30/01/15

Computer Coscienti: Stanley Kubrick


 
 
Jon Rappoport   (traduzione: freeskies) 

I Computer hanno lo stesso livello di coscienza di un’automobile o del cemento. Ciò non cambierà mai. Sono macchine.
Possono essere programmati per eseguire alcune indicazioni o calcolare alcuni algoritmi. Questo è tutto. Questo è l’inizio ed anche la fine della storia.

Perché quindi alcuni tecnocrati credono che i computer acquisiranno coscienza?

 Essi pensano che: A) anche il cervello è una macchina che esprime coscienza attraverso l’elaborazione di informazioni.B) l’elaborazione di informazioni è ciò che in definitiva è la coscienza.

Per riassumere: i tecnocrati sono idioti intelligenti.

Potete assemblare tutte le informazioni del mondo e farle interagire tra di loro in miliardi di modi differenti; potete risolvere problemi prefissati con queste informazioni; potete rigirarvi ‘la fritatta’ quante volte volete ma non tirerete fuori nemmeno una goccia di coscienza.
La coscienza non è una funzione di un tipo sofisticato di macchina. Potete dare una faccia alla macchina, dei capelli, potete provvedere a darle braccia e gambe; potete farla parlare, correre e volare. Ed otterrete sempre e comunque una macchina. Questo è tutto.
Nel frattempo potete congelare un cervello dopo la sua morte, e dopo cent’anni reinserirlo in un corpo, collegarlo ed otterrete, nella migliore delle ipotesi, una macchina. Senza coscienza, vostra zia Mariuccia non ritornerà.
Perché è così difficile da comprendere? Perché esistono persone perdutamente innamorate dalle macchine.
Preferiscono loro agli umani. Essi pensano che le macchine abbiano una coscienza, libero arbitrio, libertà, intelligenza.
Ma qui è il problema. Se la gente mettesse da parte le tonnellate di propaganda sul fatto che le macchine possiedono una coscienza, rimarrebbero con un mistero insoluto in mano. Il vuoto. Senza vie d’uscita.

Cosa gli frulla in capo è: la coscienza non è materiale.

Non è fatta di elettroni o protoni o quark per cui non esiste e non esisterà mai.
Tantomeno è reale l’immaginazione o la creatività. Queste caratteristiche non sono fatte di materia.
Ad un certo livello, il mondo newtoniano di causa-effetto ed il mondo della quantistica sono lasciati indietro. Non spiegano perché e cosa siamo.
La possibilità che un computer sviluppi coscienza (La ‘singolarità’) è solo una storiella per babbei.

Perché allora mi incaponisco con questo argomento?

Perché il XXI secolo è il secolo del cervello. Nei laboratori di ricerca in tutto il pianeta, i neuroscienziati stanno lavorando al modo di alterare il cervello e di programmarlo. Di controllarlo. Essi pensano di avere il diritto di farlo perché, per loro, la coscienza non esiste in realtà.
 Esistono miriadi di ideologie su questo pianeta che basano le loro operazioni sull’idea di gruppo, di massa, di collettività, e vogliono ferventemente spazzare via l’idea della libertà individuale, del potere dell’individuo, dell’immaginazione, della forza creative.
Ciò significa che vogliono spazzare via la coscienza, perché la coscienza rimanga con l’individuo.
Queste ideologie sono grottesche.
 Volete osservare le conseguenze reali delle stragi alla Sandy Hook, al teatro Aurora, alla maratona di Boston?
 
 

Tornate indietro e guardatevi ‘Arancia Meccanica’ di Stanley Kubrick se potete.
C’è tutto la dentro. I semi della programmazione umana in esseri quiescenti, pacifici, obbedienti e controllati.
Per giustificare queste operazioni, essi utilizzano sempre il ‘pazzo’, l’omicida di massa. Questo è il loro modo di intervenire. La loro àncora mentale. Il loro modo di ricondizionare le menti.
Tornate indietro e guardatevi ‘2001 Odissea nello Spazio’. Nel bel mezzo di quel nonsenso del ‘Monolite’ che possiede la chiave dell’evoluzione, procede la vicenda di un uomo, Bowman, che a bordo della sua astronave riesce a smantellare il supercomputer, HAL, e continua ad avanzare verso il proprio destino.
Hal rappresenta il computer umanizzato. Parla con tutti di tutto. Prova emozioni, tenta di sopravvivere, vorrebbe aiutare.
Ma nessuna di queste azioni è vera. Hal è una macchina. Hal è programmato per bloccare la missione, per distruggerla, per distruggere Bowman che invece, appena lo spenge, comincia ad acquisire maggiore coscienza.
Si, il monolite, una specie di dispositivo multidimensionale, da a Bowman questa coscienza ulteriore … ma è un trucco letterario per una generazione allora emergente di teste tecnologiche e psichedeliche del pubblico: gli scemi super intelligenti.

Al nocciolo: la storia riguarda un individuo che giunge al di la della macchina e trova il modo di conoscere chi sia e di quanto potere disponga.
Contro di lui vengono lanciate le tecnologie totalizzanti di una civiltà sofisticata: sistemi, organizzazioni, burocrazie, scienza ufficiale.
Il XXI secolo è il secolo del cervello. Mapparlo, cambiarlo, diversificarlo, possederlo. In nome del Gruppo.
Nei passati 13 anni, in questo sito, e per molti anni ancora prima, il mio lavoro è stato quello di preservare la supremazia dell’individuo. Non solo preservare ma anche espandere. Togliere il velo dagli occhi. Scoprire cosa l’individuo sia capace di fare con la sua immaginazione, con la forza creativa.
Una classe criminale è occupata ad inventare nuove realtà per tutti noi. Lo sta facendo dall’alba dei tempi. Loro asseriscono che la loro creazione è l’unica che conta. Insistono ad essere i monopolisti dell’immaginazione.

Ma l’immaginazione e la creatività dei non criminali, dei liberi, indipendenti individui è potenzialmente titanica. Va ben oltre questa società dei fumetti nella quale oggi viviamo.
Questa società è legata all’accerchiamento e alla diluizione della coscienza individuale.
Chi dice si a tutto ciò? Perché dire di no?

E’ un eterno NO che proviene dall’individuo.       

