30/11/15

Anomalie Cellulari Satellitari


 
Articolo tratto da PianetaX: La beffa dei telefoni satellitari 

Per i teorici della ‘Terra Piatta’, è impossibile che esistano satelliti artificiali che orbitano attorno ad un globo inesistente. Di conseguenza, neanche esistono i cosiddetti telefoni satellitari. Secondo costoro, i telefoni satellitari sarebbero normali telefoni cellulari, dotati di antenne più potenti e ricettive, capaci di connettersi alle normali celle terrestri anche da grandi distanze. Sembra un ragionamento discutibile, eppure … la cosa che colpisce prima di tutto, è la copertura di tali dispositivi. Potrà sorprendere o meno, ma i telefoni satellitari funzionano solo sui continenti ed in prossimità delle loro coste (vedi cartine esemplificative) e non in mezzo agli oceani, dove il loro funzionamento dovrebbe garantire sicurezza e rappresentare la motivazione principale per il loro oneroso acquisto. La copertura territoriale dovrebbe seguire infatti l’andamento della traiettoria  dei satelliti e non il profilo delle terre emerse!
Curioso anche notare come gli apparecchi di ricetrasmissione satellitare siano costosi e stilisticamente antiquati (ingombranti e simili ai primi cellulari GSM) come a volerne disincentivare l’acquisto. Come mai? Ancora, stando a Wikipedia, ci sono delle “restrizioni” nell’uso dei telefono satellitari. Sono i paesi che non sono ancora colonie degli USA in cui, nelle loro basi, hanno eretto le antenne che simulano i satelliti (incluso il GPS) che in realtà non esistono. Questi paesi senza “telefoni satellitari ” sono India, Cina, Russia, Corea del Nord, Burma e Cuba. Non è strano? Un satellite dovrebbe coprire indistintamente, dall’orbita (da 640 a 1120 km di altezza) in cui si trova, tutti gli stati. Ma perché alcuni si ed altri no? E singolarmente, quelli privi di copertura, sono tutti stati invisi al NWO! Bizzarrie delle telecomunicazioni …
 

Le Aquile (Sorridenti) della Morte di Metallo


 

False lacrime e autentici sorrisi da parte dei membri della band Eagles of Death Metal. Questi qua, incassando un bel cache dalla CIA, hanno partecipato alla messa in scena del Bataclan, un teatro del resto. C’è nel video sotto un filmato registrato durante l’attacco al concerto di Parigi del 13 novembre scorso in cui si sentono degli spari (mortaretti?) ma nulla di assimilabile a un attacco suicida.  il video:
 
 
 

27/11/15

Frammenti di Conoscenze Perdute


 
Esiste un bagaglio cospicuo di cosiddette ‘conoscenze perdute’ ma che perdute non lo sono affatto, semmai potremmo definirle esoteriche (per pochi) oppure occulte ai più. Si tratta di un complesso sistema di relazioni ‘sottili’ tra il pianeta, il cosmo, l’essere umano, l’energia e le sue astrazioni esoteriche della matematica, della fisica e della geometria. Tali relazioni si esplicitano in operazioni concrete, quali l’Architettura, la Musica, la scansione degli eventi ma per poterle apprezzare in pieno occorrerebbe una preparazione multidisciplinare di scienze occulte (non a caso) e ritenute con sprezzo superstizioni oppure fantasie parascientifiche.


Approfondendo tali antichissime discipline invece, si giunge alla conclusione opposta. In confronto infatti la cosiddetta ‘Scienza’ moderna sembra una rigidissima interpretazione assai parziale di quel poco che gli scienziati accademici riconoscono del reale. Non dimentichiamoci infatti che i fisici più evoluti e comprensivi ammettono umilmente di conoscere il funzionamento di un 10% circa della materia, di ipotizzare il funzionamento di un altro 10% e di non sapere nulla di quel che resta: l’80% della materia dell’universo! Definita per l'appunto, e per comodità, 'oscura'.
 
 
Accantonando quindi la scienza nel novero delle forme di pensiero possibili e non nell’unico pensiero ammissibile, è molto più facile tenere la mente aperta e considerare con il giusto peso la consistenza delle conoscenze perdute.

Aiuta in questo senso il completo volume di Massimo GuizzinatiGeobiologia del Megalitismo’, edito da Anguana Edizioni. Il volume offre un quadro ad ampio raggio della geobiologia e delle componenti energetiche del pianeta Terra in relazione con le Architetture megalitiche. Si scopre come tali innumerevoli e sorprendenti  manufatti siano molto più complessi di quel che si immagina. Essi seguono linee oggi invisibili ma potenti, in grado di manipolare ed intervenire positivamente sui cicli biologici, sul clima e sulle componenti spirituali umane più elevate.
 
