31/08/19

La Criminalità è Potere occulto


La criminalità spicciola e quella organizzata, la mafia, la massoneria, i servizi segreti, la chiesa e le varie società segrete rappresentano tutti il “potere occulto”. È criminalità anche l’asse, scoperto in questi giorni di aprile in Umbria, costituito da politica, massoneria e curia per spartirsi la Sanità (concorsi truccati e nomine negli ospedali): un ulteriore vergognoso scandalo che ha penalizzato consapevolmente persino molti cittadini con handicap perché senza raccomandazione. Si sono spartiti anche i posti per disabili: questo fa comprendere il livello di corruzione, degradazione e oscurità raggiunto. Si tratta dell’intero PD umbro (una fetta importante del Partito Democratico del Paese): infatti il segretario regionale PD è agli arresti domiciliari insieme con l’assessore regionale alla Salute. Si parla di un sistema illecito dove c’erano i “richiedenti” favori e coloro in grado di dare “risposte”. Si è praticato il concorso in abuso d’ufficio, la rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio e falso ideologico. Ma non solo. Si è abusato di ruoli, di funzioni e di beni comuni.
 
Sono tutte le politiche dei diversi governi, che si sono avvicendati fino ad oggi, che hanno permesso, facilitato il triste panorama che subiamo oggi. Un potere illegale ha occultato, per anni, le verità della storia attraverso manipolazioni, depistaggi, minacce, ricatti, imposizioni. Una capillare corruzione è stata seminata nelle varie generazioni, di volta in volta, attraverso il cinema, la tv, gli spettacoli e gli scandali nella vita vera. La mentalità corrotta, che permette l’esistenza della criminalità mafiosa, coinvolge e attraversa l’intero Paese. La mentalità generale corrotta contribuisce al fatto che ciascun individuo, ognuno a proprio modo, fa crescere l’illegalità al punto tale che questa si offre come campo aperto a tutte le forme di potere criminale: si diffonde e prolifera la corruzione come modus vivendi. Anche il cittadino comune, per quanto onesto sia, tende a manifestare occasionalmente, per bisogno, una dose di corruzione.
 
Gran parte della società civile pensa, parla e si comporta in qualità di complice della realtà criminale senza bisogno di essere infiltrata. Il problema non è più la forte presenza della mafia nelle diverse regioni italiane ma l’evidente consenso che ad essa viene dato, la corruzione che trapela nella cultura dominante, nella politica, tra i gestori della cosa pubblica e in tutto il mondo del privato.

tratto da: Centro Paradesha

29/08/19

Traditore - definizione


traditóre s. m. (f. -trice, pop. -tóra) [lat. tradĭtor -oris, propr. «chi consegna», e in partic. «chi consegna con tradimento»; il nuovo sign., già presente in Tacito, è dovuto dapprima all’uso biblico (v. tradire), e si consolida poi nel sec. 4° (è frequentissimo negli scritti di sant’Agostino) con le frequenti accuse a vescovi e sacerdoti cattolici di avere tradito la propria fede religiosa consegnando libri e arredi sacri ai loro avversarî]. – Chi tradisce, chi ha commesso tradimento: i t. della patria; essere un t.;

Mattarella è il presidente eletto da un parlamento da lui stesso definito illeggittimo: Il 4 dicembre 2013, infatti, Mattarella e gli altri tredici membri della Corte Costituzionale, avevano dichiarato “l’illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza (sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica) alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione”. La Corte aveva altresì dichiarato “l’illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali ‘bloccate’ nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere una preferenza”. Se vigesse ancora il senso dell'onore oltre a quello del ridicolo, avrebbe dovuto non accettare allora l'incarico di presidente. Chi è un traditore? Chi non riconosce la sovranità popolare? Chi non si attiene alla costituzione? Chi si dimette senza motivo dai suoi mandati? Chi apre o chiude i porti? Difficile davvero comprendere qualcosa dal marasma politico italiano. 

Vere però le parole di Franceschetti: Dal 1947 ad oggi l’Italia ha sempre avuto governi deboli che erano una sorta di armata Brancaleone che per governare richiedeva improbabili alleanze che si sfaldavano dopo qualche mese. Il governo più lungo del nostro paese è stato quello di Berlusconi, nato con l’alleanza della lega, che tramite il suo leader di allora Bossi, aveva dichiarato “mai più con la porcilaia fascista”. Oggi si ripetono gli stessi copioni di sempre.

Ovvio che questa maggioranza durerà poco e sarà piena di dissidi interni che indeboliranno ulteriormente sia il 5s che il PD. E qualora si andasse a future elezioni, Salvini sarà ancora più forte e probabilmente stravincerà ovunque. A meno che, ovviamente, non si faccia un nuovo governo tecnico, dato che anche questa è una consuetudine della nostra politica. E mentre noi discutiamo, con modalità sempre identiche, di quello che succede in politica, il mondo va sempre uguale. La Cina (di cui non parla nessuno) continua a comprare pezzi di Italia. I bambini continuano a sparire nel nulla.