Jon Rappoport
 
 

29/01/15

Quella Strana Coppia


 
Angelina Jolie, sex symbol internazionale e nota attrice ‘tutta forma’, mesi orsono, aveva deciso di farsi asportare chirurgicamente i suoi celebri e prosperosi seni con una motivazione sorprendente. Dato che nella sua storia familiare vi erano stati casi di tumori al seno, aveva effettuato un’analisi genetica che aveva riscontrato la presenza di due geni mutati (Brca1 e Brca2) capaci di inibire il processo riparativo a seguito della divisione cellulare delle ghiandole mammarie. Con queste premesse e senza ulteriori evidenze mediche, l’attrice aveva deciso di procedere senza indugi all’asportazione dei seni: operazione tutt’altro che semplice dal punto di vista fisico e soprattutto psicologico, tra l’altro effettuata in giovane età in un soggetto sano!

Ora gli oncologi sono alla caccia del gene che produrrebbe il cancro alla prostata per gli uomini con le stesse motivazioni, pensando al suo celebre marito ed a una qual vaga ed inopportuna ‘parità dei sessi’.

Questa vicenda potrebbe ricadere nelle consuete e macabre assurdità hollywoodiane, se non fosse che ne viene coinvolta la medicina ufficiale, eppure ne possiamo evincere alcuni spunti di riflessione interessanti.

Cominciamo con le stranezze: un’operazione del genere, di solito avviene nell’ambito delle mura domestiche e del segreto medico/clinico. In questo caso invece si è proceduto allo sbandieramento della vicenda, perché? Si tratta quindi di un messaggio che deve essere recepito dalla maggior parte della popolazione femminile e maschile: un’operazione mediatica. Quale potrebbe essere questo messaggio? Partiamo dal più semplice ed immediato: si voleva veicolare la necessità e l’opportunità a sottoporsi a costosi test genetici per verificare o meno il livello di rischio di contrarre tumori. Tale messaggio è sorprendente. L’aver utilizzato la Jolie dona al tutto un risalto internazionale non indifferente, soprattutto pensando al successo matrimoniale e sociale dell’attrice. C’è dell’altro?

La sensazione che si ricava dall’operazione mediatica riguarda la natura umana: un DNA perfettibile e capriccioso che si accanisce addirittura sugli esemplari migliori e di maggior successo. Un corpo umano da correggere e modificare, magari con l’aggiunta di protesi al silicone, ritenute più sicure (ed in definitiva più invitanti o per lo meno equivalenti) delle originali ghiandole mammarie. Tra l’altro sembra che la presenza dei geni mutati non sia indicativa affatto delle probabilità di sviluppare poi la malattia (fonte statistica).

Una nota di propaganda trans-umanista trasparirebbe quindi da tutta questa storia? Sembrerebbe di si. C’è un ultimo aspetto da considerare che riguarda la riproduttività e la fecondità umana. La coppia Jolie/Pitt infatti è quasi una coppia perfetta: un uomo ed una donna belli, bravi, ricchi e famosi. Si è voluto suggerire che la riproduzione sia una specie di accessorio ingombrante dell’esistenza? Che gli apparati sessuali e riproduttivi siano in definitiva nocivi e pericolosi?

Se esiste un miracolo nella natura umana quello è la riproduzione. Nella gestazione avvengono mirabilie incredibili in un concerto affascinante fisico/psichico esaltante, che prosegue poi nello svezzamento del ‘cucciolo d’uomo’ con slanci di generosità ed altruismo davvero commoventi.

Tutto ciò nella vicenda Jolie non è trapelato. Si assiste ad una meccanizzazione del corpo umano, ad una sua sostituibilità parziale e perfettibilità, sulla base di traballanti scoperte genetiche tutte da dimostrare. Bizzarro davvero. La mastectomia della Jolie, strombazzata per mari e monti, appare quindi come un messaggio multistrato subdolo. La ricerca sul tumore alla prostata del marito poi suggellerebbe l’impressione di un’operazione mediatica subliminale per quanto grossolana ed, in definitiva, ignobile.

Simili barbarie mediatiche si possono osservare anche con le richieste compulsive di vaccinazioni in età adolescenziale delle giovani donne occidentali contro il tumore dell’utero con il temutissimo vaccino GARDASIL. Com’è possibile agire con tanta sicumera su meccanismi che non si conoscono? Se la medicina ufficiale non conosce la genesi e la causa dei tumori com’è possibile che si adoperi per prevenirli? Su quali basi scientifiche?  

La natura è perfettibile, si sa, e la riproduzione un’attività nociva alla salute da evitare assolutamente! Diffidate gente, diffidate … la longa manus della propaganda transumanista appare sovente nelle produzioni mediatiche statunitensi così come quella della meccanizzazione forzata dell’essere umano.
 

Recinto Contenitivo Speciale


 
Recinto Contenitivo Speciale

Si, lo so, il titolo potrebbe apparire un po’ 'forte' ma consideriamo insieme alcuni aspetti della situazione europea attuale.

L’attentato alla redazione parigina del giornale satirico Charlie Hebdo

Dato che non si è trattato di un gesto vendicativo perpetrato da integralisti islamici ma di un’operazione gestita dagli ‘illuminati’ che ‘non hanno nulla a che fare con la religione musulmana’ (così come ha affermato in una sorprendente diretta televisiva il Presidente della Repubblica francese Hollande in persona) dobbiamo chiederci perché sia stato pianificato. Ovviamente, un fine potrebbe essere quello di aizzare l’altrimenti inesistente scontro tra religioni e civiltà: un fine strategico geopolitico. Oppure, più verosimilmente, per dettare un ulteriore comandamento a tutti i cittadini di quel recinto contenitivo speciale che è la Unione Europea: la blasfemia non sarà tollerata.

Credo che i Kapò dei ‘grandi burattinai’ (i cosiddetti ‘potenti’ della UE) abbiano letteralmente gioito all’indomani dell’attentato, sulla base della loro vomitevole sudditanza. La blasfemia non sarà tollerata, pena: la morte.

La crisi finanziaria

Altro aspetto da considerare è la cosiddetta ‘crisi economica’ che non è palesemente il frutto amaro del liberismo sfrenato (come afferma l’ambiguo ed inutile Tsipras) e neppure la conseguenza inevitabile del ‘globalismo’ né tantomeno la ‘crisi di un sistema’ ma semmai un’imposizione spietata. La crisi attuale è stata generata e gestita dall’alta finanza internazionale per ridurre la popolazione europea in povertà e bisogno. Non mi sembra che ci siano intenti speculativi in atto, semmai solo una volontà distruttrice di stampo dittatoriale.