IL SITO DELLA SCUOLA SANDY HOOK, OGGI DEMOLITA - LA LEY LINE TRANSOCEANICA (di 8800 Km!) PASSA ESATTAMENTE DOVE C'ERA LA PORTA D'INGRESSO
 
Lo studio delle Ley Line ha origini relativamente recenti, eppure tale conoscenza è antichissima. La sorpresa è verificare con altissima precisione come tali allineamenti energetici profondi siano alla base di numerose scelte di carattere occulto ma che evidentemente sono considerate essenziali da una stretta cerchia di esseri umani (?) che ne seguono imperterriti i dettami.

Come nel caso degli allineanti astronomici relativi allo pseudo massacro di studenti ed educatori alla scuola ‘Sandy Hook’ di Newtown, si scopre come tali conoscenze esoteriche siano ancora oggi prioritarie ed ineludibili. Chi ne ‘tira le fila’? Per quale scopo?
 
 
Credo che tali domande siano la chiave di lettura preferenziale per comprendere ciò che accade, non coprendosi gli occhi con un desolante determinismo ma entrando umilmente in settori prossimi a quell’80% di materia ed energia di cui la grande scienza moderna non sa nulla. 

Che connessioni esistono tra queste conoscenze perdute e gli attacchi biochimici al Pianeta? Il posizionamento di radar, tralicci emettitori di radioonde e grandi opere edili (vedi: TAV) è casuale, dettato da regole scientifiche oppure è il prodotto naturale di scienze esoteriche? A cosa serve l’LHC di Ginevra? Domande che aiuterebbero a mio parere a dipanare alcuni misteri del passato (il megalitismo e le migliaia di piramidi presenti in tutto il mondo) e del presente.
 

25/11/15

Pasolini e le 120 Facce del Potere


 
Nel suo tesissimo capolavoro pubblicato postumo ‘Salò e le 120 giornate di Sodoma’, Pierpaolo Pasolini descrive nei dettagli più turpi il funzionamento e gli scopi di una bizzarra e desolante cricca di pervertiti, dediti alla depravazione dei fanciulli ed al soddisfacimento dei loro luridi desideri erotici.

Guardando la pellicola (da poco restaurata) balza subito agli occhi come il riferimento politico e sociale a Salò ed alle tristissime fasi della sua ‘Repubblica’ nulla hanno a che fare con la narrazione. La vicenda si poteva svolgere in qualsiasi epoca e momento storico, il contesto è infatti al tempo avulso dalle contingenze e quasi sospeso nel tempo.
 

Osservando le parti, si possono notare il quartetto delle autorità (laiche, nobiliari, imprenditoriali e religiose) nel ruolo di registi di ciò che accade, assistiti dalle meretrici/narratrici e dai ragazzi armati nel duplice ruolo di carnefici e vittime. In fondo alla piramide interna, un gruppo di adolescenti adescati oppure rapiti ed imprigionati in quel delirante girone dantesco della perversione.

In un crescendo di orrori, morte e sadismo, si giunge infine al ‘balletto’ di due carcerieri che si chiedono: ‘chi è il tuo fidanzato’? ‘Margherita’ risponde uno dei due.

Mi chiedo dove Pasolini abbia preso spunto per imbastire questa sorprendente sceneggiatura sui meccanismi del potere (oltre alle opere di De Sade) e mi chiedo inoltre quale sia il fine di questa fatica del geniale e prolifico regista friulano.
 

Secondo Paolo Franceschetti ed altri acuti osservatori, esiste una specie di società segreta paramassonica dedita al proprio compiacimento ed alla ritualizzazione della violenza e dell’omicidio. Tale combriccola è composta da personaggi (uomini e donne) che rivestono sovente ruoli istituzionali o comunque elevati nella scala sociale e che si trasformano a piacimento in violenti depravati, proprio come accade nel romanzo ‘Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mister Hyde’ di Robert Louis Stevenson. La storia e la cronaca italiota (ed europea!) è purtroppo piena delle gesta di questi loschissimi figuri. Essi traggono giovamento immediato dal partecipare ai loro osceni rituali in termini di accesso alle risorse sociali ed economiche (altrimenti interdette ai più) oltre che in termini di sublimazione e catalizzazione della loro energia distruttiva primordiale.