La magistratura continua a condannare piccoli spacciatori e stalker, e non fa nulla contro i reati più gravi, quelli contro l’economia e l’ambiente (perché non serve cambiare qualche poltrona politica, se centinaia di migliaia di politici, amministratori, burocrati, magistrati, poliziotti, sono sempre gli stessi, e hanno quasi tutti gli stessi comportamenti, salvo alcune mosche bianche, prontamente sostituite e messe da parte, boicottate e osteggiate, da decenni se non da secoli).

26/08/19

Bufale su Marte/2


Paolo Franceschetti - Come sappiamo, esiste da tempo una discussione sulle cosiddette fake news, e sulla necessità di controllare le bufale su Internet. Laura Boldrini istituì addirittura una commissione di esperti per dare la caccia a queste fake news, poi risoltasi per fortuna in un nulla di fatto. Si tradusse in un nulla di fatto primo perché le fake news sono milioni; secondo perché esse vengono veicolate pure dai media ufficiali, non solo da internet (termine generico che non indica nulla, dato che su internet ci sono pure testate come il New York Times e il Corriere della Sera, che quanto a bufale non sono secondi a nessuno); terzo perché non si capisce con quale criterio controllare tali news, e non si sa poi quali sanzioni potrebbero scattare, e come applicarle (se io pubblico una fake news e mi ordinano di cancellarla, questa posso sempre ripubblicarla su un altro sito). In un nostro precedente articolo ci siamo occupati delle bufale che riguardano la conquista di Marte. Lo trovate a questo link: https://petalidiloto.com/2018/12/2024-missione-su-marte-la-bufala-di-trump.html

Allora per questa volta mi concentro solo su alcune delle bufale che circolano su fonti di informazioni ufficiali, relative a questo pianeta. Non paghi di aver lanciato la mega assurdità della conquista di Marte nel 2024, gli scienziati si sono resi conto che qualche piccolo problemino di sopravvivenza gli astronauti ce l’avrebbero avuto. Ecco quindi alcune soluzioni. Marte è troppo freddo? (stiamo parlando anche di centinaia di gradi sotto lo zero). Nessun problema: si potrebbe bombardare Marte con delle bombe atomiche per surriscaldarne la superficie. La notizia è stata riportata da numerosi media ufficiali. https://www.lastampa.it/tecnologia/idee/2019/08/20/news/l-idea-di-elon-musk-bombardare-marte-per-renderlo-abitabile-1.37363161

Siccome la trovata del bombardamento di Marte è apparsa a chiunque una cazzata, allora dopo qualche tempo altri studi scientifici l’hanno migliorata. Niente bombardamenti, ma una serie di irradiamenti con aerogel di silice, per surriscaldare la superficie. Niente di più facile. https://www.repubblica.it/scienze/2019/07/17/news/abitare_e_coltivare_su_marte_sotto_cupole_di_aerogel-231426400/

Il Curiosity, la sonda spaziale che, a quanto ci raccontano, sta su Marte dal 2012, ha compiuto in tutti questi anni 21 km. In 21 km, grazie ai dati raccolti da questa sonda e da altre successive, gli scienziati hanno stabilito: 1) che su Marte non c’è mai stata vita. 2) che su Marte c’è stata vita. 3) che su Marte potrebbe esserci vita anche attualmente (ovviamente per vita, i nostri scienziati, intendono solo quella che conosciamo sulla Terra; escludono possano esserci forme di vita a noi invisibili, o con caratteristiche tali che potrebbero sopravvivere in condizioni diversissime dalla nostra). 4) che su Marte non c’è mai stata acqua. 5) che su Marte c’è stata acqua. 6) che su Marte c’è acqua; si trova nel sottosuolo, e potremmo utilizzarla per darla da bere agli astronauti che ci atterreranno. Ecc. ecc. Ecco, ad esempio, un articolo in cui si afferma con categorica certezza che c’è acqua allo stato liquido su Marte. Si trova a 1450 metri sotto il livello del suolo.

In alcuni articoli si canta vittoria perché con questa scoperta abbiamo risolto il problema di far bere gli astronauti per mesi. Ecco un altro esempio, ove si ipotizza che 3 o 4 miliardi di anni fa su Marte potrebbe aver piovuto. https://www.globalscience.it/13757/cosmo/piogge-nel-passato-di-marte/
Ma credo che lo studio scientifico più geniale di tutti, sia quello secondo cui, per risolvere il problema del cibo per gli astronauti diretti su Marte (che non si saprebbe dove e come stivare), ha proposto di riciclare la cacca prodotta dagli astronauti.

Un prodotto commestibile e nutriente, lo definisce l’articolo (se poi è anche gustoso non si sa… nessuno lo ha ancora assaggiato e cucinato). Immaginiamo già la folla di candidati astronauti per la prima missione su Marte; tutti ansiosi non tanto di visitare il pianeta rosso, ma di gustare la cucina di bordo. Ultimamente però, qualche scienziato ha avuto qualche leggerissimo dubbio (eh sì, perché la scienza, oltre a delle certezze, ha anche qualche dubbio, per fortuna). Sarà che le radiazioni che gli astronauti dovrebbero subire, sono troppe e potrebbero creare qualche problema fisico? E sarà che stare chiusi in pochi metri quadrati, a milioni di km dalla terra, potrebbe dare qualche leggero problema psico-fisico?