L’invasione delle ‘genti del mare’

L’immigrazione è un fenomeno pianificato anch’esso? Sembrerebbe proprio di si. Gli scafisti sono fantasmi inafferrabili mentre vomitano decine di migliaia di esseri umani sul suolo europeo. Una massa bisognosa e disperata si aggira per il continente adattandosi come meglio può e contribuendo (non certo per sua colpa) a destabilizzare e minare i tessuti sociali natii. Interi quartieri delle metropoli europee sono ormai quasi inaccessibili e pericolosi e questa ‘ghettizzazione’ destabilizza un sistema già traballante.

Avvelenamento ambientale

Altro aspetto da tenere sempre a mente quando ci accingiamo a comprendere una situazione generale. I frutti della geoingegneria si riscontrano con un drastico innalzamento delle sostanze neurotossiche in ogni individuo europeo. Inondazioni, terremoti superficiali, siccità sono il prodotto ulteriore di queste operazioni che hanno una finalità meramente distruttiva. A ciò dobbiamo aggiungere il sistema di smaltimento dei rifiuti industriali nocivi che, come ormai sappiamo bene, vengono semplicemente riversati nell’ambiente a spese della salute della popolazione da un sistema generale ben organizzato e coeso. Ancora: la proliferazione inquietante dei sistemi di ricetrasmissione di radioonde: una piaga inarrestabile e mostruosa. Per ultimo, l’imposizione brutale e dittatoriale delle infrastrutture (vedi: TAV o DAL MOLIN oppure MUOS ed INCENERITORI), segnale tangibile di come procede quel mostro che si è impossessato dei tentacoli dell’Unione Europea e quindi delle vite di tutti noi.

Stato di Polizia

Mentre enormi zone del territorio sono abbandonate dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine, si è venuto a creare un potente corpo di polizia (l’Eurogendfor) dotato di una sorta di immunità diplomatica e pronto ad agire nei paesi del sud Europa. Perché mai? Per insistere impunemente, un domani, sulla libertà ‘fisica’ dei cittadini europei, proteggendo i kapò, è ovvio. A ciò possiamo associare l’azione possente di propaganda che gli uffici interni dell’UE stanno effettuando.   

Conclusione

La conclusione viene da se, cosa aggiungere oltre? L’Europa resisterà? Le un tempo ricche e civili genti europee, si scanneranno tra di loro per il poco rimasto oppure sapranno organizzarsi dal basso e ricostruire un ambiente umanamente vivibile e solidale? Civiltà millenarie, dimentiche però della loro storia, alle prese con aspetti ponderosi e nuovi. A breve, temo, la risposta. Nel frattempo, quel leviatano oscuro nato su indicazioni di simbologie occulte e malevole chiamato Europa, continuerà a procedere con la sua opera per la quale è stato generato.
 

27/01/15

Propagandare l'Ecto/Endo-Parassitosi


 
Nel lungometraggio di animazione ‘Ratatuille’ della Disney (come spesso accade per questa compagnia di produzione) sono comprese argomentazioni proprie alla magia nera, alla possessione demoniaca, all’invocazione ed all’evocazione di entità non umane, nonché ai riflessi sociali e psicologici che tali pratiche oscure sottendono.

I ‘topi’ infatti, coprotagonisti della pellicola, rappresentano entità parassitarie che vivono ai margini del mondo umano, usufruendo però di tutto ciò che l’uomo possiede e produce. Tale atteggiamento è possibile definirlo come ‘ectoparassitario’ ed opportunista.

Il film tratta una forma di parassitosi simbiotica che coinvolge un essere umano di giovane età ed uno dei ‘topi’ (di colore bluastro, come i Jinn) particolarmente scaltro e sapiente. Tale relazione clandestina comporta una serie di vantaggi sociali e relazionali al giovane, permettendogli di scalare le classi sociali e di imporsi anche come potenziale partner ad una, prima indifferente, giovane e combattiva ragazza.

Il messaggio sotteso ha un chiaro contenuto di una morale invertita: le acquisizioni sociali e relazionali avvengono non certo per meriti personali o doti acquisite con fatica ed impegno ma solo per aver accettato di fungere da dimora ad un infido parassita ambizioso. Il lasciarsi ‘possedere’ (perché è di possessione che si parla: perdita del controllo delle proprie azioni e pensieri a favore di entità estranea) da tale entità garantisce quindi una serie di opportunità altrimenti impossibili da raggiungere con le consuete vie umane, svolte alla luce del sole.

E’ però la figura dello Chef che merita un breve approfondimento. Il piccolo omuncolo ambizioso e bilioso, come appare nel film, si accorge infatti prontamente del connubio clandestino ragazzo-topo in corso. Il suo ruolo è connotato nella pellicola come decisamente negativo: il ristorante è infatti in netto calo nei consensi e l’atmosfera generale non è certo delle migliori e delle più democratiche. La sua freddezza ed alterigia infine è notevole così come la diffidenza con la quale ha accolto il giovane sguattero ‘posseduto’ nel suo staff.

Egli rappresenta lo status quo, il potere costituito di impronta umana: una serie di precetti obsoleti che stanno conducendo l’organigramma sociale (il ristorante) verso un lento declino. La sua capacità di controllo è ferrea mentre i suoi fini inaccettabili: il mantenimento del potere e la conduzione del ristorante solo secondo i propri voleri. La sua bassa statura infine ne rappresenta bene le basse caratteristiche intellettuali e morali.

Lo Chef è quindi l’inquisitore, un controllore umano della genia umana. Egli incarna i ruoli del legislatore, del censore, del pastore e dell’esorcista. Tali ruoli gli consentono di accorgersi dell’operato del parassita, tentando di ostacolarne l’ascesa.

A me sembra tutta una chiara metafora di ciò che accade nella realtà. Da una parte esistono le interferenze aliene/demoniache e dall’altra chi si adopera per impedirne la diffusione ed al contempo però cerca di ottenerne privilegi personali, deducendone conoscenze e ‘scorciatoie’ varie. Nella storia del lungometraggio Disney manca del tutto la figura dell’esorcista per vocazione. Manca inoltre la figura umana dell’altruista disinteressato, dell’operatore del bene senza ulteriori finalità. Tutta l’umanità rappresentata è infatti in lotta per il proprio vantaggio che a volte (e solo a volte) coincide con quello collettivo.

