31/05/19

Ci volevano far credere ... WTC7 e Fiat/Renault

Il grande inganno contemporaneo, nasce l'11 Settembre 2001. Due aerei di linea si schiantano contro le torri gemelle di Manhattan ma collassano in caduta verticale ben 3 grattacieli. L'evento è stato così palesemente mal giustificato da apparire addirittura ridicolo. Vani e penosi sono stati gli sforzi dei disinformatori del regime nel tenere nascosto il crollo in caduta verticale del WTC7, avvenuto poche ore dopo quello delle torri gemelle, a causa di una ulteriore demolizione controllata.
 
 
 
Il grande inganno moderno invece nasce con la pantomima delle missioni Apollo. Tali e tante sono le incongruenze e le dissonanze del materiale informativo diffuso dalla Nasa da far pensare subito, a ragione, ad una massiccia operazione di finzione cinematografica.
 
 
Il piccolo inganno d'attualità riguarda invece le sorti dell'industria italiana, privata e pubblica. Dopo l'omicidio Mattei, gli italiani già compresero il destino loro imposto alla produzione interna ed al ruolo subalterno imposto all'Italia nello scenario globale. Oggi assistiamo all'accorpamento di Fiat in Renault.
 
Il complesso produttivo dell'automobile italiana giunge così al termine di un'operazione di degradazione delle sue capacità. Nella storia recente del gruppo Fiat sono state così tante le possibilità non còlte e le scelte sbagliate da far pensare ad una strategia di dissoluzione imposta per togliere al paese questo eccezionale potenziale produttivo.
 
Ci volevano far credere quindi che gli italiani non fossero in grado di gestire un successo, oppure che oggi non abbiano le capacità di rilanciare il proprio paese. Non è così. Chi opera in favore dell'Italia è stato azzittito e allontanato negli ultimi decenni in ogni settore del vivere comune, da quelli pubblici (politica, magistratura) a quelli privati, appunto.
 
Non è necessario essere complottisti per notare un ruolo imposto ad un intero paese, spacciato per incapacità personali e collettive o pessime contingenze internazionali. Il risultato è questo: un paese mediocre, malfunzionante e depredato, gestito da mezze cartucce senza una visione del futuro luminosa, produttiva e meritocratica.

29/05/19

Bilderberg 2019


huffingtonpost - La 67ma riunione del gruppo Bilderberg si terrà a Montreux, in Svizzera, dal 30 maggio al 2 giugno. Politica, economia, industria, finanza e media e tra i circa 130 partecipanti dei 23 per l’Italia ci saranno Matteo Renzi, Stefano Feltri del Fatto Quotidiano e Lilli Gruber. Undici temi in quattro giorni, tra questi anche ambiente e futuro: “Un ordine strategico stabile”, “Cosa adesso per l’Europa?”, “Cambiamenti climatici e sostenibilità”, “Cina”, “Russia”, “Il futuro del capitalismo”, “Brexit”, “L’etica dell’intelligenza artificiale”, “I social media come arma”, “L’importanza dello spazio”, “Le minacce cyber”. A iniziare le conferenze del gruppo fu un idea del magnate statunitense David Rockefeller.

Si tratta di riunioni ormai prive di senso ed interesse e tutto sommato innocue. Le vere decisioni vengono prese altrove. Questi summit servono per consolidare obbedienze e ricordare a tutti che la piramide occulta esiste e che vigila su tutti i sedicenti VIP, vagamente carismatici (ma allora il pluritrombato Renzi che ci sta a fare?); una stretta al guinzaglio. Per Feltri e il Fattoquotidiano una prova del 9: se pubblicheranno i resoconti dettagliati della riunione (come dovrebbe fare un giornalista onesto e capace) allora resteranno relativamente credibili. Se non lo faranno sarà la prova definitiva dell'allineamento del Fatto a tutta la stampa di regime (morente, per fortuna, ma ancora capace di ferocia inaudita).

Terminators: previsioni sul clima futuro


Da oltre 40 anni a questa parte, alcuni sedicenti scienziati di centri di raccolta dati, stanno diffondendo informazioni allarmanti sull'andamento del clima per i decenni a venire. In un congresso del 1988 ad esempio, il Prof. James Hansen della Columbia University, predisse che Manhattan sarebbe scesa sott'acqua entro il 2008. Al Gore, pochi anni dopo, metteva in allarme il mondo predicendo scenari ancor più catastrofici.

Siamo nel 2019 e Manhattan è tranquillamente una terra emersa e, nonostante l'autorevolezza delle fonti apocalittiche, i maggiori investimenti immobiliari nel pianeta sono stati localizzati in aree sub equatoriali, a livello del mare. Segno che i grandi capitali non solo ignorano tali previsioni ma addirittura agiscono in modo contrario. Tale comportamento sarebbe illogico e masochista a meno che il capitale non sappia qualcosa che il popolino non deve sapere.

Quella sul riscaldamento globale è un'ipotesi basata su dati raccolti in modo approssimativo e non sempre trasparente. Tali dati poi sono elaborati in modo ancor meno trasparente. Ci sono state addirittura ammissioni di scienziati di averli manipolati intenzionalmente.