Attendiamoci, in futuro, gli scienziati che diranno che potremo colonizzare il Sole. E che importa se fa un po’ calduccio? Basterà buttare enormi masse di ghiaccio nel Sole per rinfrescare l’aria, e inventare qualche crema solare con una protezione di qualche milione per evitare scottature. Ma i bufalari siamo noi, che abbiamo siti di controinformazione. Dire che non siamo mai andati sulla Luna, basandosi su studi, ricerche scientifiche, e testimonianze, è una fake news. Dire che possiamo bombardare Marte per renderlo abitabile è una notizia che merita la massima diffusione. Se lo dicono Repubblica, il Corriere della Sera, e i principali quotidiani, come potremmo mai dubitarne?

25/08/19

Nel 2025 l'Italia non sarà più, non affanniamoci


Non è possibile sabotare un sistema troppo a lungo senza subirne le conseguenze. Il nostro paese è stato vittima di forze predatrici (nazionali ed internazionali) per troppi anni di seguito. L'analisi che segue è dunque purtroppo condivisibile. Il crack totale del sistema paese è dietro l'angolo. Diverremo una provincia povera della Francia? Una colonia per i giovani tedeschi? Un campo base cinese? Tutto sommato, un futuro a finale ancora aperto. L'articolo:

“Gli storici del futuro probabilmente guarderanno all’Italia come un caso perfetto di un Paese che è riuscito a passare da una condizione di nazione prospera e leader industriale, in soli vent’anni, in una condizione di desertificazione economica, di incapacità di gestione demografica, di rampante terzomondializzazione, di caduta verticale della produzione culturale e di un completo caos politico ed istituzionale. Lo scenario di un serio crollo delle finanze dello Stato italiano sta crescendo, con i ricavi dalla tassazione diretta diminuiti del 7% in luglio, un rapporto deficit/Pil maggiore del 3% e un debito pubblico ben al di sopra del 130%. E peggiorerà”. Così Roberto Orsi, professore italiano emigrato a Londra per lavorare presso la London School of Economics, prevede il prossimo futuro del Belpaese.

Il termometro più indicativo della crisi italiana, secondo Orsi, è lo smantellamento del sistema manufatturiero, vera peculiarità del made in Italy a tutti i livelli: “Il 15% del settore manifatturiero in Italia, prima della crisi il più grande in Europa dopo la Germania, è stato distrutto e circa 32.000 aziende sono scomparse. Questo dato da solo dimostra l’immensa quantità di danni irreparabili che il Paese subisce. Questa situazione ha le sue radici nella cultura politica enormemente degradata dell’élite del Paese, che, negli ultimi decenni, ha negoziato e firmato numerosi accordi e trattati internazionali, senza mai considerare il reale interesse economico del Paese e senza alcuna pianificazione significativa del futuro della nazione”.

“L’Italia – prosegue lo studioso – non avrebbe potuto affrontare l’ultima ondata di globalizzazione in condizioni peggiori. La leadership del Paese non ha mai riconosciuto che l’apertura indiscriminata di prodotti industriali a basso costo dell’Asia avrebbe distrutto industrie una volta leader in Italia negli stessi settori. Ha firmato i trattati sull’Euro promettendo ai partner europei riforme mai attuate, ma impegnandosi in politiche di austerità. Ha firmato il regolamento di Dublino sui confini dell’UE sapendo perfettamente che l’Italia non è neanche lontanamente in grado (come dimostra il continuo afflusso di immigrati clandestini a Lampedusa e gli inevitabili incidenti mortali) di pattugliare e proteggere i suoi confini. Di conseguenza, l’Italia si è rinchiusa in una rete di strutture giuridiche che rendono la scomparsa completa della nazione un fatto certo”.


Quando si tratta di individuare le responsabilità, Orsi non ha dubbi nel puntare il dito contro la politica: “L’Italia è entrata in un periodo di anomalia costituzionale. Perché i politici di partito hanno portato il Paese ad un quasi collasso nel 2011, un evento che avrebbe avuto gravi conseguenze a livello globale. Il Paese è stato essenzialmente governato da tecnocrati provenienti dall’ufficio dell’ex Presidente Repubblica, i burocrati di diversi ministeri chiave e la Banca d’Italia. Il loro compito è quello di garantire la stabilità in Italia nei confronti dell’UE e dei mercati finanziari a qualsiasi costo. Questo è stato finora raggiunto emarginando sia i partiti politici sia il Parlamento a livelli senza precedenti, e con un interventismo onnipresente e costituzionalmente discutibile del Presidente della Repubblica, che ha esteso i suoi poteri ben oltre i confini dell’ordine repubblicano”.

“L’interventismo dell’ex Presidente è stato particolarmente evidente – prosegue il professor Orsi – nella creazione del governo Monti e dei due successivi esecutivi, che sono entrambi espressione diretta del Quirinale. L’illusione ormai diffusa, che molti italiani coltivano, è credere che il Presidente, la Banca d’Italia e la burocrazia sappiano come salvare il Paese. Saranno amaramente delusi. L’attuale leadership non ha la capacità, e forse neppure l’intenzione, di salvare il Paese dalla rovina. Sarebbe facile sostenere che solo Monti ha aggravato la già grave recessione. Chi lo ha sostituito ha seguito esattamente lo stesso percorso: tutto deve essere sacrificato in nome della stabilità. I tecnocrati condividono le stesse origini culturali dei partiti politici e, in simbiosi con loro, sono riusciti ad elevarsi alle loro posizioni attuali: è quindi inutile pensare che otterranno risultati migliori, dal momento che non sono neppure in grado di avere una visione a lungo termine per il Paese. Sono in realtà i garanti della scomparsa dell’Italia”. Micidiale.