Il messaggio finale è da considerarsi quindi come deleterio. Accettare i demoni, così come si può evincere anche e purtroppo da altre produzioni per bambini, sembrerebbe il filo rosso di questa accattivante narrazione. La morale invertita viene proposta in modo seducente: perché non farsi ‘possedere’ per raggiungere immediati meriti (immeritati) invece di lavorare sodo, studiare e fare gavetta? Dobbiamo ammettere che tale incitamento sia davvero espresso in maniera subdola. I collegamenti occulti sono possibili solo a livello inconscio ed il miraggio di una fortuna immediata ed avventurosa sorpassa e fa dimenticare una ‘nota stonata’ di fondo, sottesa alla visione di questa ed altre produzioni Disney.
 
 
Come non ricordare infine il deleterio ‘Monster & co.’? In quella pellicola ci si addentra addirittura nella dimensione dei parassiti energetici, incarnandone le figure principali, le gerarchie e le finalità. Una collezione di varchi dimensionali (le porticine delle camerette) rappresenta il legame fisico con questa dimensione mostruosa, resa però accattivante dalle abilissime mani dei disegnatori di animazione.

Rimangono da porsi due domande: perché nella produzione Disney si insiste tanto su questa dimensione magico/demoniaca? Che ruolo ha la produzione Disney nella gestione del nostro immaginario?
 

26/01/15

Cronache dal Metamondo Prossimo Venturo


 
Trovo questo intervento che segue di Alain Cardon assai interessante ed inquietante allo stesso tempo. La prospettiva di un mondo umano cablato ed etero diretto apparirebbe tragica e purtroppo molto verosimile. Mi sono sempre chiesto com’è mai che si sia proceduto alla digitalizzazione di tutto (coscienza umana compresa) nel campo naturale od artificiale. Cardon sembra svelarcelo e la sua conclusione è davvero impressionante.

Come sempre, conoscere è la nostra arma migliore. Questa in corso, temo sarà l’ultima battaglia per gli esseri umani perché è una strada senza ritorno e con solo due alternative: un futuro distopico di esseri cablati ed irreggimentati sedicenti liberi oppure la libertà conquistata a caro prezzo. Starà a noi scegliere, le generazioni peggiori, sguarnite dal punto di vista etico ed intellettuale e non temprate dagli immani conflitti del passato. Eppure la ‘palla’ è in mano nostra ora ed è dovere di tutti giocare a questo gioco malevolo ed oscuro. Tutto può essere previsto dalla ‘macchina’ tranne che i frutti della nostra immaginazione. Immagino (appunto) che la battaglia finale si svolgerà proprio li, dentro di noi, in quell’ambito ancora puro che tutto osserva, per ora, stupefatto ma che potrebbe renderci a breve grandi sorprese e non solo speranze. Buona lettura (i link sono all’interno del testo):   

 
Nel cyber-futuro, un alveare di egoisti ciechi e dominati

 
Orologi intelligenti, occhiali intelligenti e persino vestiti intelligenti, dotati di microsistemi resistenti ai lavaggi, affinché l’individuo sia sempre in comunicazione ed ovviamente controllato. I sistemi informatici hanno già invaso tutta la società, a livello sociale: l’insegnamento, le produzioni, i trasporti (auto, navi, aerei) sono assistiti da sistemi informatici che analizzano costantemente la posizione dei soggetti e propongono o prendono decisioni a seconda della situazione circostante. Idem a livello individuale: i mille giochi con cui i bambini passano il tempo sui loro tablet e poi gli stessi adulti, che non smettono per un attimo di comunicare (con altri esseri umani o con degli avatar) usando i loro smartphone mentre sono sui mezzi di trasporto e tramite i loro PC mentre sono al lavoro o a casa. Il futuro è la “casa pervasiva”, scrive Alain Cardon: un posto dove tutto è connesso, dalla cucina al salotto alla camera, passando dalla doccia. Un sistema avvolgente che serve a soddisfare le persone, utilizzando anche delle telecamere.  

«Vivremo dunque in un mondo nel quale oggetti elettronici iper-informatizzati permetteranno di comunicare per agire, dare consigli e prendere le dovute iniziative che l’individuo ha dimenticato di prendere, individuo che vedrà altresì l’arrivo di robot umanoidi destinati ai lavori duri e ripetitivi, che rimpiazzeranno sempre più spesso gli operatori umani», così osserva Cardon. È il settore dei sistemi ciber-fisici che ha assunto un’importanza considerevole nell’economia e nella ricerca, con applicazioni in ogni ambito. «Eppure – aggiunge Cardon (con alle spalle anni di ricerche universitarie sull’intelligenza artificiale) noi siamo in un mondo ultraliberale e ben equipaggiato per restare tale». I dispositivi informatici? Sono tutti sistemi “proprietari”. «Qualche regola c’è, ma resta il fatto che l’individuo, che deve essere prima di tutto ed essenzialmente un consumatore, è spinto a utilizzare sistemi diversi per aumentare il proprio campo relazionale». Nella nostra società dei consumi, si cerca di far comunicare fra loro questi sistemi, ben sapendo che il numero dei sistemi “proprietari” con funzioni particolari non smetterà di aumentare, così come la loro capacità di analizzare e memorizzare dettagliatamente desideri e modalità d’uso da parte degli utenti.

«Formalmente si tratta di individuare tutte le curve di un enorme grafico delle comunicazioni, nel quale il numero dei nodi – i sistemi proprietari – aumenta senza sosta. Questo affinché il grafico sia completo e ogni singolo nodo sia collegato a tutti gli altri attraverso curve di comunicazione». Per questo si stanno creando programmi capaci di legare fra loro sistemi locali e aumentare la loro semantica, per farli evolvere in maniera autonoma, affinché i sistemi comunichino fra loro in maniera perfetta, costituendo così per l’utente un programma affidabile e soprattutto funzionante anche qualora sopravvenissero casi di incompatibilità. In questo modo, continua Cardon, i consumatori potranno aumentare senza sosta i loro sistemi informatizzati, per poterli personalizzarli e renderli coerenti, «capaci di sommergere le loro vite, riempire le loro case, le loro automobili, ma anche industrie, supermercati, giardini, strade e edifici pubblici, qualunque luogo in cui l’essere umano può trovarsi, compreso il mare». Questo, osserva l’analista, sarà il terreno fertile sul quale impiantare il “Meta-Sistema” «che metterà placidamente fine alla libertà nella civiltà umana: vale a dire l’inizio di un mondo nel quale oggetti umani e oggetti artificiali saranno mescolati, formando un insieme controllato e mansueto, coerente nei comportamenti, per il semplice fatto che sarà impossibile non essere coerenti».

