Un rituale infinito è quello a cui stiamo assistendo. Gli ingredienti ci sono tutti. Il sacrificio dei vecchi in terra longobarda, le sibille, la quarantena, i lavacri e le maschere, i tempi e i numeri, gli officianti in camice bianco, gli ortodossi, i fedeli, gli eretici e gli infedeli. Inutile che vi dica in quale categoria vorrei essere inscritto.
Tutta la sarabanda covid è un rituale dalle finalità occulte. E il rituale continua: siamo nella seconda stazione del calvario umano. Ne seguirà una terza e così via fino all'irretimento terminale. Quello che coinvolgerà i nostri sensi più intimi, la nostra percezione più sottile per piegarla al resettaggio della nuova umanità, pronta ad essere recettiva alla sua trasformazione alchemica inversa. L'ennesima trasformazione riduttiva.