L'aspetto di fondo che emerge dalle vere osservazioni scientifiche è che il clima dipenda in modo preponderante dall'attività solare. Tale attività nei millenni ha avuto un andamento sinusoidale discendente. A fasi calde, si sono susseguite fasi sempre più fredde. La previsione più ovvia ad oggi sarebbe quindi quella di prevedere a breve una fase fredda piuttosto intensa.

La propaganda però viaggia in direzione ostinata e contraria. Al lemma 'riscaldamento globale' è stato sostituito 'cambi climatici' perché l'aumento di temperatura non c'è stato, destando l'imbarazzo comprensibile degli apocalittici. Il livello del mare è saldamente al suo posto e gli ultimi inverni sono stati davvero rigidi, soprattutto nel nord Europa e in America del nord.


Il problema della previsione è che i dati sono stati raccolti in modo troppo diverso nei secoli passati. Troppe sono le variabili in gioco, alcune delle quali poco conosciute o addirittura clandestine, come la geoingegneria.

I dati quindi convergono in centri poco trasparenti e politicizzati, mentre le voci dissonanti hanno poco spazio sui media. La propaganda apocalittica anti CO2 possiede mezzi persuasivi massicci e tanti personaggi carismatici in grado di supportarla.

La vera scienza è umile e odia la propaganda.

   

28/05/19

Il Verticale e l'Orizzontale

L'essere umano vive costantemente le due direzioni proprie di questa terza dimensione, quella orizzontale e quella verticale. Nessuna delle due dovrebbe prevalere sull'altra, sono infatti complementari e si bilanciano quando l'azione dell'individuo è equilibrata e corretta.

Nel senso pratico, questa apparente dualità dovrebbe far riflettere sull'importanza di porre energie ed attenzioni a tutte e due le direzioni. Mentre infatti è indispensabile ascendere, occorre anche traslare e muoversi nel contingente. Le direzioni non siano vettori, sono infatti senza verso. Occorrerà quindi ascendere e discendere, muovere a dritta e a sinistra.

Occuparsi di elementi minuti contribuisce a imprimere la necessità di collegarli a quelli elevati e viceversa. Ogni aspetto del vivere quindi non dovrebbe venire relegato dall'attenzione e dall'azione. Non è futile occuparsi di eventi di cronaca pur quanto sia artefatta e desolante. L'alto si specchia nel basso, il destro nel sinistro.

Credo che questo sia il senso ultimo del simbolo della rosa+croce. Nell'equilibrio dell'azione insiste la rosa, segno del compimento dell'individuo, della sua centratura, del suo intimo splendore.

27/05/19

Sei riflessioni sul voto di domenica


Prima riflessione: gli italiani non sono così masochisti come si temeva. Seconda: gli italiani non desiderano un'immigrazione clandestina eterodiretta indiscriminata e sostanzialmente inutile per tutti, migranti in primis. Terza: gli italiani non vogliono un'Europa onnipresente, dominio assoluto di Francia e Germania. Quarta: i valori patri (propri, identitari) sono appunto valori e non disvalori da gettare alle ortiche per pochi spiccioli. Quinta: gli italiani vorrebbero riappropriarsi di tutto ciò che è stato loro sottratto, dalle opere d'arte alle realtà produttive.

Gli italiani sono un glorioso miscuglio di popoli che nei millenni ha saputo esprimere meraviglie. Questo miscuglio si è sempre contraddistinto da profondissimi spiriti libertari che hanno mal tollerato regie uniche e totalitarismi. Non vedo perché oggi ci si debba inchinare tutti al globalismo/satanista imperante. Viva l'Italia.

25/05/19

Per un piatto di lenticchie ... o di risotto


Povera Milano, un luogo nobile ed antico destinato a subire l'ennesima sedicente innovazione tecnologica. Un luogo in cui non si può mai stare in pace, dove l'aria è irrespirabile e le rigide e surreali esigenze della moda e del design divengono ineluttabili modalità esistenziali.


Un luogo in cui, a colpi di slogan che promettono comodità mirabolanti, verrà introdotta la nuova tecnologia 5G per le connessioni ultraveloci ed ubique. Inutile ricordare le centinaia di appelli di scienziati e ricercatori sui possibili rischi per la salute umana di questa nuova subdola e seducente insidia.


Ed è proprio la seduzione il tema principale di questa operazione. Si promettono performance invidiabili, modernità asettiche e vertiginose, efficenza e possibilità infinite mentre si raccoglieranno tumori e deficienze, controlli e zero privacy, ronzii e mancanza di vera quiete.


5G è tutto intorno a te. Ti accompagnerà, dopo notti insonni e senza sogni, dal medico per l'ennesima prevenzione analitica per immagini mirabolanti, totalmente inutile, mancando la coscienza dell'eziologia e del senso ultimo delle malattie.

Insomma, un futuro, che è già presente, è alle porte, ove un esercito di impotenti malati cronici, busserà alle porte della farmacopea per ingerire l'ennesimo rimedio sintetico ad un'esistenza deviata, vissuta nei contesti sbagliati per motivazioni erronee, non proprie ma indotte da un sistema commerciale che è riuscito anche a vendere cose che ci appartenevano dalla nascita ma che abbiamo dimenticato di avere.