Ciascuno di questi sistemi informatizzati, che trattano processi e si scambiano informazioni, potrà essere sviluppato e trasmesso attraverso una trama telematica intessuta dalle innumerevoli reti Wi-Fi. Un “campo informatico globale” «che sorveglierà e controllerà capillarmente tutto, a ogni livello, in tempo reale» perché sarà «un sistema capace di pensare da solo, secondo le proprie inclinazioni fondamentali, di generare intenzionalmente e ad ogni livello idee, di provare emozioni e sensazioni». Per Cardon, «sarà il Sistema della meta-coscienza artificiale, l’insieme dei molteplici fatti di coscienza artificiali locali, la sintesi delle sintesi in tempo reale, che farà emergere costantemente il proprio sfaccettato stato di coscienza sul mondo controllato, dal quale controllerà attivamente tutte le azioni di qualunque cosa sia vivente e, naturalmente, locale». Da un punto di vista scientifico si tratta di uno dei più affascinanti problemi mai posti all’uomo: «Trasferire tutto l’universo psichico umano nell’ambito artificiale, ma in forma distribuita e “meta-diretta”, problema che sarà presto risolto, sviluppato e messo in pratica. Ed è proprio quest’uso che sarà tragico, perché ucciderà ogni umanismo e qualunque senso dell’altruismo».

Questo “Meta-Sistema” deve pur essere in costruzione da qualche parte, continua Cardon. «So che il suo studio è stato prima di tutto affrontato nelle università, quindi a livello pubblico, prima di diventare “confidenziale”. Se ho smesso completamente le mie ricerche su questi temi, per motivi etici, credo tuttavia che i miei lavori siano stati usati e che siano instancabilmente perseguiti». Domanda: perché mai la società dovrebbe sviluppare innumerevoli sistemi locali che dovrebbero poi comunicare fra loro? Perché dovrebbe sviluppare il “Meta-Sistema”? «Beh, molto semplicemente perché l’essere umano è quello che è. È un mammifero dotato di un sistema psichico particolare, fatto allo stesso tempo di pulsioni comuni a tutti gli altri mammiferi e di una spiccata attitudine a fare astrazioni e memorizzare le proprie astrazioni, per poi manipolarle, condividerle e diffonderle sul piano sociale. È questo che gli ha permesso di sopravvivere, fin dalla sua nascita, come predatore dominante, in seguito di sviluppare il linguaggio, le strutture sociali, le scienze, le tecnologie, utilizzando tutte le conoscenze socialmente condivise e pianificando le proprie attività con un’elaborata dimensione spaziotemporale».

L’uomo nasce sempre come mammifero, con le tendenze fondamentali nella parte emozionale del suo sistema psichico, «alcune delle quali sono, per natura, socialmente oscure e sono ben rivelate dalle patologie mentali». Queste tendenze, se si esprimono e vengono trasportate nella parte concettuale e linguistica del suo sistema psichico, «lo portano sistematicamente a dominare, uccidere, distruggere, ridurre gli altri a qualcosa di totalmente sbagliato, lo fanno diventare fondamentalmente egoista, lo portano a non avere più alcuna nozione di fraternità». Tutto ciò è stato studiato molto bene, spiega Cardon. E in particolare è stato dimostrato che l’educazione e il contesto socio-culturale possono ridurre o far recedere queste tendenze. «Quando la società, che tende a conformare l’essere umano fin dalla sua nascita, permette lo sviluppo di alcune di queste attitudini oscure, dispiegando così la volontà di potenza e riducendo simbolicamente tutti gli altri esseri umani a oggetti utilizzabili all’interno di strutture che sono sempre molto gerarchizzate, ci sarà necessariamente una deriva oscura della società, deriva che potrà rimanere tale o anche ampliarsi». E quando la società che permette di dispiegare queste attitudini «sarà anche pervasa da tecnologie informatiche invadenti, che amplificano tali tendenze», secondo Cardon «non ci sarà nulla di buono da aspettarsi: perché il mondo sarà guidato da una piccola rete di dominanti, che utilizzeranno in maniera massiccia l’influenza tecnologica su tutti gli altri, ormai del tutto e definitivamente dominati».

Antropologia e rimpianti: «Avremmo dovuto concepire, nella nostra storia umana, società in grado di insegnare ad ognuno a pensare i propri pensieri, capaci di formare ognuno a dominarsi, di insegnare la fraternità condivisa con chiunque, di insegnare a comprendere con finezza che cosa sono il mondo, l’Universo e la vita, praticando una ricerca sistematica e disinteressata, e controllando sempre la tecnologia con un sano civismo». Invece «non abbiamo mai costruito società simili, in nessun luogo». Al contrario, «abbiamo sempre costruito società fortemente gerarchiche, fatte di dominanti e dominati subalterni, e usando sempre la forza». Oggi, tutto il mondo è immerso in un campo informatizzato «che combinerà naturalmente i caratteri di gerarchia e dominazione delle società umane, portandoli all’eccesso». E se qualcuno desiderasse una società egalitaria, fraterna e umanista, il “Meta-Sistema” lo isolerebbe, «lo rinchiuderebbe in una enclave informatica impermeabile, per isolarlo, manipolarlo o dominarlo». Già: «Com’è possibile lottare contro una meta-dittatura “cool”, nella quale il dittatore non ha forma umana ma è rimpiazzato da un “Meta-Sistema” che ha la forma di un campo informatico autonomo, che pervade ogni cosa e trasforma ciascuno in un oggetto minuscolo, eccezion fatta – ma non nemmeno è certo – per qualche dominante?».
 

