Adesso quindi agli italiani vengono accollate le future perdite. I
profitti e mega-profitti che il PD ha regalato ai rentiers Benetton non
ci sono più, e non ci saranno nel futuro prevedibile.
Ancora non è chiaro che la Quarta Rivoluzione Industriale, il Gran Reset, prevede l’abolizione del turismo internazionale,
e la riduzione degli spostamenti che consumano carburante con
tele-lavoro, scuola distanza, digitalizzazione totale degli scambi? Ciò
che i Padroni chiamano ”contact-free economy”? I paesi turistici sono quelli che vengono stroncati deliberatamente: Italia, Spagna, Grecia, Francia. Ristoratori, albergatori, personale
delle fiere, deve capirlo ormai: non c’è più lavoro per loro.
Riporto nuovamente le valutaziuoni dello scienziato politico Dimitri Orlov riprese da Pecchioli:
“…La tesi è che non ci sarà più abbastanza energia per far funzionare l’economia globale; ecco perché interi settori devono essere abbandonati. Essenziale
è comprendere che l’iperclasse che gestisce il mondo non ha alcun senso
e vincolo morale o nazionale; ciò che conta è che alla fine della
ristrutturazione (il Grande Reset) ciò che resterà sia
solido, intatto nelle loro mani e sufficientemente ampio da comprendere
la parte dell’umanità che lorsignori non ritengono superflua.
Un’ottima opportunità, immediatamente realizzabile grazie alla paura amplificata artificialmente della pandemia, è distruggere la mobilità di massa, il turismo internazionale e il grande settore ricreativo.
Molto è già stato fatto: l’industria alberghiera e il settore dei
trasporti sono devastati, trascinando con sé ristoranti, terme e tutte
le altre attività che accolgono lo svago di massa. Le navi da crociera
verranno smantellate per essere rottamate. Ciò riduce il consumo di
distillati di petrolio. A differenza della benzina, che serve per
spostarsi in piccoli veicoli ed è in gran parte uno scarto creato dalle
raffinerie di petrolio, i distillati di petrolio come cherosene,
carburante per bunkeraggi, olio combustibile e gasolio sono la linfa
vitale dell’economia globale. Il loro utilizzo per trasportare i turisti
verso luoghi di villeggiatura è diventato, agli occhi di lorsignori,
uno spreco enorme, insostenibile.
Ma se l’uso di distillati di petrolio è in calo,
lo è anche la benzina, che rappresenta circa la metà dei prodotti di
raffinazione del petrolio greggio. La soluzione pensata è impedire a
milioni di persone di recarsi al lavoro facendoli lavorare da casa.
È puro spreco fornire agli impiegati un posto dove dormire e un altro
dove lavorare; possono fare tutto dalla loro stanza e con connessione
Internet personale, utilizzando lo stesso computer e il medesimo
telefono cellulare. Se non c’è più bisogno di muoversi, scompare anche
l’esigenza di mantenere gli uffici nelle grandi città. Città e periferie
possono spopolarsi. La popolazione può “telelavorare”
altrettanto facilmente in città, in periferia e in campagna. La
necessità di recarsi al supermercato per le provviste può essere
sostituita da un camion per le consegne settimanali, che consente anche
la chiusura della maggior parte delle attività commerciali al dettaglio.
Una volta che non è più necessario fare il pendolare e guidare
verso i negozi, diventa possibile ridurre la mobilità complessiva della
popolazione, riducendo ulteriormente il consumo di energia. Il modo
migliore per farlo è eliminare il trasporto privato a lunga distanza
introducendo tasse, pedaggi autostradali molto elevati e allo stesso
tempo istituendo norme rigorose per consentire ai passeggeri l’accesso a
bordo dei mezzi pubblici, dei treni o aerei. Questo sembra essere il
ruolo a lungo termine delle misure di salute e sicurezza pubblica che
stiamo sperimentando.
Dunque le Autostrade dell’Italia vedranno una riduzione del traffico e dei pedaggi
di quanto? Di meno 30? Meno 70%? E’ il caso di calcolarlo, e calcolare
il costo della manutenzione che peserà su una società in perdita
quasi certamente abissale. Autostrade, oggi, non vale più niente. E i
grillini, coi magistrati che hanno salvato i Benetton mettendo in galera
i loro dipendenti invece che la famiglia, i mandanti, stanno facendo
l’ultimo regalone.