Inneggiare oggi all'attuale Europa unita è pura follia. Dal controverso (ed in parte inaccettabile) manifesto di Ventotene alle attuali farneticazioni militariste, l'Europa unita non ha perso un momento per ridurre le libertà individuali residue ai suoi sudditi ed impedire di fatto la libera impresa.
Contro il nostro paese ha riservato una cura particolare, demolendo i pochi baluardi della nostra identità e portando desolazione a tutto il nostro reparto produttivo grazie a mille stratagemmi legislativi deprimenti.
L'Europa dei burocrati è uno stato totalitario, un Reich con diversi colori, quelli arcobaleno tanto cari alla sinistra. I dogmi su cui basa la sua azione politica mortifera sono tutti da disconoscere, a partire da quello ambientale, prontamente poi dimenticato per le prossime assurde politiche sul riarmo. L'industria bellica infatti rappresenta la produzione più inquinante in assoluto.
L'Europa oggi è cablaggio informatico, regolamenti restrittivi, geoingegneria clandestina, riarmo, distruzione delle identità nazionali... il tutto ammantato di un alone grottesco a metà strada tra la fantascienza distopica e Disneyland, con un retrogusto amaro di pedosatansimo, il passatempo preferito dalle elite al comando.
Ogni istituzione di proporzione imperiale è basata sullo sfruttamento e sul totalitarismo. Non sarebbe possibile altrimenti... e noi rimpiangiamo le poleis greche o il trentennio d'oro italiano, dagli anni cinquanta agli ottanta, in cui abbiamo goduto di libertà senza eguali nella storia recente dell'umanità.