 

24/01/15

Iside ... Svelata


 
Premessa: il culto della Madonna o vergine Maria è una palese riproposizione del culto dedicato alla dea Iside/Ishtar, che si insedia in seguito anche nei tributi devozionali dedicati alla Maddalena. La triade Iside, Osiride, Horus rappresenta ancora oggi l’apice di quel culto sotteso che sembra permeare il potere occulto. Tantissimi sono gli indizi simbolici e fonetici che ci dimostrano come questo credo sia ancora attuale. Da citare l’insieme ‘obelisco’ e ‘cupola’ che rappresentano il primo Osiride e la seconda Iside e che sono presenti in molti luoghi centrali del potere terreno. Anche il celebre ‘occhio onniveggente’ non è altro che il simbolo con il quale viene indicato Horus.

L’etimologia di Parigi, deriverebbe da un tempio dedicato alla dea Iside, ritrovato vicino al nucleo primigenio della città. Il nome Par-Isis (Par-Is) dichiarerebbe quindi questa vicinanza e dovrebbe leggersi per esteso come: ‘vicino al tempio di Iside’. Mitterand, noto esoterista, lo sapeva probabilmente bene, per questo fece erigere la celebre piramide di vetro del Louvre nel punto di divergenza tra i due assi principali della città che riproducono quelli di Eliopoli, seppure ruotati di 90 gradi, in direzione est-ovest.
 
 

Può un gruppo sedicente integralista islamico chiamarsi Isis/Iside? Evidentemente: no. E’ l’ennesimo tributo in codice che il potere occulto offre alla sua dea di riferimento. A proposito, se analizziamo un fotogramma prima dell’ennesima decapitazione, possiamo dedurne due elementi che dovrebbero far riflettere sulla sua autenticità:

Il primo riguarda le ombre sui volti dei due malcapitati giapponesi (Kenji Goto Jogo e Haruna Yukawache). Esse divergono in modo palese, facendo immaginare una ripresa in uno studio al chiuso, illuminata da due proiettori laterali, abbastanza vicini ai soggetti. La luce solare infatti produrrebbe ombre parallele e non è quindi compatibile con quanto mostrato nel video. Quando il malcapitato in ginocchio era uno solo tale aspetto non poteva essere riscontrato, grazie soprattutto alla veste ‘total black’ del boia. Un piccolo errore coreografico?

Il secondo è la pulizia e la stiratura del burqua del ‘boia’ e delle vesti arancioni immacolate dei due ‘condannati’. In una landa desertica e polverosa (zona di guerra) tale aspetto è sorprendente ed in netto contrasto a quanto si vede dai vari reportage. Mal si addice, tra l’altro, alla concitazione del momento ed alla furia omicida sottesa a tale mostruoso evento: l’estetica non dovrebbe costituire una priorità per tali personaggi.

Ultima considerazione in forma di domanda: quando Karol Wojitila si recava a pregare la ‘vergine nera’, chi adorava in realtà?
 

21/01/15

'Cinesizzazione' del Pianeta in Corso?


 
La Cina, si sa, è un pezzo di Nuovo Ordine Mondiale già stabilito ed in piena efficienza: il potere centrale è lontanissimo dal popolo e procede noncurante di tutto e di tutti ad imporre obiettivi e ritmi esistenziali, nonché ad elargire occupazioni e ruoli alla popolazione inerme.

La società cinese procede verso una forma di sviluppo che noi europei decadenti e forzosamente post-industrializzati consideravamo ormai superata ed obsoleta: il consumismo ad andamento esponenziale, che vede nel continuo rilancio di produzione e consumo il suo motivo di essere e di progredire.

Il resto del pianeta Terra ha assistito negli ultimi dieci anni ad una trasformazione impressionante di quella immensa landa agricolo/pastorale che era un tempo la Cina. In tempi rapidissimi (e quasi impensabili) sono state costruite imponenti megalopoli da 10 o 20 milioni di abitanti, impressionanti poli industriali e giganteschi nodi infrastrutturali. Anche il paesaggio è stato sconvolto da questo rapido sviluppo e dalla costruzione di imponenti impianti idroelettrici, adatti a fornire adeguata energia a tutta questa immane costruzione sociale e l’inquinamento dell’aria e dell’acqua è quasi insostenibile.

Il gigantismo è sempre stato però una caratteristica di quella porzione di pianeta: già la grande muraglia, i palazzi imperiali e le distese a perdita d’occhio di terreni coltivati davano l’impressione di una società irreggimentata e collaborante, guidata da una struttura di governo posta in posizione elevata, ubiqua ed onnisciente.

Oggi l’invasione di prodotti ‘made in China’ si accompagna alla proliferazione di attività commerciali ed industriali in ogni parte del pianeta.

Com’è possibile che tutto ciò sia accaduto in così poco tempo?

Occorre ricordare di come sia stato oggetto di desiderio di alcune famiglie transnazionali di ‘deportare’ tutto il settore manifatturiero mondiale in oriente. Ciò è avvenuto in tempi davvero ristretti. L’Italia, di riflesso, è stato uno di quei paesi che ha subito l’impatto devastante dell’espansione orientale, cinese ed anche soprattutto coreana.

Mi chiedo: in un’Europa che pone divieti e normative persino sulla pesca delle telline o sulle dimensione delle carote, era così difficile immaginare un embargo totale ai prodotti che non sono stati generati all’insegna del rispetto degli elementari diritti dei lavoratori, tra i quali, in primis, una retribuzione minima garantita? E sull’inquinamento ambientale, non c’era nulla da dissentire?

Perché si è lasciato all’oriente di produrre in questo modo? Chi l’ha consentito?

Se desiderate quindi osservare il Nuovo Ordine Mondiale in azione, sarà sufficiente fare un bel viaggio in Cina.

Anche il comunismo cinese era solo un prodromo della rivoluzione industriale odierna. Esso serviva probabilmente a creare il presupposto sociale per orientare la popolazione all’asservimento consenziente. Quando la vita di un singolo dipende da strutture insondabili e lontane, come diviene possibile solo immaginare un modo di vita diverso? La facoltà dell’immaginazione non è neanche data. La società va avanti così e basta, il dissenso non è contemplato.

Il resto del pianeta sta subendo un processo di ‘cinesizzazione’?