Difficile dire se oltre la piramide terrena esista una necessità sacrificale, un tributo da elargire a qualche divinità dell’ombra. Resta il fatto che tale nerissima società esercita un potente influsso sulla vita sociale della società degli uomini e lo fa forse da sempre.
 

Nel film, gli arredi, la musica, il parlare forbito e coltivato dei ‘registi’, la ‘location’ ... lasciano immaginare che tutta la società sia costruita attorno a loro ed in funzione dello svolgimento del loro peculiarissimo ruolo storico. E’ come se un contesto apparentemente civile ed evoluto sia in realtà un ideale scenario correlato per condurre e gestire esistente dedicate alla ritualizzazione della violenza e dell’omicidio. E’ questa la Matrix di cui si parla tanto oggi? Uno scenario ad uso e consumo di pochi eletti?

Resta da capire se Pasolini abbia in qualche modo fatto parte di questa ‘società’, come pare sia accaduto a Rino Gaetano per esempio, e se abbia desiderato rivelarne alcuni aspetti al grande pubblico.
 
 

Una vicenda simile coinvolse Stanley Kubrick con il suo ‘Eyes Wide Shut’, in cui la ‘combriccola’ si comporta in modo assai simile a quella del lavoro pasoliniano. Sessualità codificata, perversioni ritualizzate, contesto aulico e riservato, sacerdote oscuro in azione nelle vesti di un ignobile regista. Simili sono inoltre la fotografia e la location. Anche nel caso di Kubrick, il film è uscito postumo, forse perché chi osa rivelare i segreti dell’associazione, muore?
 

Salviamo il Clima?


 
C’è qualcosa di sinistro in questa campagna mediatica del WWF contro i cambi climatici. Innanzitutto, la nota associazione ‘benefica’, occupandosi della salvaguardia della natura selvaggia e non di ambienti antropici, dovrebbe essere contenta (per statuto) e non preoccupata dal riappropriarsi della natura degli spazi a lei sottratti dall’uomo. Associare quindi la rivincita della natura selvaggia alla salvezza dell’uomo è quantomeno discordante. Più che un monito quindi, la campagna del WWF sembra un auspicio: osservare un pianeta senza esseri umani, in cui le tracce della civiltà siano cancellate dall’imperiosa espansione naturale.

Gli elefanti di Annibale hanno finalmente espugnato Roma e scorrazzano per i fori imperiali. Sullo sfondo la produzione industriale mortifera continua a rigurgitare veleni nell’aria e sembra il vero motore di questa desertificazione. Com’è possibile ‘SALVARE IL CLIMA’? Che senso ha questo slogan? Chi inficia ogni giorno da decenni il suo andamento naturale con le radioonde e le scie chimiche?
 

Vittime Mediatiche

 
Che cos’è la Matrix? E’ un mondo fittizio, spacciato per reale
 
 
Spesso, dopo eventi apparentemente tragici, si scopre che non sono mai accaduti oppure che sono stati totalmente creati ed utilizzati per fini propagandistici. Nella nostra storia recente di tali crimini ne sono accaduti a decine. Se torniamo alla memoria al presunto massacro di bambini ed educatori avvenuto alla Scuola Sandy Hook di Newtown, possiamo facilmente notare come una delle vittime non sia neanche mai esistita.
 
 
Le foto che la ritraggono in famiglia sono frutto di rozzi fotomontaggi digitali e tutta la vicenda che la riguarda (incontro con Barry Soetoro compreso, alias Barack Obama) assume i connotati di una sceneggiata tanto surreale quanto tragica e crudele. Celebre poi è la risata trattenuta del presunto padre a poche ore dalla improbabile tragedia. Di queste operazioni posticce se ne sono accorti in molti tranne ovviamente i media di regime e le autorità: i mezzi coalizzati e corazzati per la diffusione indiscriminata di menzogne.
 
 

Platone e la Cospirazione dei 432 Hz


 
 

24/11/15

Perturbazioni nella Matrice?