24/08/19

Il viaggio come risarcimento dalla schiavitù


Un tempo la stanzialità era considerata virtù. Un tempo anche la vita di rendita era considerata normale. Oggi invece l'agitazione compulsiva ed immotivata è considerata normale ed auspicabile mentre il lavoro è considerato la sola grande virtù che dona dignità. Quanta acqua è passata sotto i ponti!

Il lavoro, lungi dall'essere un bene è in realtà un astuto sistema di controllo del genere umano. Non è un caso che sia inserito nel primo articolo della nostra desolante costituzione massonica. Ovviamente chi lo ha inserito non ha mai veramente lavorato neanche un giorno in vita sua: i padroni delle filiere godono di privilegi atavici ereditati sottoforma di latifondi o di diritti genetici, di sangue.

Al lavoratore un tempo bastava il salario, oggi è necessario ampliare l'illusione di una impossibile retribuzione esistenziale, donandogli scampoli di pianeta offerti a mò di diapositiva, alcuni istanti e via, di ritorno nei contenitori di carne umana di cemento armato ad ingolfare le putride strade urbane.

Ai viaggi sono state associate espressioni ebetoidi di serenità e rilassatezza. Non è altro che marketing. Lo stress per la partenza ed il rientro infatti è comunque notevole. Lo sfasamento spazio-temporale ingente. La dose di radiazioni assorbita per i lunghi viaggi aerei, poderosa.

Gli astuti venditori di sogni artificiali lavorano bene senza sosta per ingannare l'umanità che, se tornasse ad essere stanziale, potrebbe costituire un problema per i controllori. Non c'è lavoro? Emigra...non c'è aria pura? Viaggia...Sei depresso? Fuggi...

Fuggire oggi è facile, anche per i migranti. Il genere umano viene abilmente rimescolato per confondere le masse, donando l'illusione di un pianeta ai piedi di chi lo desidera. Non è così. Il pianeta è in mano a pochi esseri malintenzionati e le mete paradisiache non esistono.

La mano nascosta che governa i 5 Stelle


Questi onorevoli 5 stalle, parlano in aula del gruppo Bilderberg e, alla parola massoneria, si infilano la mano destra sul cuore, il segno dell'hidden hand (mano nascosta) di cui i sedicenti grandi del nostro recente passato ci hanno già ampiamente mostrato. Si tratta di un segnale di appartenenza e sottomissione, di un progetto che si sta compiendo per volere dei vertici occulti. Più chiaro di così...


Per averne prova diretta, osservare attentamente il video qui sotto:

22/08/19

I Vichingi dell'Oceano sbagliano strada ...


La prova delle vere intenzioni politiche destabilizzanti delle sedicenti ONG che imbarcano clandestini per scodellarli in Italia sta nelle loro improbabili rotte marine. Le loro navi percorrono migliaia di miglia in percorsi risibili mentre avrebbero potuto dirigere, risparmiando tempo e carburante, verso i porti aperti di Francia, Spagna, Grecia, Malta, Creta, Israele, Algeria, Tunisia ... ed invece puntano solo e sempre su Lampedusa. E' chiarissimo il loro intento di mettere in difficoltà il nostro paese e solo quello. Com'è mai? E' lecito utilizzare esseri umani per scopi politici? Osservare per credere: QUI

20/08/19

Soros, i sorosiani e la Società Aperta (per loro).

 

Chi è George Soros e cos’è la “Open Society Foundation”? Lo spiega ai lettori di Byoblu Diego Fusaro, filosofo e ricercatore.


byoblu - “Dopo il 1989 il conflitto di classe si ridispone. Da una parte, i globalisti apolidi composti dai signori della finanza e del “big business”, che vorrebbe il mondo intero come un Open Space senza confini e senza diritti, dall’altra, la classe dominata: il vecchio proletariato e la vecchia borghesia, che una volta confliggevano, ma che ora sono accomunate dal fatto di essere precarizzate, non solo nelle condizioni lavorative ma anche nelle condizioni di vita, grazie alla distruzione della famiglia, dello Stato sovrano nazionale, passando per la scuola pubblica, per i sindacati, per la salute pubblica e così via.

Non è un caso che la società fondata da Goerge Soros si chiami “Open Society”, la “società aperta”, l’emblema della nuova Global Class cosmopolita, che mira a rendere il mondo un unico mercato globalizzato e senza confini, per lo scorrimento illimitato delle merci e dei profitti, dove sono nemici tutti coloro che osino ancora far valere una prospettiva di resistenza, facendo leva sui fondamenti etico comunitari della vita pubblica.