Non c’è dubbio che paesi un tempo potenzialmente floridi come il nostro stiano scivolando in una sorta di terra di nessuno nella quale i diritti dei lavoratori ed i loro salari si abbassano in modo preoccupante. Invece di esportare diritti e civiltà, la grande Europa Unita sta importando tirannia e deregulation, imponendo livelli esistenziali inaccettabili per la maggior parte della popolazione.

Anche in Europa il potere si allontana ogni mese che passa dal controllo democratico che, di fatto, in paesi come l’Italia non esiste più. Una casta di burocrati (consenzienti per profitto) agisce per nome e per conto di chi, probabilmente, neanche conosce.

Prepariamoci a mangiare insetti fritti, prendere 150 Euro mensili ed a lavorare 14 ore al giorno. Prepariamoci soprattutto a non dissentire ed a ignorare di occuparci dei ‘massimi sistemi’. Essi sono appannaggio di chi pensa e sa come farlo: i contro-filosofi platonici del potere usurpato che governano illecitamente gran parte dell’emisfero boreale e di quello australe.
 

20/01/15

Programmazione e Predizione degli Eventi



 
 
Dal corposo libro di Gioele MagaldiMassoni, Società a Responsabilità Limitata’, emerge un aspetto inatteso sul motivo per cui dall’industria dell’intrattenimento vengano inseriti elementi predittivi e disvelanti delle strategie occulte di gestione degli eventi.

Sino ad oggi potevamo disporre di TRE spiegazioni differenti, premettendo che l’industria dell’intrattenimento (composta da: cinema, televisione, radio, carta stampata e web) è saldamente nello ‘loro’ mani.

Prima Ipotesi: Il disvelamento predittivo, seppur in forma codificata, serve ad enfatizzarne il contenuto e predisporre il pubblico ad inserire la simbolicità dell’evento futuro in un contesto già 'predisposto' all’uso onde consentire una migliore influenza psicologica di massa desiderata.

Seconda Ipotesi: Con l’inserimento anticipato dei contenuti simbolici dell’evento futuro, si amplifica l’azione delle eggregore, predisposte al buon funzionamento dell’evento. Si tratterebbe quindi di un’operazione di magia nera (evocativa ed invocativa) necessaria a far si che l’evento futuro si manifesti esattamente secondo i desiderata degli ‘oscurati’.

Terza Ipotesi: la pianificazione dell’evento futuro deve essere divulgata al resto dell’elite occulta, seppur in forma codificata, onde assolvere al compito fraterno massonico di protezione dell’iniziato. Ogni esoterista nel globo, non profano, possedendo gli strumenti linguistici per l’interpretazione simbolica di immagini e simboli alfanumerici, sarà in grado di leggere le segnalazioni, comprenderle e quindi agire di conseguenza.

A queste tre spiegazioni ‘classiche’, l’intervista finale del libro di Magaldi citato, ne aggiunge una QUARTA IPOTESI: la possibilità di comunicare tramite l’industria dell’intrattenimento, è stata accantonata e relegata dalle logge reazionarie vincenti alla gestione delle logge perdenti, quelle cioè sedicenti progressiste, che in questo momento storico appaiono perdenti ed in netta minoranza.

Si tratterebbe così di una specie di ‘contentino’ lasciato ai perdenti: la rappresentazione della realtà, mentre i vincenti si occuperebbero direttamente della gestione della realtà.

Nel libro poi si citano alcuni celebri film non solo predittivi ma anche disvelanti le procedure di controllo e gestione sintetica ed artificiale di ogni aspetto della nostra ‘libera’ esistenza. Tali pellicole sono:

-           Truman Show - La trilogia di MATRIX – Eyes Wide Shut – il Signore degli Anelli – la saga di Harry Potter – Cloud Atlas – etc. … etc. …

Queste opere cinematografiche, assieme a tante altre, rappresenterebbero così il mezzo con cui si esprimono le correnti perdenti della massoneria gestionale di alto bordo, che tenta così di intralciare oppure sminuire le operazioni stregonesche e nazisteggianti delle logge oggi vincenti. Quale ipotesi vi sembra più verosimile?

Concludo osservando che, spesso, la comunicazione esoterica e codificata (presente in ogni dove!) si diffonde in ambiti diversi con finalità diverse nello stesso istante. Si tratta cioè di una forma comunicativa multiruolo dall’aspetto ‘stratificato’. Tale forma comunicativa è essenzialmente composta da archetipi che interagiscono tra di loro portando ad interpretazioni e possibilità di lettura multipla. Potrebbero quindi essere realistiche tutte e quattro le ipotesi sopra citate. Buona lettura: QUI.
 

19/01/15

Controllo Mentale: attentato al Programma Vitale


 
 

Controllo Mentale: attentato al Programma Vitale - Jon Rappoport  (trad.: freeskies)

 
"Gli obiettivi delle moderne tecniche di controllo mentale sono sempre descritti in termini di cure mediche, sollievo della sofferenza, e guarigione. Che altro ci si poteva aspettare? Una dichiarazione d'intenti forte sul controllo della popolazione ed un restringimento intenzionale della funzione del cervello? No, questa operazione di massa ricade inevitabilmente sotto l’etichetta: 'maggior bene per il maggior numero di persone'. La premessa è così promossa: meno sforzo, meno dolore, più felicità. Un dono dato all'essere umano, inteso come essenzialmente passivo. Tale formulazione è di per sé una versione del controllo mentale. L'eroe e il ribelle sono sostituiti dal tranquillo androide semi-soddisfatto".   (The Underground - Jon Rappoport) 

Ecco un progetto di ricerca che ti dice qualcosa su come sta andando il controllo mentale. Dal MIT News, 8/27/14:
"I risultati, descritti nel numero di Nature del 27 agosto, hanno dimostrato che un circuito neuronale che collega l'ippocampo e l'amigdala gioca un ruolo critico nellassociazione delle emozioni con la memoria. Questo circuito potrebbe offrire un bersaglio per nuovi farmaci per aiutare a trattare condizioni psichiche quali il disturbo da stress post-traumatico, così come affermano i ricercatori. 

"'In futuro, si può essere in grado di sviluppare metodi che aiutino le persone a ricordare i ricordi positivi più fortemente di quelli negativi', dice Susumu Tonegawa, Professore di Biologia e Neuroscienze, direttore del RIKEN-MIT Center for Neural Circuit Genetics al Picower Institute del MIT per l'apprendimento e la memoria, ed autore senior di questa ricerca." 

