04/02/20

Aggiornamento metapandemico


Tutto procede com'era prevedibile, con il tipico atteggiamento del singhiozzo delle informazioni. C'è allarme e notizie allarmanti (come le quarantene o i nuovi casi un pò ovunque) seguite poi dalle rassicurazioni tipiche del 'tutto va ben'. Come nei recenti episodi di finto terrorismo si oscilla tra una sensazione di ansia e paura e un convincimento dell'assenza di reale pericolo.

Come appare evidente il rischio maggiore è costituito dalle reazioni delle autorità, quei sistemi di controllo e confinamento dell'essere umano che si ergono invece a paladini del bene comune. L'opportunità per restringere drasticamente le libertà personali donata loro da questa epidemia (vera o presunta che sia) è davvero ghiotta.

Nelle prossime settimane vedremo se i centri di potere abbiano deciso di sfruttare questo episodio oppure preferiscano lasciar correre altro tempo, apparendo comunque come entità positive, indispensabili, efficenti mentre è vero il contrario. Sono le imposizioni esistenziali dei vertici a rendere le nostre vite insalubri. Ritmi di lavoro/svago, ciclicità rituali, gabbie sociali, obblighi alimentari ... sono elementi della vita sociale dettati dai vertici che non permettono di condurre vite centrate e volitive.

Osserviamo l'andamento degli eventi, cercando di mantenerci indifferenti alle trombe scordate dell'informazione di regime ma attenti alle possibili ricadute in termini di restrizioni delle libertà individuali. Una vaccinazione forzata di massa potrebbe essere la carta che le autorità potrebbero giocarsi, un asso di cuori funesto e preoccupante. Sempre in guardia ma sereni. Comunque vadano le cose l'obiettivo finale è sempre lo stesso: ridurre la popolazione mondiale ad una massa obbediente e bisognosa, un gregge umano da sfruttare appieno, senza perdite e defezioni. Ci siamo molto vicini.

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