 
Sulla vicenda della scomparsa di Valeria Solesin, molti aspetti non convincono ed andrebbero approfonditi in onore alla verità. Pochi attimi prima dell'attacco al Bataclan, la Solesin si sarebbe allontanata dal suo gruppo (ma qui le versioni sono molto contrastanti ...), avrebbe perduto la sua borsa con il cellulare ritrovata poi da un'amica, il suo fidanzato afferma invece di averla avuta tra le braccia morente per ore, fingendosi a sua volta morto per proteggerla (?) … colpisce inoltre la compostezza dei genitori, parenti e conoscenti a poche ore dall'annuncio ufficiale della scomparsa della propria figlia/fidanzata/amica. Le loro esternazioni lucide e ben argomentate sorprendono se associate all’immenso ed inatteso dolore che un evento del genere dovrebbe provocare. Mi auguro davvero, per concludere la mia prefazione, che i fatti si siano svolti così come l’autore del post qui parzialmente riprodotto, ipotizza.
 
 
Il post tratto dal sito PianetaX: 


È morta Valeria Solesin, la ragazza italiana dispersa dopo l’attacco al Bataclan di Parigi, come apprende La Stampa da una fonte che si trova a Parigi. A confermarlo è stato anche il padre della ragazza, che davanti all’abitazione a San Marcuola, nel centrale sestiere di Canareggio (Venezia), ha aggiunto: «abbiamo la certezza ma manca solo per motivi burocratici l’ufficialità». Valeria Solesin, 28 anni, originaria di Venezia, si era diplomata nel 2006 al liceo scientifico Benedetti del capoluogo veneto. Laureatasi a Trento, si era trasferita a Parigi dove viveva ormai da quattro anni come uno dei tanti cervelli in fuga. Dottoranda in demografia nella prestigiosa Università della Sorbona, studiava sociologia e si occupava di temi legati alla famiglia e ai bambini. (...) La madre ha ricordato la sua esperienza con i clochard di Parigi, «per conoscere tutte le sfaccettatura di una realtà che andava a studiare e frequentare». In passato aveva lavorato anche come volontaria per Emergency.
 

Venerdì sera Valeria si trovava con il fidanzato e i due amici all’ingresso del Bataclan nel momento del primo blitz dei terroristi. Non erano ancora nella sala, spiega un’amica veneziana della famiglia, che per prima ha dato la notizia della scomparsa di Valeria sui social media. Ma lì si sono staccati; nella calca gli altri tre hanno perso contatto con Valeria. Nessuno l’ha più vista. «Già nella notte – racconta l’amica – abbiamo tentato di contattarla ma non c’è stato nulla da fare nel caos che è seguito all’assalto». «Stava entrando nel teatro quando deve esserci stato l’assalto. Proprio in questa fase sarebbe stata separata dal gruppo, perdendo la borsa con cellulare e documenti che è stata raccolta da una sua amica; poi il nulla».
 
 
Quindi, nessuno ha visto Valeria morta, ne il suo cadavere martoriato. Come fa il fidanzato ad annunciarne il decesso? Questa qua mi sembra un’altra Judith Resnick o Christa McAuliffe. Non sapendo ancora nulla di certo, il padre dichiara che quella notte andarono a dormire tardi convinti già della tragedia riguardante la loro figlia. Mi chiedo e vi chiedo, senza notizie di sorta, in una città con milioni di abitanti nel marasma generale, come fa uno a essere sicuro di qualcosa? (…) tranquilli che, tra un poco, Valeria tornerà a trovare i genitori nel ruolo di “una cugina molto somigliante”.
 

22/11/15

Surrogato Tecnologico - Sostituto Atrofizzato


L'HOMO NOVUS DELL'ODISSEA DI KUBRICK
 
Non possiedo un navigatore e, recandomi in auto un quartiere a me poco conosciuto di Roma per raggiungere l’abitazione di amici, ho sbagliato strada. Nella luce artificiale tremula di quella sera deserta, ho notato un uomo procedere in direzione opposta. Mi sono fermato per chiedergli informazioni: era un grande amico, perso nelle pieghe del tempo e della memoria. Conclusione ovvia: se avessi avuto un navigatore elettronico non avrei incontrato il mio caro amico. 
 

 
 
TOCCANDO I MONOLITI

La tecnologia dei social network, dei sistemi di orientamento e di scambio dati personali, serve a surrogare alcune potenzialità della natura umana, ad annichilirle e cooptarle in un contesto controllabile? Twitter, Facebook e compagnia bella, servono per eliminare la casualità nelle relazioni umane? I cellulari sono mezzi per impedire ed annichilire la comunicazione telepatica? I navigatori sono stati introdotti per atrofizzare la capacità umana di orientarsi grazie a sensibilità perdute nella memoria corta di noi homo sapiens? Le memorie silicee sono surrogati delle memoria collettiva dell’umanità? Gli algoritmi di ricerca sul web sono perniciosi succedanei dell’intelligenza collettiva umana?
 