La nuova Global Class, di cui Soros è esponente di punta, si muove in questo spazio globalizzato e organizza raduni, come quelli del Gruppo Bilderberg, nei quali mette in primo piano i propri interessi. Nulla di complottistico, è chiaro come il sole: la classe dominante tutela il proprio interesse, cioè la sottrazione dei diritti a proprio beneficio, l’intensificazione della deregolamentazione e della competizione, e poi la neutralizzazione degli spazi politici sovrani, gli unici che potrebbero controllare la “bestia selvatica del libero mercato” (Hegel).

Questi signori stanno lottando contro tutte le conquiste del ceto medio borghese: la famiglia, l’etica pubblica, lo stato sovrano nazionale, tutte le conquiste del vecchio mondo moderno, proletario e borghese. La Global Class, di cui Soros è un “illustre” esponente, sta vincendo la lotta di classe. Lo disse Warren Buffett, il terzo uomo più ricco al mondo: “La lotta di classe esiste, e l’abbiamo vinta noi” “.  (fonte: byoblu)

18/08/19

Il lago di Bracciano non è convesso...


Il lago di Bracciano, di forma vieppiù circolare essendo un lago di origine vulcanica, non appare convesso come invece dovrebbe. Avendo un diametro medio di circa 9 km, se immersi nelle sue acque e quindi con un punto di osservazione a 20 centimetri dalla superficie, non dovreste vedere la sponda opposta perché coperta dalla curvatura terrestre per oltre 4,3 metri ed invece, nulla: la sponda opposta è perfettamente visibile così come le tante piccole imbarcazioni, windsurf compresi, che mostrano perfettamente il loro candido ed esiguo scafo dall'altra parte del lago. Com'è possibile?

L'applicazione earth curve calculator contribuisce ad infittire l'enigma. Un osservatore a 20 centimetri dalla superficie dovrebbe vedere l'altra sponda inabissarsi per oltre 4,3 metri e la linea dell'orizzonte a soli 1,59 Km da se stesso. Così però non è. Provare per credere. Il lago appare sempre e dovunque perfettamente piatto.

Ovviamente questa osservazione ne segue decine di altre eseguite con apparecchi fotografici professionali e telescopi portatili, in varissime condizioni atmosferiche, durante un intero anno solare. Davvero sarebbe utile comprenderne il perché. Invito comunque tutti, prima di inviare commenti a vanvera, a compiere queste osservazioni con i propri occhi, tenendo sempre a mente la validissima geometria euclidea e quella descrittiva nonché utilizzando gli ottimi prodotti dell'industria ottica, ormai alla portata di tutte le tasche. Uno sguardo alle condizioni di temperatura, pressione ed umidità contribuisce a completare il tutto.

15/08/19

Marceremo su Roma? I pupazzi di Soros vogliono la Guerra Civile.


Le fazioni di una guerra civile in Italia ci sono già. Il Ministero degli Interni è stato isolato e, di fatto, privato della sua autorità. Le istituzioni italiane, in mano ai burosauri non eletti, reagiscono alla democrazia e allo sdegno popolare, trincerandosi ed attaccando l'uomo che, nel bene e nel male, incarna tale giusto risentimento delle masse.
 
I pupazzi di Soros hanno paura della democrazia e della consapevolezza. Preferiscono così impedire l'ovvio ritorno alle urne e si compattano per salvare se stessi e la loro agenda pedo/satanica. Le piramidi di potere stanno vacillando dalla base. La popolazione si è accorta dell'orrore che coprivano. Forse non hanno ancora compreso come siano nate apposta per oscene esigenze di copertura.
 
 
Oggi soffiano sul fuoco. Consci che chi mangia bene, grazie a loro, non si opporrà alla dittatura del capitale e del satanismo. Vedremo. Non far votare gli italiani potrebbe innescare l'apoteosi. Popolo cornuto e storicamente mazziato, ma a tutto c'è un limite. Marceremo su Roma a Settembre?

14/08/19

Il presunto suicidio di Epstein, Bibbiano e la pedofilia imperante nelle piramidi di Potere


igienista mentale - Cos’hanno in comune Bill Clinton, Donald Trump, Ralph Fiennes, Courtney Love, Dustin Hoffman, Alec Baldwin, Ted Kennedy, l’ex Primo Ministro israeliano Ehud Barak, Phil Collins e Flavio Briatore? Apparentemente nulla, se non il fatto di comparire – insieme ai nomi di decine di ragazze minorenni in Florida, New Mexico, California, Parigi e Regno Unito, raggruppati alla voce ‘massaggi’ – nel Little Black Book del miliardario e finanziere Jeffrey Epstein, pubblicato per la prima volta da Gawker nel 2015. TRAFFICO SESSUALE, SOTTRAZIONE DI MINORI A SFONDO SATANICO, ecco da chi siamo governati.

Jova Beach e l'inutile e dannosa massa di idioti con il culto posticcio della personalità (assente)


Cosa c'è di meglio per rinverdire la dissoluzione in questa miserrima estate italiana se non qualche scempio ambientale, condito di rumore assordante, automobili putrescenti e cibo spazzatura? Ecco per voi il Jova Beach, l'ultima trovata dei satanisti associati per portare distruzione in luoghi ancora quasi intatti, ove nidifcano specie protette e si riproducono tartarughe e che i piccoli gruppi ambientali locali tentano invano di preservare.