Benvenuta rete 5G: il sigillo ultimo di quella prima rete primordiale di setaccio delle anime, che diviene reale manufatto di una intelligenza predatrice. Unico schermo, a parte la coscienza, gli alberi. Piantatene a centinaia, di grandi belli e frondosi. Essi potranno fermare in parte le suadenti radiazioni del 5G.

24/05/19

La connessione tra scie chimiche, abbattimento delle alberature e rete 5G: il documentario


Quando tutte le fonti di inquinamento intenzionale convergono in un unico grande disegno, una minaccia per tutta l'umanità in grado da far titolare il documentario 'Apocalisse 5G: evento d'estinzione'. Il documento video è piuttosto esteso ma corposo ed interessante. Sarebbe davvero utile farlo visionare ai nostri amministratori ma costoro hanno ben altri problemi ed occupazioni, come quella di abbattere più alberi possibile per non intralciare l'irradiamento della popolazione da parte della nuova raffinata minaccia per l'umanità: la rete 5G.

23/05/19

Una dittatura Multinazionale


Forse perché sono nato e cresciuto a Roma ma ho sempre diffidato della sua Chiesa. Nella Capitale se ne possono osservare facilmente vizi e magari qualche virtù. Si parte dal basso e dal lavoro a volte utile dei pretini di periferia e, mentre si procede verso il vertice, ci si ferma sgomenti di fronte al centro di comando della multinazionale più ricca, ramificata ed ambigua del pianeta Terra.

Sulle ricchezze della Chiesa di Roma è inutile soffermarsi, si tratta infatti di incalcolabili beni materiali, mobili ed immobili. Anche sulla sua ramificazione è superfluo ricordare l'immensa sua capacità di intelligence multilivello onniveggente ed ubiqua.

Ciò che salta agli occhi negli ultimi decenni della sua azione materiale è l'ambiguità. Si predicano alti valori ma sia razzola male, molto male. Ci sono stati scandali finanziari di immensa portata, scandali sessuali, ingerenze politiche pesantissime, coperture ed omertà. Purtroppo, chi ha avuto a che fare con la Chiesa di Roma ne conserva quasi sempre un pessimo ricordo che preferirebbe nascondere addirittura a se stesso.

Questa multinazionale dai vertici vestiti singolarmente, invece di ricorrere alla condivisione dei suoi beni preferisce farsi strumento della moderna dissoluzione. Invece di ergersi a baluardo di valori storicizzati sempiterni (sebbene ampiamente discutibili), preferisce abdicare alla contemporaneità più dissonante e deleteria. Com'è mai?


L'ultimo Vescovo di Roma ha incarnato perfettamente il ruolo ambiguo della sua casta. Dietro un accorto aspetto minimale e pauperista ha nascosto l'eterno agio del potere assoluto. Dietro slogan populistici ha dimostrato una continuità esemplare con gli aspetti più deleteri dell'azione temporale della sua Chiesa. Il Papa, ricordiamolo, è un dittatore assoluto con più poteri del leader della Corea del Nord. Il mantra 'vorrebbe fare ma non può' quindi non ha alcun senso pratico.

La Chiesa di Roma potrebbe diventare una luce per l'umanità se solo fosse capace di rivoluzionare profondamente la sua essenza, grazie al bagaglio spirituale che comunque (e a volte malvolentieri) si porta appresso. Purtroppo sta scivolando verso il nulla. Un nulla però non privo di disumanità e, come dicevo, profonda ambiguità. Come sarà la Chiesa dell'immediato futuro?

Sono molti i credenti che si sono allontanati da questa istituzione. Forse il ruolo di Bergoglio è stato quello di svuotare chiese e ridurre le vocazioni, creando i presupposti per la sostituzione della Chiesa di Roma con un contenitore asettico capace di contenere la futura religione sintetica unica mondiale, quella degli adoratori della dissoluzione verso cui stiamo andando a passo di corsa.

Se Salvini è fascista, allora il Governo spagnolo che cos'è?


La tensione elettorale si fa sentire. Le menzogne fioccano come neve al vento. Allora è bene rammentare ai globalisti bergoglio/sorosiani, quelli di 'aprite i porti!', che additano Salvini come il nemico pubblico numero uno, che a poche centinaia di chilometri dal nostro paese, esiste uno stato democratico, europeo, cattolico, di lingua e di origine latina che non solo non ammette che nessuno penetri nei suoi confini senza permesso ma che malmena senza pietà chi tenta di farlo.


Lo stesso paese ha posto un doppio recinto con filo spinato lungo il confine, pattugliato h24 dalla Guardia Civil. Chi riesce comunque ad infiltrarsi fortuitamente, viene bloccato, spesso picchiato, rammendato alla buona e rispedito velocemente fuori dal confine, con modi a dir poco spicci.


Vorrei chiedere ai globalisti bergoglio/sorosiani perché non facciano nulla verso questo paese, che è la Spagna ovviamente, ed i suoi vertici. In Italia siamo molto ma molto più morbidi e disponibili. Mi chiedo: se Salvini viene additato come fascista e razzista, come dovrebbero definire il Governo spagnolo? Nazista? Ultra-Razzista? Disumano? Satanico?