Si tratta di mezzi tecnologici per annichilire le potenzialità insite nella ghiandola pineale umana? Gestiti ed introdotti da chi?
 

18/11/15

Natura della Guerra Contemporanea


 
La Guerra non è ineluttabile. Non è neppure una conseguenza dello sviluppo della civiltà o effetto di una sua involuzione. Alcuni antropologi hanno rilevato l’estraneità della Guerra intesa come distruzione totale all’interno delle comunità umane primitive, ove tutto era ritualizzato e la valenza simbolica assumeva il ruolo dell’obiettivo dell’agire.
 
 
La Guerra nel mondo primitivo era una rappresentazione di potenza a cui molto raramente seguivano feriti ed ancora più raramente morti. Si trattava di una serie di operazioni ritualizzate allo scontro che aveva il controverso sapore della preparazione erotica. Si invocavano gli dei, si consacravano i corpi e le armi, si attendeva il momento astronomicamente propizio e ci si avviava ad un confronto viepiù visivo. Canti e grida accompagnavano la tenzone che terminava spesso con un nulla di fatto ‘strategico’ ma con un carico di emozioni contrastanti.

La Guerra moderna assume caratteristiche disumane. Si tratta infatti perlopiù di operazioni di pulizia etnica, di annichilimento totale di un popolo. La Guerra moderna prende avvio da pretesti ridicoli e, ove non ci fossero, da eventi ‘falsa bandiera’, progettati apposta per consentire in modo artefatto l’avvio delle distruzioni.
 

Sappiamo ormai bene come l’entrata nel conflitto degli USA nella seconda guerra mondiale, sia stata provocata da un evento (il bombardamento aereo giapponese a Pearl Harbour) evitabile. L’ambasciatore statunitense in Giappone aveva infatti comunicato chiaramente l’intento dell’aviazione nipponica ben prima che accadesse. L’entrata in guerra nel Vietnam, pochi decenni dopo, fu causata da un’inesistente affondamento di un mercantile statunitense nel golfo del Tonchino.

Ancor più vicino nel tempo, una serie di attentati terroristici ‘false flag’ hanno consentito alle potenze militari occidentali di intraprendere massicce azioni di sterminio ingiustificate sui suoli nordafricani, mediorientali ed orientali. Si tratta dei popoli una volta riuniti all’interno delle grandi mura dell’impero ottomano. Si tratta di popolazioni potenzialmente ricche, sagge e spiritualmente attive, dove le esigenze materiali sono poste in secondo piano a quelle spirituali.
 

La dedizione alla componente intellettuale e spirituale del cosiddetto mondo arabo è elevatissima. La serietà con cui si compiono vite intere dedicate alla ricerca ed allo studio è una realtà a noi quasi sconosciuta, soprattutto nel presente, il tempo della decadenza occidentale, spacciato come età dell’oro di una miserevole scorpacciata di effimeri beni materiali.
 

L’occidente sedicente libero è in realtà posseduto dall’ingordigia materiale che tutto lorda. E’ difficile ormai distinguere nel mare del consumo un elemento controcorrente. Ogni forma di vita in contrasto al modus vivendi ‘moderno ed accettato’ viene annichilita da una scure trasversale di scherno, insipienza ed odio.

I popoli liberi di condurre esistenze dedicate alla ricerca, allo studio ed alla osservazione del ‘mondo di sopra’ vengono deliberatamente annichiliti in favore di un pensiero unico a frequenze basse, un materialismo ottuso tipico di questa era, il ‘mondo di mezzo’ fatto solo di miserevoli ruberie tra fratelli.
 

17/11/15

Male Ser


 
Respirando Nanobot, ci limitiamo ad irrigare i nostri prati di plastica. Deresponsabilizzati per la comprensione del mondo, lasciamo alla frammassoneria il compito di sfamare i suoi dei del male. Ne orecchiamo le parole, ne immaginiamo le fattezze. Il nostro riscatto è una marea, si allontana con la luna nuova e poi si riavvicina.
 