Eccola l'umanità irretita dal pifferaio magico. Brandisce fiera il suo smart phone per impedire a se stessa un contatto diretto con il nulla. Nulla dentro il nulla, veicolato dal nulla. Purtroppo questo nulla ha le spaventose sembianze di un feroce bulldozer (o di una tigre?).


Si perché per fare posto a questo disastro ambientale occorre spianare dune millenarie per consentire il parcheggio a decine di migliaia di auto(poco)mobili. La distruzione è servita. Le masse annuiscono alla loro dissoluzione. Nulla sembra poter fermare lo scempio. Nessuno muove una foglia per impedire l'orrore. Una illuminante lettura degli eventi del sempre grande Don Donato:

10/08/19

Piramide di potere e paura, una consapevolezza che non produce risultati


Oramai l'abbiamo capito. Le piramidi, le strutture gerarchiche di tutti i tipi e latitudini, non sono altro che macchine che hanno come unico obiettivo, quello di controllare e confondere il gregge umano. Sono stati gli angeli caduti ad imporre all'umanità queste cappe pesantissime e ben ramificate che fanno dell'energia umana la loro ragion d'essere. Alla base di tali strutture infatti ci siamo sempre noi, con il nostro ruolo, più o meno inconsapevole, di kapò, a sostenere il tutto.

Nonostante le mille e mille prove della natura predatoria di tali strutture, continuiamo ad alimentarle, a parlarne ed a tentare ridicolmente di redimerle e modificarle. La piramide è un solido geometrico immutabile. Esso rimarrà in piedi finchè la base reggerà. La base siamo noi, tutti noi. In un modo o nell'altro partecipiamo alla nostra sottomissione.

Ai vertici della piramide, l'emblema di questa attività: la pedofilia, l'abuso sui cuccioli d'uomo, quella forma di inedita crudeltà che gli angeli caduti praticano da tempo immemore. Inutile ricordare come i controllori biblici pretendessero i sacrifici dei primogeniti umani, da rosolare alla griglia come simbolo di sottomissione ed obbedienza. L'astuto Yahweh dispensò Abramo, creando così una nuova e sorprendente alleanza che ha ancora tanta fortuna.


Purtroppo la sostituzione degli infanti con i capretti non è durata molto. Gli altri angeli caduti hanno continuato a pretendere gli infanti, oggi come ieri. L'abuso sui minori, il loro sacrificio, è la chiave di lettura del potere. Ecco perché la pedofilia violenta è il vero argomento tabù dei media di regime. Ecco perché esiste a Roma, un'organizzazione mondiale potentissima e ben ramificata che ha fatto della protezione del pedofilo la sua mission principale.

Le piramidi controllano i media, la materia e lo spirito. Sfruttano l'anima perché ovviamente non la comprendono neanche. Purtroppo gli umani, pur rendendosi conto di questo orrore, continuano a pregare i loro aguzzini, continuano ad omaggiarli e servirli, sperando forse di venire un giorno dispensati anche loro come Abramo dal grande sacrificio. Ebbene non è così e così non sarà. Potere ed abuso sono sinonimi.

09/08/19

In una Camera a Gas, nell'indifferenza generale


Messaggio agli avvelenatori. Siete bravi, bravi davvero. Siete riusciti ad intossicare i cieli terrestri senza che la popolazione di mammiferi più evoluta se ne sia resa conto. Avete per sempre modificato forma e colore delle formazioni nuvolose, alterato il clima e la percezione del clima stesso. Siete stati capaci di irretire migliaia di persone in questo progetto di avvelenamento globale. Bravi.

Nessuno si è opposto sul serio ai vostri intenti. Conoscete bene l'essere umano. Sapete come blandirlo e, se necessario, minacciarlo. Sapete bene come il conformismo e la paura dell'esclusione sociale siano molle psicologiche fondamentali per tutti. Sapete come controllare i flussi di opinione, come dirottarli e lasciarli languire, se serve, in un cantuccio e per sempre. Bravi.

Soprattutto siete stati capaci di distrarre le masse con sempre nuove invenzioni. Stragi, guerre, carestie, crisi, giochi ... tutto è utile per carpire l'attenzione del popolo e distrarlo dalla percezione diretta della realtà, dalla voce del suo intuito più profondo, dall'osservazione. Bravi, siete stati bravi.

Qualcosa però vi è sfuggito. Un dettaglio e, forse, solo un elemento marginale rispetto all'orrore.

La Palingenesi luciferina verso il Nirvana siliceo


Esiste ed opera febbrilmente un gruppo di potere trasversale alle istituzioni e ai confini nazionali che mira esclusivamente ad imporre un'agenda specifica al mondo intero. Poco importa indicarne i promotori, gli aderenti, i simpatizzanti ed è in fondo inutile segnalarne i sovvenzionatori finanziari. Essi esistono ed operano.

L'agenda è tutto sommato semplice e desolante. Ha come obiettivo quello di ridurre gli spazi di libertà dell'umanità, assoggettandola ad un sistema tecnocratico tanto impersonale quanto omniscente, una digitalizzazione coatta per un grande alveare mondiale molto simile ad un enorme circuito stampato.