E' evidente la strumentalizzazione del tema 'migranti' contro la Lega e solo contro di essa. E' evidente inoltre la ridicola malafede di chi vuole essere globalista ma che non vede oltre il suo naso!

Ultime considerazioni: tutti i paesi del mondo impediscono con le buone o le cattive l'immigrazione clandestina. Perché l'Italia dovrebbe fare altrimenti? Sono state considerate le possibili perturbazioni sociali ed economiche di una apertura dei confini sconsiderata? Se la povertà riguarda circa 6 miliardi di esseri umani nel mondo, 'salvarne' centomila serve a qualcosa?

21/05/19

Periodo Caldo Minoico


Oltre al periodo caldo romano ed a quello caldo medievale, spunta ora il periodo caldo minoico in cui vennero raggiunte temperature medie molto più elevate di quelle attuali, a partire all'incirca da 3500 anni orsono. 

Un Periodo Caldo è molto più favorevole alle sorti dell'umanità di un Periodo Freddo, negli ultimi 5000 anni sul nostro pianeta si sono alternate lunghe fasi fredde a brevi fasi calde, pur essendo comunque in una fase interglaciale mite. In particolare negli ultimi 3500 anni sono state 4 le brevi fasi calde che si sono alternate ad altrettanti lunghi periodi freddi (il freddo, in termini di durata, ha comunque prevalso sul caldo). Come è storicamente provato, la stessa espansione e crescita delle civiltà mediterranee, come quella minoica, furono favorite dai benefici, sia in termini di temperature che di umidità (caldo e umido vanno sempre a braccetto) che, intorno a 3400 anni fa, garantirono cibo e prosperità a queste popolazioni (Minoan Warm Period).


Anche l'epoca romana pre-cristiana, quindi più di 2000 anni fa, fu caratterizzata da un periodo molto caldo (Roman Warm Period) che vide, non a caso, la crescita di un impero tanto vasto quanto potente, come mai prima di allora, che poté sviluppare un'agricoltura organizzata anche in regioni che prima di allora non erano nemmeno raggiungibili. Successivamente, tra il 400 e il 900 DC, ci fu una fase fredda che al suo culmine ebbe conseguenze simili a quelle provocate, quasi 100 anni dopo, dalla PEG (Piccola Era Glaciale) medievale, con carestie, epidemie e stravolgimenti di ogni sorta per le popolazioni del tempo ed alla fine dell'Impero Romano.

Quindi ecco un nuovo periodo caldo, quello del cosiddetto MWP (Medieval Warm Period) o Optimum Climatico Medievale, periodo che permise la nascita e lo sviluppo di diverse civiltà, come quella anglosassone, quella vichinga e molte altre. Le foreste nordiche raggiunsero latitudini molto settentrionali, più che in epoca moderna, sia in Canada che in Europa. Poi, come sappiamo, fu il turno del rapido raffreddamento che portò alla PEG, con un crollo termico notevole che ebbe conseguenze nefaste per l'intera civiltà medievale.

Veniamo al punto: i 3 periodi caldi presi in considerazione hanno raggiunto temperature più alte di quella odierna, sono durati nella fase più intensa, un paio di secoli scarsi, e si sono conclusi molto repentinamente.  Il nostro periodo caldo è iniziato intorno al 1840 e forse potrebbe aver raggiunto il suo culmine proprio in questi anni. La sequenza dei picchi caldi e dei picchi freddi degli ultimi 5000 anni mostra 2 importanti caratteristiche: 1) i periodi caldi hanno avuto picchi man mano meno intensi e più brevi, con discese sempre più rapide - 2) i periodi freddi sono stati via via sempre più intensi e costanti.
 
Già negli anni '70 dello scorso secolo gli scienziati pensarono che il calo di quegli anni, a circa 12000 anni dalla fine dell'ultima era glaciale, fosse l'inizio dell'inversione di rotta climatica verso un raffreddamento, ma evidentemente il picco caldo non era stato ancora raggiunto. Ora siamo nuovamente agli albori in una fase di pausa del riscaldamento (sono alcuni anni che sembra essersi arrestato e da qualche anno, di aver imboccato la strada di un timido raffreddamento). La domanda è: sarà solo una pausa in stile anni '70 (più o meno incisiva) o sarà il segno che è stata raggiunta la cresta dell'onda e che d'ora in poi inizierà l'inevitabile discesa?


2019: IL SOLE A BASSISSIMA ATTIVITA'

Se osserviamo quindi l’andamento delle temperature negli ultimi 10.000 anni, possiamo riscontrare un costante andamento verso il freddo. Periodi di intenso calore si sono alternati a periodi freddi con un andamento quasi sinusoidale. Il periodo caldo attuale ha già raggiunto il suo picco intorno all’anno 2000 per cui si prevede un prossimo raffreddamento piuttosto intenso. Da notare infine come non vi sia traccia di interventi antropici di nessun genere in questo andamento climatico a lungo termine, dovuto essenzialmente all'azione solare che negli ultimi anni ha conosciuto un periodo di bassissima intensità.