16/11/15

Il Gioco della Memoria /2


 
L’incredibile video della BBC in cui la giornalista Jane Standley afferma che l’edificio WTC7 (il Salomon Brothers Building) è crollato. L’edificio in questione invece è ancora in piedi e perfettamente visibile nello skyline di New York dietro la giornalista stessa. Dobbiamo ricordare come il WTC7 sia inspiegabilmente collassato (un collasso gravitazionale perfettamente verticale, un ora e sei minuti dopo l'annuncio della BBC) senza che sia stato colpito da un aereo … a seguito di tale servizio vergognosamente menzognero, la BBC ha tentato di dare una spiegazione dell’errore, data la concitazione del momento, però non ha mai rivelato quale sia stata la fonte della notizia anticipata del collasso dell’edificio Salomon Brothers. Il collasso del WTC7 rimarrà a futura memoria una delle prove più evidenti dell’esistenza di una regia occulta interna che ha programmato e gestito non solo l’evento in se ma anche tutto il corollario di dis-informazioni (sino ai nostri giorni) che hanno supportato, nelle sue argomentazioni menzognere, la cosiddetta ‘versione ufficiale’ dei fatti.

Dopo questa palese e goffa debacle dell’informazione di regime, come è possibile più fidarsi di ciò che viene propagandato come vero?
 
 

Riflessioni sulla Strategia del Terrore


 
 
 
 


L'Illusione del Divenire / Fuochi d'Artificio


 
Progettare ed eseguire eventi ‘storici’ (quasi sempre luttuosi o criminali) ha la funzione di dare l’illusione di un divenire storico, di una scansione del tempo invero inesistente?

La Storia accademica è una successione di eventi (perlopiù tragici) che si susseguono all’interno di una cronologia serrata che da un punto ‘A’ porta perentoria ad un punto ‘B’, poi 'C' ... e così via. Alcuni studiosi russi, hanno messo in dubbio (motivandone la decisione) la veridicità di tale cronologia comunemente accettata, facendo notare come alcuni schemi temporali venivano ripetuti identici, come moduli assemblati, per dare l’illusione del divenire storico, semplicemente modificandone nomi dei protagonisti e luoghi degli eventi.

Gli scienziati russi (tra cui un astronomo per lo studio delle eclissi solari nella storia) hanno individuato in uno studioso gesuita del ‘500 la prima sistemazione della cronologia storica, che avrebbe poi occupato il posto del paradigma negli studi accademici successivi.

L’intuizione dei russi ha qualche fondamento. Recuperando alcuni secoli ‘rubati’ dalla cronologia scaligera, gli eventi astronomici delle eclissi ‘tornavano’ alla perfezione, dando alla nuova cronologia proposta, un’aura di perfezione ed esattezza.

Per me è impossibile verificare la validità di tali conclusioni, mi sembra però importante sottolineare la parte più interessante di questa originale ricerca: l’intuizione della presenza di una artificiosità pervasiva nella scansione degli eventi.
 
 
Oggi sappiamo come la ‘longa manus’ esista eccome. Si tratta di una regia che si dipana da secoli (se non da sempre) per progettare ed eseguire gli eventi che andranno poi a consolidare l’immagine stereotipa del divenire storico, la cronologia accademica. Perché tale necessità?

Al di là delle motivazioni strategiche di convenienza geopolitica, esistono probabilmente altre motivazioni inderogabili di natura eterica a monte di tale complessa programmazione.

Che gli eventi siano tributi umani a divinità oscure, mi sembra palese, data la loro complessa e stratificata composizione simbolica, forse però essi sono indispensabili per gestire una scansione del tempo tanto artificiale quanto necessaria.

Dare l’illusione dello scorrere del tempo e gestirne il peculiare ritmo potrebbe rivelarsi come una pratica necessaria per coprire una realtà completamente differente ed inattesa. In altre parole: esiste il divenire storico? Scandire il tempo comunemente accettato, è una pratica inderogabile per dare l’illusione di un progresso invero inesistente?
 

Da sempre il potere ha coinciso con la scansione del tempo. Il calendario che utilizziamo oggi ha origini antichissime ma soprattutto religiose. La scansione del tempo è stata sempre indispensabile per la gestione del ‘gregge umano’ sin dai tempi del dio biblico. Il potere preistorico ha eretto poderosi e complessi monumenti litici per controllare lo scorrere astronomico del tempo.

Possiamo forse immaginare una chiave di lettura degli eventi artificiali (ormai tutto ciò che accade lo è) legata alla fornitura di una specie di meccanismo ad orologeria, indispensabile per creare il nostro concetto di tempo che scorre, del fluire cronologico che viviamo ed immaginiamo come reale ed inderogabile, una caratteristica saliente dell’opera demiurgica? La grande (ed oscura) opera per eccellenza? La ricerca di un’eternità artificiale?