Le scuse per tentare di coprire tale scempio sono risibili. Si comincia indicando i diritti dell'uomo per poi scivolare nelle libertà individuali, esclusivamente materiali, beninteso. Con queste motivazioni sempre valide e ottimi slogan ad esse associate, questa banda transnazionale opera con tenacia, a volte nell'ombra ed a volte in modo palese, utilizza tutti i poderosi mezzi a sua disposizione e colleziona successi su successi, andando a costruire quel muro di gomma, mattone dopo mattone, che ci accoglierà tutti, imprigionandoci per sempre. Molti di noi ne sono inconsapevoli promotori.


La banda è una struttura gerarchica in cui non tutti i suoi componenti sono al corrente del senso ultimo del loro operare. Ognuno però trae un guadagno immediato dal suo agire, prettamente materiale. Agli adepti infatti è garantita impunità crescente, agi crescenti e una sorprendente capacità di muovere nello spazio e nel tempo. Ogni capriccio è consentito ed anzi, il suo compiacimento sollecitato. I vertici giocano con le istituzioni democratiche come fa il gatto con il topo.

Anche se parte del gregge umano comincia ad accorgersi della consistenza maleodorante di questa realtà, essi agiscono indifferenti, come fa una pressa industriale, come un nastro trasportatore, una macchina appunto. Con la stessa freddezza si fingono empatici mentre sono solo algidi predatori sordi ed ebetoidi.

La riduzione dell'umanità ad una massa interagente per soli stimoli elettrici inquieta. E' la sua componente seducente che impressiona. Il circuito stampato piace ai nostri quasi simili. La capacità ammaliatoria del silicio è enorme. Come zanzare alla luce artificiale, molti nostri quasi simili corrono irretiti da quel bagliore bluastro verso la loro stessa distruzione, verso l'assimiliazione al grande mare elettronico in cui è promesso tutto e niente.

La terra promessa è un non luogo sempre uguale a se stesso. Come nelle catene alberghiere multinazionali, in cui le camere sono identiche in tutto il mondo, l'umano irretito potrà traslare in ogni dove senza neanche accorgersene. Gli standard diverranno la norma mentre diverrà inesistente il loro controllo popolare.


Il motto della macchina genocida statunitense 'esportiamo la democrazia' era il grido di battaglia di questa banda di umani e subumani alla conquista definitva del mondo intero. Senza di noi. Senza il nostro consenso.

Mentre sopravviviamo, è in corso questa guerra epocale. Non si tratta di un evento reversibile. Quando uno dei contendenti vincerà, il pianeta cambierà per sempre. Loro si sentono sicuri, la chiusura del cerchio è a pochi metri ormai. Dalla rete del recinto però, alcune maglie cominciano a sfaldarsi.

L'aspetto che più amareggia è che a beneficiarne saranno gli umani sommamente inconsapevoli che si sarebbero invece meritati una vita di clausura impercettibile, un bagno perenne in un mare grigio scuro fatto di insensibilità ed imitazione coatta. Un continuum elettrico in cui cullarsi in un sonno indotto chimicamente, un nirvana al silicio. Un surrogato di promessa.

07/08/19

Dove sono finite le Epidemie e le Pandemie? Le isterie dei media e i mega-profitti di Big Pharma


Volete una prova di come i media non siano altro che i megafoni del regime assoluto che ci controlla e dirige? Pensate agli allarmi per le inesistenti epidemie e l'avrete. Ultimo in ordine di tempo: ci hanno riempito i cervelli di grafici, interviste e notizie infondate sulla presunta epidemia dell'innocuo morbillo solo al fine di creare panico e far vendere alle multinazionali milioni di vaccini neurotossici, generando profitti per svariati milioni di euro. L'allarme non c'è più? Tutto risolto?

La verità è che non esistono le pandemie se non nelle menti dei direttori di giornali (e dei politici prezzolati) e che le vaccinazioni sono quanto meno inutili. Utile invece ricordare come tutte le malattie contagiose persero aggressività con il miglioramento delle condizioni igieniche di base: acqua potabile, elettricità, informazione ... quella vera. In attesa di una nuova ondata di falsi allarmi mediatici ... dopo le suine, le aviarie, il morbillo, cosa ci aspetta? Chi vi crede più?

Measles Outbreak and Subsequent Media Hysteria

06/08/19

Tempo, movimento, vita


Siamo abituati a considerare vita ciò che è in movimento ed anzi ciò che più si muove come più vitale. Una città degli uomini convulsa e frenetica è così l'immagtine della vitalità e quindi del benessere e della felicità. Movimento, rumore, colore.


Dimentichiamo però che la nostra percezione del movimento è limitata dalla nostra stessa natura e dalla esigua estensione dei nostri sensi e della nostra memoria. Un albero maestoso infatti compie nel suo lunghissimo ciclo esistenziale movimenti prodigiosi. Nasce da un piccolo semino ligneo e diventa un gigante che ramifica e penetra la terra, genera e rigenera foglie, fiori e frutti. Si riproduce con tecniche sorprendenti e ritorna alla sua natura dopo secoli di altezzosa testimonianza.