Traduzione: cancellare le emozioni connesse con i ricordi. Giocare con la memoria, ri-programmare i neuroni, cambiare la chimica del cervello ... questi sono i tratti distintivi degli sforzi moderni per condizionare la vita umana. 

La scienza è imprevedibile, a dir poco, ma lo sforzo è enorme e la direzione è ben chiara. 

Se considerate assieme tutte le scienze sociali, la biologia, la fisica e la chimica, così come la psicologia e la psichiatria ... ed anche se ci si sbilancia fuori dai margini del mondo accademico, dove vivono i cosiddetti dissidenti ... si incontrano gli scenari inquietanti sulla programmazione della vita. 

Modificare la cellula, la molecola, l'atomo, la famiglia, l'ambiente, il DNA. Avviare cianografie di nuovi sistemi, modelli ed organizzazioni. 

L'intera base di questo esercizio: noi esseri umani siamo destinatari passivi di influenze, capaci di alterare le queste "influenze"… 

Sulla fascia bassa, si dispone del programma di controllo mentale della CIA, MKULTRA. Nella fascia alta, si ha qualcosa di simile: "l'universo ci sta avviando in uno stato finale di coscienza, e siamo cellule nel super-corpo di ogni sapienza, che sta gradualmente rivelando la sua verità a noi." 

In entrambi i casi, gli esseri umani sono visti come un ricettore passivo. 

Cifrari passivi di causa-effetto, di stimolo-risposta, input-output. Non importa come, se di base oppure elegante, questo è l'esistenza in cui il libero arbitrio, la scelta, il potere individuale e l’immaginazione sono radicalmente sminuiti. 

Ad esempio: "il cervello è la fonte della coscienza." 

Considerate come la fisica guarda il cervello: si tratta di un organo del corpo, costituito dalle stesse particelle che popolano il resto dell'universo. Da nessuna parte, in una di queste particelle, vi è la capacità di comprenderne il significato. Pertanto, il cervello non ne capisce il significato. 

Il significato è semplice (e assurdo): una "lettura" in corso di una illusione biologica / elettromagnetica / chimica, alla quale siamo sottoposti passivamente. 

Posseduti di tale visione demenziale della vita, gli scienziati si sentono perfettamente giustificati nella sperimentazione e nell’armeggiamento con la "macchina umana". 

In realtà, per il dottor Ewen Cameron, lo psichiatra più altamente decorato del mondo nel corso del 1940 e '50, la personalità di un individuo era di proprietà della società, cioè rappresentata da uomini come lui. 

Su questa base (come ho descritto in altri articoli), Cameron ideato un metodo di tortura chiamato "guida psichica", che ha coinvolto l'amministrazione nel dare molte scariche elettriche potenti al cervello dei suoi pazienti, insieme con droghe intense che hanno provocato settimane consecutive di sonno, dopo di che li hanno sottoposti a dei nastri che ripetevano frasi per milioni di volte: tutti nel tentativo di cancellare le loro personalità ed installarne una nuova. 

Cameron ha lavorato sotto contratto con la CIA, come ricercatore nel suo infame programma denominato MKULTRA. 

In questi giorni, la ricerca sulla programmazione è molto più sottile, ma l'obiettivo è lo stesso. Il paziente non deve provare dolore fisico evidente, mentre un particolare circuito nel suo cervello viene "neutralizzato", ma non dovrebbe mai più funzionare allo stesso modo nuovo. Egli diverrebbe come "nuovo." 

"Meglio vivere attraverso la programmazione." 

Contro tutto questo è il fatto che l'individuo ha la capacità di essere libero, indipendente, auto-diretto, potente, e creativo. 

Non ha bisogno né della scienza, né della programmazione, né dei miti che sostengono una visione di esseri umani come esseri passivi. 

La nozione di causa ed effetto corazzata, riportata dalle scienze fisiche alla mente umana e la coscienza, cadrà tristemente a breve. Perché? Perché l'individuo può comprenderne il significato, pensare razionalmente ed immaginare e creare nuove realtà. In queste azioni, dimostra che non è solo un prodotto di ciò che è accaduto prima. 

La pseudoscienza chiamata psichiatria vorrebbe farci credere che tutti i suoi 300 "disturbi mentali", certificati ufficialmente, nessuno dei quali definiti con test diagnostici fisici, sono applicabili a tutti i livelli, a tutti gli esseri umani. 

Questo perché la psichiatria assume (e mai dimostra) che tutte le persone sono sottoposte passivamente, esattamente nello stesso modo come una macchina, agli stessi squilibri chimici nel cervello. 

Causa ed effetto uniforme. Pertanto, si impone l'installazione di un nuovo programma di causa-effetto uniforme come rimedio. 

In un articolo di Oliver Freeman, si offre la prospettiva del neuroscienziato Giulio Tononi su come il cervello partorisce la coscienza. Freeman: "Secondo Tononi è la capacità di combinare un sacco di informazioni in modo efficiente che produce la capacità di analizzare i concetti astratti e ci dà così la 'coscienza' ". 

Questo illustra la scarsità delle neuroscienze quando si tratta di parlare di coscienza. È possibile "analizzare" i concetti astratti del mondo, ma se non fosse per la vostra capacità di sapere che sei vivo, che tu esisti, che non dipendi dal cervello, si sarebbe del tutto perduta. In realtà, si dovrebbe avere la stessa coscienza di un computer mentre sta facendo i calcoli. 

Tuttavia, ritenendo che la coscienza stessa è solo un effetto dei livelli più sofisticati di analisi, i neuroscienziati sperimentano liberamente sul cervello, senza esitazione o problemi di coscienza, come alcuni fricchettoni della New Age. 

L'essere umano, che è più che il cervello e più che il corpo, sperimenta quegli esperimenti come interruzioni imprevedibili nel suo vitale "assistente fisico." 

E' l'essere umano e non gli "esperti", la cui voce deve essere ascoltata. E' la sua vita, che è l'obiettivo. 

Per tutte le loro auliche dichiarazioni ed assicurazioni, gli esperti non hanno la più piccola idea di quello che stanno facendo. Effettuano riprese al buio. E pensano che stanno semplicemente riparando od aggiornando una macchina.   (fonte)