Chi è veramente Greta?


E' davvero ripulsivo scrivere un post su questa povera ragazzina ma occorre denunciare chi lei sia veramente e come sia stata utilizzata per promuovere una visione totalmente errata del rapporto uomo/ambiente e sulle cause degli invero inesistenti 'cambiamenti climatici'. Ogni essere umano con un poco di buonsenso e raziocinio è in grado di scorgervi una massiccia operazione di propaganda. Tale operazione è utile per comprendere meglio come si muovano i media di regime ed i personaggi con grandi interessi politici ed economici globali che li foraggiano, a cui del clima e della popolazione umana non frega assolutamente nulla.
 
humansarefree - Forse l'incredibile portata globale di Greta Thunberg è ben comprensibile se consideriamo che il suo rapido emergere sul palcoscenico del mondo non è solo "accaduto" ma piuttosto è stato attentamente coordinato e orchestrato da personaggi adulti. La sua protesta iniziale coincise fortuitamente con la pubblicazione del libro di sua madre. La mamma di Greta, la cantante d'opera Malena Ernman, ha lavorato con l'uomo di PR Ingmar Rentzhog, che ne ha promosso la pubblicazione. Rentzhog, per coincidenza, ha lanciato il suo gruppo di propaganda sui social media contro il cambiamento climatico "We Do not Have the Time" lo stesso giorno in cui Greta ha iniziato la sua protesta. Facciamo due più due?

Il padre di Greta, l'attore svedese Svante Thunberg, ha detto che la famiglia non sapeva nulla dell'uso di Rentzhog della campagna di Greta per attirare l'attenzione sul suo nuovo gruppo lobbystico. Sorprendente che Rentzhog non l'abbia mai menzionato quando stava promuovendo il libro di sua moglie. Tuttavia, l'abilità di Rentzhog nelle relazioni pubbliche e lo status di "leader della rete climatica" di Al Gore il multi-milionario, hanno probabilmente contribuito a far uscire verso il mondo il messaggio di Greta. Proprio come tutte le altre centinaia di migliaia di bambini coinvolti, Greta potrebbe essere sincera (ma non è poi così scontato - ndt) nelle sue preoccupazioni per il fatto che il pianeta venga distrutto dalle emissioni di CO2 degli esseri umani. Come poteva credere altrimenti? Lei è tra i milioni di scolari che sono stati educati a credere a questa idiozia da scienziato analfabeta.

Il problema è che, al tempo, Greta era una bambina che dipendeva prevalentemente da quello che le era stato detto dai suoi genitori, dai media e dai suoi insegnanti. Greta sembra una giovane donna molto intelligente, quindi sono sicuro che è più che capace di pensiero critico. Tuttavia, a meno che non abbia accesso alle informazioni, non ha alcuna speranza di poterne mai esercitare alcuna. Quel diritto umano fondamentale sembra esserle stato rubato.


Greta e milioni di bambini in tutto il mondo sono stati più o meno costretti ad accettare che la "scienza dice così." Non c'è dibattito e tutti i principali scienziati del clima del mondo concordano sul fatto che le emissioni di CO2 sono il principale fattore di riscaldamento globale. Non hanno alcuna possibilità di sapere che questo è inesatto, perché nessuno dirà mai loro delle migliaia di articoli scientifici che non sono d'accordo. Questo perché i bambini non vengono educati, vengono indottrinati. Non sono incoraggiati a esplorare tutte le prove disponibili, a porre domande o a formulare le proprie opinioni. Sono semplicemente inculcati nella nuova religione. La CO2 antropogenica (AGW.) che è un alimento vegetale, deve essere abolita. Chi ha coordinato lo sciopero?

I media mainstream di regime hanno promosso la giornata di azione dei bambini come se fosse una specie di risveglio spontaneo di attivismo giovanile, ispirato dalla lotta solitaria di Greta. Questo suggerimento era completamente privo di senso. Non è possibile lanciare un evento globale coordinato in poche settimane semplicemente pubblicando alcuni meme su Twitter. Lo Youth Strike for Climate è stato sostenuto da una rete di gruppi ambientalisti e di gruppi politici radicali. Il venerdì per il futuro, che sta spingendo per l'attuazione dell'Accordo sul clima di Parigi, ha ampiamente promosso lo sciopero. Sostengono di essere un movimento 'base' ispirato a Greta. Questo non sembra essere vero. Ulteriori indagini rivelano una rete di potenti gruppi di interesse dietro l'organizzazione.

Sulla sua pagina Facebook 'Venerdi per il futuro' afferma:  "Il mondo si sta finalmente svegliando. Milioni di giovani si stanno rendendo conto che è ora o mai e stanno cercando di agire direttamente sulla crisi climatica ". Quindi, tutti voi bambini di 5 anni terrorizzati, è ora che prendiate le armi contro i vostri oppressori. È necessario salvare il pianeta spingendo i pensionati verso la povertà energetica. A sua volta, 'Fridays for Future' è partner della UK Student Climate Network (UKSCN), che è collegata a una serie di organizzazioni tra cui Green & Black Cross e Greenpeace.

