo: anche tutto fosse lecito ed innocuo al minimo bisognerebbe informarne le autorità ed i cittadini che usano i vaccini. Secondo: in questi vaccini è stato riscontrato un numero significativo di peptidi (cioè frammenti corti di sequenze di aminoacidi) di origine batterica, probabilmente provenienti da batteri avventizi che contaminano le colture. A questi si aggiungono 65 sostanze chimiche contaminanti, 35% note, (finora abbiamo replicato i risultati su un solo lotto, l’unico disponibile tramite le farmacie su tutto il territorio italiano da oltre un anno), di cui 7 sono tossine chimiche, anche questi composti devono essere confermati nella struttura da uno studio con standard di controllo.

La Scienza scientista ed il suo Oppio

 
Quando sembra essersi persa la speranza, ecco il fisico onesto che ammette di non comprendere il funzionamento dell'acqua. L'H2O è ancora un mistero per la scienza scientista. La materia oscura è oscura per chi ha tarati i sensi solo per quella chiara. Senza materia oscura nulla si muove, nulla sta in piedi ed il bosone di Higgs non esiste. Tutto è energia e nulla è la massa. Ma la materia oscura deve pur esistere, altrimenti nulla sta in piedi.
 
 
Neanche l'universo la luce della scienza illumina in un corto circuito tra osservatore ed osservato. La mente dello scientista si perde tra ragionamenti banali, cerca compensi, contrappesi, soluzioni di un insoluto mondo che percepisce il suo stupore.
 
 
Gli alberi sono altruisti, comunicano tra loro anche a distanza di chilometri, formano un insieme ancora tutto da decifrare. Tutto fugge alla comprensione. Felicemente l'universo va altrove. Lo scientista si rammarica ma in tutta honestà gioisce.
 
Mistero dell'acqua, della materia, dello spirito e dell'energia. Mistero della fede. Mistero dell'uomo incaricato di decifrare il codice del cosmo. Quando si rassegnerà a lasciarlo a se stesso? Egli costruisce macchine abnormi per comprenderne il funzionamento, l'essenza, come un innamorato psicotico fa con la sua amata. L'amore vero rifugge il controllo e la definizione. Si bea di se stesso. Non conosce gelosia, non desidera avere aggio, lascia vivere ed osserva di lontano.

22/12/18

Dire NO agli sbarchi proprio sotto Natale?


Adnkronos: Open Arms, Salvini dice no allo sbarco - Il neonato per il quale è stato lanciato stamane l'appello dall'organizzazione spagnola, e dal suo fondatore Oscar Camps, è sbarcato insieme alla mamma a Malta, che ha però rifiutato gli altri migranti a bordo della nave, soccorsi nei giorni scorsi dalla Ong da tre imbarcazioni diverse alla deriva. A dirlo è il ministro dell'Interno italiano, Matteo Salvini, che ha ribadito la decisione di chiudere i porti alla Ong. "La mia risposta - ha ribadito il ministro dell'Interno - è chiara: i porti italiani sono chiusi! Per i trafficanti di esseri umani e per chi li aiuta, la pacchia è finita".


Oscar Camps: "Ha partorito due giorni fa su una spiaggia libica - scriveva il fondatore di Open Arms -. Ha passato quasi 24 ore in mare finché non li abbiamo salvati. Nel Mediterraneo non c'è Natale, come è evidente si continua a partire". Ora Open Arms chiede aiuto per gli altri migranti salvati dalla nave. Gino Strada: "Salvini chiude i porti per la nave Open Arms carica di migranti? La solita volgarità, assenza di umanità, il solito bullismo nell'affrontare quelle che sono tragedie per altre persone".

freeskies – la stampa di regime e le oscure ONG finanziate dai più discussi personaggi del pianeta (Soros, Clinton, Sarkozy…) approfittano bassamente del Natale per inventarsi l’ennesima storia strappalacrime del neonato in balia delle acque gelide del mediterraneo e del cattivone Salvini che non ‘accoglie’. Gino Strada non ne approfitta per tacere ma per sparare l’ennesima invettiva inutile. Occorrerebbe semmai chiedersi come abbia fatto una partoriente ad imbarcarsi ed inoltre: perché una nave di una ONG spagnola finanziata dall’elite globalista approdata a Malta dovrebbe poi scodellare il suo carico umano in Italia? L’Italia ha già dato. Perché non farli sbarcare in Israele per esempio? Oppure nella vicinissima Spagna?

21/12/18

La Città genera Tossicodipendenza?


CITY-ALCOHOLIC: gli ammassi urbani odierni, generano tossicodipendenza?

Le città contemporanee sono sature di gas di origine fossile (residui di combustione) miasmi di vario genere oltre significativi quantitativi di droghe, cocaina in primis. Le analisi dell’aerosol cittadino di una medio/grande metropoli sono espliciti al riguardo. Questa mistura di gas, associata all’illuminazione continua, all'irradiamento elettromagnetico, al silenzio inesistente ed alla socializzazione coatta producono una sorta di tossicodipendenza nell’essere umano?

Chi si affanna nelle metropoli parla di socialità ma è solo apparenza: si tratta infatti principalmente di una socialità forzosa ed indotta. Percorrere ore in coda chiusi nella propria autovettura non è condivisione semmai una forma di autismo forzato. Interloquire con propri simili di futili evenienze non è scambio intellettuale ma uno dei tanti frutti della convenienza.

