Questo momento particolare che stiamo vivendo non è un'eccezione. La dittatura è sempre e ovunque anche dove meno te l'aspetti oppure dove credi di avere un potere di scelta che in realtà non possiedi. Chi si è recato alle urne in Italia ad esempio, soprattutto negli ultimi vent'anni, non ha fatto altro che credere di aver scelto tra 'A' e 'B' mentre invece non solo non ha scelto nulla, ma ha anche regalato la sua energia e il suo consenso al sistema.
Questa attuale e desolante dittatura è l'ultimo dei passi di una sovrastruttura oppressiva che è sempre stata. Molte anime libere hanno tentato di avvisare i propri simili del reale aspetto del potere ma finchè hanno avuto i giochi e il pane, i popoli hanno preferito la sottomissione, chiudendo tutti e due gli occhi. Eccoci di nuovo a dover far fronte alla prigionia, alla fame, alla violenza, alla surrealità del potere.
E' ovvio come questa ennesima forma dittatoriale non esista per caso ma l'abbiamo creata noi. L'abbiamo creata con il consenso inconscio, ascoltando Sanremo, fumando sigarette, mandando i nostri figli a farsi iniettare veleni, votando appunto. Abbiamo dato il consenso al sistema che ora serra un poco più i suoi artigli su tutti noi, tranne i tanti kapò che lo servono.
Siamo noi a donare autorità all'autorità. Siamo noi che ascoltiamo le vuote e ferali parolette di Giuseppi, siamo noi che ci indigniamo senza reagire. Dobbiamo fare un grande salto evolutivo, cambiare paradigmi, tornare alla vita semplice e felice, non cedere alle tentazioni, abbandonare le false comodità e le false certezze di un sistema interamento terminato.
Quando vedo vecchi con guantini e mascherine mi domando come abbiano vissuto e quanto desiderino vivere ancora. Un essere umano oltre i cinquant'anni che non abbia fatto serenamente i conti con la propria morte fisica non ha vissuto, non ha ragionato, non è maturo e desidera ancora essere avvolto dalle mani genitoriali del dittatorucolo di turno, sentendosi così protetto, seppur imprigionato.
Anime poco evolute cercano l'esperienza della dittatura, ne hanno bisogno per il proprio sviluppo senza accorgersi che le dittature sono tutte uguali, desolanti, noiose. Questa non fa nessuna eccezione.