20/05/19

Si abbattono le grandi alberature per facilitare l'irradiamento della rete 5G sugli esseri umani


di Maurizio Martucci - Altro che potature programmate fuori stagione. Abbattimenti di alberi per le strade di mezzo mondo. Una vera e propria strage di verde pubblico è in corso in Occidente. Roba ma vista prima d’ora, se non altro per l’anomala sincronicità nell’esecuzione dei tagli: Inghilterra, Scozia, Irlanda, Francia, Olanda, America e Italia. Decine di migliaia di alberi (anche secolari e rigogliosi) tagliati con disinvoltura alla luce del sole, sotto gli occhi di tutti, tra gli interrogativi dell’opinione pubblica e le proteste di chi, sgomento per l’anomala coincidenza, s’interroga sui risvolti meno evidenti spingendosi alla ricerca di verità occulte...

Dietrologia? A placare gli animi non bastano le relazioni tecniche di agronomi che (legittimamente) certificano malattia e morte naturale di arbusti, fogliame e rami. Perché il problema non è tanto (e solo) saperne di più sullo stato delle piantumazioni abbattute, ma capire se esiste un motivo più subdolo e soprattutto se in tutto questo ci sia una regia nell’esecuzione: perché decine di migliaia di alberi sono stati abbattuti tutti insieme, proprio adesso? Anche in città distanti decine di migliaia di chilometri l’una dall’altra? In Europa come in America?

Nella Smart City Prato sono scesi in strada gli attivisti del comitato locale Stop 5G, cartelli in mano hanno accompagnato la chirurgica esecuzione mostrando slogan su un’ipotetica correlazione col wireless di quinta generazione: PIU’ ALBERI, MENO ANTENNE, l’equazione sfilata in corteo pure nel Friday For Future.


E’ successo così anche alle porte di Roma, dove il Comitato Stop 5G Cerveteri ha diffuso una nota in cui veniva chiesto al Sindaco ceretano di chiarire sulla contestata demolizione. Alessio Pascucci, primo cittadino nella città della necropoli etrusca ma pure coordinatore nazionale di Italia in Comune (il cosiddetto partito dei sindaci fondato dal parmense Pizzarotti dove è iscritta anche una consigliera della Regione Veneto firmataria di una mozione Stop 5G), è uscito allo scoperto accusando di teorie complottiste, rettiliane e terrapiattiste i difensori dell’ecosistema che nell’Internet delle cose ipotizzano il mandante del sincronico abbattimento di alberi, annunciato persino in 60 mila unità a Roma dalla Giunta Raggi.
 
Mentre in Abruzzo, nell’intento di scongiurare il de profundis, le Mamme Stop 5G portano i loro figli nei prati per farli abbracciare agli alberi, manco fossero scudi umani nell’avanzata dell’intelligenza artificiale.

Puntando su studi e consulenze d’esperti, l’inchiesta di Oasi Sana prova a gettare un po’ di luce, tra le ombre di una polemica che promette strascichi non solo in sedi amministrative locali. Interviste e documenti alla mano, ecco cosa ne viene fuori su alberi e 5G. Alla faccia dei negazionisti. Il nesso esiste eccome: tra natura e intelligenza artificiale, tra albero e 5G la convivenza è critica … uno dei due è di troppo!

L’acqua, di cui in genere sono ricchi gli alberi e le piante, assorbe molto efficacemente le onde elettromagnetiche nella banda millimetrica”, sostiene Andrea Grieco, docente di fisica a Milano ed esperto dei problemi legati all’inquinamento elettromagnetico. “Per questo motivo costituiscono un ostacolo alla propagazione del segnale 5G. In particolare le foglie, con la loro superficie complessiva elevata, attenuano fortemente i segnali nella banda UHF ed EHF, quella della telefonia mobile. Gli effetti biologici sono ancora poco studiati, però alcune ricerche rilevano danni agli alberi e alle piante sottoposte a irraggiamento da parte delle Stazioni Radio Base (le antenne spesso sui tetti dei palazzi, NdR)”.


Quindi il sillogismo è presto fatto, alberi = clorofilla = acqua. E le inesplorate microonde millimetriche dalle mini-antenne 5G (senza studio preliminare sugli effetti per l’uomo, nonostante le radiofrequenze siano possibili cancerogeni per l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) trovano nell’acqua e negli alberi un ostacolo nel trasporto dati, non avendo il segnale del wireless di quinta generazione lo stesso campo elettrico né la stessa penetrazione a lungo raggio dei precedenti standard 2G, 3G e 4G. In pratica, l’albero funge da barriera. Le foglie dell’albero assorbono lo spettro di banda del 5G, impedendone l’ottimale ricezione del segnale emesso dalle mini-antenne!