Il movimento del regno vegetale è impressionante ma cadenzato su intervalli temporali che non coinvolgono la nostra natura sensoriale di predatori, attenti al movimento fugace, nervoso, immediato. La grande quercia ha visto eserciti massacrarsi l'un l'altro, grandini devastanti, freddi polari e caldi avvilenti. Ha avvertito la presenza convulsa di milioni di mammiferi e di miliardi di insetti. Continuerà la sua opera di testimone per altri secoli.

Le piante interagiscono tra di loro in modo complesso, sono altruiste, provano emozioni. Siamo noi piccoli mammiferi pensanti che non riusciamo a comprenderle perché il loro è un linguaggio assoluto, un codice che ha il silenzio dalla sua parte, un aureo silenzio che non riusciamo nemmeno a immaginare. Le grandi alberature ci raccontano inoltre di ere passate ed anche vicine in cui faceva molto più caldo di oggi e in cui nessuna industria emetteva CO2 ... meglio reciderle allora, prima che ci svelino altri segreti.

04/08/19

Generazione antidolorifica e piccole beatitudini

Una pubblicità televisiva su tre ha come argomento l’uso di medicinali, generalmente antidolorifici (rigorosamente a tripla azione), sottoforma di polveri, pasticche o cerotti. Sembrerebbe davvero che il pubblico televisivo, composto perlopiù da ultrasessantenni, faccia uso intensivo di tali medicamenti.
Il dolore è un’informazione importante del corpo verso la mente e viceversa. Il dolore, quando non sia esso stesso la patologia, è un indicatore di un problema verso il quale occorre porre attenzione. Eliminarne la portata informativa chimicamente, equivale ad oscurare la spia della benzina nell’automobile, senza fare il necessario rifornimento risolutivo.
L’assenza di dolore è una priorità nella nostra fase calante della società. Assenza dello scorrere del tempo, assenza di problemi e quindi di dolore. La società degli uomini vorrebbe trascorrere il proprio tempo vitale in una bolla spazio temporale sospesa, in un continuum sempre uguale a se stesso, in una torre d’avorio ben isolata dall’esterno in cui oziare, come gli dei olimpici.
La tecnologia d’accatto, quella che ci elargiscono a pagamento, aumenta il grado di comfort, spegnendo sensazioni naturali e sostituendole con quelle artificiali. In questo contesto il dolore è un’insopportabile ingerenza. Occorre deambulare con un sorriso ebetoide stampato in volto, sciorinando la nostra dentatura ceramica con un certo orgoglio, quello proprio di un popolo altamente civilizzato.
Spingere il carrello d’acciaio di un grande supermarket, riempiendolo di beni inutili, beati dalla musichina di sottofondo, dall’aria condizionata ben diffusa e dall'immancabile wi-fi, è una di quelle beatitudini contemporanee che ben si associa con l’uso e l’abuso di antidolorifici. Una smorfia di dolore romperebbe l’incanto… 

03/08/19

Nomadismo di massa e perdita di identità


Il nomadismo è una di quelle caratteristiche, un tempo appannaggio di sparuti gruppi umani, imposta alle masse dal regime contemporaneo. Lungi dall’essere una fonte di conoscenza e scambio, il nomadismo contemporaneo non è altro che un moto compulsivo imposto da luogo a luogo per futili motivi. Il turismo di massa è uno dei motori principali di questo impulso, provvedendo ad instillare la necessità del viaggio in lidi tropicali, proponendo una mercificazione desolante di luoghi e popoli in giro per il mondo.
I media di regime impongono un cliché che non può essere disatteso, pena l’autocommiserazione: il viaggiatore compulsivo, colui che di tanto in tanto vola o veleggia in contesti desueti ed improbabili imposti al suo gusto molto poco coltivato dagli esperti della psiche umana, quei persuasori occulti che fanno e disfano i nostri contenitori sociali, pieni e strapieni di gente poco preparata.
Dal viaggio di scoperta di fine ottocento o dei primi del novecento, percorso culturale ed esistenziale assieme, destinato ad uno sparuto gruppo di intenditori, si è passati al consumo di luoghi e popoli che, divenendo merce, perdono immediatamente spontaneità e quindi valore umano e culturale.


Il turismo di massa è un enorme problema per l’ambiente. L’avvento sospetto dei voli low cost (probabili vettori di scie chimiche a tariffe calmierate) ha provveduto all’ulteriore imbarbarimento delle masse, permettendo sprechi assurdi e turpitudini ambientali pur di consentire questo consumo antropico sporadico, inutile ed a tratti (e spesso) indecente.
Nessuno guadagna del turismo di massa, tutti ne hanno da perdere. Popoli defraudati, ambienti distrutti, omologazione spinta e livellamento di gusti e aspettative. E’ un colossale problema identitario, oltre che ambientale, di proporzioni spaventose che tutti però sottacciono. E’ il mercato, bellezza. Tutto è merce, tutto è vendibile, comprabile, usabile e gettabile. E’ la modernità.
Questo rimpasto forzoso fa rima con quel programma di accoppiamento subdolo di nome Erasmus o similari. In modo non dissimile si procede con la deportazione clandestina di esseri umani definita dai media di regime ‘migrazione’.  Un altro vettore di livellamento planetario dell’umanità verso un insieme confuso, mercificabile e quindi mercificato. Nessuno escluso.