Si parla di vitalità dei centri urbani ma un viale illuminato al neon non è vitale, semmai l’inverso. Una tangenziale bloccata dal traffico è la fine delle relazioni umane. Lo scambio di riverenze quando si vorrebbe invece aggredire il prossimo non è benevolenza ma nevrosi.

La vita è altrove. Ove il city-alcoholic non nota nulla, in un contesto naturale che pullula invece di vita vera, è perché è sostanzialmente drogato. Il narcisismo è la molla principale di questa tossicodipendenza. Mostrare e osservare infatti il prossimo in modo compulsivo è una delle caratteristiche della vita urbana. Mira ed è mirata diceva il poeta.



Se a ciò aggiungiamo l’innaturalezza insalubre di vivere impilati in gabbie di cemento armato definite con eufemismo condomini, si giunge alla conclusione della presenza di una sorta di autoconvincimento di massa nel vivere nel migliore dei luoghi possibili, con i maggiori agi possibili. Ed invece nelle città l’aria è artefatta, il cibo mediocre quando non pessimo, gli spazi vitali ridotti al minimo, le possibilità di agire impedite dalla congestione urbana. Disintossichiamoci. A ben poco servono infatti le asfittiche ferie fuori porta.

18/12/18

Ologramma Luna



Nell’articolo che segue di Giuliana Conforto, i leciti dubbi sul nostro satellite, la Luna. Lungi dal conoscerne le caratteristiche fondamentali, sfugge alle nostre definizioni. Ulteriore elemento di sospetto sulla inverosimiglianza della versione ufficiale della scienza di regime, la plateale falsità delle missioni lunari statunitensi, russe e cinesi, piene di svarioni, errori di sceneggiatura e di comunicazione. Il nostro satellite possiede caratteristiche così particolari da poter essere considerate quasi impossibili. Gli astronomi non sono ancora d’accordo se considerarla un pianeta doppio oppure un satellite! Il sistema solare è ancora oggi una struttura sconosciuta e palesemente distorta nelle sue presentazioni ufficiali. Dove c’è manipolazione esiste un desiderio di coprire qualcosa. Possiamo per il momento fare solo ipotesi ma al punto in cui siamo, ogni ipotesi è comunque ben accetta e degna di attenzione. L’articolo:      
   
Nel giugno 2013, avevo scritto che avremmo potuto assistere alla scomparsa della luna…così non è stato, la luna continua a brillare in cielo, ma… qualcosa è successo. La luna è cambiata.


La luna si è rovesciata e lo mostrano vari video tra cui questo sulla SuperMoon che è uno dei più brevi. È in inglese, ma le immagini sono eloquenti. La luna che vediamo in cielo non è quello che pensiamo, non è un corpo reale; è un ologramma. Se cercate su Youtube trovate vari video che concordano su questo fatto.
In un mio seminario lo avevamo già “visto” chiudendo gli occhi ed entrando in sintonia con la Luce vera, quella pesante, che svela ben altre realtà. Quel grande ologramma che brilla nel cielo e chiamiamo “luna” è il riflesso olografico di un piccolo satellite artificiale, stazionario appostato vicino alla terra. Non lo vediamo perché è in una zona fuori campo, laddove sono andati gli astronauti americani. Lo spiego nei miei libri e lo suggerisco nel mio video Illusioni Copernicane 
Se così è la storia umana è un colossale inganno al quale governi, chiese e accademie hanno contribuito. Ormai fare ologrammi fa parte della nostra comune tecnologia. Se la luna vista in cielo è un ologramma di un satellite artificiale posto qui vicino ciò significa che qualcuno, già molto tempo fa, sapeva produrre ologrammi e si era stanziato in una zona senza campo, quindi senza tempo. 
“La luna ci mostra sempre la stessa faccia”, insegnano a scuola, perché la sua rotazione intorno a se stessa dura tanto quanto la sua rotazione intorno alla terra, circa 28 giorni. Nessun astronomo ha detto che si può rovesciare sotto sopra come appare nella foto in evidenza. La novità oggi è che l’ologramma luna sta cambiando…

  
Io lo avevo previsto perché la “caverna” – la potente eliosfera in cui è immerso tutto il sistema solare – stava per invertire la sua polarità con conseguenze inevitabili su tutte le “caverne” interne. Tra queste la tenue magnetosfera terrestre, a sua volta composta di schermi al plasma, “pareti” che stanno cambiando e su cui si proiettano le immagini, le “ombre”. Perché questa volta si e le altre no? Perché la magnetosfera terrestre in questi ultimi anni è tutta “bucata”, squarciata da ampie zone senza campo elettromagnetico. Questo fatto mette in crisi gli “autori” dell’ologramma e tutti quelli che collaborano con loro. Non a caso oggi il potere ci offre nuove “speranze” cioè nuove illusioni o apparenti soluzioni.
La speranza si sa è l’ultima a morire. Quando questa finalmente muore, c’è la rinascita della sovranità umana, l’uso conscio della propria Mente Superiore e l’abbandono di quella minore che crede alla “realtà” apparente e a ciò che si dice in TV. Lo riassumo nell’ultimo mio libro – L’eresia di Giordano Bruno – una sintesi delle sue tesi, aggiornate al presente.