Un documento di 46 pagine dell’autorevole Ordance Survey (si tratta dell’ente pubblico del Regno Unito incaricato di redigere la cartografia statale) sulle pianificazioni geo-spaziali del 5G stilato come manuale d’uso per pianificatori e autorità locali dal Dipartimento per la digitalizzazione, cultura, media e sport, afferma che nella strade urbane si deve prima di tutto “valutare se l’area ha un flusso di traffico significativo e in particolare autobus e camion,” per poi considerare come il segnale del 5G possa essere impattato, cioè ostacolato, “identificando tutti gli oggetti significativi in ​​genere” con altezza “oltre i 4 metri”, quali (ad esempio) “pareti alte, statue e monumenti più piccoli, cartelloni pubblicitari e” (guarda caso) “alberi di grandi dimensioni e siepi alte”, poiché arbusti, foglie e rami “devono essere considerati come bloccanti del segnale” del 5G al pari di materia solida (pietra e cemento).

ECCO L'ALBERO CHE I TECNOCRATI VORREBBERO ...

Se durante i test di valutazione ingegneristica sulla velocità di trasmissione del 5G condotti in particolari condizioni atmosferiche (neve, pioggia intensa) il colosso americano Verizon ha individuato nelle foglie sugli alberi un problema, sempre d’oltre Manica un altro documento (già pubblicato in esclusiva su Oasi Sana) conferma il nesso alberi e 5G. E’ dell’Istituto per i sistemi di comunicazione dell’Università britannica di Surrey a Guildford (est Inghilterra) e dice come i “nuovi modi con cui le autorità di pianificazione locali possono lavorare con gli operatori di reti mobili per offrire enormi opportunità future per le comunità locali (…) è ridurre le altezze dei montanti mobili in modo che siano schermati visivamente da edifici e/o alberi, visto che gli alberi rappresentano l’ostruzione più alta e più probabile. Tuttavia, ciò scherma anche i segnali a radiofrequenza e ha sconfitto l’obiettivo di una copertura affidabile” del 5G.

Le curve tracciate nel diagramma” – continua il testo redatto dai cattedratici – “mostrano come all’aumentare dell’altezza dell’albero sopra la linea di irradiazione della stazione radio base aumenta anche quella che è noto come la ‘zona di Fresnel’ o perdita di ombre”. Giungendo al dunque, infine, dall’Inghilterra vengono smascherati i conflitti tra alberi e 5G, ovvero cono d’ombra e segnale wireless sui lampioni della luce: “Per evitare questa perdita di ombreggiamento ed essere al di fuori della zona di Fresnel, è necessario che l’altezza dell’albero sia almeno 3 metri inferiore rispetto all’altezza della stazione di base”.

In definitiva, sia gli studiosi del 5G dell’Ordance Survey che quelli di Surrey a Guildford, convergono sullo stesso punto dicendo apertamente la stessa cosa: gli alberi con altezza ricompresa tra i 4 e i 3 metri sono un intralcio, un vero e proprio ingombro per la diffusione del segnale elettromagnetico del 5G che, irradiato dai lampioni della luce, non verrebbe recepito a terra dai nuovi Smartphone!

FALSI CIPRESSI, IN REALTA' ANTENNE ...

Come anticipato dal fisico Andrea Grieco, che foglie e piante assorbano l’elettrosmog è risaputo. Lo certifica anche uno studio dell’americana Katie Haggerty che, sul giornale internazionale per le ricerche forestali, ha pubblicato gli esiti sull’influenza nociva delle radiofrequenze sulle piante. “Numerosi episodi sono stati registrati in Nord America”, deduce la ricercatrice condotti esperimenti su piante schermate e non, irradiate da campi elettromagnetici, “la morfologia e il comportamento dei due gruppi esposti a radiofrequenza erano molto simili (…) piantine non schermate e finte schermate avevano tessuto fogliare che variava di colore dal giallo al verde e un’alta percentuale di tessuto fogliare in entrambi i gruppi esposti mostrava lesioni necrotiche. (…) Le foglie nel gruppo schermato erano sostanzialmente prive di lesioni del tessuto fogliare, ma le foglie non schermate e finte schermate erano tutte influenzate in qualche misura dalla necrosi del tessuto fogliare”.

In conclusione, oltre l’umanità l’elettrosmog è pericoloso per ecosistema e piante. E gli alberi sono un intralcio al grande business del 5G. Certo, da qui a dire che tra Europa e America decine di migliaia di alberi siano stati sicuramente abbattuti per installare nuove antenne a microonde millimetriche ce ne passa, ma è un dubbio fondato e tutt’altro che azzardato su cui le istituzioni sono chiamate a chiarire. Responsabilmente. Senza inutili giri di parole.

Anche perché la verità sarà nella prova dei fatti. Su quelle stesse strade senza più verde, spunteranno come funghi antenne 5G dai lampioni della luce?

18/05/19

Che razza di stato desiderano?

 
Desolante, come sempre, il dibattito politico e metapolitico. Mi domando però che razza di stato desiderino i globalisti ex-comunisti. In un contesto europeo dove l'immigrazione clandestina è severamente punita e scoraggiata (basti osservare i modi maneschi della Guardia Civil a Ceuta, per capirci) il nostro paese dovrebbe 'aprire i porti' per garantire a chiunque di entrarvi, soggiornarvi o transitarvi. In un contesto mondiale dove l'immigrazione clandestina è assolutamente e decisamente osteggiata e repressa, il nostro paese dovrebbe rappresentare il porto franco del pianeta, con conseguenze disastrose inimmaginabili sia sul piano economico che in quello sociale.
 
 
I globalisti ex-comunisti vorrebbero albergare in un'Europa forte (più Europa!) dimenticando che l'Europa unita attuale è basata su trattati capestro antidemocratici e che rappresenta soprattutto gli interessi franco-tedeschi che del nostro paese se ne fregano ed anzi vorrebbero predarlo e ridurlo alla fame.
 
 
Sempre i globalisti ex-comunisti inneggiano a quella figura oscura di Monsignor Bergoglio, leader della setta gesuitica in Argentina, quando vigeva il regime omicida e suicida della tragedia dei desaparecidos. Inneggiano anche a quel cardinalone che ha riattaccato la luce agli occupanti abusivi a spese nostre, mentre la sua oscura Chiesa di Roma è la multinazionale più ricca del pianeta.
 

Insomma, i globalisti ex-comunisti, dimentichi del motto cheguevariano 'Patria o Muerte!', vorrebbero uno stato aperto, debole, banderola in mano alle multinazionali pubbliche e private. Già il P-D(ue) aveva quasi completato la svendita del paese, purtroppo gli italiani lo hanno capito, tardi ma l'hanno capito. Il voto leghista rappresenta questo sussulto di comprensione. Amare il proprio paese non dovrebbe essere considerato solo appannaggio dei fascisti, soprattutto quando tutti i paesi vicini pensano prima e solo al loro tornaconto.

15/05/19

Il Periodo Caldo Romano


tratto da New Ice Age Ricercatori dell´Universitá di Harvard e di varie istituzioni europee hanno mostrato che nell´auge della espansione dell’impero romano, il clima era CALDO E PIOVOSO, come e più di quello attuale. Questo tipo di clima, che rafforza l´agricoltura e che aiuta quindi ad alimentare gli eserciti, permette una economia pulsante che genera sviluppo ed evita le insoddisfazioni interne. Questo successe intorno all´anno 100 d.C. quando il Mediterraneo diventò il Mare Nostrum, e l´Impero arrivò a conquistare il sud dell´Inghilterra, dove nel 126 d.C. fu costruito il Muro di Adriano.

A cominciare dalla metà del III secolo, avvennero cambiamenti climatici GLOBALI che causarono l´inizio della fine dell’impero perché i territori diventarono piú secchi e più freddi. Secondo il gruppo di ricercatori internazionali, che ha pubblicato le sue conclusioni sulla rivista “Science”, questo fatto certamente colpì la produzione di alimenti e può aver stimolato le cause tradizionalmente relazionate alla decadenza di Roma, come per esempio l´inflazione.

Certamente politiche monetarie sbagliate aiutarono a peggiorare lo scenario della crisi economica, ma non é per questo che si deve seguire la credenza comune che le civilizzazioni sono isolate dai cambiamenti climatici” dice Jan Esper della Universitá Gutembreg (Germania). Per sapere come era il clima tanto tempo fa, gli scienziati hanno analizzato 9.000 pezzi di legname antico. Pazientemente, gli scienziati sono andati indietro nel tempo comparando pezzi di tronchi d´albero sempre piú antichi. Guardando lo spessore degli anelli nei tronchi degli alberi é possibile sapere quanto piovve e se fece caldo o freddo in quel determinato anno.


I ricercatori evitano l’idea che l´esistenza di cambiamenti climatici in un periodo pre Rivoluzione Industriale significhi che il riscaldamento globale contemporaneo sia naturale … (non bisogna pestare troppo i piedi a che detiene, per ora, i cordoni della borsa per le ricerche scientifiche). “Quello che sta succedendo adesso non ha precedenti perché é molto più rapido” dicono … tanto per dare un colpo al cerchio e uno alla botte.

Ma i  romani, almeno, non ebbero colpa per i cambiamenti climatici che colpirono il loro Impero, generati come oggi dall'andamento termico del nostro sole. Lo scioglimento dei ghiacciai hanno portato alla luce pezzi di legname antico che galleggiavano sui fiumi che poi ghiacciarono. Questo fenomeno succede perché le temperature di oggi non sono calde sufficientemente per permettere la crescita delle foreste che prosperavano rigogliose fino ad altezze dove oggi é solo una pietraia. Negli ultimi anni un estesa lista di ritrovamenti del periodo medioevale e del periodo dell´Impero romano appaiono dove i ghiacciai si stanno sciogliendo. Alcuni archeologi stanno sperimentando una avventura inusitata scoprendo questi antichi tesori. Insomma abbiamo delle grandi evidenze di numerosi periodi climatici come l´attuale o anche più caldi di oggi.

Chi fu che ha riscaldato il clima durante la civilizzazione e l´espansione dell´Impero Romano? Chi fu che raffreddò il clima dopo il III secolo? Una cosa é certa non avevamo né Al Gore né i vescovi e cardinali della chiesa dell´AGW sponsorizzata dall´IPCC. Il clima più caldo favorì l´espansione romana, e il freddo lo distrusse. Il caldo é un bene per i popoli!!!!